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Voyage lady america + 2
7"ep [edizione] originale  stereo  ita  1977  atlas 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good soul funky disco
ep in formato 7", l' originale stampa italiana, uscita nel 1978, del primo singolo, copertina (esclusiva di questa versione italiana) con lievi segni di invecchiamento ed una s critta a penna biro sul retro, etichetta verde/azzurra con logo in alto giallo e marrone, catalogo 5910-AT083, data sul trail off del lato A "27/1/78". Pubblicato in Francia nel 1977, uscito poi anche in vari altri paesi, il primo singolo, con tre brani tratti dal primo album "Voyage": ""Lady America" e "Scotch Machine", presenti in versioni piu' brevi che nell' album, e "Bayou Village". Pubblicato nel 1977 dalla Sirocco in Francia, uscito nel 1978 nel Regno Unito e negli USA, il primo eponimo album "Voyage" del gruppo disco francese fu inciso con uno stuolo di collaboratori che include Georges Rodi ai sintetizzatori (coinvolto nello stesso anno nel progetto Rosebud, autori dell'album ''Discoballs'', tributo in chiave disco music ai Pink Floyd); percorso dal filo conduttore del viaggio, che si manifesta anche nelle sonorita', contenenti in alcuni brani riferimenti a stili orientali, latini o quant' altro, innestati su di un sound squisitamente disco. I Voyage furono un gruppo disco music francese con quattro album all'attivo fra il 1977 ed il 1982; alcuni dei loro brani, come ''Souvenirs'' e ''From East to West'', sono considerati fra i migliori esempi della euro-disco. Il nucleo del gruppo era composto da Marc Chantereau (tastiere, percussioni, voce), Pierre Alain Dahan (batteria, percussioni, voce), Slim Pezin (chitarra, percussioni, voce) e Sauveur Mallia (basso), e si avvalevano di numerosi cantanti, sia maschili che femminili.
Euro
4,00
codice 264230
scheda
Walsh joe (james gang, eagles) Smoker You Drink, the player you get
LP [edizione] ristampa  stereo  usa  1973  mca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa americana dei primi anni '80, copertina cartonata non piu' apribile (con giusto assai lievi segni di invecchiamento), senza barcode, con catalogo MCA 37054 e timbro dorato con nuovo catalogo MCA-1602, etichetta con cielo, nuovole ed arcobaleno, e con catalogo MCA-1602. Pubblicato in Usa nel giugno del 1973 dopo ''Barnstorm'' e prima di ''But Seriously Folks...'', giunto al numero 6 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel settembre dello stesso anno, il secondo album. "The Smoker You Drink, The Player You Get", continua la precedente tradizione di brani duri e ballate di "Barnstorm", ma con una qualita' assai superiore; due tra le tracce piu' note del chitarrista, "Rocky Mountain Way" (pubblicata con successo come singolo), e "Bookends", sono qui comprese. Registrato con Joe Vitale, Kenny Passarelli e Rocke Grace, prodotto da Bill Szymczyk , e' generalmente considerato come uno dei suoi vertici creativi assoluti ed ognuna delle nove canzoni e' assolutamente superba. Joe Walsh, chitarrista americano gia' nella JAMES GANG tra il 1968 ed il 1971, pubblico' nei primi anni settanta alcuni lp solisti e con i Barnstorm; dopo aver realizzato alcuni lavori di altissimo livello (''Barnstorm'' del 1972, ''The smoker you drink, the player you get'' del 1973 e ''So what'' del 1974) a base di solido rock chitarristico statunitense con elementi roots, Walsh si uni' ai celeberrimi Eagles nel 1975, suonando nel loro capolavoro ''Hotel California'' (1976), confermandosi come uno dei piu' grandi chitarristi americani dell'epoca e contribuendo a definire la categoria ''classic rock'' con le sue composizioni e sonorita' perfettamente in linea con il genere.
Euro
16,00
codice 264168
scheda
Waterboys Fisherman's blues (ltd. custard)
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1988  chrysalis catalogue 
punk new wave
Ristampa del 2024, in vinile 180 grammi, edizione limitata in vinile giallo-crema, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di obi di presentazione e di inserto. Il quarto album dei Waterboys, originariamente uscito nel novembre del 1988 e giunto al 13esimo posto della classifica inglese, disco magnifico ed ormai riconosciuto come uno dei capolavori degli anni ottanta. Partiti all' inizio del decennio da un suono ancora vicino alla new wave ed ai migliori U2, si avvicinarono dopo tre albums (ad oltre tre anni di distanza dall' ultimo "This is the Sea") con questo lavoro al folk irlandese, sorprendendo vecchi e nuovi fans e realizzando, dopo almeno due anni di lavorazione che mandarono a pezzi la band scozzese di Mike Scott (grande autore a cui si spera che il tempo rendera' giustizia), un gioiello senza tempo, devoto al passato ma personalissimo, essenziale ma ricchissimo, dotato di grande lirismo, assolutamente da avere. Ne vennero tratti i singoli "Fisherman's Blues" e "And a Bang on the Ear", ma certo tra i brani migliori dell' album sono da citare anche almeno l' amara "We Will Not Be Lovers", l' incisiva "World Party", la meravigliosa e poetica "Sweet Thing", la tradizionalista e splendida "When Will We Be Married?", la soffusa e sognante, intrisa di struggenti malinconie "When Ye Go Away".
Euro
32,00
codice 2135021
scheda
Weirdos destroy all music - 1977/79
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  radiation reissues 
punk new wave
Ristampa del 2024, copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita su Bomp!, senza barcode, che riproduce quella del primo storico 7" "Destroy all Music" della favolosa punk band di Los Angeles. Uscita nel 2007, dopo "Weird world 1977-1981" e "We Got The Neutron Bomb", questa "Destroy All Music" rende finalmente disponibili TUTTI I BRANI DEL PRIMO EP "DESTROY ALL MUSIC" (1977) E DEL MINI "Who? What? When? Where? Why?" (1979), solo alcuni dei quali gia' inseriti nelle raccolte succitate, aggiungendovi I 4 BRANI DEL PRIMO DEMO DELLA BAND. Si inizia proprio con questo demo, registrato in studio nel maggio del 1977, con tre primitive, grezze ma gia' splendide versioni dei tre brani che saranno inclusi nel primo ep ("Destroy All Music", "A Life of Crime" e "Why Do You Exist?") e l' inedita "Teenage", che era gia' apparsa su "Weird World..." ma in una versione registrata nel '78. A seguire proprio i tre brani dell' ep "Destroy All Music" (registrato nell' agosto del 1977), qui i tre capolavori immortali sono resi ancora piu' efficaci dal tipico suono "garegey" che le produzioni Bomp avevano in quegli anni (DMZ, Zeros...), grezzi, potenti e graffianti ma anche personalissimi, facendo dell' ep uno dei dischi piu' belli della storia del punk rock. Sulla seconda facciata i branid ell' unico minialbum della band, pubblicato nel settembre del 1979 (in realta' un album vero e proprio, "Condor", sara' il frutto di una reunion anni dopo): le sonorita' della band sono ora approdate ed un punk rock "evoluto", meno graffiante e grezzo che in passato, molto piu' rock'n'roll, e sebbene il disco non sia all' altezza dei primi 7" della band certo rappresenta un notevole tentativo di trovare strade nuove per il gruppo, con sei brani comunque assai efficaci: "Happy People", le influenze 60's di "Big Shot", il punkabilly di "Jungle Rock", "Hot Life" e le serrate "Hit Man" e "Fort USA"). Il disco avrebbe dovuto allargare il pubblico della band ma dopo l' ep "Action Design" di un anno dopo ed un paio di partecipazioni a raccolte in realta' del gruppo non si sapra' piu' nulla per parecchio tempo (saranno tirati fuori anni dopo dei demos ricchi di brani bellissimi). Imperdibile!
Euro
19,00
codice 3037167
scheda
West coast pop art experimental band vol. 2 (mono, color vinyl ltd.)
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1967  jackpot 
rock 60-70
ristampa ufficiale, ottenuta dai masters analogici originali nella loro versione in mono, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE COLORATO, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Reprise. Pubblicato nel 1967 dopo "Part One" e prima di "A child's guide to good and evil", non entrato nelle classifiche Usa, ne' in quelle Uk, il terzo album. Assai piu' sperimentale e meno concentrato su brani di breve durata di quanto non fosse ''Part One'', rispetto a quello e' un lavoro dalla struttura piu' free e propriamente psychedelica ma anche assai piu' sperimentale, che tuttavia mantiene ancora un sapore ed uno spirito pop e melodico, come nella splendida "Smell of Incense" o nella bizzarra "Suppose They Give a War and No One Comes". Il compositore principale del gruppo, Bob Markley, si cimenta poi con un testo del 1936 di Franklin Roosevelt su un muro di chitarre in feedback, mentre in altri brani quali "In the Arena" e "Overture - WCPAEB Part II" prende campo la psichedelia free-form, ed in altri ancora la sperimentazione, come in "Buddha". Uno splendido lavoro di psichedelia, pubblicato nell'anno canononico del movimento, 1967, purtroppo ancora non sufficentemente considerato come il suo valore artistico imporrebbe. Formati dai fratelli Harris e Michael Lloyd nel 1964 quando erano ancora studenti all' Hollywood Professional School; Shaun e Danny erano i figli del conosciutissimo compositore classico Roy Harris, mentre Michael era una sorta di picolo genio, gia' al lavoro con i New Dimensions. Iniziano con il nome di The Laughing Wind, e registrano un 45 per la Tower Records ("Good To Be Around"/"Don't Take Very Much To See Tomorrow"). La formazione si allarga per i primi concerti, includendo John Ware p Hal Blaine e Jimmy Gordon mentre Bob Markley, allora gia' 30enne, viene inserito nella band su consiglio di Kim Fowley ma, come da sua stessa ammissione, Markley non era in grado di cantare ne' tantomeno suonare alcuno strumento, quindi quale fosse in questo periodo il suo ruolo nel gruppo rimane un mistero. La West Coast Pop Art Experimental Band era il primo gruppo di Los Angeles ad avere un light show oltre ad essere una delle principali attrazioni dell' Underground citatdino, con le Mothers Of Invention che aprivano come gruppo di supporto i loro concerti. I fratelli Dan Harris e Shawn Harris furono anche nei California Spectrum autori di alcuni 45 giri (talora con la partecipazione dell' altro WCPAEB Michael Lloyd), poi Shawn pubblichera' anche un lavoro solista nel 73 per la Capitol. La discografia piu' ricca e' pero' quella del talentuosissimo Michael Lloyd, che interrompera' periodicamente la sua partecipazione al progetto West Coast Pop Art Experimental Band per conflitti creativi con Markley, partecipando al progetto Fire Escape nel '67, pubblicando nel 68 un album con gli October Country per la Epic ed uno splendido album con gli Smoke per la Sidewalk, diversi lavori con la studio band Rubber Band per la GRT, partecipando in varia misura a lavori di St. John Green, American Revolution, A.B. Skhy e Grains Of Sand, spesso anche come arrangiatore e sovente in coppia con Kim Fowley.
Euro
35,00
codice 2134991
scheda
Westing Future
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2023  ridingeasy 
indie 2000
il primo album per la band americana, fino ad ora conosciuta come Slow season e che vede membri di All them witches. Considerando i dischi a nome Slow season questo è il quarto lavoro. Gruppo che si muove in ambiente di caldo e classico hard rock per i fan di Led Zeppelin, All Them Witches, Soundgarden, Greta Von Fleet.
Euro
29,00
codice 2118985
scheda
White bukka Parchman farm (aka bukka white)
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1937  traffic entertainment group/columbia 
blues rnr coun
Ristampa del 2018 ad opera della Traffic Entertainment Group / Columbia, pressoche' identica alla prima tiratura americana. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla CBS in Gran Bretagna con il titolo di ''Bukka White'', e nel 1970 dalla Columbia negli USA con il titolo di ''Parchman farm'', questo splendido album compila quattordici registrazioni effettuate a Chicago per la Okeh e per la Vocalion, nel 1937 e nel 1940, da Bukka White (voce, chitarra acustica), in alcuni casi con un secondo chitarrista ignoto, in altri con Robert Brown (aka Washboard Sam) alla washboard. In particolare, questa raccolta compila tutte le sue pubblicazioni per la Vocalion, uscite ovviamente all'epoca su rari 78 giri, splendidi blues acustici, fra le espressioni piu' potenti del blues del Sud prebellico, assolutamente da ascoltare da parte di chi ama questa musica. Questa la scaletta: ''Pinebluff, Arkansas'' (2/9/37), ''Shake'em in down'' (2/9/37), ''Black train blues'' (7/3/40), ''Strange place blues'' (7/3/40), ''Where can I change my clothes?'' (7/3/40), ''Sleepy man blues'' (7/3/40), ''Parchman farm blues'' (7/3/40), ''Good gin blues'' (7/3/40), ''High fever blues'' (8/3/40), ''District attorney blues'' (8/3/40), ''Fixin' to die'' (8/3/40), ''Aberdeen, mississippi'' (8/3/40), ''Bukka's jitterbug swing'' (8/3/40), ''Special streamline'' (8/3/40). Dotato di una voce al vetriolo ed accomunato per alcuni particolari agli stili di Skip James e Blind Willie Johnson, proveniente dalla cittadina di Houston nel Mississippi, Bukka White (1907-1977) venne influenzato in gioventu' dal grande bluesman del delta Charley Patton. Si reco' a Memphis negli anni '30 dove incise i suoi primi brani con il nome di Washington White, ma la crisi economica interruppe la sua carriera discografica fino al 1937, quando Big Bill Broonzy lo invito' a Chicago al fine di incidere per Lester Melrose; problemi con la legge lo condussero pero' ad un periodo di prigionia, durante il quale incise nel 1939 alcuni pezzi per John ed Alan Lomax. White riusci' in seguito ad incidere per Lester Melrose, realizzando alcune importanti registrazioni nel 1940, che divennero la colonna portante del suo repertorio. Ancora una volta Bukka spari' dal giro discografico fino al punto che, quando Bob Dylan incise una cover della sua ''Fixin' to die blues'' nel 1961, l'ambiente discografico lo riteneva ormai morto; tuttavia nel 1963 John Fahey ed Ed Denson riuscirono a rintracciarlo e, nello stesso anno, White torno' ad incidere ed a esibirsi nel circuito folk blues fino alla morte.
Euro
27,00
codice 2135031
scheda
Who Quadrophenia
Lp2 [edizione] ristampa  stereo  can  1973  mca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Doppio album, ristampa canadese dei primi anni '80, copertina (con un' ampia piegatura in alto a destra) apribile in cartoncino lucido, con barcode, etichetta azzurra con arcobaleno, catalogo MCA2-6895. Pubblicato in Uk nel novembre del 1973, dopo ''Who's Next'' e prima di ''The Who By Numbers'' giunto al numero 2 sia delle classifiche inglesi che di quelle americane. Pete Townshend per la seconda volta dopo ''Tommy'' si cimenta con il formato concept, questa volta la storia e' quella di un giovane mod nella meta' degli anni '60. Progetto ancora piu' ambizioso dell' acido predecessore, riprende concettualmente le tensioni e le radici degli inizi e fornisce un affresco epocale della cultura mod. La storia, dalla quale il titolo, racconta della personalita' divisa in quattro parti di Jimmy, ma e' anche la trasposizione delle quattro diverse personalita' dei membri del gruppo, la musica attinge dal periodo mod, da quello piu' rock ed ha definiti elementi di progressive, contiene brani straordinari, "The Real Me", "The Punk Meets the Godfather", "I'm One", "Bell Boy" o "Love, Reign o'er Me", ovvero tra le piu' riuscite composizioni di tutta la storia del gruppo, gli arrangiamenti sono innovativi e presentano suoni per allora assolutamente inediti e persino futuristi di synth, e' difficile capire perche' il gruppo abbia spesso dichiarato che la produzione non e' quella desiderata, infatti questo lp e' considerato anche e soprattutto in Inghilterra, come la loro opera massima e quella rimasta piu' profondamente scolpita nell'immaginario degli ascoltatori.
Euro
23,00
codice 264165
scheda
Who tommy
Lp2 [edizione] ristampa  stereo  ita  1969  Polydor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Doppio album, ristampa italiana dei primi anni '80, copertina apribile senza barcode, etichetta rossa con logo in alto nero e bianco, timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale, catalogo 2612006A sulla copertina, 184216 e 184217 sui rispettivi vinili. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1969 dopo ''The Who Sell Out'' e prima di ''Live at Leeds'', giunto al numero 2 delle classifiche inglesi ed al numero 4 di quelle USA. Il quarto album. Divenuto successivamente musical e film con la regia di Ken Russell, e' la la piu' celebre delle opere rock , con soggetto un ragazzo cieco sordo e muto, fu il disco che trasporto' la band nell' olimpo delle leggende della musica moderna, scritta perlopiu' da Pete Townshend e stroncata dalla critica alla sua uscita, per poi, dopo trenta anni, inserirla nei 100 albums di tutti i tempi , e' sempre stato un disco controverso, difficile da assorbire completamente, come tutti i doppi, accusato di essere pretenzioso, barocco, autoreferenziale, risponde alle critiche proponendo brani del calibro di ''It's a Boy'', ''The Acid Queen'', "I'm Free", "Pinball Wizard", "Sensation", "Christmas", "We're Not Gonna Take It", ''Tommy Can You Hear Me'', lo strumentale di 10 minuti "Underture", solo per citarne alcuni. Il disco, anche se ''S.F. Sorrow'' dei Pretty Things fu pubblicato nel dicembre del 1968, e quindi NON e' la prima rock opera della storia, apri' nuove possibilita' narrative alla musica rock, ed a dispetto dell'incredibile complessita' della storia e della musica, gli Who non vennero meno alla loro principale caratteristica, ovvero la creazione di eccezionali brani pop con un' energia ed una originalita' che li ponevano su un piano che poco aveva a che fare con i loro contemporanei, certamente uno dei massimi simboli del rock degli anni '70 ed uno degli albums piu' celebri e celebrati di ogni epoca. Un' opera dal fascino e dalla fama assolutamente meritata ed un ascolto immancabile per chiunque, a prescindere dai gusti musicali.
Euro
30,00
codice 264164
scheda
Who With Orchestra Live At Wembley (3lp)
lp3 [edizione] nuovo  stereo  eu  2023  polydor / universal 
rock 60-70
Triplo album, in vinile 180 grammi, copertina apribile in tre parti, adesivo di presentazione sul cellophane, booklet fotografico, inner sleeves, etichette custom. Pubblicato nel marzo del 2023, a distanza di oltre tre anni dall' ultimo album in studio "Who" (dicembre 2019), questo live album della storica band inglese, guidata dai due membri superstiti del gruppo originario Pete Townshend e Roger Daltrey, contiene venti brani, con molti dei loro piu' grandi classici, eseguiti il 6 luglio del 2019 al Wembley Stadium di Londra, unica data britannica del loro "Moving On" tour; per l' occasione, la band fu accompagnata (in gran parte dei brani) da un'orchestra di oltre 50 elementi, oltre che da una band che vede impegnati, tra gli altri, il batterista Zak Starkey, figlio di Ringo dei Beatles e da lungo tempo collaboratore degli Who, ed il fratello di Pete, Simon Townshend, alla chitarra. Questi i brani eseguiti: Who Are You / Eminence Front / Imagine A Man / Pinball Wizard / Hero Ground Zero / Join Together / Substitute (senza orchestra) / The Seeker (senza orchestra) / Won't Get Fooled Again (versione acustica) / Behind Blue Eyes (versione acustica) / Ball And Chain / The Real Me / I'm One / The Punk And The Godfather / Drowned (senza Orchestra) / The Rock / Love Reign O'er Me / Baba ORiley / Tea & Theatre (versione acustica).
Euro
59,00
codice 3031125
scheda
Wigwam Hard n'horny (+ booklet)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  svart 
rock 60-70
Ristampa con copertina senza barcode, che si rifa' (con qualche modifica grafica) a quella della seconda rara tiratura del 1970 (dopo la primissimatiratura di 400 copie con copertina fatta a mano, corredata di libretto di 0tto pagine. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Love in Finlandia, il raro primo e leggendario album, precedente ''Tombstone valentine'' (1970). Un disco davvero sorprendente ed a tratti autenticamente visionario, ''Hard n'horny'' offre brani di splendido rock progressivo dai risvolti ora jazzati ora ''liturgici'', grazie al bellissimo suono dell'organo, che evoca talora accostamenti con i Traffic cosi' come le armonie vocali, ma anche alcuni episodi piu' astratti e sperimentali, con voci narranti, free rock mescolato al jazz e portatore di echi pinkfloydiani e barrettiani. Davvero un bel disco che merita una riscoperta. Gli Wigwam, il piu' famoso gruppo rock finlandese degli anni '70, si formarono ad Helsinki nel 1969 su impulso di Jukka Gustavson (voce, tastiere) e dell'inglese Jim Pembroke (voce, piano, chitarra), stabilitosi in Finlandia dal 1965; entrambi componevano brani per il gruppo, mostrando un particolare contrasto nello stile sia dei testi che delle musiche. Il loro primo album ''Hard'n'horny'' usci' nel 1969, seguito nel 1970 da ''Tombstone valentine'', prodotto da nientemeno che Kim Fowley, e nel 1971 da uno dei loro lavori piu' considerati, ''Fairyport'', che mostrava anche elementi jazz rock nel loro prog rock. La loro carriera prosegui' nel corso del decennio, avvicinandosi progressivamente al mainstream, e pubblicando alcuni lavori anche in Gran Bretagna.
Euro
30,00
codice 3037176
scheda
Wigwam Tombstone valentine (+booklet)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  svart 
rock 60-70
Ristampa con copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura finlandese; corredata di booklet formato lp di otto pagine, con note, foto e testi. Originariamente pubblicato dalla Love in Finlandia nel 1970, il secondo album, successivo a ''Hard'n'horny'' (1969) e precedente ''Fairyport'' (1971). Prodotto dal guru musicale underground di Los Angeles Kim Fowley, l'album offre un set di brani che si dividono fra aggressivi episodi di hard acid rock carichi di fuzz, ballate post psichedeliche lente e contemplative ed episodi raffinati di matrice progressive rock, con begli arrangiamenti di piano, flauto, chitarra elettrica; fra gli ospiti alle registrazioni troviamo anche il grande chitarrista Jukka Tolonen, che avrebbe partetcipato anche alle incisioni del successivo ''Fairyport''. Gli Wigwam, il piu' famoso gruppo rock finlandese degli anni '70, si formarono ad Helsinki nel 1969 su impulso di Jukka Gustavson (voce, tastiere) e dell'inglese Jim Pembroke (voce, piano, chitarra), stabilitosi in Finlandia dal 1965; entrambi componevano brani per il gruppo, mostrando un particolare contrasto nello stile sia dei testi che delle musiche. Il loro primo album ''Hard'n'horny'' usci' nel 1969, seguito nel 1970 da ''Tombstone valentine'', prodotto da nientemeno che Kim Fowley, e nel 1971 da uno dei loro lavori piu' considerati, ''Fairyport'', che mostrava anche elementi jazz rock nel loro prog rock. La loro carriera prosegui' nel corso del decennio, avvicinandosi progressivamente al mainstream, e pubblicando alcuni lavori anche in Gran Bretagna.
Euro
30,00
codice 3037172
scheda
Wire 154 (2018 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  pink flag 
punk new wave
Ristampa ufficiale del 2018, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve. Il terzo magnifico album della seminale band inglese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome, Graham Lewis e B.C. Gilbert. Uscito nel settembre del 1979 e giunto al 39esimo posto della classifica inglese, e' un disco meno irruento e piu' ipnotico ed implosivo dei due lavori precedenti "Pink Flag" e "Chairs Missing", gelido ed alieno, straordinario ed ancora una volta geniale punto di arrivo della straordinaria parabola artistica della band, che presto si sciolse prima di varie peraltro fruttuose reunion nei decenni successivi (ma il vero seguito del disco e' il bellissimo e purtroppo misconosciuto "A-Z" uscito nel 1980 a nome Colin Newman, ed in realta' concepito come il quarto album del gruppo, e registrato con tre quarti della formazione degli Wire). Uno dei capolavori di uno dei progetti piu' originali ed innovativi della scena inglese della fine degli anni '70, capace, centrifugando Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, di una musica geniale, tesa e tagliente ma per solito piu' implosiva che esplosiva, che ha tracciato molte delle coordinate della new wave a venire. Gli Wire, nati alla scuola d'arte un anno prima dell'avvento del Punk (1976), esordiscono con Pink Flag, uno dei dischi piu' importanti del punk britannico e allo stesso tempo uno dei piu' inusuali e moderni, avanti coi tempi come poche volte capita di sentire riguardo a un album d'esordio. A piccoli sprazzi, nell'arco di un minuto o due, gli Wire compongono un tipo di brano deviante, che trascende dalla furente immediatezza punk, e nasconde sempre un lato oscuro, non istantaneamente decifrabile, come se la necessita' di rivolta ed emancipazione si trasformi in un desiderio di intimismo, senza che cio' cancelli del tutto le tematiche sonore della generazione del '77 inglese. Un intimismo che non si rivela ancora in un incupimento dei suoni, ma viene espresso semmai dalla labirinticita' del brano, che nonostante la sua corta durata stupisce per incoerenza, sorprende l'ascoltatore nel non concedergli mai cio' che si aspetterebbe, creando un senso di incapacita' ad essere afferrato. Ogni brano e' tanto frenetico e breve quanto ricco di sfumature, non termina mai la struttura canonica solo accennata, eppure si concede quasi sempre variazioni su tema. Vale tanto per i pezzi piu' dilungati come "Reuters" o "Pink Flag", quanto per gli innumerevoli frammenti, come le varie "Three girl rumba", "It's so obvious", e la quasi integrita' dei 21 episodi che compongono il disco. L'incompiutezza e' anch'essa una componente fondamentale dei primi Wire, e fa parte di quello stesso intento destabilizzante per cui niente arriva mai nel momento in cui te lo aspetti. Cosi ogni pezzo finisce laddove ti aspetteresti che abbia ancora molto da dire, ed e' come se ogni volta la melodia portante, ridotta al minimo dell'espressione concedibile, sia fondamentalmente qualcosa di trascurabile, meno importante della distorsione formale a cui costantemente viene sottoposto il pezzo. Per questo nella musica, prima che nei testi, gli Wire si dimostrarono i primi cantori ad anticipare la disillusione che segui' l'entusiasmo del '77. Il mondo che scaturisce dalla loro musica e' un mondo senza punti di riferimento, dove la violenza sonora e' una rabbia bianca disillusa piu' che anarchica, gia' post-moderna e proiettata verso il successivo decennio, piuttosto che legata al passato. Pink Flag forse non e' definibile capolavoro per quanto la sua frenesia lo rende eccessivamente, anche se volutamente frammentario, nonostante cio' rappresenta una di quelle intuizioni cosi forti da influenzare un'intera era a venire, la New Wave britannica, e da non suonare inattuale neanche a quasi 30 anni di distanza alla sua uscita.
Euro
25,00
codice 2134992
scheda
Wire Pink flag (2018 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  pink flag 
punk new wave
Ristampa ufficiale del 2018, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve. Il primo album del seminale gruppo londinese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome, Graham Lewis e B.C. Gilbert. Uscito nel Novemrbre del 1977 dopo un primo sette pollici EP, i cui tre brani sono peraltro inclusi, non entrato nella classifica inglese, e' prima fondamentale testimonianza della geniale alchimia degli Wire capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, della cui scena furono tra i protagonisti; una musica geniale, tesa e tagliente ma piu' implosiva che esplosiva, che traccera' molte delle coordinate della new wave a venire, e con i due altrettanto geniali lavori successivi, e' considerato tra i dischi piu' influenti degli anni ottanta capace di lasciare le proprie impronte anche nelle decadi successive. Ventuno brani a tutt' oggi stupefacenti, atmosfere plumbee tra le quali si fa strada di tanto in tanto qualche raggio di sole (il talento "pop" della band fa capolino qua' e la'), molti brani che saranno ricordati come dei classici della band e della scena inglese dell' epoca, come Three Girl Rhumba, Pink Flag, Strange e soprattutto l' indimenticabile 12XU. Gli Wire, nati alla scuola d'arte un anno prima dell'avvento del Punk (1976), esordiscono con Pink Flag, uno dei dischi piu' importanti del punk britannico e allo stesso tempo uno dei piu' inusuali e moderni, avanti coi tempi come poche volte capita di sentire riguardo a un album d'esordio. A piccoli sprazzi, nell'arco di un minuto o due, gli Wire compongono un tipo di brano deviante, che trascende dalla furente immediatezza punk, e nasconde sempre un lato oscuro, non istantaneamente decifrabile, come se la necessita' di rivolta ed emancipazione si trasformi in un desiderio di intimismo, senza che cio' cancelli del tutto le tematiche sonore della generazione del '77 inglese. Un intimismo che non si rivela ancora in un incupimento dei suoni, ma viene espresso semmai dalla labirinticita' del brano, che nonostante la sua corta durata stupisce per incoerenza, sorprende l'ascoltatore nel non concedergli mai cio' che si aspetterebbe, creando un senso di incapacita' ad essere afferrato. Ogni brano e' tanto frenetico e breve quanto ricco di sfumature, non termina mai la struttura canonica solo accennata, eppure si concede quasi sempre variazioni su tema. Vale tanto per i pezzi piu' dilungati come "Reuters" o "Pink Flag", quanto per gli innumerevoli frammenti, come le varie "Three girl rumba", "It's so obvious", e la quasi integrita' dei 21 episodi che compongono il disco. L'incompiutezza e' anch'essa una componente fondamentale dei primi Wire, e fa parte di quello stesso intento destabilizzante per cui niente arriva mai nel momento in cui te lo aspetti. Cosi ogni pezzo finisce laddove ti aspetteresti che abbia ancora molto da dire, ed e' come se ogni volta la melodia portante, ridotta al minimo dell'espressione concedibile, sia fondamentalmente qualcosa di trascurabile, meno importante della distorsione formale a cui costantemente viene sottoposto il pezzo. Per questo nella musica, prima che nei testi, gli Wire si dimostrarono i primi cantori ad anticipare la disillusione che segui' l'entusiasmo del '77. Il mondo che scaturisce dalla loro musica e' un mondo senza punti di riferimento, dove la violenza sonora e' una rabbia bianca disillusa piu' che anarchica, gia' post-moderna e proiettata verso il successivo decennio, piuttosto che legata al passato. Pink Flag forse non e' definibile capolavoro per quanto la sua frenesia lo rende eccessivamente, anche se volutamente frammentario, nonostante cio' rappresenta una di quelle intuizioni cosi forti da influenzare un'intera era a venire, la New Wave britannica, e da non suonare inattuale neanche a quasi 30 anni di distanza alla sua uscita.
Euro
25,00
codice 2134993
scheda
LP2 [edizione] nuovo  stereo  pol  2013  bmg 
rock 60-70
Vinile doppio, copertina apribile, inner sleeve stampate, label nera con ritratto di Ronnie Wood sulla prima e terza facciata, celeste con scritte nere e bianche sulla seconda e quarta, catalogo 538681791. Pubblicato nel settembre del 2021 dalla BMG, questo album documenta il concerto dato il primo novembre del 2013 alla Royal Albert Hall di Londra da Ronnie Wood, veterano chitarrista di Faces e Rolling Stones, con la sua band, nella cui formazione troviamo per l'occasione il chitarrista Mick Taylor, precedessore di Ronnie negli Stones, ed ospiti del calibro di Paul Weller, Mick Hucknall e Bobby Womack che salgono sul palco a turno. Lo show è un tributo al grande bluesman Jimmy Reed, uno dei grandi del Chicago blues ed una importante influenza sulla musica dei Rolling Stones stessi. Il blues lineare, solo apparentemente semplice, ed il boogie granitico di Reed fanno da base alla scaletta del concerto, in cui la band suona un torrido rock blues elettrico senza fronzoli e legato allo spirito della Chicago degli anni '50 e '60. Questa la scaletta: "Essence", "Good Lover", "Mr Luck", "Let's Get Together", "Ain't That Loving You Baby", "Honest I Do", "High & Lonesome", "Baby What You Want Me To Do", "Roll And Rhumba", "You Don't Have To Go", "Shame Shame Shame", "I'm That Man Down There", "Got No Where To Go", "Big Boss Man", "I Ain't Got You", "I'm Going Upside Your Head", "Bright Lights, Big City", "Ghost Of A Man".
Euro
38,00
codice 3515092
scheda
Woody kern The awful disclosures of maria kern
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1969  tapestry 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa del 2010, edizione limitata a 500 copie, come indicato sul retrocopertina, in vinile pesante, copertina senza codice a barre pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, catalogo TPT260. Originariamente uscito nel gennaio del 1969 su Pye in Gran Bretagna, il loro unico lavoro e' un disco di progressive con matrice blues, con flauto ed organo, influenze jazz, violino elettrico, sax; lavoro eclettico, che presenta anche qualche sfumatura post psichedelica, e' difficile da etichettare e rappresenta un esempio abbastanza classico del sound inglese di transizione alla fine degli anni '60, fra psichedelia e blues rock da un lato e progressivo dall'altro. Purtroppo, le vendite di questo non facile album non furono confortanti ed il gruppo si sciolse nel 1970. Rik Kenton, il chitarrista, sara' poi con i Roxy Music e nell'album del 1974 di Neil Harrison.
Euro
24,00
codice 264160
scheda
Yamashta stomu Floating music
lp [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1972  island 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
Accreditato a Stomy Yamash'ta and Come To The Edge. Seconda stampa italiana, uscita per la serie "Orizzonte" (come da logo sul fronte in alto a sinistra e da logo sul retro), copia con moderati segni di invecchiamento, copertina non apribile, etichetta multicolore con fascia esterna azzurra ("blue rim"), catalogo ORL8082, data sul trail off riferita al 1973 e timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1972 dopo ''Red Buddah'' e prima di ''Man From The East'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle usa. Il terzo album. Registrato con Morris Pert, A. Powell, R.Thompson, P.Plant, P. Robinson, D.White, I. Goffre, R.Harris, ''Floating Music'', fu registrato live alla Queen Elizabeth Hall di Londra il 10 gennaio del 1972 con lo stesso Yamashta alle percussioni. Stimato ed importante percussionista e compositore giapponese, Stomu Yamashta nacque a Kyoto nel 1947; studio' in prestigiosi istituti musicali sia in patria che negli Stati Uniti, a contatto con musicisti di classica ma anche con jazzisti. I suoi primi lavori erano all'insegna di musica d'avanguardia percussiva (come il celebrato ''Red Buddha'' del 1971), e va citata anche la sua collaborazione con il pianista Masahiko Sato, che frutto' l'album ''Metempsychosis'' (1971). Yamashta si cimento' in seguito con contaminazioni jazz e rock, formando prima gli East Wind, nel 1973 (che includevano Hugh Hopper dei Soft Machine), autori di due album, e poi il super gruppo fusion Go, che comprendeva nomi del calibro di Steve Winwood, Klaus Schulze, Al Di Meola e Michael Shrieve. La sua carriera prosegue negli anni '80 ed oltre con altri progetti.
Euro
13,00
codice 255944
scheda
Young neil Zuma
lp [edizione] ristampa  stereo  ger  1975  Reprise/warner 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Ristampa degli anni 2000, pressoche' identica alla prima tiratura del 1975, con copertina (con una piccolo strappo sul fronte a destra) ruvida con price code "G" sul retro, copia distribuita in Italia con piccolo adesivo Siae Import sul retro, etichetta azzurra, gialla e blu, catalogo 7599-27226-1, "Alsdorf" inciso sul trail off dei due lati. Pubblicato in USA nel Novembre del 1975 dopo ''Tonight's The Night'' e prima di ''Long May You Run'' (come Stills-Young band), giunto al numero 44 delle classifiche inglesi ed al numero 25 di quelle USA. L'ottavo album. Certamente uno dei suoi massimi capolavori oltre che uno dei dischi piu' amati di tutto il decennio, splendidamente in equilibrio tra le due "anime" del grande canadese, ex Buffalo Springfield, ovvero quella piu' furiosamente elettrica e quella piu' delicatamente intimista, alternando lunghe cavalcate chitarristiche e malinconiche ballate, registrato con i Crazy Horse nella versione con Molina, Talbot ed il nuovo Frank Sampedro. Contiene classici come ''Cortez The Killer'', "Through My Sails", registrata con Crosby, Stills e Nash nel '74 per il progettato album "Human Highway", che avrebbe dovuto essere pubblicato a nome CSN&Y ma non fu mai ultimato, ed ancora "Don't Cry No Tears" e "Stupid Girl".
Euro
18,00
codice 264163
scheda
Yves tumor Safe in the hands of love
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2018  warp 
indie 2000
doppio vinile, copertina apribile, inserto, 2 adesivi su cellophane. Con "Safe in the Hands of Love" (2018) Yves Tumor passa dalla Pan alla Warp ma continua a sperimentare sfuggendo a qualsivoglia catalogazione viaggiando da un genere all'altro, da scenari post industrial a sfumature dream pop, da vibrazioni future-r&b a battiti trip hop. Sean Bowie, meglio conosciuto con l'alias Yves Tumor, è un producer e polistrumentista americano : nato e cresciuto in Tennessee, poi trasferitosi in California nei suoi primi vent'anni e influenzato fortemente dai Throbbing Gristle, diventa parte della scena sperimentale losangelina collaborando con Star Slinger, James Ferraro e Jónó Mí Ló. Yves Tumor è una delle tante anime di Sean Bowie, "Serpent Music" (2016) e "Safe in the Hands of Love" (2018) sono i due album in studio a nome Yves Tumor. Il primo ha una forte matrice free nell'approcciarsi ai generi, dal sound collage all'hypnagogic Pop; il secondo disco, invece, è leggermente più accessibile pur mantenendo le coordinate stilistiche del precedente.
Euro
32,00
codice 2118843
scheda
Zappa frank cruising with ruben & the jets
Lp [edizione] terza stampa  stereo  usa  1968  verve / mgm 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Terza rara stampa americana del 1974, pressoche' identica alla prima tiraura del 1968, copertina cartonata apribile, etichetta bianca con con logos blu Mgm (a sinistra) e Verve (a destra), catalogo V6/5055X. Pubblicato a nome "Mothers of Invention" nel novembre del 1968 dopo il solista ''Lumpy gravy'' e prima di ''Uncle meat'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci' nel febbraio del 1969, il quinto album. Presenta qui le Mothers of Inventions sotto il falso nome di ''Ruben and the Jets'' in un improbabile ''tentativo estremo di far passare la mia musica alla radio'' come egli stesso ebbe a dire. Il repertorio e' composto dalle solite provocazioni chitarristico intellettuali radicali sotto forma di ''stupid songs''. Sara' l' ultimo lavoro di Zappa ad uscire per la Verve. Frutto dell' amore di Frank Zappa per la musica degli anni '50 e per il doo wop con il quale era cresciuto (forse qualcuno ricordera' uno dei suoi primi brani, "Memories of El Monte," registrato dai Penguins nel 1962), il disco contiene una serie di brani, tutti scritti da Frank, tra i quali "Cheap Thrills", "Deseri" e "Jelly Roll Gum Drop", oltre ad una serie di revisitazioni di brani dal primo lp del 1966 '' Freak Out'' ("How Could I Be Such a Fool" e "Anyway the Wind Blows"), mentre altri invece risalgono addirittura al periodo antecedente alle Mothers ("Fountain of Love"), ma vi sono anche i futuri classici "Love of My Life" e "You Didn't Try to Call Me".
Euro
40,00
codice 264174
scheda
Zevon warren Warren Zevon
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1976  asylum 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, ristampa del 2009, in vinile 180 grammi, come da adesivo sul cellophane, copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita, completa dell'inserto con testi da un lato e foto dell' autore dall' altro, etichetta "sky and clouds" bianca ed azzurra sfumata con il logo Asylum in alto nel cielo, catalogo 8122-79914-7. Pubblicato in usa nel giugno del 1976 dopo ''Wanted Dead Or Alive'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album, sostanzialmente un nuovo esordio solista dopo il primo lavoro del 1970. Prodotto da Jackson Browne, e registrato con Lindsey Buckingham, Glenn Frey, Don Henley, David Lindley, Stevie Nicks, Bonnie Raitt, Waddy Wachtel, Carl Wilson. Warren Zevon, all' uscita del suo secondo album, era conosciutissimo nell' ambiente degli addetti ai lavori , aveva scritto per i Turtles e suonato per e con innumerevoli musicisti della scena di Los Angeles, il suo debutto come cantante era avvenuto con ''Wanted Dead or Alive'', ed era ora un esponente di punta della cosiddetta '' L.A.'s Mellow Mafia'', sconosciuto pero' ancora al grande pubblico. La sua musica tuttavia era diversissima da quella dei suoi ''colleghi'' , quali gli Eagles o i Fleetwood Mac, ed era basata piu' che sui suoni e gli arrangiamenti sulla intensita' espressiva di brani ora segnati da una ironia spesso pungente ed amara ora furiosi. Il disco parla di ladri e pistoleri del vecchio West, solitari disadattati, personaggi sempre sul'orlo della perdizione e della follia, ed anche la sua visone della citta' e' peculiare e vista da una angolazione ''diversa'', come in "Join Me in L.A." e "Desperados Under the Eaves". Le melodie sono raffinatissime e la straordinaria perizia dei musicisti che lo accompagnano rappresenta lo stato dell'arte del genere; la fama di questo lavoro negli States e' straordinaria ed e' considerato pressoche' unanimemente dalla critica e dagli ascolatori piu' attenti come un capolavoro assoluto del rock cantautoriale californiano.
Euro
26,00
codice 264161
scheda

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