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Uriah heep
demons and wizards (ilps!)
lp [edizione] originale stereo uk 1972 bronze / island
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
prima molto rara stampa inglese, copia con giusto lievi segni di invecchiamento sul retro e con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copia completa dell' originaria inner sleeve con testi (che vede la presenza di nastro adesivo trasparente lungo i tre lati chiusi), copertina apribile pressata da "Tinsley Robor Group", nella prima versione con logo Island in basso sul retro ed indirizzo "Basing Street, London, W.11", etichetta crema con logo con scala evolutiva in alto, con l' originario catalogo ILPS9193, "Stereo" a destra, e la "i" del logo Island in basso, con un trattino tra il prefisso ed il numero di catalogo, trail off matrix sui rispettivi lati "A-1U" e "B-1U". Pubblicato in UK nel Maggio del 1972 dopo "Look At Yourself" e prima di "The Magician's Birthday", giunto al numero 20 delle classifiche UK e al numero 23 di quelle USA. Il quarto album. Sara' il lavoro che definira' gli Uriah Heep come i massimi esponenti del gothic hard rock, composto da brani potentissimi e sinistri, contiene alcuni tra i capolavori del genere, "the wizard", "traveller in time", "easy linin' ", ma il brano principale e' il maelstrom sonoro di "paradise"/"the spell", lungo incubo in cui, partendo da un arpeggio di acustica, la musica si fa via via piu' complessa, fino a sfociare in un terremoto di organi distorti e chitarre elettriche pinkfloydiane, e che rappresenta uno dei vertici assoluti della carriera del gruppo, oltre che uno dei massimi esempi dell'hard rock dei '70. Il disco e' considerato da molti critici come il loro capolavoro, anche superiore ai primi tre albums, ed uno dei riferimenti dell'hard rock del periodo classico. Uno dei piu' celebri gruppi inglesi degli anni '70, fra progressive e hard rock, gli Uriah Heep si formano nel 1970 ad opera di Mick Box e David Byron (entrambi ex Stalkers e Spice), a cui si uniscono Ken Helsey (ex Gods e Toe Fat), Paul Newton ed il batterista Alex Napier, poco dopo sostituito da Nigel Olsson. Il gruppo esordisce su lp nel 1970 con ''Very 'eavy very 'umble'', proponendo una miscela di rock progressivo e hard; ''Salisbury'' segue nel 1971, mentre il terzo album ''Look at yourself'' (1971) porta il gruppo nella top 40 inglese per la prima volta. Il quarto album ''Demons and wizards'' (1972), che diminuisce gli elementi progressivi in favore di quelli hard rock, e' considerato da molti il loro capolavoro. La popolarita' del gruppo beneficia anche della fama dei live degli Uriah Heep, ma le loro fortune commerciali declinano con l'inizio degli anni '80; la loro attivita' prosegue tuttavia oltre l'inizio del nuovo millennio.
Uriah heep
demons and wizards (ilps!)
lp [edizione] originale stereo uk 1972 bronze / island
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima molto rara stampa inglese, copia completa dell' originaria inner sleeve con testi, copertina apribile pressata da "Tinsley Robor Group", nella prima versione con logo Island in basso sul retro ed indirizzo "Basing Street, London, W.11", etichetta crema con logo con scala evolutiva in alto, con l' originario catalogo ILPS9193, "Stereo" a destra, e la "i" del logo Island in basso, con un trattino tra il prefisso ed il numero di catalogo, trail off matrix sui rispettivi lati "A-1U" e "B-1U". Pubblicato in UK nel Maggio del 1972 dopo "Look At Yourself" e prima di "The Magician's Birthday", giunto al numero 20 delle classifiche UK e al numero 23 di quelle USA. Il quarto album. Sara' il lavoro che definira' gli Uriah Heep come i massimi esponenti del gothic hard rock, composto da brani potentissimi e sinistri, contiene alcuni tra i capolavori del genere, "the wizard", "traveller in time", "easy linin' ", ma il brano principale e' il maelstrom sonoro di "paradise"/"the spell", lungo incubo in cui, partendo da un arpeggio di acustica, la musica si fa via via piu' complessa, fino a sfociare in un terremoto di organi distorti e chitarre elettriche pinkfloydiane, e che rappresenta uno dei vertici assoluti della carriera del gruppo, oltre che uno dei massimi esempi dell'hard rock dei '70. Il disco e' considerato da molti critici come il loro capolavoro, anche superiore ai primi tre albums, ed uno dei riferimenti dell'hard rock del periodo classico. Uno dei piu' celebri gruppi inglesi degli anni '70, fra progressive e hard rock, gli Uriah Heep si formano nel 1970 ad opera di Mick Box e David Byron (entrambi ex Stalkers e Spice), a cui si uniscono Ken Helsey (ex Gods e Toe Fat), Paul Newton ed il batterista Alex Napier, poco dopo sostituito da Nigel Olsson. Il gruppo esordisce su lp nel 1970 con ''Very 'eavy very 'umble'', proponendo una miscela di rock progressivo e hard; ''Salisbury'' segue nel 1971, mentre il terzo album ''Look at yourself'' (1971) porta il gruppo nella top 40 inglese per la prima volta. Il quarto album ''Demons and wizards'' (1972), che diminuisce gli elementi progressivi in favore di quelli hard rock, e' considerato da molti il loro capolavoro. La popolarita' del gruppo beneficia anche della fama dei live degli Uriah Heep, ma le loro fortune commerciali declinano con l'inizio degli anni '80; la loro attivita' prosegue tuttavia oltre l'inizio del nuovo millennio.
Uriah heep
Salisbury
lp [edizione] originale stereo uk 1971 vertigo
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima oramai rarissima stampa inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento sul retro e piccolo restauro all' interno) apribile, completa di inner sleeve vertigo, nella primissima versione con etichetta sul lato B in bianco e nero con spirale, con scritta "Vertigo" NON sopra il foro, ma in basso, trail off con "...1Y 1 420..." e "...2Y 1...". Pubblicato in Inghilterra nel Gennaio del 1971 dopo ''Very 'eavy...very 'umble'', e prima di "Look At Yourself'', non entrato in classifica ne' in UK ne' in USA. Il secondo album. Lavoro che prosegue sulla strada degli esperimenti iniziati nel primo lp e perfeziona ancora la straordinaria miscela di heavy metal e progressive portandola ad una complessita' mai prima raggiunta nel genere. "Salisbury" accentua comunque l'aspetto progressive della band e contiene una facciata di brani strutturati in canzoni ed una in forma di suite. Molti i classici del gruppo qui contenuti, "Bird Of Prey", "Lady in Black" e soprattutto "The Park", che presenta una inedita atmosfera tra il folk acido e la psychedelia e vede una fantastica interpretazione vocale di David Byron. Natutralmente il cuore del disco si trova nella suite ''Salisbury'', della durata di 16 minuti e che occupa l'intera seconda facciata. Negli arrangiamenti sono presenti gli ottoni e vi e' un massiccio uso di flauti. La versione americana di questo lp ha una copertina diversa e la scaletta differisce in un brano, al posto di "Bird of Prey" vi e' la facciata b del 45 edito in UK nel Marzo del 1971, "Simon the Bullet Freak" (lato a ''look at yourself'').
Vibravoid
2001 - love is freedom (ltd. yellow vinyl)
Lp [edizione] originale quadrifonico ger 2000 nasoni
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
L' originale molto rara stampa, nella versione, limitata in 500 copie, in vinile giallo, copia ancora custodita nell' originaria busta plastificata esterna con adesivo di presentazione, copertina (con davvero lievissimi segni di invecchiamento) lucida apribile senza codice a barre, completa di poster apribile in quattro parti, inserto con testi, tre adesivi ancora da staccare ed un inserto plastificato con motivo optical nero su sfondo trasparente, etichetta custom in bianco e nero, catalogo 017. Pubblicato nel 2000 in Germania in Giappone dalla Triggerfish in cd, e dalla Nasoni nel 2001 in vinile, prima di "Void vibration" (2002), l' album di debutto per il quartetto psichedelico tedesco, con base a Dusseldorf, i quali dopo una manciata di splits e singoli esordiscono con questo lavoro di forte derivazione psichedelica retro, attingendo dai Pink Floyd del primo periodo, dal rock cosmico e dal migliore kraut rock, fra Hawkwind e Popol Vuh, fra suggestione e misticismo, con propri tocchi eterei e liquidi piu' personali e meno derivativi. Quartetto psichedelico tedesco, con base a Dusseldorf, i Vibravoid sono degni rappresentanti della nuova scena psichedelica europea; sono composti da Sven S. alle percussioni, Peter M al basso, Michael G. e Christan K. alle chitarre, pedaliere, synths analogici e persino il buon vecchio theremin, i quali dopo una manciata di splits e singoli esordiscono con un lavoro di forte derivazione psichedelica retro, attingendo dai Pink Floyd del primo periodo, dal rock cosmico e dal krautrock, fra Hawkwind e Popol Vuh, fra suggestione e misticismo, con propri tocchi eterei e liquidi piu' personali e meno derivativi. Fra live, splits ed Lp's, hanno realizzato circa venti albums, spaziando fra rock cosmico, psichedelia piu' o meno pesante e neo-krautrock.
Vibravoid
Void vibration (ltd. white vinyl + inserts)
Lp [edizione] originale stereo ger 2003 nasoni
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Prima stampa, qui in una delle due versioni più rare, quella in vinile bianco, pressata in soli 100 esemplari (le altre versioni sono: 100 esemplari numerati in vinile nero "dolby surround edition", 400 in vinile nero non numerato, e 500 in vinile picture), copertina lucida apribile senza barcode, con parti in rilievo sul fronte, e con parte circolare staccabile sul pannello posteriore interno (qui ancora attaccata alla copertina), completa di due inserti, uno a colori formato A4, l'altro in bianco e nero formato 12", inner sleeve in plastica trasparente con motivo spiraliforme in nero disegnato su di un lato, label custom in bianco e nero con motivo spiraliforme, scritte nere su di un lato, catalogo NR020. Pubblicato nel febbraio del 2003 dalla tedesca Nasoni, il secondo album, successivo a "2001 love is freedom" (2000) e precedente "Triptamine E.P." (2006). Composto da sei brani di durata medio/breve e da un lunghissimo episodio di chiusura, la title track di quasi tredici minuti, "Void vibration". Il gruppo propone una psichedelia profonda ed oscura, che va da episodi aggressivi e propulsivi come "Black and white" e "Vivid vision" a pezzi più lenti, dondolanti ed ipnotici come "Creepy people" e soprattutto la lunga title track, mesmerizzante intreccio fra Pink Floyd, Suicide e Spacemen 3. Quartetto psichedelico tedesco, con base a Dusseldorf, i Vibravoid sono degni rappresentanti della nuova scena psichedelica europea; sono composti da Sven S. alle percussioni, Peter M al basso, Michael G. e Christan K. alle chitarre, pedaliere, synths analogici e persino il buon vecchio theremin, i quali dopo una manciata di splits e singoli esordiscono con un lavoro di forte derivazione psichedelica retro, attingendo dai Pink Floyd del primo periodo, dal rock cosmico e dal krautrock, fra Hawkwind e Popol Vuh, fra suggestione e misticismo, con propri tocchi eterei e liquidi piu' personali e meno derivativi. Fra live, splits ed Lp's, hanno realizzato circa venti albums, spaziando fra rock cosmico, psichedelia piu' o meno pesante e neo-krautrock.
Victimize (damned)
baby buyer (+signed poster!!!)
7"ep [edizione] promozionale stereo uk 1979 I.M.E. Rec.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Straordinaria COPIA PROMOZIONALE, non fornita della originaria copertina, ma accompagnata al suo posto da un POSTER PROMOZIONALE DEL SINGOLO, AUTOGRAFATO DAI MEMBRI DEL GRUPPO, l' originale rarissima stampa inglese, etichette interamente bianche, foro al centro piccolo. Uscito nel febbraio del 1979, il primo dei due singoli della punk rock band gallese. Frutto di una session del novembre del 1978 da cui provengono anche i due brani del successivo singolo (ed infatti i quattro brani dei due 7" avrebbero dovuto essere pubblicati su un unico ep), contiene la serratissima e notevole "Baby Buyer", capolavoro della band, sul "blankside" e "Hi Rising Failure" sull' "other blankside", a base di un punk rock efficacemente grezzo e graffiante, semplice ed immediato. Il secondo singolo con i brani "Where Did the Money Go?" ed "Innocents" (quest' ultima cover di un brano di John Cooper Clarke) sara' pubblicato nel maggio del 1980 (senza interpellare la band, appena disciolta nel frattempo, dalla stessa etichetta I.M.E., che organizzo' anche alcuni concerti per promuovere il disco con dei "falsi" Victimize!!!). Dopo lo scioglimento Roman Jugg, che era entrato nel gruppo pero' dopo la registrazione di queesti brani, entro' nei Damned nel 1981, seguito nel 1982 dall' altro Victimize Bryan Merrick, mentre Andy Johnson formera' i Missing autori solo di un singolo intorno alla meta' del decennio. Dei Victimize uscira' un album postumo inciso su una sola facciata "Fuck the Pistols...I've Been Victimized", con brani dai due demos incisi nel 1979 e nel 1980.
Wakhevitch Igor
logos
lp [edizione] originale stereo fra 1970 pathe / emi
[vinile] Excellent [copertina] excellent classica cont.
[vinile] Excellent [copertina] excellent classica cont.
Titolo completo ''Logos - Rituel sonore pour group pop (Triangle), choeur mixte et bande magnetique, ballet de N. Schmucki - creation festival d' Avignon 1970''. Prima piu' che rara stampa francese, copertina laminata fronte e retro ed all' interno, etichetta nera con scritte argento, con logos "Pathe" in alto ed "Emi" in basso, entrambi racchiusi in un box, catalogo 2C064-10.934, l' originario marchio "Biem" e non "Sacem" a sinistra. Pubblicato in Francia prima di "Docteur Faust" (1971), il primo album, suonato con il gruppo rock psichedelico dei Triangle; lavoro influenzato da mistico e pensatore russo Georges Ivanovitch Gurdjieff e dalle tradizioni della Cabala e degli Alchimisti, e paragonato ai contemporanei lavori di William Sheller, Guy Skornik, Jason Havelock e Papathanassiou dei Vangelis. La musica di Igor Wakhevitch, compositore di enorme influenza su tutta l'elettronica del secolo passato, e' originalissima e assai difficile da catalogare, in questo primo album e fino ala meta' degli ani '70 combina collages sonori alla Pierre Henry con elementi orchestrali di musica da camera ed elettronica, il tutto visto da un' angolazione cosmica, che trova nell' utilizzo dei synth, nei rimandi alla musica concreta e negli arrangiamenti neo-classici la definizione di un clima originalissimo e assai vicino alla sperimentazione tedesca degli anni '70. Per lui la critica conio' l' appellativo di ''Ralph Lundsten Francese'' ed in effetti, alcuni dei suoi lavori sono assai vicini a cio' che Ralph stava componendo nello stesso periodo, ma un' ulteriore ''vicinanza artistica'' puo' essere trovata nel primo Schulze solista. Ricapitolando, se un ibrido tra Pierre Henry / musica da camera / neo-classica / Lundsten / Schulze e' mai esistita, questa si trova principalmente delle opere di Igor Wakhevitch.
Walker scott
the drift (promo deluxe version!)
LP2 [edizione] promozionale stereo uk 2006 4ad
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
la fantomatica stampa promozionale, con catalogo esclusivo DRIFT 1 (invece che CAD2603), "Promotional Use Only" sul retrocopertina e su due lati delle etichette, ed il libretto contenuto in formato lp che qui' e' fornito di sovraccopertina e consta quindi di 24 pagine e non 20. Il doppio ormai molto raro album uscito nella edizione vinilica solo in Inghilterra e non in America, in vinile pesante, corredato di inner sleeves e libretto, l' interno del cartone della copertina e delle buste interne e' di colore nero, etichetta custom. Uscito nel maggio del 2006, dopo la colonna sonora del film "Pola X" e prima della colonna sonora per balletto "And Who Shall Go to the Ball? And What Shall Go to the Ball?", e giunto al 51esimo posto delle classifiche inglesi, "The drift", lavoro di studio con composizioni originali, esce a distanza di 11 anni dal precedente vero album "Tilt', che a sua volta seguiva di 11 il suo predecessore. Qui Walker canta con una voce semi baritonale in brani dall'atmosfera oscura e arrangiamenti quasi di tipo post punk/experimental, con dissonanze diffuse ed una batteria suonata in modo tribaleggiante, un mix tra il cantautorato maledetto alla Nick Cave e il lirismo un po' retro' alla Antony & the Johnson. prodotto da Scott Walker e Peter Walsh. tra i musicisti qui presenti, John Giblin al basso, Ian Thomas alla batteria, Hugh Burns alla chitarra, ma l'elenco e' lungo ed include anche due differenti sezioni d'archi. personaggio enigmatico e fuori dagli schemi, membro del gruppo Beat Walker Brothers negli anni 60, fonte di ispirazione per artisti quali Alex Chilton e Jeff Buckley, negli anni '90, grazie all'album 'tilt' del 1995 - stranissima combinazione di arrangiamenti cinematici e spettrali sui quali Walker canta usando una voce grottesca - vi e' stata la riscoperta di questo musicista, definito dalla critica ''the Pop Star That Time Forgot'', divenuto figura di culto assoluta, specialmente in inghilterra ed in america. etichette custom.
Walker scott
Tilt (numbered!)
Lp [edizione] originale stereo eu 1995 fontana
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima rarissima stampa europea, pressata anche per il mercato inglese, EDIZIONE LIMITATA E NUMERATA SUL FRONTE (QUESTA LA COPIA 0130!), copertina lucida, corredata di inner sleeve in cartoncino lucido con testi e foto, con piccola sagomatura stondata sul lato dell' estrazione del vinile, etichetta amaranto e dorata, catalogo 526859-1. Pubblicato nel maggio del 1995, ad oltre 10 anni di distanza dal precedente "Climate of Hunter" del 1984 (a sua volta unico suo lavoro degli anni '80), sara' seguito nel 1999 dalla partecipazione alla colonna sonora del film "Pola X", prima del successivo album "The Drift" del 2006. Lavoro ostico ed oscuto, e ciononostante giunto al 27esimo posto della classifica inglese, a testimonianza del seguito di cui l' ex Walker Brothers ha sempre goduto in terra d' Albione (dove il disco fu pubblicato dalla Fontana), "Tilt" e' un' opera di grande spessore artistico, dove la sempre straordinaria voce di Scott Walker, ormai a tutti gli effetti uno strumento vero e proprio, si cimenta in nuovi arditi esperimenti ed acquisisce sfumature ancora una volta inedite, sempre piu' spesso utilizzata su scale baritonali, ora con delicatissima morbidezza, quasi sussurrata, ora con rabbiosa veemenza, sussulti di un' anima inquieta che si realizzano anche in una musica impalpabile ed ostica, dai toni oscuri, a tratti quasi gotici, particolarissima combinazione di arrangiamenti cinematici e spettrali sui quali Walker realizza una visione artistica fuori dal tempo e soprattutto da qualunque barriera formale. Un' opera, lo si capisce, che puo' essere intensamente amata o anche rifiutata, ma che merita grande rispetto ed ammirazione. L' enigmatico artista cresciuto a Los Angeles, California, con il vero nome di Scott Engel aveva realizzato i suoi primi singoli tra il '58 ed il '59, prima di entrare nei Dalton Brothers, dalle cui ceneri nacquero i Walker Brothers, con cui ottenne grande successo soprattutto in Inghilterra tra il '65 ed il '67, preferendo poi dedicarsi ad una carriera solista inizialmente trionfale, e poi sempre piu' volutamente alla ricerca di sperimentare strade espressive nuove e spesso difficili, scelte che lo allontaneranno inesorabilmente dal grande pubblico, autore di una discografia che si fara' sempre piu' parca di realizzazioni ma sempre piu' straordinaria per il coraggio dimostrato da un' artista unico, sempre piu' circondato dall' affetto della critica e dei musicisti delle venture generazioni, fonte di ispirazione per artisti quali Alex Chilton e Jeff Buckley, definito dalla critica ''the Pop Star That Time Forgot''.
Wallenstein
blitzkrieg
lp [edizione] originale stereo ger 1972 pilz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa tedesca, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) apribile e laminata sia all' esterno che all' interno, senza logo "pop import" sul retro ne' all' interno, etichetta con fungo rosso, bianco e giallo su sfondo azzurro, senza label code, catalogo 20 29064-6. Uscito nel 1972, il primo album del gruppo tedesco, pubblicato prima di ''Mother universe''; in realta' gli unici gemanici del gruppo erano Jurgen Dollase ed Harald Grosskopf, gli altri due membri erano Bill Barone, chitarrista americano, e Jerry Berkers, bassista olandese. Questo primo lavoro usci' nella primavera del 1972, registrato durante il 1971, quando ancora il gruppo si chiamava ''Blitzkrieg'', nome che fu utilizzato per il titolo dell' album con la band che cambio' la sigla nella piu' tedesca ''Wallenstein''. Il disco e' un classico del progressive europeo, contiene quattro lunghe tracce molto sinfoniche e quasi totalmente strumentali, complesse e potenti, molto meno influenzate dal folk rispetto all' album successivo. Dopo "Mother Universe" il gruppo prese parte alle sessions di ''Lord Krsna Von Goloka'', ''Tarot'', ed a quelle, leggendarie, dei Cosmic Jokers. Ritorneranno in pista nel 1973, con formazione diversa, per ''Cosmic Century'', poi proseguiranno intreprendendo una direzione molto influenzata dal jazz rock. A meta' anni '70 si scioglieranno momentaneamente, per poi riformarsi con formazione diversa nel 1977 con altri numerosi albums che pero' poco o nulla hanno a che fare con il gruppo originale.
Warhol andy
Andy warhol's index book - complete!!!
LPBOX [edizione] originale usa 1967 random house books
[vinile] Excellent [copertina] Excellent libro/riviste
[vinile] Excellent [copertina] Excellent libro/riviste
Uno degli oggetti piu' straordinari che la Rockbottom abbia mai proposto, E CHE PER L' OCCASIONE SARA' ACQUISTABILE SOLO DIRETTAMENTE IN NEGOZIO, PREVIA VISIONE, l' originale, prima edizione (dicembre 1967) del magnifico e leggendario book realizzato da Andy Warhol, manifesto eccezionale della Factory di Andy Warhol, quella che diede vita ad una ristretta ma preziosa filmografia e al primo seminale album dei Velvet Underground, copia bellissima e assultamente completa di tutti i suoi inserti, pop-up (tutti intatti) e del Flexi Disc (ancora da staccare!!!). L' unico segno tangibile dei quasi 60 anni dalla sua pubblicazione e' che, come di consueto, il palloncino progettato per scoppiare all'apertura del libro è andato a incollare le due pagine che lo contenevano. Copertina rigida, con parte frontale con effetto olografico "3d". Come gia' accennato, sono presenti tutti i pop-up e gli oggetti inseriti: il castello (integro), la fisarmonica (integra), l'aeroplano (integro), il disco the Chelsea Girls e la relativa molla (ancora contenuti in una bustina plastificata ancora da aprire!), un dodecaedro figurato attaccato al suo nastro (tutto ancora una volta perfettamente intatto!), il flexy-disc di Lou Reed (incredibile a dirsi, ancora attaccato alla sua pagina e da staccare!!!), una fotografia ripiegata di Warhol con naso multicolore (intatto), la lattina di pomodoro Hunts pup-up (in perfette condizioni), gli otto tagliandini traforati incollati nella pagina con la scritta For a big surprise!!! e il palloncino che, come in tutte le copie conservate negli anni, ha creato una incollatura delle due pagine in cui era disposto; ogni pagina, inotre, propone magnifiche fotografie in bianco e nero che rappresentano l' istantanea insostituibile dell' atmosfera che caratterizzava la Factory warholiana. Andy Warhol inizio' ad immaginare quest' opera all'inizio del 1967; con l' aiuto di Billy Name, prese vita un vero e proprio libro-oggetto. Il contenuto sono fotografie della Factory e dei suoi artisti, con il testo di una intervista all'inizio e alla fine in cui Warhol riesce a non dire nulla. Sparsi tra le pagine si trovano gli oggetti sopracitati, tra cui un flexidisk con l'immagine di Lou Reed e Nico mentre stanno registrando, un naso fustellato (che era il profilo di Bob Dylan), un castello medievale in cui dietro le finestre compaiono gli abitanti: Warhol, i Velvet, ecc. Un' opera straordinaria, esposta nei musei, e normalmente venduta attraverso case d' asta riservate alle opere d' arte.
Warhorse
warhorse
lp [edizione] originale stereo uk 1970 vertigo
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
prima rarissima stampa inglese, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina apribile pressata da "Howards Prnters", come indicato all' interno, etichetta in bianco e nero con spirale sul lato A, nera con scritte bianche sul lato B, con logo con spirale in alto, nella sua prima versione, con "Vertigo" in basso e non in alto, catalogo 6360015, trail off inciso a macchina, copia ancora fornita della originaria busta interna della Vertigo con spirale in bianco e nero. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1970 prima di ''Red Sea'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il primo album. Formati da Ashley Holt, Mac Poole, Nick Simper, Frank Wilson e Ged Peck, rimpiazzato nel secondo album da Peter Parker, erano guidati da Simper, gia' bassista con i Deep Purple e Johnny kidd and the Pirates; il loro primo lavoro e' un 45, ''St Louis'', una cover dagli Easybeats; poco dopo il gruppo pubblica questo album di debutto ''Warhorse'' nel maggio del 1970 su Vertigo. Il disco e' uno dei classici dell' underground inglese dei primi anni '70; musicalmente ricorda da vicino i Deep Purple del periodo ed ebbe un discreto successo sia di pubblico che di critica. A questo segue un anno piu' tardi il secondo LP, ''Red Sea'' che vede il batterista Ged Peck rimpiazzato nel secondo album da Peter Parker, l' album e' molto piu' chitarristico rispetto all'esordio, con un leggendario assolo elettrico su ''Back In Time'', notevole anche la stravoltissima cover da Shirley Bassey "Who Have Nothing''. dopo questo secondo LP, la band si trasferi' nell'europa continentale dove, specie in Gemania, godeva di un seguito di molto superiore a quello che aveva in Inghilterra, e continuo' a suonare live fino al 1974, anno nel quale la band si sciolse definitivamente. Alla fine degli anni 70 Simper formo' un nuovo gruppo, i Nick Simper's Fandango, Poole entro' nei Broken Glass e poi divenne un apprezzato turnista, Wilson pubblico' un lavoro in coppia con Melvyn Gale, mentre Holt diverra' un membro della band di Rick Wakeman, intorno all'inizio degli anni 80 anche Parker torno' in pista con i Dirty Looks.
Water into wine band
hill climbing for beginners (1974 version)
lp [edizione] originale stereo uk 1974 myrrh
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copia con giusto lievi segni di invecchiamento, copertina (pressata da "Garrod & Lofthouse") in rilievo "textured" fronte e retro, completa di inserto con testi, etichetta con bosco con scritte logo neri, catalogo MYR1004; si tratta della seconda versione del primo album, totalmente riregistrata nel 1974, dopo la prima versione del 1973 che aveva lasciato insoddisfatta la band, con gli stessi brani di quella, ma risuonati con un nuovo produttore e con una line up che qui si allarga e vede l' inserimento di fiati, archi e percussioni, lo stesso titolo ma copertina cambiata. Pubblicato in Inghilterra ed in Usa dalla Myrrh (in Usa usci' solo la versione del 1974 del disco) prima di "Harvest time'' (1976), il primo dei due albums del gruppo inglese nato a Cambridge nel 1971, ed autore di un delicato folk rock acustico con testi caratterizzati da tematiche religiose. "Hill Climbing For Beginners" e' generalmente considerato superiore al secondo album del gruppo, ed e' dominato dalla bella "Song of the Cross", con i suoi 11 minuti di durata, screziata di psichedelia. Bill Thorp, qui' impegnato alla voce ed a vari strumenti, sara' poi violinista con la Welsh National Opera e con la Royal Philarmonic Orchestra.
Waters roger (pink floyd)
Amused to death
lp2 [edizione] originale stereo hol 1992 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, la prima molto rara stampa europea, pressata in Olanda anche per il mercato inglese, copertina con autore e titolo nonche' la foto centrale sul fronte lucidi, su sfondo opaco, completa di inner sleeves, etichetta rossa con logo Columbia bianco in alto (e non Cbs come nelle successive stampe private), catalogo 468761 0 (che contraddistingue le copie destinate al mercato inglese ed europeo, mentre le copie con catalogo che finisce con 1 erano quelle destinate al mercato interno olandese), copia completa dell' originario libretto di sedici pagine in carta lucida formato lp con testi e foto. Pubblicato nel settembre del 1992 dalla Columbia, dopo "The wall:live in Berlin 1990" (1990) e giunto all'ottavo posto in classifica in Gran Bretagna. "Amused to death" e' il quinto album solista dell'ex cantante e bassista dei Pink Floyd, Uno dei fondatori del leggendario gruppo inglese, Waters ne divenne una delle menti principali dopo la fuoriuscita di Syd Barrett nel 1968, fino a fare del gruppo quasi una sua "creatura" in dischi come "The wall" (1979) e "The final cut" (1983), dopodiche' abbandono' i Floyd a causa delle tensioni con gli altri componenti, in particolare Gilmour. Waters prosegui' dunque la sua carriera solista, iniziata nel 1970 con l'album "The body", realizzato in collaborazione con Ron Geesin, realizzando dischi concettuali dai toni oscuri e polemici, in particolare verso la guerra, l'influenza dei mass media sul pubblico, e le paranoie della moderna societa' occidentale, senza tralasciare occasionali frecciate agli ex compagni dei Pink Floyd. I temi principali sviluppati nel doppio "Amused to death" sono l'antimilitarismo, la religione e la critica verso il cattivo uso della televisione, che demolisce progressivamente le coscienze tramite l'intrattenimento "spazzatura". Realizzato con la partecipazione di Jeff Beck, Don Henley e Rita Coolidge, questo lp e' considerato uno dei piu' validi del musicista inglese; si tratta di un opera di non facile ascolto, in cui la relativa accessibilita' dell'impianto sonoro (che riporta alla mente "The wall") si contrappone alla complessita' ed all'amarezza dei testi di Waters.
Way we live (tractor)
a candle for judith
lp [edizione] originale stereo uk 1971 dandelion
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
prima rarissima stampa inglese, copertina (in belle condizioni se non per alcune scritte sul retro cancellate ma sempre visibili) liscia apribile con distribuzione Warner Bros indicata all' interno, pressata da "Garrod & Lofthouse" come indicato sempre all' interno, etichetta bianca da un lato e multicolore dall' altro, il primo numero di catalogo DAN8004 (preso cambiato) su copertina ed etichetta. Originariamente publicato in Inghilterra nel giugno 1971, prima del secondo album a nome Tractor con la stessa formazione. Non entrato nelle classsifiche inglesi, non pubblicato in USA, l'unico lp di questo leggendario gruppo. La musica del gruppo, una fusione tra psichedelia, hard rock, progressive e folk psichedelico, e' una delle pietre di paragone dell'underground britannico a cavallo dei due decenni. Questo duo, basato a Rochdale, vedeva all'opera Clayton, pittore e poeta, e Milne, un multistrumentista, questo loro album, il piu' ricercato e raro tra quelli pubblicati dalla Dandelion di John Peel, dal delicato sapore surreale e dalle influenze orientali, ha un mood assai variegato e originale che va dall'hard rock di Willow, allo stle acustico e sognante di Angie. La musica degli Way We Live era una fusione tra psichedelia, hard rock, progressive e folk psichedelico, considerata come una delle pietre di paragone dell'underground britannico a cavallo dei due decenni '60 e '70. Questo duo, basato a Rochdale, vedeva all'opera Clayton, pittore e poeta, e Milne, un multistrumentista; il loro unico album ''A candle for judith'' (1972), il piu' ricercato e raro tra quelli pubblicati dalla Dandelion di John Peel, dal delicato sapore surreale e dalle influenze orientali, ha un mood assai variegato e originale che va dall'hard rock ad uno stle acustico e sognante. Cambiarono nome in Tractor nello stesso 1972, pubblicando sotto questa nuova sigla un ulteriore album, ''Tractor'', sempre nel 1972, ancora una volta fra heavy rock e ballate sognanti, in un clima di progressive originalissimo e mai barocco, carico di effetti, con uso di flauto, elettriche e percussioni.
Web
fully interlocking
lp [edizione] originale stereo uk 1968 deram
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima davvero molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte, pressata da Clout & Baker, etichetta bianca e rossa con scritte sia in alto che in basso lungo la circonferenza, e logo "Deram" grande, catalogo SML.1025. Pubblicato dalla Deram nel 1968, prima di "Theraphosa Blondi", il primo dei tre albums all' attivo del gruppo inglese. Questo loro primo album e' un originalissimo blend di pop, psichedelia e soul con influenze quantomai varie ed imprevedibili come jazz, luonge, e persino orientali nella splendida ''East Meets West". Come sara' anche il lavoro successivo, e' produtto da Mike Vernon, e registrato con la medesima formazione. Nati nel sud dell'Inghilterra come John L. Watson And The Web, all'inizio suonavano soul accompagnando il cantante di colore John L. Watson, quindi cambiarono nome in Web nel 1968 ed incisero il loro primo album, fra post psichedelia, orchestrazioni, jazz e soul messi insieme con spirito ironico. L'album successivo, "Theraphosa blondi" (1970), vide il gruppo alle prese con un progetto piu' complesso ma sempre in questa vena eclettica, mentre l'ultimo lp, "I spider" e' contraddistinto da toni piu' duri ed oscuri.
Web
I spider
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
la prima rarissima stampa inglese, assai piu' rara dei primi due albums del gruppo, copia con alcuni segni di invecchiamento sulla copertina che presenta anche una piccola abrasione in alto a destra, in corrispondenza probabilmente di una etichetta adesiva rimossa, ed un minuscolo foro promozionale in basso a destra, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto, "ST 33" in due cerchi a destra, catalogo 2383024. Uscito per la Polydor inglese, dopo "Fully interlocking" (1968) e "Theraphosa blondi" (1969), che erano invece usciti per la Deram, "I spider" e' il terzo ed ultimo album degli inglesi Web. Inciso dopo la dipartita del cantante John L. Watson e su di una diversa etichetta rispetto ai due lavori precedenti, questo terzo ed ultimo album mantiene in parte le influenze jazz ma devia con decisione verso il rock progressivo, con tinte peraltro piuttosto cupe che talvolta fanno pensare ai Van Der Graaf Generator piu' atmosferici, attraverso lunghi brani oscuri e lunari con accompagnamenti di sax. Cio' che ne viene fuori e' un disco di maggior spessore rispetto ai precedenti, ritenuto dai piu' il loro capolavoro. Nati nel sud dell'Inghilterra come John L. Watson And The Web, all'inizio suonavano soul accompagnando il cantante di colore John L. Watson, quindi cambiarono nome in Web nel 1968 ed incisero il loro primo album, fra post psichedelia, orchestrazioni, jazz e soul messi insieme con spirito ironico. L'album successivo, "Theraphosa blondi" (1970), vide il gruppo alle prese con un progetto piu' complesso ma sempre in questa vena eclettica, mentre l'ultimo lp, "I spider" e' contraddistinto da toni piu' duri ed oscuri.
Web
Theraphosa blondi
lp [edizione] originale stereo uk 1969 deram
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima davvero rarissima stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento sul retro, ed una scritta a pennarello "KZAP 2-70" sempre sul retro) laminata sul fronte e liscia sul retro con foro sul retro stereo/mono, costola sinistra che va a restringere vicino alle estremita', etichetta bianca e rossa con scritte in alto SENZA MARCHIO "R", trail off matrix "...1W" e "...1W" sui rispettivi lati, copia completa della originaria inner sleeve bianca ed azzurra della Decca/Deram. Nella piu' ricercata versione che alcune fonti riportano come primissima, con il logo Deram sul fronte della copertina in basso a destra con sfondo giallo e non nero. Il secondo dei tre albums all'attivo, uscito dopo ''Fully interlocking'' e prima di ''I spider''. Questo loro secondo album, registrato con la stessa formazione e lo stesso produttore (Mike Vernon) del primo, e' simile all' esordio nello spirito ma assai piu' complesso, diviso in una prima facciata sul lato A che contiene una lunga suite che incorpora una cover di " Sunshine Of Your Love" dei Cream, ed una seconda facciata che presenta cinque brani. L' album ha un distinto approccio jazzato, con forte utilizzo di flauto e con la base ritmica in grande risalto, con influenze tribali e pop, in un blend di psichedelia e soul con influenze, luonge, e persino r'nb'. Nati nel sud dell' Inghilterra come John L. Watson and the Web (il cantante di colore John L. Watson era stato gia' autore di due singoli tra il 1964 ed il 1965 a nome John L. Watson & The Hummelflugs), nel 1968 incisero un primo singolo a nome The Web With John L. Watson, quindi accorciarono la denominazione semplicemente in Web per il loro primo album "Fully Interlocking", fra post psichedelia, orchestrazioni, jazz e soul messi insieme con spirito ironico. L' album successivo, "Theraphosa blondi" (1969), vide il gruppo alle prese con un progetto piu' complesso ma sempre in questa vena eclettica, mentre l' ultimo lp, "I spider" e' contraddistinto da toni piu' duri ed oscuri. Senza piu' Watson, che intraprese una carriera solista, dalle ceneri del gruppo nacquero i Samurai, autori di un album tra King Crimson e Canterbury sound.
Westbrook mike concert band
Marching song vol. 1
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 deram
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
[vinile] Excellent [copertina] Very good jazz
prima molto rara stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) laminata sul fronte e liscia sul retro, con buco stereo-mono sul retro, pressata da Clout & Baker, ancora corredata della originaria inner sleeve della Decca/Deram bianca ed azzurra "stereo", etichetta bianca e rossa con scritte lungo la circonferenza in alto, senza logo "r" accanto al logo Deram, catalogo SML1047. Pubblicato nel 1969 dalla Deram nel Regno Unito, contemporaneamente al secondo volume (che ha numero di catalogo immediatamente superiore), questo è il primo volume della doppia opera "Marching song", accreditata alla Mike Westbrook Marching Band, è un'ambiziosa opera di jazz per big band sul tema della guerra e della vita del soldato: l'ensemble sembra voler trasporre in note musicali le atmosfere, le speranze, le nevrosi di una nazione in guerra, dall'entusiasmo (dalle venature sottilmente sinistre espresse dalle lievi dissonanze) di "Hooray!", alla confusione ed all'incertezza di chi si trova in mezzo ad un conflitto di "Other world", ma anche la apparente e lirica calma della pianistica "Landscape". Ispirato da Duke Ellington, William Blake e Kurt Weill, il jazzista inglese Mike Westbrook è uno dei maggiori esponenti nell'ambito delle big band del Regno Unito durante gli anni '60 e '70. Suona anche jazz rock all'inizio degli anni '70 con i Solid Gold Cadillac, tornando poi al jazz orchestrale e cimentandosi sovente con musiche per opere teatrali.
Who
by numbers (+official tour program!)
Lp [edizione] originale stereo usa 1975 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
COPIA CORREDATA DI TOUR PROGRAM UFFICIALE (con giusto lievi segni di invecchiamento nella prima pagina di copertina, l' originale, raro tour book uscito in America nel 1975 in occasione del tour americano della grande band inglese in promozione dell' album "Who By Numers"; formato 11"x11", 24 pagine a colori ed in bianco e nero, ricche di foto e note, copertina con parte "die cut" sagomata sul fronte), E PAGINA DI UNA RIVISTA MUSICLE AMERICANA CHE PUBBLICIZZA IL DISCO, prima rara stampa americana, copertina cartonata ruvida, etichetta nera con arcobaleno, catalogo MCA2161, fu ristampato piu' volte con diversi numeri di catalogo. Pubblicato nell' ottobre del 1975 prima di "Who are you" e dopo "Quadrophenia". Giunto al numero 8 delle classifiche Usa, ed al numero 7 di quelle Uk. L' ottavo album. Il penultimo con la formazione originale, prodotto da glyn johns, con nicky hopkins, fu registrato in un periodo di grande crisi della band, che produsse soltanto due albums in studio in un periodo di 4 anni, e' un ritorno al rock'n'roll dopo la complessita' di quadrophenia. pensato come un lavoro quasi psicoanalitico dove Pete Townshend confessa i suoi problemi con l' alcohol in "However Much I Booze", con l' altro sesso in "Dreaming From the Waist" e "They Are All in Love", e' una riflessione amara sulla vita in generale, album introspettivo nei contenuti ma luminoso nei suoni, marca la differenza tra il feeling di Townshend ed il resto della band come non mai prima di allora. tra i brani da notare la presenza della splendida composizione di John Entwistle "Success Story".
Who
Live at leeds (12 inserts! / Leeds poster)
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1970 Track
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
la seconda stampa inglese, uscita poco dopo la prima tiratura e pressoche' identica ad essa, copertina apribile in cartoncino leggero grezzo (con giusto lievissimi segni di invecchiamento), ripiegata attorno al disco, con spillatura a creare due "tasche" all' interno, una per contenere gli inserti ed una per il disco, pressata da MacNeill Press, come indicato all' interno, nella versione con scritte in rosso all' esterno ed in nero all' interno (la prima tiratura del disco esiste con scritte in nero o in blu sul fronte), assolutamente completa di tutti i 12 inserti (!!!), compreso il poster apribile, nella versione che recita ''Live at Marquee" e non "Live at Leeds"), e compresa la foto (lo sottolineamo perche' si tratta dei due inserti piu' spesso per ovvie ragioni mancanti), etichetta custom bianca con scritte azzurre, con bordo rialzato e "Polydor Records Ltd." in basso, trail off matrix nella versione con "A3" / "B4". Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1970 dopo "Tommy" e prima di "Who 's next'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numero 4 di quelle Usa. Il quinto ed ultimo album del decennio, coglie il gruppo in stato di grazia durante il concerto a Leeds nel dicembre 1969; e' il loro unico live degli anni '60, disco di potenza assolutamente annichilente, dimostra come gli Who, pur geniali in studio, raggiungevano il loro acme creativo solo a contatto con il pubblico. La scaletta e' incentrata sul periodo precedente a ''Tommy'' e questo e' l'album del gruppo in cui il suono r'n'b' e' piu' presente insieme al primo ''My generation''. La assoluta mancanza della meticolosa produzione che contraddistingue le opere del gruppo in questo periodo lo rende al primo album ancora piu' affine. Sicuramente uno dei dieci albums live piu' riusciti ed importanti del rock classico. Ecco la scaletta con relative note dei brani dei quali riportiamo la eventuale uscita in versione in studio: "Young man" (inedito), "Substitute" (singolo del marzo 1966), "Summertime blues" (inedita cover del classico di Eddie Cochran), "Shakin' all over" (inedita versione del classico di Johnny Kidd & the Pirates), "My generation" (singolo del novembre 1965), "Magic bus" (singolo del luglio 1968).
Who
My generation (left side year)
Lp [edizione] originale mono uk 1965 brunswick
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copia con moderati segni di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata sul fronte, pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Who
My generation (left side year)
Lp [edizione] originale mono uk 1965 brunswick
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copertina laminata sul fronte (con un nome scritto sul retro a penna biro, e giusto lievi segni di invecchiamento sul retro), pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Who
My generation (left side year)
Lp [edizione] originale mono uk 1965 brunswick
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copertina laminata sul fronte, pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "Deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Who
My generation (us version)
Lp [edizione] originale stereo usa 1966 decca
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora quasi integralmente incellophanata, titolo americano effettivo "The Who Sings My Generation", prima rara stampa americana in stereo (il disco usci' in Inghilterra solo in mono, originariamente), copia con giusto lievissimi segni di invecchiamento sulla copertina e moderati sul vinile, copertina cartonata, etichetta nera e arcobaleno con "Mfrd by Decca Records. A Division of Mca...", catalogo DL74664. L'edizione Americana presenta un brano diverso rispetto alla contemporanea versione inglese (manca "I'm a man" ed e' presente "Instant party"), oltre ad una copertina completamente diversa. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
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