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Stinky toys
Boozy creed / driver blues
7" [edizione] originale stereo uk 1977 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale rara stampa inglese, copertina flipback con sagomatura sul retro per l' estrazione del vinile, pressata negli stabilimenti Delga Press Limited, nella versione con numero di catalogo stampato correttamente sul retro (2056 630), etichetta argento con scritte e logo neri in rilievo ("plastic labels"), catalogo 2056630, foro al centro piccolo. Il singolo d'esordio della storica punk band francese, che di li' a poco pubblichera' il primo di due albums. Guidati dalla cantante Elli Medeiros e da Jacno [Denis Quillard], esordirono dal vivo nel 1976, guadagnandosi nel '77 un concerto al 100 Club di Londra e la copertina del Melody Maker; questo primo singolo e l' album che segui' ne testimoniano splendidamente la prima fase artistica, quella piu' punk rock, prima della parziale svolta alla ricerca di nuove strade espressive, che comunque non li allontaneranno piu' di tanto delle influenze newyorkesi che fortemente caratterizzano questo bellissimo esordio, vicino certonei suoi memorabili due episodi, "Boozy Creed" e "Driver Blues", poi inclusi nell' album, piu' ai Voidoids di Richard Hell che non alla Londra di Sex Pistols, Clash o Damned, caratterizzato da ritmi ed intrecci chitarristici nervosissimi, e dalla voce esile ed insieme grezzamente istintiva della Medeiros. Un gruppo da scoprire, davvero sottovalutato. Dopo il secondo album la Medeiros e Jacno continuarono insieme nel duo electropop Elli & Jacno, poi la Medeiros, anche attrice, intraprendera' una carriera solista.
Stoics
hate / enough is what i need (with picture sleeve)
7" [edizione] nuovo mono usa 1967 okto-bone
rock 60-70
rock 60-70
Singolo in formato 7", ristampa del 2023, fornita per la prima volta di picture sleeve (con note e foto sul retro), senza barcode, dell' incredibilmente raro singolo stampato in 150 copie nel gennaio 1967 su etichetta Brams. Registrati nell' ottobre del 1966, i due brani dell' unico leggendario singolo degli STOICS sono due gemme di incommensurabile valore: la travolgente "Hate" e la malinconica "Enough is what i need", entrambe degne dei migliori 13th Floor Elevators, fanno di questo dischetto uno dei singoli piu' belli di tutta la storia del 60's garage, sebbene condannato all' oscurita' dalla sua ovvia irreperibilita', con i due brani pero' inclusi in innumerevoli raccolte e coverizzati da tantissime bands attraverso gli anni. Magnifico! Il chitarrista Bill Ash sara' poi, con il nome di William Ash, nei Children, autori di alcuni singoli ed un notevole album nel 1968, il cantante Al Acosta ed il batterista Sam Allen saranno ancora insieme nei Rubayyat, in cui militavano anche membri dei Golden Dawn e dei 13th Floor Elevators, autori di un unico singolo nel 1968 uscito solo a scopo promozionale.
Stone roses
The very best of the stone roses
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1988 silvertone
indie 90
indie 90
ristampa del 2012 .doppio lp apribile, compilation con brani che vanno dal 1988 al 1994. i brani inclusi:
I Wanna Be Adored
She Bangs The Drums
Ten Storey Love Song
Waterfall
Made Of Stone
Love Spreads
What The World Is Waiting For
Sally Cinnamon
Fools Gold
Begging You
Elephant Stone
Breaking Into Heaven
One Love
This Is The One
I Am The Resurrection
Stooges (Iggy & the Stooges)
Raw power (2lp + booklet)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1973 columbia / sony / legacy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa rimasterizzata, nella versione ampliata a doppio album realizzata per la prima volta nel 2010 su Music on Vinyl, copertina apribile, con il primo album che contiene la versione originale mixata da Bowie, ed il secondo lp che contiene il missaggio rimasterizzato effettuato nel 1997 da Iggy Pop, il tutto arricchito da un booklet a colori di 16 pagine, copertina per l' occasione apribile, vinile 180 grammi. Pubblicato nel maggio del 1973 dalla Columbia in America, e non entrato in classifica ne' in Usa ne' in Uk. Registrato in Inghilterra quasi un anno prima della sua uscita, ma rinviato a lungo per infiniti disaccordi sul controverso missaggio, curato dallo staff della Mainman di Bowie, che d'altro canto aveva auto il merito di aver riportato Iggy Pop sulle scena musicali dopo un abbandono successivo al secondo album degli Stooges "Funhouse" (altre volte la cosa si ripetera' in futuro), "Raw Power" e' per molti l'ultimo lavoro degli Stooges e per altri il primo album solista dell' "iguana", accreditato per quest' unica volta ad Iggy & the Stooges, con ancora Scott Asheton alla batteria a Ron Asheton spostato dalla chitarra al basso, con l' ingresso del nuovo chitarrista James Williamson. La nuova versione degli Stooges non si limita certo a ripetere quella dei due seminali capolavori "The Stooges" e "Funhouse", ma rivela un approccio molto piu' animalesco ed istintivo, privo forse dello slancio artistico dei "vecchi" Stooges ma assolutamente devastante, impregnato di decadenza ed autodistuzione, con il basso di Asheton secco e pulsante, la chitarra di Williamson lacerante nelle sue performances taglienti come i vetri che all' epoca Iggy Pop soleva usare sul palco per lacerarsi le carni, in preda ad una trance autodistruttiva che per anni lo terra' sull' orlo del baratro, aiutato da uno smodato uso di droghe e da ogni eccesso immaginabile, in una condotta di vita scellerata. Ecco, prima di ogni altro disco, "Raw Power" ha il merito di incarnare tutto questo, distruzione ed autodistruzione, considerabile come il primo disco autenticamente punk di sempre, non a caso fonte primaria di ispirazione per centinaia di punk rock bands americane che presto cercheranno di far sentire la loro voce animando una scena che tra il '76 ed il '79 sara' straordinariamente ricca e vitale. Questa incarnazione degli Stooges fu per essa cio' che i Sex Pistols saranno per la scena punk inglese anni dopo, un fondamentale fenomeno detonatore, certo' piu' sotterraneo ed i cui effetti non saranno cosi' esplosivi ed immediati, ma certo altrettanto importanti. E se forse effettivamente la forza dirompente dell' album e' talora smussata dal missaggio, che mette molto in primo piano la voce ed attenua l' impatto sonoro, "Raw Power" resta un capolavoro assoluto, tra i dischi piu' belli ed importanti di tutti gli anni '70, con una serie di brani immortali come l' assassina ''Search and destroy", la torbida "Gimme Danger", il rock'n'roll devastato di "Your Pretty Face is Going To Hell", il proto punk di "Raw Power", la schizofrenica "Shake Appeal"....La grandezza di "questi" Stooges e' testimoniata anche da una serie di brani registrati anch'essi in studio ma comparsi solo (non a caso) intorno al '77 su una manciata di singoli assolutamente eccezionali; purtroppo, ma inevitabilmente, presto la band si sciolse ancora una volta, suonando un ultimo incredibile concerto nel febbraio 1974 al Michigan Palace di Detroit. Il disco e' stato per anni fonte di interminabili discussioni tra i fans del gruppo, principalmente a causa del fatto che il mixaggio di Bowie ha ''tagliato'' molto del suono del basso ed ha reso le chitarre meno incisive, ma per contro, ha dato alla voce di Iggy una leggibilita' prima sconosciuta e donato una maggiore brillantezza al sound del gruppo senza fargli perdere l'anarchica energia che li ha sempre caratterizzati. Interessante a questo proposito il raffronto con ''Rough Power'', disco che raccoglie i demos di questo album ma prima del "trattamento'' di cui sopra, e che e' stato pubblicato postumo nel 1995 dalla Bomp.
Storyteller
storyteller (wrong track list on sleeve)
lp [edizione] originale stereo uk 1970 Transatlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa inglese, nella versione in cui la copertina riporta ancora all' interno nella lista dei brani, erroneamente, come quarto e quinto brano della seconda side rispettivamente "Ballad of Old-Three-Laps" e "Morning Glow" invece che viceversa, errore che fu presto corretto dalla Transatlantic, e che in questa copia e' stato gia' corretto sull' etichetta, copertina apribile pressata da "MacNeill press", come indicato all' interno, etichetta bianca con logo viola centrale, catalogo TRA220; il primo album della band inglese, prima del secondo ed ultimo "More Pages" (1971). I due albums che il gruppo produsse sono dei veri classici minori del progressive folk inglese, con brani elettroacustici sognanti ed autunnali nella tradizione di bands quali Mr Fox, Trees, Forest o Dando Shaft. Questo, prodotto da Peter Frampton ed Andy Bown (Andy Bown produrra' anche il secondo lavoro, vero membro aggiunto del gruppo, autore anche di alcuni brani nei due dischi), vede accanto ai cantanti Caroline Attard (in precedenza nel duo The Other Two) e Terry Durham (gia' autore di un album solista per la Deram nel 1969), Rodney Clark al basso (assente nel secondo lavoro), e Roger Moon (poi autore di due albums solisti) e Mike Rogers alle chitarre (acustiche). I due album che il gruppo produsse, ''Storyteller'' (1970) e ''More pages'' (1971), sono dei veri classici minori del progressive folk inglese, con brani elettroacustici sognanti ed autunnali nella tradizione di bands quali Mr Fox, Trees, Forest, Dando Shaft.
Strummer joe (clash)
joe strummer 002: the mescaleros years (7lp collection)
LPBOX [edizione] nuovo stereo eu 1999 dark horse / bmg
punk new wave
punk new wave
Sette albums, contenuti in una copertina rigida apribile a libro, adesivo di presentazione sul cellophane, con booklet con testi ed artwork, ed inserti "limited art prints". Pubblicato nel settembre 2022, contiene i tre ormai rari albums del grande ex-Clash pubblicati tra il 1999 ed il 2003, "Rock Art And The X-Ray Style" del 1999, originarimante singolo album e qui con gli stessi dieci brani distribuiti su due vinili, il doppio "Global A Go-Go" del 2002 e "Streetcore" del 2003 (purtroppo gia' postumo), a cui si aggiugono due albums di inediti e rarita', intitolati "Vibes Compass (B-sides & Rarities)". Questa la lista dei brani di questi due lp: Time And The Tide / Techno D-Day (Demo) / Ocean Of Dreams / Forbidden City (Demo) / X-Ray Style (Demo) / Road To Rock 'N' Roll (Demo) / Tony Adams (Demo) / Cool 'N' Out (Demo) / Global A Go-Go (Demo) / Secret Agent Man / All In A Day (Demo) / London Is Burning / Get Down Moses (Outtake) / Fantastic / Coma Girl (Outtake). I dischi con i Mascaleros segnarono il ritorno sulle scene dopo tanti anni di quasi totale assenza da parte di Strummer, in grande sèpolvero peraltro, con una brillante commistione tra rock, folk e musiche caraibiche, sudamericane o giamaicane, attraverso una serie di efficaci episodi elettroacustici che, sebbene lontani mille miglia dal combat rock dei Clash, portano impresso indelebilmente il marchio della personalita' artistica di Strummer, con il suo approccio compositivo e canoro sempre intenso e straordinariamente comunicativo, anche grazie all' aiuto di una band ispirata, di cui fanno parte tra gli altri il percussionista Pablo Cook (gia' con Moby, tra gli altri) e Tymon Dogg (gia' con Strummer ai tempi dei 101er's, prima dei Clash).
Studio murena
Wadirum
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 virgin
hip-hop
hip-hop
il secondo album dell'interessante gruppo hip-hop italiano.
note di etichetta:
capostipiti italiani di un nuovo sound che attinge dal jazz, dall'elettronica e che trova nel rap il linguaggio che contraddistingue la sua tagliente narrazione, i milanesi studio murena tornano con il loro secondo album.
prodotto da tommaso colliva e composto da 13 brani, lo studio murena si avvale delle grandi collaborazioni di paolo fresu, ghemon, laila al habash, danno (dei colle der fomento), enrico gabrielli (calibro 35, mariposa, the winstons, ecc.) e arya.
Sudden death
sudden death - 1972 demo album
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1972 ancient grease
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, rimasterizzata dai master tapes originali, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima ormai molto rara tiratura del 1996 su Rockadelic (che pero' aveva titolo "Suddenly"), senza barcode, arricchita della presenza di un booklet di 8 pagine; la scaletta di questa edizione "definitiva" del disco, cirata con la collaborazione dei membri stessi della band, differisce per la posizione di qualche brano, e per l' indicazione di due titoli: il brano "Fugit Orchard" era intitolato "Country Livin' " nella ristampa su Rockadelic, ed il brano "Lament" era intitolato "It' s Lonely Here". Pubblicato nel 1995 dalla Rockadelic negli USA con una splendida copertina, questo album raccoglie incisioni inedite del 1972 da parte di questa oscura band californiana di Pasadena, che fu notata da niente meno che Kim Fowley, il quale stava all'epoca cercando una risposta americana ai Black Sabbath; Fowley porto' il gruppo ai Columbia Studios di Los Angeles per incidere un album, ma il progetto non fu portato a termine ed il vulcanico manager opto' per un altra band. Nessun'altra pubblicazione risulta a nome dei Sudden Death che, in questi otto brani ben registrati, offrono un ibrido fra potente hard rock e sporco e grezzo garage, con un sound meno denso e monolitico rispetto agli irraggiungibili Sabbath, ma in compenso ancor piu' immediato e decisamente americano; fanno eccezione due o tre episodi piu' lenti ed intimisti, dalle atmosfere autunnali ma lontani dalla tipica ballata metal un po' sdolcinata; sotto il punto di vista vocale il cantante ricorda un po' Plant degli Zeppelin o Gillan dei Deep Purple, ma piu' grezzo.
Suicidal tendencies
1982 demos (orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 private press
punk new wave
punk new wave
Edizione in vinile arancione, copertina senza barcode, etichetta nera con "S" e "T" sui rispettivi lati, in bianco. Pubblicazione private press del 2020, contiene diciassette brani, storiche ed inedite registrazioni demo effettuate dalla hardcore punk band di Venice, California durante il 1982, prima quindi del primo grande album "Suicidal Tendencies", uscito su Frontier nel giugno 1983, e che sara' uno dei dischi piu' annichilenti degli anni '80, tra i primi in ambito hardcore ad accogliere influenze "altre" (l' hard rock dei '70, il metal, un approccio quasi noise) che fanno di quell' esordio uno dei dischi piu' influenti del decennio, probabilmente ben piu' di quanto non fosse pronosticabile all' uscita del disco, che infatti fece storcere in naso a molti (i lettori di Flipside votarono la band sia migliore che peggiore band dell' anno...). In queste tracce demos, soltanto otto delle quali poi registrate anche per l' album (tra di esse "I Shot Reagan", che nell' album sara' reintitolata "I Shot The Devil"), l' approccio della band e' piu' vicino a quello di altre bands hardcore californiane dell' epoca, ma gia' potentissimo ed annichilente, tassello importante della storia di uan band che fu tra le piu' efficaci manifestazioni del disagio generazionale dell' America di Reagan, contro cui si scagliavano ferocemente molti loro brani. Storica hardcore punk band di Venice, California, i Suicidal Tendencies si formarono nel 1981 e furono autori due anni dopo di un eponimo album d'esordio che e' considerato uno dei dischi piu' annichilenti degli anni '80, e che li vide tra i primi gruppi in ambito hardcore ad accogliere influenze "altre" (lo hard rock dei '70, il metal, un approccio quasi noise) che fanno di questo loro mai piu' avvicinato capolavoro uno dei dischi piu' influenti del decennio. Il disco ebbe un riscontro inatteso ed addirittura crescente negli anni, spingendo il cantante Mike Muir ed il bassista Luoiche Mayorga a riformare la band dopo un periodo di pausa, pubblicando nel 1987 l'album "Join the Army", che gia' rivelava una attitudine ben piu' vicina al metal, ed una lunga serie di dischi successivi che ne faranno una sorta di Motorhead americani. Di Muir sono anche i progetti Infectious Gooves e Cyco Myko.
Summerhill
summerhill
lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 cosmic rock
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa limitata del 2023, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Prodotto da David Briggs (tra gli altri al lavoro con Neil Young), pubblicato in Usa dalla Tetragrammaton di Bill Bosby, ed in Uk dalla Polydor nel giugno del 1969, l' unico album del gruppo californianao, guidato dai chitarristi Alan Parker e Larry Hickman, entrambi gia' insieme nei New Society autori di un album su Rca nel 1966 (ed Hickman gia' prima nei Countrymen), cosi' come dallo stesso gruppo proveniva il bassista Del Ramos; un disco poco noto ma sicuramente meritevole di esplorazione. Lavoro sfuggente, anche perche' piuttosto eterogeneo (non a caso tutti i quattro componenti del gruppo forniscono il loro contributo compositivo), si muove perlopiu' nel solco del miglior rock westcoastiano dell' epoca (con echi di Byrds, Buffalo Springfield o dei primi Poco (e Rusty Young dei poco e' qui ospite alla pedal steel guitar), ma non disdegna di mischiar eun po' le carte con episodi fortemente venati di psichedelia come "Friday Morning's Paper" e "Follow Us", brani di pop orchestrale come "Soft Voice" (pubblicata anche come singolo), senza dimenticare l' heavy rock chitarristico hendrixiano di "Bring Me Around" o il country di "The Last Day", o ancora la jazzata "What Can I Say", o la piu' sperimentale "The Bird". Alan Parker, sara' dopo lo scioglimento dei Summerhill negli Smith, suonando nel loro secondo album "Minus-Plus" del 1970, e pubblichera' quindi un paio di albums solisti.
Sunn o))) meets nurse with wound
The iron soul of nothing
lp2 [edizione] originale stereo eu 2008 ideologic organ
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
l' originale rara stampa, doppio album, copertina apribile con scritte e motivo geometrico lucidi sul fronte, cartoncino marrone nelle parti interne, label argento con scritte bianche, catalogo SOMA005. Prima edizione vinilica del 2011 ad opera della Ideologic Organ, dell'album originariamente pubblicato su cd nel 2008 dalla Daymare Recordings. Si tratta di un'opera di remixaggio dell'album ''00void'' (2000) dei Sunn O))), eseguita da Nurse With Wound nel 2007; le manipolazioni di Steven Stapleton danno luogo a quattro lunghi e spettrali album dalle sonorita' rarefatte e sulfuree, una sorta di ambient oscura. I Sunn 0))) sono un duo americano formato intorno alla meta' degli anni '90 da Stephen O'Malley e da Greg Anderson, entrambi attivi nella scena doom metal. Il gruppo, che ha definito la propria musica ''power ambient'', e' artefice di una musica rarefatta ed oscura, inizialmente accostata anche ai primi Melvins, che ricorda l'ambient come i gruppi tedeschi degli anni '70 piu' siderali (primi Tangerine Dream, Kluster, Cluster) e porta lontane somiglianze con gruppi americano contemporanei quali Chalambides, Migrantes e Double Leopards. La loro musica fa pensare talvolta al doom metal interpretato in chiave ambient, per quanto queste due correnti musicali possano sembrare distanti. Autori di numerosi album, fra cui l'apprezzato ''The Black one'' (2005), i Sunn 0))) si sono avvalsi della collaborazione di diversi musisti, fra cui Boris, Joe Preston (Melvins), Julian Cope ed Oren Ambarchi.
Swell maps
a trip to marineville (+ BONUS 7")
lp [edizione] originale stereo uk 1979 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa inglese, con tanto di allegato ep con 4 brani in formato 7" con relativa copertina bianca neutra con disegni, con etichetta che rispecchia i colori di quella dell' album e sul trail off incisi i messaggi "Don't Wear Lepard Skin" (lato A) e "Swell Maps Amuse Children", singolo la cui presenza caratterizzava le prime copie del disco, copertina dell' album in cartoncino lucido senza barcode, etichetta bianca con disegni e scritte in marrone, catalogo ROUGH 2 rintracciabile sulla costola della copertina e sul trail off, che riporta sul lato A il groove message "Shows How Much Cooking I Do", completo di inner sleeve con foto, testi e crediti, del primo vero album dei due pubblicati dalla geniale band inglese attiva dai primi anni '70, guidata da Nikki Sudden ed Epic Soundtrack,Uscito nel giugno del 1979 dopo due ep, e giunto al decimo posto delle classifiche indipendenti inglesi, il primo storico album dei due pubblicati dalla geniale band inglese attiva sin dai primi anni '70, guidata da Nikki Sudden ed Epic Soundtrack, A Trip To Marineville, come il secondo "Jane from Occupied Europe" e' un disco fondamentale, imperdibile testimonianza della musica della band, capace di mettere insieme la grezza irruenza del punk ed uno slancio sperimentale mutuato da certo art rock dei '70 e dalla musica tedesca piu' ostica, una miscela inedita che li porto' a produrre tra il '76 (quendo registrarono i brani del primo ep, uscito pero' solo nel gennaio del '78) e l' 80 una musica tra le piu' influenti ed avanguardistiche di quell' epoca, pur certo non avara di geniali intuizioni. La loro influenza si sarebbe estesa ai decenni successivi alimentando sempre piu' il culto di una band che ha certo seminato piu' di quanto raccolto, e piu' di quanto all'epoca si potesse immaginare (comprensibile che i Sonic Youth si siano piu' volte dischiarati influenzati da loro, in piu' di un brano l' illusione, a posteriori, e' quella di sentire la band newyorkese...). Jowe Head sara' negli anni a venire nei Television Personalities, negli Househunters e nei Palookas, Nikki Sudden formera' i Jacobities incidendo anche come solista, il fratello Epic Soundtracks sara' con Crime & the City Solution, These Immortal Souls e Jaacobities, prima di iniziare ad incidere a proprio nome, scomparso prematuramente nel 1997. Un disco di grande valore storico ed artistico.
Swervedriver
Petroleum spirit daze
12" [edizione] nuovo stereo eu 1990 outer battery
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile oro. note di etichetta: "Entrati in studio nell'aprile del 1990, gli Swervedriver registrarono il loro EP di debutto, le 4 canzoni che sarebbero diventate l'EP "Son Of Mustang Ford", ma Alan McGee voleva che la band lo registrasse nuovamente a Londra, quindi se ne andarono. Questa registrazione originale è stata poi archiviata per 30 anni, solo per essere ripescata dalla band e far scoprire loro che in realtà questa registrazione originale era il debutto perfetto, il suono di una band a pochi istanti dall'essere scoperta dal mondo."
Gruppo fondato a Londra nel 1989, accostato da alcuni al movimento shoegazer, gli Swervedriver ne sono in realta' lontani parenti, con il loro approccio piu' melodico e meno psichedelico ed al tempo stesso piu' vicino al rock duro, sebbene non manchino punti di contatto con il sound di gruppi come i Ride. L'apprezzato album d'esordio ''Raise'' esce nel 1991, seguito nel 1993 da ''Mezcal head''; il gruppo avra' una carriera poco fortunata, danneggiata anche dal fallimento della A&M nel 1997, storica etichetta presso la quale gli Swervedriver si erano accasati.
T2
it'll all work out in boomland (+2nd lost album)
lp2 [edizione] ristampa stereo eu 1970 decca / private
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, in vinile 180 grammi, molto rara ristampa degli anni 2000, ampliata a doppio album, copertina lucida apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella della prima molto rara tiratura (ma con avviso "2lp Set 180g Vinyl Contains Previously Unreleased 1970 Recordings" sul fronte), con note ed artwork all' interno, etichetta "Decca" blu ed argento, catalogo SKL5050. Il primo lp contenuto e' "It'll All Work Out In Bloomland", l' unico non postumo del gruppo inglese, uscito su Decca nel 1970, il secondo lp contenuto e' uscito per la prima volta nel 1997 su etichetta Essex con titolo semplicemente "T2", ed e' una sorta di secondo lp inedito del gruppo, registrato anche questo nel 1970. Queste le note relative ai due albums:
"IT'LL WORK OUT IN BLOOMLAND": Pubblicato in Inghilterra nel 1970, l' unico album del trio inglese di progressive chitarristico di scuola classica, formato nel 1970 dal batterista Peter Dunton gia' con i Gun, e da Keith Cross e Bernard Jinks, gia' con i Bulldog Breed. Il gruppo fece una applauditissima apparizione al festival dell' isola di Wight nel 1970, e divenne la resident band al Marquee. Questo loro album contiene la lunga suite, ''Morning'' che occupa tutto il lato B, considerata come uno dei migliori esempi di progressive inglese, notevole anche ''No More White Horses'', con il suo finale totalmente freak out.
"T2": I T2 incisero i sette brani qui contenuti nel 1970, dopo il loro primo apprezzato lp ''It'll all work out in boomland'', uscito in quello stesso anno; questi brani rimasero invece inediti fino alla fine del secolo. Il gruppo e' qui alle prese con uno hard rock chitarristico dal suono molto potente ed aggressivo, che pero' lascia spazio anche a derive progressive ed a passaggi piu' lenti ed atmosferici che alimentano la parte prog rock della loro musica. Questi i brani inclusi: ''Highway'', ''Careful Sam'', ''Timothy Monday'', ''CD'', ''The minstrel'', ''Fantasy'', ''T2''. I T2 erano un trio inglese di progressive chitarristico di scuola classica, formato nel 1970 dal batterista Peter Dunton gia' con i Gun, e da Keith Cross e Bernard Jinks, gia' con i Bulldog Breed. Autore di un primo album, ''It'll all work out in boomland'' (1970), che contiene la lunga suite ''Morning'', considerata come uno dei migliori esempi di progressive inglese, il gruppo fece una applauditissima apparizione al festival dell'isola di Wight nel 1970, e divenne la resident band al Marquee. Il gruppo si riformo' nei primi anni '90 senza il chitarrista Cross, realizzando tre nuovi album fra il 1992 ed il 1994, quindi il 1997 vide l'uscita di ''Fantasy (aka T2)'', contenente il materiale inciso intorno al 1972 per il secondo album, che tuttavia non usci' all'epoca perche' la prima incarnazione della band si sciolse durante i lavori.
Tame impala
Lonerism (10th ann.)
Lp3 [edizione] nuovo stereo ger 2012 modular
indie 2000
indie 2000
Edizione per il decennale in triplo lp con l'album ed un disco di inediti demos, sovracopertina a cofanetto, adesivo su cellophane e nuovi inserti grafici. Pubblicato dalla Modular nell' ottobre 2012, dopo "Innerspeaker" (2010) e prima di "Live Versions" (2014), il secondo album della band australiana. Viaggio pop-psichedelico multicolorato, un caleidoscopio mutante e sfumato, in un rock vicino al periodo fine sessanta/inizio settanta (Beatles e Todd Rungren, soprattutto l'album di quest'ultimo del 73, "A wizard, a true star"), con massici riverberi elettronici e la voce di Kevin Parker fra annoiato e momenti lennoniani. Ulteriori riferimenti si riscontrano nei Flaming Lips, Mercury Rev e Mgmt. Quartetto proveniente da Perth, Australia occidentale, attivo dal 2007, facente parte a piano diritto della neonata scena psichedelica australiana, insieme a bands come Pond, Silents, These Slhipwrecks, i cui membri, capitanati dal chitarrista cantante Kevin Parker, fanno parte del collettivo
Teenage jesus and the jerks (lydia lunch)
teenage jesus and the jerks (ltd. pink vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 radiation reissues
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata di 500 copie, in vinile rosa, copertina senza barcode. Pubblicato dalla Radiation nel 2023, questo mutua titolo e copertina dal raro minialbum uscito nel 1979 su Migraine, ma contiene in realta' molti brani in piu', mettendo insieme tutto il materiale in studio pubblicato fino al 1979 dallo storico e seminale primo progetto di Lydia Lunch, band formata nel 1977 con James Chance (presto uscitone per formare i suoi James White and the Blacks), ed autrice di due 7" (il singolo "Orphans / Less of me" del maggio del '78 e l' ep "Baby Doll" del marzo del '79, con i brani "Baby Doll", "Freud in Flop" e "Race Mixing"), oltre alla partecipazione alla fondamentale raccolta "No New York" (con quattro brani altrimenti inediti: "Burning Robber", The Closet", "Red Alert" e "I Woke Up Dreaming"), prima dello scioglimento avvenuto nel 1979. Oltre a questi brani, anche i tre apparsi nel 12" "Pre - Teenage Jesus and the Jerks" ("My Eyes" e le prime versioni di "The Closet" e "Less Of Me"), uscito postumo nel 1980, ma con le prime registrazioni del progetto, risalenti al '77 (con James Chance!), ed i due brani inediti ("Burning Robber" e "Red Alert", in due versioni diverse da quelle di "No New York") presenti nel gia' citato minialbum "Teenage Jesus And the Jerks", che raccoglieva i brani dei due 7" e ne aggiungeva altri due, appunto). Il tutto per un totale di 14 brani, fondamentale tassello della cosiddetta "No Wave" newyorkese, una scena newyorkese sotterranea alternativa a quella ormai "istituzionalizzata" del punk rock del CBGB's, una scena gia' proietta nel decennio ancora di la' da venire ed in procinto di esplodere, giungendo all' attenzione mondiale grazie a Brian Eno che produsse la storica raccolta "No New York", che ne sara' il manifesto ideale. Schegge impazzite, geniali intuizioni di una strada che il punk aveva improvvisamente aperto e che andava percorsa, disvelando la violenza piu' sordida e suburbana di una metropoli che non era gia' piu' quella dei Ramones, di Patti Smith e dei Talking Heads. Lydia Lunch sara' negli anni a venire la sacerdotessa dell' underground newyorkese piu' oscuro e davastato, allora solo una prorompente ed irriverente diciannovenne ancora lontana dall' esser considerata icona dei movimenti musicali sotterranei che illuminavano ed animavano notti e gli scenari piu' radicali ed emarginati della rande metropoli. Dopo gli inizi con i Teenage Jesus & the Jerks, la breve parentesi nei Beirut Slump ed il primo lavoro solista "Queen of Siam", la magnifica Lydia formo' con il bassista George Scott III dei Contortions gli 8 Eyed Spy, gruppo che, a causa della morte di Scott, ebbe breve vita, lasciando solo un singolo ed un album postumo, imperdibile atto conclusivo della "no wave" newyorkese. Poi la Lunch proseguira' sempre iperattiva, divisa tra musica, scrittura, un' attivita' culturale sempre fervidissima e coerente; tanti dischi solisti, innumerevoli collaborazioni con Rowland S. Howard (Boys Next Doors, Birthday Party,These Immortal Souls ), Einstruzende Neubauten, Die Haut, Sonic Youth, Clint Ruin...
Teisco (marco melchiori, rimauri)
Tuscan castle and country seat
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1978 roundtable
soundtracks
soundtracks
Ristampa a cura della Roundtable, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima molto rara edizione originale su Altomusic, corredata di inserto con note curate da John Dale. Pubblicato nel 1978, considerato una delle opere piu' interessanti emersa dal mondo della musica italiana da archivio, nato come documentario trasmesso dalla Rai nello stesso anno di uscita, ma registrato in realta' quattro anni prima, e' la prima opera di Marco Melchiori (allievo di Riccardo Luciani), l' unica effettivamente realizzata sotto il nome Teisco (in omaggio alla marca giapponese di chitarre). Disco ricco di momenti assai suggestivi ed estremamente interessante ed intrigante da un punto di vista musicale, propone una musica eccentrica e sorprendente, nella quale convivono oscillazioni moog, atmosfere barocche e allucinogene, derive psichedeliche, chitarre noise, elettronica tedesca sulla scia dei primi Popol Vuh e dei primi Tangerine Dream.''Tuscan castle and country seat'' e' divenuto con gli anni una vera opera di culto, da parte di un musicsta che realizzera' negli anni a venire altri lavori interessanti a nome Marco Melchiori (tre albums con Riccardo Luciani tra il 1979 ed il 1980, tre albums in proprio tra il 1979 ed il 1984) ed a nome Rimauri (due albums tra il 1987 ed il 1988 e poi altri due negli anni '90).
Television
Adventure
Lp [edizione] originale stereo usa 1978 Elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima rara stampa americana, copertina (con minuscolo cut promozionale in basso a sinistra, appena percettibile) senza barcode, etichetta rossa con logo bianco in alto, copia completa di inner sleeve con testi, catalogo 6E-133 (l' etichetta multicolore con farfalla, "Elektra Butterfly", era gia' in disuso in Usa all' uscita di questo disco, e fu utilizzata solo in parte delle copie pressate negli stabilimenti PRC di Compton, California, con "PRC" a destra sull' etichetta ed inciso sul trail off di entrambi i lati, come questa copia che pero' ha la piu' consueta etichetta rossa). Il secondo album della leggendaria band newyorkese di Tom Verlaine, attiva dal' 73 (all' epoca come Neon Boys). Uscito nell' aprile del 1978, "Adventure" e' un album forse non comparabile al primo epocale "Marquee Moon", ma davvero bellissimo e decisamente sottovalutato; caratterizzato da un approccio molto piu' rilassato, a tratti davvero lontano dalla tensione tutta metropolitana dell' esordio, mette da parte definitivamente certe spigolosita' figlie del punk che ancora li' facevano capolino, mentre la psichedelia screziata di acido del gruppo assume spesso connotati quasi "pop", con gli intrecci chitarristici di Tom Verlaine e Richard Lloyd capaci di dar vita ancora una volta ad una raccolta di brani di grande fascino e superba bellezza, a partire dai singoli che ne vennero tratti, il delizioso pop psichedelico di "Glory" ed il tesissimo rock di "Fox Hole" che addirittura ricorda i migliori Creedence Clearwater Revival. Memorabili anche la delicatissima e commovente "Days", l' entusiasmante "Ain't That Nothing" (coverizzata anni dopo da uno dei gruppi che ne raccolse l' eredita', i Rain Parade), mentre brani come "Carried Away" anticipano molto di cio' che Tom Verlaine produrra' nella sua eccellente carriera solista, partita di li' a poco, dopo lo scioglimento della band, in una notte di luna piena; anche l' altro chitarrista, Richard Lloyd, esordira' nel '79 con il bellissimo e misconosciuto "Alchemy", il cui scarso riscontro lo indusse a tornare all' incisione solo di rado negli anni a venire.
Television
marquee moon
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1977 Elektra
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
Seconda stampa inglese, di poco successiva alla prima tiratura, che pero' aveva il titolo sul fronte indicato tra virgolette (qui assenti), copertina (con diversi segni di invecchiamento) pressata da "Shorewood Packaging", completa di inner sleeve in cartoncino con testi e foto, etichetta multicolore con farfalla, con scritte in basso lungo la circonferenza su una riga, catalogo K52046, "Al" ed "Allen" incisi sul trail off delle rispettive facciate. Il leggendario primo album della band newyorchese, uscito nel marzo del 1977 e giunto al 28esimo posto delle classifiche inglesi. Attivi (all'epoca come Neon Boys) sin dal lontano 1973, avevano gia' registrato un album rimasto inedito sotto la produzione di Brian Eno e realizzato nel '75, poco dopo l' abbandono di Richard Hell, uno storico singolo autoporodotto ("Little Johnny Jewel"), consolidando nel frattempo attraverso leggendarie performances dal vivo il loro ruolo guida (insieme a Patti Smith) della nuova scena newyorkese. Corteggiati da varie etichette, e messi sotto contratto infine nell' Agosto del '76 dalla Elektra, dopo una lunga ma non vana attesa giunsero il 4 marzo del 1977 a dare alle stampe questo "Marquee Moon", un capolavoro di inenarrabile bellezza, straripante creativita' e straordinaria originalita, capace di mettere insieme la psichedelia ora acida ora sognante dei '60 (piu' volte le chiatrre di Tom Verlaine e Richard Lloyd nel loro magico intrecciarsi ricordano i Quicksilver) e le pulsioni creative della nuova scena newyorkese. La magica title track sfiora i 10 minuti di durata ed ha l' unico difetto di non finire mai, indubbiamente uno dei piu' bei brani di tutti i tempi, ma il giudizio sul disco sarebbe lo stesso se anche ci fossero solo gli altri splendidi sette, dalla concitata "See No Evil", alle sofferte ed emozionanti "Venus", "Friction", "Elevation" o "Torn Courtain", all' inatteso 60's pop (ovviamente ampiamente rivisitato) di "Guiding Light", che anticipa molta della successiva produzione solista di Verlaine, o di "Prove It". Dopo questo irripetibile capolavoro il gruppo incise l' ottimo e sottovalutato "Adventure", prima che Tom Verlaine e Richard Lloyd prendessero strade diverse (tutti molto belli i dischi di Verlaine, purtroppo sottovalutato il misconosciuto e eccellente esordio di Lloyd, "Alchemy"), riunendosi peraltro nel 1992 per un inatteso bellissimo terzo album ancora a nome Television.
Tempest (colosseum)
tempest
LP [edizione] nuovo stereo eu 1973 long hair
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2020, copertina apribile sollevando la pagina frontale, di met'a dimensioni, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Bronze. Pubblicato in Inghilterra nel del 1973 prima di "Living In Fear", il primo dei due albums della storica band inglese. Formati nel 1972 dalla sezione ritimica degli appena disciolti Colosseum, ovvero il bassista Mark Clarke ed il batterista Jon Hiseman, vedevano inizialmente alla voce Paul Williams, gia' con Zoot Money, John Mayall e Juicy Lucy; dopo aver registrato questo primo album Williams lascia nel giugno del 1973 seguito presto dal chitarrista Allan Holdsworth, e l' ex Patto Ollie Halsall, che aveva gia' da qualche tempo iniziato ad esibirsi con il gruppo dal vivo come secondo chitarrista, sostituisce Holdsworth (poi per qualche tempo nei Soft Machine e solista) a tutti gli effetti e divide le parti vocali con Clarke; con questa formazione suonano il loro piu' celebre concerto al Reading Festival nell' agosto del 1973 e registratrono il secondo album ''Living In Fear'', prima dello scioglimento nel luglio del 1974. Entrambi i lavori dei Tempest vedono Hiseman allontanarsi dal jazz-rock dei Colosseum in favore di una groove piu' complessa, tra progressive e heavy rock, con un sound altamente rappresentativo della scena inglese dell' epoca. In questo primo album spiccano la potente voce di Williams e lo stile chitarristico complesso di Holdsworth; tra i brani il singolo "Up and On". Dopo lo scioglimento del gruppo, Hiseman formera' i Colosseum II, Halsall sara' per anni nella band di Kevin Ayers e partecipera' alla momentanea reunion dei Patto che dara' origine ai Boxer, partecipando alle registrazioni del primo dei loro tre albums, uscito nel 1975. Williams collaborera' spesso ai dischi solisti di Holdsworth.
Terence (terry black)
An eye for an ear
Lp [edizione] originale stereo usa 1969 decca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, con foro promozionale in basso a sinistra sulla copertina, prima stampa USA, copertina cartonata, label nera e arcobaleno con "Mfrd by Decca Records. A Division of Mca...", catalogo DL75137. Pubblicato nel 1969 dalla Decca negli Usa ed in Canada, e dalla Mca in Germania, l'unico album uscito a nome Terence del musicista canadese Terry Black, gia' autore sotto quest'ultimo nome di due album a meta' anni '60. Composto, prodotto ed arrangiato da un team composto da Richard Gael, Patrick Riccio II, Bill Gilliland e Robert J. Halley, l' album vede Black prestare la sua voce souleggiante ed istrionica ad un disco eclettico intriso di tematiche che facevano furore a fine anni '60 come la contestazione hippie, la guerra in Vietnam ed i sogni rivoluzionari, efficaci ed elettrizzanti gli spunti fra acid rock e garage psych della chitarra in ''Fool amid the traffic'' e ''Rap'', i due pezzi del disco piu' vicini al rock underground, insieme alla declamazione sopra un astratto tappeto elettronico di ''The emperor'', mentre gli altri episodi mettono in evidenza ora un coinvolgente soul / r'n'b con corposi arrangiamenti di ottoni, ora un pop rock dalle sonorita' tipiche dei tardi '60. Il cantante canadese Terry Black (1949-2009) raggiunse giovanissimo il successo in patria, giungendo appena quindicenne al secondo posto in classifica con il suo secondo singolo ''Unless you care'' del 1965, anno in cui pubblico' anche due album, ''The black plague'' e ''Only Sixteen'', diventando un teen idol nella scena pop nazionale; pubblico' un'altra decina di singoli fra il 1965 ed il 1966, quindi riapparve nel 1969 sotto il nome di Terence con l'album ''An eye for an ear'', lavoro fra pop psichedelico e soul dai temi impegnati, quindi nel 1970 incontro' Laurel Ward sul set canadese di ''Hair'' e mise insieme con lei un duo musicale di successo in patria.
Tinariwen
amatssou (ltd. white vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 wedge
world
world
Edizione limitata in vinile bianco, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina apribile senza barcode, con adesivo di presentazione sul cellophane. Pubblicato nel maggio del 2023, dopo "Kel Tinariwen" (2022), il nuovo album, inciso con la partecipazione di Daniel Lanois. Descrizione completa a seguire. I Tinariwen sono un gruppo composto esclusivamente da tuareg, i famosi uomini blu, proveniente dalle regioni sub-sahariane del Mali, attivo dal 1982, la cui musica è la risultante di una miscelazione fra rock, blues e musica tradizionale desertica, fra John Lee Hooker, Grateful Dead, Dirtmusic e musica etnica. Hanno debuttato solamente nel 2002 con "The radio Tisdas sessions", cui ha seguito "Amassakoul" nel 2004, "Aman Iman" nel 2007, "Imidiwan: companions" nel 2009 e "Tassili" nel 2011. Sono una sorta di musicisti guerrieri, facenti parte del movimento di liberazione di quel lembo di deserto che abbraccia il deserto fra Mali, Algeria e Niger, sempre in lotta per l'autodeterminazione della propria terra, sempre occupata da arabi, francesi e maliani. Il loro leader, chitarrista e cantante, Ibrahim Ag Alhabib, si è avvicinato alla musica nei campi profughi in Algeria, sviluppando interesse per il chaabi marocchino, il pop ''rai'' algerino ed il rock internazionale.
Tippett keith group
How long this time? live 1970 (ltd.)
LP2 [edizione] nuovo stereo fra 1970 british progressive jazz
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata, vinile doppio inciso su tre facciate, copertina apribile con note a cura di Julie Tippetts e Duncan Heining, label nera con scritte bianche, catalogo BPJ007STL. Pubblicato nel 2022 dalla British Progressive Jazz, questo album contiene sei tracce finora inedite, registrate dal vivo in studio nel gennaio e nell'agosto del 1970, tre delle quali sarebbero poi state reincise per il secondo album del gruppo, "Dedicated to you, but you weren't listening" del 1971, mentre gli altri brani, "How long this time?" e "In a vacant mood", non sarebbero mai stati pubblicati dalla band. La formazione annovera in queste sessioni Marc Charig, Nick Evans, Elton Dean, e nella sezione ritmica compaiono Jeff Clyne, Trevor Tomkins (qui presente nei primi tre brani, le uniche registrazioni conosciute che egli effettuò con il Keith Tippett Group), Roy Babbington e Bryan Spring. Insieme pennellano un delizioso e raffinatissimo jazz rock strumentale, melodico ma aperto a voli sperimentali, oltre che caratterizzato da un fine lirismo, quasi davisiano nei passaggi più lenti e malinconici. Questa la scaletta: "How Long This Time?", "Thoughts To Geoff", "In A Vacant Mood", "Five After Dawn", "Green And Orange Park Night", "Thoughts To Geoff (Version 2)". Keith Tippett è certamente il maggiore pianista jazz Inglese, ma nonostante questo la sua storia è altrettanto legata a quella del rock progressive: partecipa infatti agli album di Blossom Toes, King Crimson e Soft Machine, tra gli altri, prima del suo album d'esordio su Polydor ''You are here... I am there'' (1970) a nome Keith Tippett Group, mix tra jazz, progressive ed avanguardia. Il progetto, dopo un ulteriore album su Vertigo ed il matrimonio con Julie Driscoll, si trasformerà in Centipede; a questo segue l'album ''Blue print'' (1972), prodotto da Robert Fripp e poi la formazione degli Ovary Lodge, prodotti anch'essi da Fripp. Nei suoi album suonano regolarmente Marc Charig, Elton Dean, Robert Wyatt, Giorgio Gomelski e Julie Driscoll.
Toms
1979 sessions
lp [edizione] nuovo stereo usa 1979 feel it records
punk new wave
punk new wave
Copertina senza barcode, con note e foto sul retro; pubblicato per la prima volta nel 2020, questo album e' un compendio fondamentale al primo album "The Toms" uscito originariamente nel 1979 su etichetta Black Sheep, vero oggetto di culto nell' ambito della ricca scena power pop americana dell' epoca, pubblicato dal produttore e compositore americano del New Jersey Thomas J. Marolda a nome Toms, ma interamente suonato e composto da Marolda stesso, e nato da fortuite circostanze: avrebbe dovuto aiutare una giovane band, nientemeno che gli Smithereens (destinati a notevole fama) a registrare dei demos nel suo studio in New Jersey, ma la defezione all' ultimo momento della band lo spinse ad utilizzare diversamente quella manciata di giorni a disposizione: ne naccque un piccolo delizioso gioiellino, con dodici brani in perfetto equilibrio tra melodie cristalline decisamente 60's (non di rado con la forte influenza del miglior Paul McCartney) ed urgenza espressiva ed essenzialita' di stampo punk, con un approccio talora vagamente glam che non guasta, dando vita ad un piccolo capolavoro. I brani registrati in quell' occasione furno pero' molti di piu', e questo album ne presenta altri quattordici, all' altezza di quelli gia' noti. Marolda fu in quegli anni attivissimo nell' ambito della scena americana, producendo giovani bands alle quali affidava spesso i propri brani e suonando per altri artisti. Nel 1981 diede vita ad un nuovo progetto autore di un album, i Tom Foolery, ma gia' all' epoca era soprattutto concentrato sui Dash Weaver, sua band protetta che ebbe un disceto riscontro. Tornera' comunque anche ad incidere a nome Toms numerosi lavori, a partire da "Four Letter Words" nel 1982).
Toms
applestation
lp [edizione] nuovo stereo usa 2007 frodis records
punk new wave
punk new wave
Copertina senza barcode; pubblicato nell' aprile del 2017 (anche se una prima versione autoprodotta in Cdr era circolata gia' durante il 2016), il sesto album, dopo "Sun" (2012) e prima di "Life Raft" (2019), ma solo il terzo ad essere pubblicato in vinile, del progetto ti Tommy Marolda, come al solito composto, suonato e prodotto interamente da lui stesso, ennesimo gioiellino di power pop zuccherino, con nuovi quattordici brani legati a doppio filo alle melodie dei 60's, Beatles in primis, ed a quei gruppi come Big Star, Badfinger e Raspberries che anticiparono l' esplosione del power pop americano di fine anni '70, una splendida e ricca scena che ebbe nel 1979 il suo anno d'oro, anno in cui non a caso usci' il primo album a nome Toms, disco per anni rimasto nell' oscurita' ma da tempo ormai divenuto uno dei dischi di culto della scena in questione. Questo "Applestation" rivela come la verve compositiva di Marolda sia sempre vivacissima e brillante, certo rispetto ai primi lavori la vena e' per solito piu' matura ed agrodolce, e c'e' una maggior ricchezza negli arrangiamenti; al netto di una ristretta manciata di brani caratterizzati appesantiti da qualche "modernismo" di troppo, altri ricordano talora addirittura gli ultimi Xtc. Il suo primo album "The Toms" e' un vero oggetto di culto nell' ambito della ricca scena power pop americana dell' epoca, pubblicato dal produttore e compositore americano del New Jersey Thomas J. Marolda a nome Toms, ma interamente suonato e composto da Marolda stesso, e nato da fortuite circostanze: avrebbe dovuto aiutare una giovane band, nientemeno che gli Smithereens (destinati a notevole fama) a registrare dei demos nel suo studio in New Jersey, ma la defezione all' ultimo momento della band lo spinse ad utilizzare diversamente quella manciata di giorni a disposizione: ne naccque un piccolo delizioso gioiellino, con dodici brani in perfetto equilibrio tra melodie cristalline decisamente 60's (non di rado con la forte influenza del miglior Paul McCartney) ed urgenza espressiva ed essenzialita' di stampo punk, con un approccio talora vagamente glam che non guasta, dando vita ad un piccolo capolavoro. Marolda fu in quegli anni attivissimo nell' ambito della scena americana, producendo giovani bands alle quali affidava spesso i propri brani e suonando per altri artisti. Nel 1981 diede vita ad un nuovo progetto autore di un album, i Tom Foolery, ma gia' all' epoca era soprattutto concentrato sui Dash Weaver, sua band protetta che ebbe un disceto riscontro. Tornera' comunque anche ad incidere a nome Toms numerosi lavori, a partire da "Four Letter Words" nel 1982.
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