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Simon & Garfunkel
concert in central park
Lp2 [edizione] seconda stampa stereo Hol 1982 geffen
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
Doppio album, prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina (con molto lievi segni di invecchiamento) apribile lucida senza codice a barre, completa del raro libretto di 12 pagine a colori, etichette ancora grigie con strisce orizzontali nere e logo Geffen grigio/argento in alto, ma catalogo cambiato in GEF 96008. Pubblicato in Usa nel febbraio del 1982 dopo ''Bridge over troubled water'', giunto al numero 6 delle classifiche americane ed al numero 6 di quelle Uk. Contiene la registrazione del celeberrimo concerto gratuito tenuto a New York il 19 settembre 1981di fronte ad oltre un milione di persone in occasione della reunion a 12 anni dal loro scioglimento. Ecco la scaletta dei brani contenuti: Mrs. Robinson, Homeward Bound,America, Me and Julio Down by the Schoolyard, Scarborough Fair, April Come She Will, Wake Up Little Susie, , Still Crazy After All These Years, American Tune, Late in the Evening, Slip Slidin' Away, A Heart in New York, Kodachrome/Maybellene, Bridge over Troubled Water, 50 Ways to Leave Your Lover, The Boxer, Old Friends, The 59th Street Bridge Song (Feelin' Groovy),The Sound of Silence. Conosciutisi presso la stessa scuola di Forest Hills, New York, Paul Simon ed Arthur Garfunkel pubblicarono il loro primo singolo insieme, a nome Tom & Jerry, nel 1957, a soli 15 anni; con quella sigla firmarono presto altri 45 giri, sulle orme degli Everly Brothers che nel frattempo avevano ottenuto degli straordinari riscontri commerciali. Sciolto momentaneamente il sodalizio, Garfunkel incise alcuni singoli come Arty Garr e Simon inizio' una febbrile attivita' pubblicando numerosi singoli sotto varie denominazioni (True Taylor, Jerry Landis, Tico & the Triumphs e Paul Kane, oltre ad un ep nel '60 con i Mystics) e componendo un gran numero di brani che diverranno l' ossatura del suo repertorio successivo. Tornati insieme i due riuscirono a pubblicare per la Columbia un primo album, semplicemente come Simon & Garfunkel, l' acustico "Wednesday morning 3 A.M.", accolto tiepidamente a tal punto da spingere il deluso Simon a cercare fortuna in Inghilterra, esibendosi dal vivo a Londra con il solo accompagnamento della propria chitarra e pubblicando per il mercato inglese un album per conto proprio, il raro "Paul Simon Songbook". Nel frattempo il produttore dell' albumTom Wilson, in parte gia' responsabile della svolta elettrica di Dylan, decise di pubblicare su singolo un brano di "Wednesday morning 3 A.M.", ma con la sovraincisione di arrangiamenti elettrici: il folk rock ere appena esploso, grazie ai Byrds, e la "nuova" "The Sound of Silence" balzo' al primo posto delle classifiche, spingendo il duo a riunirsi. Di li' in poi il successo non li abbandono' piu', ripagando nel migliore dei modi le qualita' di songwriter delicato e leggero ma raffinatissimo di Simon (autore pure di testi acuti e sovente impegnati) e gli straordinari impasti vocali dei due. Rapporti difficili, ambizioni soliste (e cinematografiche) ed interessi musicali non sempre coincidenti spinsero il duo alla separazione dopo il memorabile "Bridge over troubled water", salvo sporadiche e riuscite reunion che produrranno nel 1982 il celebre doppio "Concert in Central Park".
Simone nina
at town hall (+1 bonus track)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 waxtime
soul funky disco
soul funky disco
ristampa rimasterizzata, limitata ed in vinile pesante 180 grammi, pressoche' identica sul fronte a quella della molto rara edizione originale, ma con l' aggiunta di una traccia in piu' ("He Needs Me", registrata a New York nel 1957), del magnifico album pubblicato dalla Colpix in America tra la fine del 1959 e l' inizio del '60, il terzo album di Nina Simone dopo l' esordio con "Jazz As Played In An Exclusive Side Street Club" su etichetta Bethlehem ed il primo lavoro su Colpix ""The Amazing Nina Simone". Considerato da molti come uno dei suoi migliori in assoluto, l' album da' la possibilita' di apprezzare le qualita' della cantante dal vivo, che nulla ha da invidiare alle incisioni in studio, mentre si esibisce in ballate dai toni jazz e blues e brani folk, fra cui "Fine and mellow", tratta dal repertorio del suo idolo Billie Holiday. Questa la scaletta dei brani: "Black is the color of my true love's hair", "Exactly like you", "The other woman", "Under the lowest", "You can have him", "Summertime (instrumental)", "Summertime (vocal)", "Cotten eye Joe", "Return home", "Wild is the wind", "Fine and mellow". Una delle piu' grandi voci della musica afroamericana della seconda meta' del '900, Nina Simone (1933-2003) era una cantante dalla voce particolare, quasi maschile, calda ed avvolgente, a suo agio con i piu' diversi stili, dal jazz al pop, dal soul al folk. Dotata di un carattere molto forte ed attiva nei movimenti per i diritti degli afroamericani, attraverso' un periodo di splendore negli anni '60, sebbene non giungesse mai alle vette delle classifiche, per poi tornare alla ribalta alla fine degli anni '80 dopo un periodo piu' oscuro trascorso in giro per il mondo nel corso dei '70.
Skatalites
skatalites play ska
lp [edizione] nuovo stereo uk 1964 kingston sounds
reggae
reggae
in vinile pesante, etichetta bianca con scritte nere e rosse, bella raccolta uscita nel 2007, con 14 brani registrati dai grandissimi Skatalites, il supergruppo giamaicano che ha definito piu' di ogni altro i canoni del genere ska, perfezionando le intuizioni dei pionieri di questo genere (primo tra tutti il produttore di questo disco Coxson Dodd) e provocando un rinnovamento musicale che dalla Giamaica avrebbe conquistato il mondo, fornendo le basi anche per quello che sarebbe presto definito rocksteady ed attraverso quello anche per il reggae. Definiti come l' equivalente giamaicano degli americani Booker T. & the MG's, erano guidati dal carismatico trombonista Don Drummond, ma ognuno dei componenti era dotato di una grande personalita' musicale: Tommy McCook, Rolando Alphonso, Johnny "Dizzy" Moore, Lester Sterling, Lloyd Knibbs, Lloyd Brevett, Jerry "Jah jerry" Haynes e Jackie Mittoo sono personaggi che hanno lasciato un'eredit… musicale immensa nel corso dei decenni. Di li' a poco un brano di Drummond, il compositore piu' prolifico della storia dello ska (centinaia e centinaia di brani composti in una manciata di anni!!!), "Man in the street", entrera' nei Top 10 in Inghilterra aprendo la strada all' invasione da parte della musica giamaicana della terra d' Albione. Presto pero' Drummond sara' arrestato per l'omicidio della sua ragazza, condannato e trasferito in un ospedale psichiatrico, dove morira' pochi anni dopo, e nell' agosto del 1965 gli Skatalites suoneranno il loro ultimo concerto. Dallo scioglimento avranno origina due supergruppi: Rolando Alphonso and the Soul Vendors e Tommy McCook and the Supersonics, ma il culto nei confronti della formazione crescera' attraverso gli anni, spingendo il gruppo a riformarsi nel 1983. Pur attivo per un arco di tempo troppo breve, il gruppo ha lasciato una oredita' musicale cospicua, oltre che decisamente "pesante", ottima la scelta dei brani di questo disco: 1. Wise Man 2. Skylarka 3. Wild Man Street 4. Cow Town Skank 5. Northern Sound 6. Convention 7. Joaker From La Boka 8. Legs Man 9. Greenwich Farm 10. Girls Town 11. Tip Toe 12. Gold Coast 13. Boys Town 14. T-Bone .
Small faces
Small faces (1967 album, white vinyl)
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1967 impact / line
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Rara ristampa tedesca del 1983, in vinile bianco, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura su Immediate, etichetta bianca con quadrettatura grigia, catalogo IMLP 4.00165 J. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1967 prima di "Odgen's nut gone flakes" e dopo "From the beginning". Giunto al numero 12 delle classifiche Uk, e non pubblicato in Usa. Il terzo album, il secondo con titolo omonimo uscito nello spazio di un anno, dopo quello su Decca del maggio 1966; si tratta del disco che testimonia il passaggio del gruppo dall' iniziale R&B/ mod sound alla psichedelia. Permangono le influenze soul con richiami a James Brown ed Otis Redding ma si mischiano ora a sonorita' tipicamente floreali e moderniste, il disco contiene uno dei maggiori e piu' riusciti brani di tutta la psychedelia inglese , "Green Circles," un vero capolavoro non inferiore ai migliori Pink Floyd dell'era Barrettiana, ma anche "Become Like You", "Get Yourself Together", "Eddie's Dreaming" (registrato con il gruppo di Georgie Fame). Definito da molta della critica d'albione come il loro ''Revolver'', e' certamente uno dei massimi lavori dell'intera scena britannica psychedelic/freakbeat, nonche' il primo episodio a mettere a fuoco le sonorita' che troveranno poi compimento in ''Ogden's Nut Gone Flake'' .
Snow Phoebe
Against the grain
lp [edizione] originale stereo usa 1978 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
La prima stampa americana, copertina senza barcode, completa di inner sleeve con foto e crediti (l' inner presenta alcune strisce di nastro adesivo trasparente a protezione dei bordi), etichetta rossa con logos arancioni lungo la circonferenza, catalogo JC 35456 su copertina e vinile (con prefisso presto cambiato). Pubblicato in Usa nell' ottobre del 1978 dopo ''Never letting go'' e prima di ''Rock Away", giunto al numero 100 delle classifiche americane, il quinto album. Lavoro che include le notevli covers (come "It's My Life" di Patti Austin, "Every Night" di Paul McCartney o "The Married Men" delle Roches, sospeso tra folk, pop, soul e jazz, registrato con Barry Beckett e Phil Ramone, "Against the Grain" sara' l'ultimo lavoro della grande cantante per la Columbia. Stimatissima cantante newyorchese, in possesso di una splendida voce contralto e capace di eccellere con il canto pop soul come con quello jazz e con lo stile scat, Phoebe Snow (1950-2011) era anche un'abile chitarrista e compositrice, emersa negli anni '70 dalla scena del Greenwich Village. Il suo primo eponimo album del 1974 contiene uno dei suoi più grandi successi, il singolo "Poetry man", giunto al quinto posto nella billboard hot 100 statunitense, ma la sua musica non aveva solo un'attrattiva commerciale, bensì anche una notevole raffinatezza ed un gentile e composto lirismo, animato dalla bellissima e versatile voce della cantante. Dopo una assidua attività nel corso degli anni '70, la Snow pubblicò solo due album nel corso degli anni '80, e dopo "Something real" del 1989 la troviamo sui palchi newyorchesi con la New York Rock and Soul Revue dell'ex Steely Dan Donald Fagen, ma la sua attività discografica resterà sporadica fra gli anni '90 e 2000.
Snow Phoebe
It Looks Like Snow
lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1977 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
seconda stampa americana del 1981, copertina senza barcode, senza piu' l' originaria inner sleeve, etichetta rossa con sei logos arancioni lungo il perimetro, catalogo PC 34387, copia che presenta sul trail off del lato A e del lato B rispettivamente le incisioni "T1 PAL 34387 - IN" e "G1 BL-34387 GIB Bowy" ("G1", sul lato B, indica l' utilizzo dello stabilimento di pressaggio di Carrolton, Georgia, aperto nel 1981). Pubblicato in Usa nel febbraio del 1977 dopo ''Second Childhood'' e prima di ''Never Letting Go'', giunto al numero 29 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk, il quarto album. La produzione di David Rubinson rende questo lavoro uno splendido esempio di pop-jazz-funk-folk, la voce ed il talento della Snow sono qui ai massimi livelli, sia quando si tratta di reinterpretare classici quali "Shakey Ground", che Elton John, Etta James, e molti altri avevano gia' coverizzato, che i Beatles di "Don't Let Me Down", arrangiato da Sonny Burke per gli archi e da Kurt McGettrick per i fiati. L' album vede la partecipazione di David Bromberg, Ray Parker, , Greg Poree, Steve Burgh e David Pomeranz, che co-scrive "Mercy on Those". Splendide anche le composizioni di Phoebe Snow, "Drink Up the Melody (Bite the Dust, Blues)" e "My Faith Is Blind". Album straordinariamente riuscito e certamente tra i piu' significativi della sua carriera, e' anche uno dei vertici dell'intera produzione Americana del genere della fine del decennio. Stimatissima cantante newyorchese, in possesso di una splendida voce contralto e capace di eccellere con il canto pop soul come con quello jazz e con lo stile scat, Phoebe Snow (1950-2011) era anche un'abile chitarrista e compositrice, emersa negli anni '70 dalla scena del Greenwich Village. Il suo primo eponimo album del 1974 contiene uno dei suoi più grandi successi, il singolo "Poetry man", giunto al quinto posto nella billboard hot 100 statunitense, ma la sua musica non aveva solo un'attrattiva commerciale, bensì anche una notevole raffinatezza ed un gentile e composto lirismo, animato dalla bellissima e versatile voce della cantante. Dopo una assidua attività nel corso degli anni '70, la Snow pubblicò solo due album nel corso degli anni '80, e dopo "Something real" del 1989 la troviamo sui palchi newyorchesi con la New York Rock and Soul Revue dell'ex Steely Dan Donald Fagen, ma la sua attività discografica resterà sporadica fra gli anni '90 e 2000.
Soft boys
Live at the portland arms
Lp [edizione] originale stereo uk 1978 glass fish
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
La originale rara stampa vinilica, realizzata nel dicembre 1987, copertina semilucida senza codice a barre, etichetta verde da un lato e rosa dall' altro, catalogo MOIST4, del disco uscito originariamente solo su cassetta nel 1983 e proposto all' epoca dalla Midnight, solo per corrispondenza, agli acquirenti della raccolta postuma "Invisible Hits". Registrato dal vivo a Cambridge nel novembre del 1978, questo "Live at the Portland Arms" e' la piu' chiara ed inequivocabile testimonianza della bizarria della band di Cambridge guidata da Robyn Hitchock, attiva dal '76 ed all' epoca autrice soltanto di due fulminanti 7". Ancora inseriti nei circuiti punk, e difatto autori di una musica grezza ed aggressiva, sebbene inequivocabilemente gia' marchiata da una vena deliziosamente 60's pop e da forti influenze psichedeliche, si producono qui in un sorprendente set acustico di stampo in parte addirittura cabarettistico, destinato probabilmente ad intrattenere un gruppetto di amici, ed oggi certo riservato ai loro fans piu' affezionati, ma comunque ricco di momenti davvero deliziosi, oltre che capace di regalare piu' di un sorriso. Versioni quindi molto diverse da quelle note di brani del gruppo ("Give It To The Soft Boys", "Sandra's Having Her Brain Out", "Give Me A Spanner, Ralph", "Human Music", "Have A Heart, Betty (I'm Not Fireproof)" e "The Duke Of Squeeze") e cover insospettabili di brani tradizionali, covers di Hoosier Hot Shots, Monotones, Five Satins, Glenn Miller Orchestra, Ink Spots ed Elvis Presley, suonate per la pura gioia di suonare, eseguite talora addirittura accappella.
Soft machine
jet propelled photographs (1st lost album)
Lp [edizione] ristampa stereo eec 1967 decal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 1988, copertina lucida con barcode, etichetta bianca, nera e grigia, nella versione con "Manufactured Through Movieplay Portughesa..." in basso, catalogo LIK36. La prima delle edizioni realizzate con titolo "Jet Propelled Photographs" del primo inedito album dei Soft Machine, pubblicato per la prima volta in Francia e Giappone su Byg nel 1972 con titolo "Phaces and Places Vol.7", poi anche in vari paesi come "Soft Machine", "At The Beginnng" e "Memories", contenente registrazioni risalenti all' Aprile del 1967, ovvero antecedenti al primo album del Dicembre 1968 di oltre un anno. Nella formazione militavano in questo periodo, Daevid Allen / chitarra, Kevin Ayers / basso, voce, Mike Ratledge / piano, organo, Robert Wyatt / batteria. Dopo aver cambiato il manager da Mike Jeffries a Kim Fowley, il gruppo incise il primo singolo, 'Love Makes Sweet Music/Feelin' Reelin' Squealin' ' che, anche se venne passato da Radio London, non ebbe alcun riscontro commerciale. Insieme al lato A ed al lato B del 45, il gruppo produsse anche diversi altri brani, tutti raccolti in questo album, pubblicato oltre che su Charly in Inghilterra anche in Francia come Rock Generation, Volumi 7 ed 8 (Byg 529 707 e 529 708). In questo periodo la musica della band era un puro free-form improvvisato completamente psychedelico, erano infatti basati a Londra e suonavano regolarmente all' UFO club. Apparvero anche al 14-Hour Technicolour Dream, il leggendario festival della psychedelia inglese tenutosi a Londra all' Alexandra Palace il 29 Aprile 1967, ovvero nello stesso mese in cui registrarono questi brani. Dopo il fallimento commerciale del singolo si spostarono in Francia dove divennero parte della produzione multi-mediale tratta da Picasso 'Desire Attrappe Par la Queue'. Quando cercarono di fare rientro in Gran Bretagna, a Dave Allen fu rifiutato l'ingresso, che quindi torno' indietro, a Parigi, dove formo' i Gong. Il gruppo cambio' formazione ed in parte anche musica, avvicinandosi a quello che sarebbe poi divenuto il Canterbury Sound, il primo album uscira' soltanto 20 mesi dopo e questo lp e' l'unica testimonianza del primo periodo, quando i Soft Machine erano una delle meraviglie della psychedelia inglese, con i Pink Floyd, i Tomorrow, i Kaleidoscope...
Soft Machine
six
Lp2 [edizione] originale stereo hol 1973 cbs
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, l' originale rara stampa olandese, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina apribile laminata all' esterno, etichetta Cbs arancione con logo centrale e "Made in Holland" in basso, catalogo S 68214. Pubblicato in Inghilterra nel febbraio del 1973 dopo ''Fifth'' e prima di ''Seven'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il sesto album. Il primo lavoro che vede la partecipazione di Karl Jenkins e John Marshall, gia' nei Nucleus di Ian Carr, oltreche' l' ultimo con Hugh Hopper, viene considerato l' ultimo degli album classici ed il migliore del periodo di mezzo, concepito come una suite di quattro brani, uno per lato, e forse il lavoro in cui la mostruosa abilita' tecnica dei musicisti inglesi si dispiega al meglio; vicino a certo jazz elettrico, viene non a caso generalmente accostato a ''Biches brew'' di Miles Davis.
Soft Machine
Third (180 g)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa rimasterizzata in doppio vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile, pressoché identica alla prima tiratura su CBS. Pubblicato nel giugno del 1970 dopo ''2'' e prima di "Fourth'', giunto al numero 18 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle Usa, il terzo album. Sicuramente i Soft Machine compiono qui il passo post psichedelico che li immerge nel jazz, nel progressive e nella musica contemporanea, ed anche l' elettronica viene ora esplorata; all' epoca della sua uscita l' influentissimo Village Voice lo defini' ''una pietra miliare eterna''. Il disco e' un doppio album registrato in studio, ogni facciata e' dedicata ad una composizione, due sono di Mike Ratledge, una di Hugh Hopper ed una di Robert Wyatt; all' opera collaborano molti tra i maggiori musicisti di Canterbury, tra cui Elton Dean e Jimmy Hastings in maniera consistente. I brani di Ratledge sono quelli piu' vicini al jazz fusion ma anche in questo caso non mancano le sperimentazioni a base di tape loops, effetti e basi di tastiera ipnotiche e ripetitive, quasi modali. Hugh Hopper contribuisce con "Facelift", un brano che ricorda per le atmosfere e le sonorita' "21st Century Schizoid Man" dei King Crimson, ma costruito in maniera assai piu' complessa e con cambi di tempo e melodie che ricordano il free jazz, la base ritmica e' pulsante ed il caotico tappeto di fiati e tastiera dona un atmosfera oscura e vintage al brano, che predata il lavoro solista di Hopper. Robert Wyatt propone uno dei brani piu' belli di tutto il decennio: "Moon in June"; l'idea era gia' contenuta nei demos dei Soft Machine del 1967, quelli prodotti da Giorgio Gomelsky, il brano nasce quindi come un ponte tra il passato acido e le nuove tendenze jazzprogressive, episodio di equilibrio inarrivabile tra esotismo, innovazione, sonorita' esotiche e una performance vocale che anticipa ''Rock bottom''. ''Third'' e' un album che sposta l'attenzione verso territori nuovi ed all' epoca inesplorati ma che allo stesso tempo si allontana dal rock vero e proprio, sicuramente un capolavoro senza tempo e probabilmente il miglior album dei Soft Machine.
Sonic youth
Goo
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1990 dgc / universal
[vinile] Very good [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, copia con lievi segni di invecchiamento udibili sul vinile, ristampa del 2015 in vinile 180 grammi, corredata di inserto a colori, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, catalogo 00602547349415. Il sesto album della fondamentale band newyorkese, uscito originariamente su etichetta Geffen nel giugno del 1990 e giunto al 32esimo posto della classifica inglese ed al 96esimo di quella americana. Se i dischi dal primo "Sonic Youth" (1982) fino al precedente "Daydream Nation", traendo ispirazione dalla musica più avanguardistica ed underground della scena newyorkese dell' immediato post punk e succhiando linfa vitale alla morente scena no wave, avevano rivoluzionato l' alternative rock americano, questo "Goo", il primo loro lavoro inciso per una major, aprì per la band un nuovo esaltante capitolo: quello del successo su più vasta scala, ottenuto con una musica forse più accessibile ma altrettanto brillante che in passato, ed almeno altrettanto influente nella straordinaria ricchezza e densità di atmosfere che la attraversa. Ebbe riscontri di vendita (spinto anche dal singolo "Kool Thing" che ne venne tratto) impensabili per un gruppo "underground"; presto il successivo "Dirty" giungerà ben più in alto, sino al sesto posto della classifica inglese, ma è questo "Goo" a rappresentare forse il punto creativamente più alto della parabola artistica della band. Un capolavoro. Verso la fine degli anni '70, in quel di New York, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la più importante rivoluzione musicale dopo il punk, quella rivoluzione che prenderà il nome di "Noise Rock" e che vedrà salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che già aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 esce "Bad Moon Rising": il batterista è d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento; il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a sé stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorità della band, che produrrà poco dopo il suo capolavoro: "Daydream Nation". Entrati ormai nel mirino delle major, i Sonic Youth si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto gruppi come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Dopo un altro eccezionale album, ''Goo'' (1990), nel 1992 il gruppo ottiene un grande successo commerciale grazie all'album "Dirty", apparentemente di più facile accesso. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine" (1995), Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago, il quale aprirà nuove prospettive per la musica sempre in evoluzione del gruppo di New York.
Sound
From the lions mouth (orange)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1981 warner music
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, in vinile arancione, masterizzata dai master tapes analogici originali, copertina non apribile, corredata di inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nell' Ottobre del 1981, a distanza di esattamente un anno dall' esordio "Jeopardy", "From The Lions Mouth" e' il capolavoro assoluto del gruppo inglese guidato dall' ex Outsiders Adrian Borland che contemporaneamente insieme all' altro Sound, Graham Green, aveva dato vita all'estemporaneo progetto Second Layer. La musica e' meno tagliente ed aggressiva rispetto al debutto, che presentava ancora forte il peso della estrazione punk dei musicisti, e ne accentua fortemente la vena oscura e malinconica, capace di esaltarsi nella espressivita' delle composizioni e delle interpretazioni misuratissime ma straordinariamente liriche di Borland. Il gruppo di Adrian Borland e' qui quindi colto nel suo momento di massimo splendore artistico, i brani sono splendidi ed essenziali sia nelle composizioni che nelle esecuzioni e colgono esattamente lo spirito dei propri tempi, l'album ha un suono genuino ed ingenuo allo stesso tempo, sempre sul punto di sbocciare ma ancora non totalmente maturo, con la melodia vocale e strumentale in primo piano; gia' il successivo "All fall down" vedra' l' ispirazione della band cadere nell' autocitazione, con risultati peraltro, come nei dischi successivi, sempre suggestivi e meritevoli di attenzione. A distanza di venticinque anni dalla sua uscita "From The Lions Mouth" rimane disco chiave ed ascolto indispensabile come pochi altri per capire l'evoluzione del suono della musica inglese nella prima meta' degli anni ottanta. I Sound si formano a Wimbledon nel 1978 dalle ceneri della formazione punk Outsiders dal compianto e carismatico Adrian Borland insieme a Graham Green e Michael Dudley; al gruppo si unira' Bi Marshall che pero' uscira' dalla formazione dopo la realizzazione del loro primo album e sara' sostituita da Max Mayers che sara' partecipe alla realizzazione dei brani "Sense Of Purpose" e "New Dark Age", presenti in questo album, memorabili cavalli di battaglia del gruppo; nella loro musica, oscura e malinconica, echi della prima dark wave e della scena di Liverpool (furono sempre riduttivamente accostati agli Echo & The Bunnymen), con uso di synth e testi paranoici e romantici. Produrranno quattro albums di altissima levatura oltre ad una manciata di singoli e mini albums; il tempo ha reso loro giustizia, facendone uno dei gruppi di culto degli anni ottanta grazie alla loro musica. caratterizzata da una vena malinconica dove le sonorita' attingono dalle lezioni impartite dal primogenito punk anglosassone, vicini nel gusto ai primi U2 ed in parte ai piu' notturni Teardrop Explodes, con i quali condividono ritmi sincopati , l'utilizzo della tastiera e del pianoforte, chitarre affilate ma caratterizzate allo stesso tempo da suoni cristallini; mentre le melodie trovano sembianze comuni agli Echo & The Bunnymen oltre a quel senso di luminosita' spaziale, sempre presente nella new wave britannica. Il gruppo di Adrian Borland e' qui colto nel suo momento di massimo splendore artistico, i brani sono splendidi ed essenziali sia nelle composizioni che nelle esecuzioni e colgono esattamente lo spirito dei propri tempi, l'album ha un suono genuino ed ingenuo allo stesso tempo, sempre sul punto di sbocciare ma ancora non totalmente maturo, con la melodia vocale e strumentale in primo piano. I Sounds purtroppo non riuscirono mai ad accogliere particolari favori nella propria terra natia dove erono relegati ad un circuito underground minore; fortunatamente al contrario in Europa continentale il loro nome in questo periodo vedeva in molte nazioni, tra queste l' Italia, riempire facilmente clubs da oltre 1.000 persone, permettendo cosi' al gruppo di preservare un'importanza artistica e storica fondamentale ed imprenscindibile dagli anni ottanta, di cui senza alcun dubbio furono tra i piu' meritevoli alfieri.
Soundtrack (vangelis)
blade runner
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 warner / eastwest
soundtracks
soundtracks
ristampa in vinile 180 grammi, copertina per l' occasione apribile, della celeberrima colonna sonora del seminale film omonimo di Ridley Scott del 1982. Inserita dalle "Guide Pratiche di Rumore" tra le colonne sonore fondamentali; all' epoca sotto il nome di "Blade Runner" non era uscita la vera colonna sonora del film, ma solo un adattamento della stessa, orchestrale e suonato della New American Orchestra, e la colonna sonora del film, divenuta comunque oggetto di culto tanto che nel frattempo diverse versioni "bootleg" ne vennero realizzate, avrebbe visto la luce solo nel 1994 (su etichetta East West) per la prima volta ufficialmente (giungendo al 20esimo posto delle classifiche inglesi), curata da Vangelis, con le originali bellissime musiche da lui composte per il film, finalmente nella loro veste originaria, con alcuni brani del film pero' esclusi per lasciare posto ad altri composti per la stessa pellicola ma non utilizzati. Scenari, come quelli del film, fortemente evocativi.
Spirit
family that plays together / feedback
Lp2 [edizione] seconda stampa stereo usa 1968 epic
[vinile] excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Good rock 60-70
Doppio album, ristampa americana della fine degli anni '70, copertina (con diversi peraltro non gravi segni di invecchiamento) cartonata senza barcode, etichetta Epic blu, catalogo BG 33761; uscito in questa forma per la prima volta nella meta' degli anni '70, questo doppio contiene il secondo album "The Family That Plays Together" (1968) ed il quinto album "Feedback" (1972). Ecco le relative note:
"The Family That Plays Together": Pubblicato nel dicembre del 1968 dalla Ode negli USA, dove giunse al 22esimo posto in classifica, e nell' aprile del 1969 dalla CBS in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, ''The family that plays together'' e' il secondo album degli Spirit, uscito dopo l' eponimo album d'esordio del 1968 e prima di ''Clear'' (1969). Uno degli album piu' apprezzati nella vasta discografia del gruppo californiano, questo secondo 33 giri degli Spirit raffina ulteriormente il particolare suono del gruppo, che mescola qui jazz, rock psichedelico, blues e pop, condendoli con armonie vocali west coast e con echi di musica classica che danno un tocco proto progressivo ad alcuni brani. Contiene il loro singolo di maggior successo, ''I got a line on you''.
"Feedback": Pubblicato in Usa nel marzo del 1972 dopo '' 12 dreams of doctor sardonicus'' e prima di '' Spirit of 76'', giunto al numero 63 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel giugno dello stesso anno. Il quinto album. Feedback e' certamente uno dei dischi piu' strani del gruppo , prodotto da David Briggs, il produttore di Kathi MacDonald, Alice Cooper e Neil Young, gia' al lavoro con il gruppo per Twelve Dreams of Dr. Sardonicus , usci' quando Randy California era partito e Mark Andes e Jay Ferguson se ne erano andati per i Jo Jo Gunne e Curly Smith e gli Staehely Brothers si unirono a Cassidy e al tastierista John Locke , si tratta in sostanza di una reinvenzione totale degli Spirit, che funziona per certi versi anche meglio della originale formazione del gruppo. Il bassista e cantante Al Staehely scrisse la musica con l'aiuto del fratello J. Christian Staehely, l'album vede una vena pop/jazz/rock con influenze country. Tra i brani bellissimi i due strumentali di John Locke, "Puesta Del Scam" e "Trancas Fog-Out," inoltre il chitarrista dei Jo Jo Gunne Matthew Andes (fratello di Mark Andes degli Spirit) co-scrive "Mellow Morning" con Al Staehely. Gruppo amato dalla critica ma di scarso successo commerciale nei primi anni di attivita', gli Spirit sono stati autori di un rock estremamente eclettico, in cui si fondono, jazz, blues, psichedelia, musica classica ed orientale. Formatisi a Los Angeles nel 1967 sulle ceneri del gruppo Red Roosters, che si esibiva nello storico locale Ash Grove, gli Spirit esordirono su lp nel 1968 con un album eponimo, in cui i talentuosi componenti della band riuscivano ad integrare le loro diverse influenze musicali, amalgamando jazz ed acid rock. Il secondo album ''The family that plays together'' uscito alla fine dell'anno, e' considerato uno dei loro vertici artistici, insieme al quarto album ''The twelve dreams of Dr. Sardonicus'' (1970). Il gruppo sperimenta negli anni successivi numerosi cambi di formazione, che ruota attorno al chitarrista Randy California ed al batterista Ed Cassidy, ed alcuni sciglimenti seguiti a riunioni, fino a che Randy California non scompare nel 1997.
Spizz
Spizz history
Lp [edizione] originale stereo ita 1982 base / rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale rara stampa italiana, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) senza barcode, label custom nera con grande S rossa al centro, catalogo ROUGHSO1. Pubblicata nel marzo del 1982 dalla Rough Trade in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, questa imperdibile raccolta documenta la musica del vulcanico musicista new wave inglese Spizz, attraverso molti dei suoi primi progetti, ossia Spizzoil, Spizzenergi, Athletico Spizz '80 e Spizzenergi 2. Quindici brani in tutto, tutti tratti da singoli del periodo 1978-1982 ed inediti sui pochi album dell'autore usciti in quel periodo, oltreche' praticamente la scarna discografia completa di Spizzoil e Spizzenergi sono qui presenti. Una carrellata sui primi anni dell'originale Spizz, ed un'occasione per aggiudicarsi materiale che non godette di larga diffusione all'epoca. Questa la scaletta: Spizzoil, ''6000 crazy'', ''1989'', ''Fibre'' (il primo 7'', 10/78); Spizzoil, ''Cold city'', ''Red & black'', ''Solarisation (shun)'', ''Platform:3'' (il secondo 7'', 12/78); Spizzenergi, ''Soldier soldier'', ''Virginia plain'' (il primo 7'', 9/79); Spizzenergi, ''Where's captain Kirk?'', ''Amnesia'' (il secondo 7'', 12/79); Athletico Spizz '80, ''No room'', ''Spock's missing'' (il primo 7'', 6/80); Spizzenergi 2, ''Work'', ''Megacity:3'' (il primo singolo, 2/82). Citiamo Lewis Tollani: "Siamo alla svolta del decennio; il recente NO FUTURE di qualche stagione precedente sembra definitivamente tramontato nell'oscurita' e tutti i suoi protagonisti dispersi. la maggior parte travolti dalle nuove onde. Qualcuno si e' rifatto il trucco, qualcun altro ha gia' voltato le ali. I piu' impegnati a cavalcare il sogno dello "yuppismo" discografico. Ma nel cuore della terra di Albione, un eroe romantico continua a non darsi pace, affetto da schizofrenico trasformismo artistico. Spizz, in poco piu' di due anni, ha realizzato ben cinque singoli sotto diversi acronimi e con altrettante differenti formazioni, fra cui Spizzoil e Spizzenergi, ma sempre mantenendo il suo misterioso soprannome come tema centrale. All'inizio dell'80 riunisce intorno a se quattro compagni fidati e come Athletico Spizz 80 realizza e licenzia, per la major A&M, il masterpiece "Do A Runner". Il lavoro, diviso in undici capitoli, non e' la new wave di "A Certain Ratio", non e' piu' il punk delle Pistole o dei Dannati e non e' ancora il dark di Bauhaus e/o Sister Of Mercy. Una miscela freak che strizza l'occhiolino all'elettronica "krauta" ma che non si lascia mai sopraffare dalla tecnologia. Suona Devo, ma frullati con i Clash, quando non sparaflashati nell'iperspace-rock (splendida la finale "Airships") ...il tutto confezionato con infantile sarcasmo zappiano. La fortuna, purtroppo, non arride al nostro, come spesso accade ai geni incredibilmente avanti e contemporaneamente in ritardo sui tempi, portandolo a nuovi isterici cambi di nome (ad esempio Spizzles nel 1981) e formazione attraverso tutti gli anni ottanta ed i novanta, fino all'anno zero del nuovo millennio come Spizzenergi 2000.
Spizz oil
the peel sessions
12'' [edizione] originale stereo uk 1978 strange fruit
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Ep in formato 12", l' iriginale stampa, copertina (con moderati segni di invecchiamento) in rilievo textured, senza barcode, etichetta grigia e nera, catalogo SFPS022. Realizzata dalla inglese Strange Fruit nel 1987, registrata per la BBC l' 1 Agosto 1978, ben prima degli unici due singoli del progetto di Spizz e Pete Petrol, poi senza quest' ultimo divenuto Spizz Energy, Athletico Spizz 80 ed infine Spizzles. Contiene quattro brani ("Cold City", "6000 Crazy", "Pure Noise / Alien Language / Protect Form Heat" e "Platform 3n/ Switched Off"), alcuni dei quali vedranno poi la luce nei due 7" della band, di straordinario interesse, spigolosi e fortemente urticanti nonostante l' assenza della batteria, tra il punk piu' sperimentale ed i nuovi fermenti wave. Da scoprire, sebbene certo non per tutti i palati. Citiamo Lewis Tollani: "Siamo alla svolta del decennio; il recente NO FUTURE di qualche stagione precedente sembra definitivamente tramontato nell'oscurita' e tutti i suoi protagonisti dispersi. la maggior parte travolti dalle nuove onde. Qualcuno si e' rifatto il trucco, qualcun altro ha gia' voltato le ali. I piu' impegnati a cavalcare il sogno dello "yuppismo" discografico. Ma nel cuore della terra di Albione, un eroe romantico continua a non darsi pace, affetto da schizofrenico trasformismo artistico. Spizz, in poco piu' di due anni, ha realizzato ben cinque singoli sotto diversi acronimi e con altrettante differenti formazioni, fra cui Spizzoil e Spizzenergi, ma sempre mantenendo il suo misterioso soprannome come tema centrale. All'inizio dell'80 riunisce intorno a se quattro compagni fidati e come Athletico Spizz 80 realizza e licenzia, per la major A&M, il masterpiece "Do A Runner". Il lavoro, diviso in undici capitoli, non e' la new wave di "A Certain Ratio", non e' piu' il punk delle Pistole o dei Dannati e non e' ancora il dark di Bauhaus e/o Sister Of Mercy. Una miscela freak che strizza l'occhiolino all'elettronica "krauta" ma che non si lascia mai sopraffare dalla tecnologia. Suona Devo, ma frullati con i Clash, quando non sparaflashati nell'iperspace-rock (splendida la finale "Airships") ...il tutto confezionato con infantile sarcasmo zappiano. La fortuna, purtroppo, non arride al nostro, come spesso accade ai geni incredibilmente avanti e contemporaneamente in ritardo sui tempi, portandolo a nuovi isterici cambi di nome (ad esempio Spizzles nel 1981) e formazione attraverso tutti gli anni ottanta ed i novanta, fino all'anno zero del nuovo millennio come Spizzenergi 2000.
Springsteen bruce
european tour 85 (3lp box + calendar, poster and insert)
LPBOX [edizione] originale stereo usa 1985 private press
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Box di tre albums, il raro cofanetto uscito privatamente nel 1986, con copertina (con moderati segni di invecchiamento) con adesivo di presentazione sul fronte, senza barcode, contenente oltre ai tre lps anche un calendario formato lp di 25 pagine, valido per il 1986 ed il 1987, un inserto-poster fotografico ed un inserto con note, oltre alle inner sleeves per i tre dischi, etichette custom. Si tratta di una testimonianza delle date europee della eccezionale tournee di ''Born in the USA'', con la E-Street Band che accanto al Boss vede all' opera Patty Scialfa ai cori, Garry Talent al basso, Max Weinberg alla batteria, Nils Lofgren alla chitarra, Danny Federici e Roy Bittan alle tastiere e Clarence Clemons al sax ed ai cori. La qualita' dei brani e' variabile, essendo i brani tratti da cinque differenti concerti, ma mediamente abbastanza buona. Le prime due facciate sono registrate il 29 giugno a Parigi, al Parc Paysages de La Corneuve, ed includono i brani "Born In The U.S.A.", "Badlands", "Out In The Street", "Johnny 99", "Atlantic City", "Shut Out The Light", "The River" e "Working On The Highway". La terza facciata e' tratta dal concerto dell' 1 giugno allo Slane Castle di Dublino, Irlanda, ed include i brani "I'm On Fire", "Pink Cadillac" e "When I Grow Up". La quarta facciata proviene dal concerto del 5 Giugno al St.James Park di Newcastle, Inghilterra, ed include "Cover Me", "Dancing In The Dark" e "Prove It All Night". La quinta facciata testimonia il concerto eseguito il 21 giugno a Milano, allo stadio Meazza, ed include "Because The Night", "Backstreets" e "Can't Help Falling In Love". Infine la sesta facciata e' registrata il 23 giugno allo stadio Richter di Montpellier, Francia, ed include "Born To Run", "Bobby Jean", "My Hometown" e "Thunder Road".
Springsteen bruce
legendary 1979 No nukes concerts
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2021 columbia / legacy / sony
rock 60-70
rock 60-70
doppio album, copertina apribile con "Springsteen E Street Band" in caratteri metallizzati in rilievo sul fronte, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di inner sleeves, booklet di 24 pagine e poster apribile. Pubblicato nel novembre del 2021, questo doppio album contiene tredici brani (remixati e rimasterizzati per l' occasione) registrati dal vivo il 21 e 22 settembre del 1979 al Madison Square Garden di New York City, durante lo storico evento live organizzato come protesta contro l' utilizzo del nucleare, che vide esibirsi numerosi gruppi ed artisti come Jackson Browne, Graham Nash, Bonnie Raitt, James Taylor, Carly Simon, i Doobie Brothers, Gil Scott-Heron, Stephen Stills e David Crosby, Jesse Colin Young, Ry Cooder, Chaka Khan, i Poco, Tom Petty and the Heartbreakers, Peter Tosh ed altri ancora; dall' evento vennero tratti un doppio album e presto anche un film. Il Boss con la sua E Street Band sono, ovviamente, al massimo della forma, ed eseguono qui i seguenti brani (due soli dei quali inseriti nel doppio album "No Nukes" pubblicato dalla Asylum nel 1979) 1. Prove It All Night 2. Badlands 3. The Promised Land 4. The River 5. Sherry Darling 6. Thunder Road 7. Jungleland 8. Rosalita (Come Out Tonight) 9. Born To Run 10. Stay 11. Detroit Medley 12. Quarter To Three 13. Rave On.
Springsteen bruce
live in dublin
lp3 [edizione] nuovo stereo eu 2007 columbia / sony
rock 60-70
rock 60-70
Triplo album in vinile 180 grammi, realizzato per la prima volta in vinile in questa edizione del febbraio 2020, copertina apribile in tre parti, in cartoncino nero all' interno, codice per il download digitale (come da adesivo sul cellophane), inner sleeves. Accreditato a Bruce Springsteen with the Sessions Band, pubblicato nel giugno del 2007 in cd ed in dvd, dopo l'album tributo a Pete Seeger e prima di "Magic", giunto al 23esimo posto delle classifiche americane ed al 21esimo di quelle inglesi, contiene ventitre brani registrati dal vivo tra il 17 ed il 19 novembre al Point Theatre di Dublino, Irlanda, con una band messa insieme per l' occasione, prima della reunion con la E-Street Band. Questa la lista dei brani contenuti: "Atlantic City", "Old Dan Tucker", "Eyes on the Prize", "Jesse James", "Further On (Up the Road)", "O Mary Don't You Weep", "Erie Canal", "If I Should Fall Behind", "My Oklahoma Home", "Highway Patrolman", "Mrs. McGrath", "How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?", "Jacob's Ladder", "Long Time Comin'", "Open All Night", "Pay Me My Money Down", "Growin' Up", "When the Saints Go Marching In", "This Little Light of Mine", "American Land", "Blinded By the Light", "Love of the Common People" (dueto con Curtis King Jr.), "We Shall Overcome".
Stewart Al
24 carrots
Lp [edizione] originale stereo usa 1980 arista
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane che indica la presenza di alcuni brani, l' originale stampa americana, copertina (con cut corner promozionale in basso a destra) semilucida senza barcode, completa di inserto con testi ed inner sleeve con foto e note, etichetta crema e celeste a sfumare, catalogo AL9520. Publicato in Inghilterra nell' agosto del 1980 dopo ''Time passages'' e prima di "Indian summer live'', giunto al numero 55 delle classifiche Uk ed al numero 37 di quelle Usa. Il settimo album. Opera davvero molto sottovalutata, contiene alcune delle migliori ''Historical songs'' della carriera del musicista; il gruppo che lo accompagna, gli Shot in the dark (autori nel 1981 di un album in proprio), e' una delle migliori formazioni che abbia utilizzato in assoluto. Lavoro che non vede la presenza di Alan Parsons, e quindi con arrangiamenti meno ''pop'' e barocchi, ma di Chris Desmond che lavora ad un suono piu' congeniale al musicista, l' opera vede alcuni brani splendidi, ai livelli della prima produzione, tra di essi "Running man'', ''Mondo Sinistro'', '' Midnight rocks''. Nato in scozia nel 1945, Al Stewart si rasferisce a Londra nei primi anni ''60; la sua carriera si divide in due fasi, la prima underground, dal 1967 al 1974 nella quale pubblica cinque album di delicato folk sognante elettroacustico con forti influenze psichedeliche e progressive e nella quale, specialmente nel primissimo periodo, e' uno dei ''nomi'' del Soho movement londinese, suonando e vivendo insieme a Jackson C. Frank, (nell'unico album del quale fa il suo debutto su disco), Paul Simon, Bert Jansh, John Renbourn, Sandy Danny, Roy Harper, solo per citarne alcuni; la seconda fase dal 1975 in poi, lo vede virare su brani piu' marcatamente pop e gli frutta enorme successo.
Strokes
Is this it (nude cover)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2001 rca
indie 2000
indie 2000
ristampa con copertina pressocche' identica alla ormai rara versione europea con copertina "nude", censurata negli U.s.a., copertina lucida. Pubblicato nell'agosto del 2001 dalla Rough Trade in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto in classifica, e dalla RCA negli USA, dove arrivo' al 33ø posto in classifica, ''Is this it'' e' l'album d'esordio degli Strokes, uscito prima di ''Room on fire'' (2003). Il giovane gruppo newyorchese fece sensazione con questo lp nel 2001, acclamato dalla critica e dal pubblico, con il suo semplice e diretto pop punk marcatamente influenzato da Lou Reed e dai Velvet Underground meno abrasivi, come da ''Lust for life'' di Iggy Pop e dal punk newyorchese di Richard Hell e dei Television; l'edizione europea dell'album presenta la conturbante copertina con un nudo femminile, censurata negli USA, ed include il brano ''New York City cops'', che il gruppo non inseri' nell'edizione americana alla luce dell'attentato alle torri gemelle avvenuto di li' a poco. ''Is this it'' colloco' gli Strokes fra i beniamini della nuova scena garage punk che fiori' a cavallo dei due secoli e che aveva in gruppi come gli White Stripes i suoi alfieri. Gli Strokes si formano a New York nel 1998 ad opera di un gruppo di giovanissimi fulminati dal garage da Lou Reed e dal punk. L'approccio semplice, le melodie accattivanti ed il canto disincantato e reediano di Julian Casablancas portano il gruppo all'attenzione della stampa musicale, che acclama il primo album ''Is this it'', sull'onda del nuovo garage punk che in quel momento e' alla ribalta. Suonano come spalla di Rolling Stones, Weezer, Guided By Voices e White Stripes; il secondo lp ''Room on fire'' (2003) presenta influenze new wave ed afroamericane. Il terzo lp ''First impressions of earth'' si avvicina ulteriormente al pop.
Style council
Cafe bleu
Lp [edizione] originale stereo ger 1984 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
l' originale stampa tedesca, copertina (con diversi peraltro non gravi segni di invecchiamento) lucida fronte con barcode, nella versione senza logo "PRS HANNOVER" in rilievo sul retro, label rossa con scritte e logo neri, 817 535-1. Pubblicato nel marzo del 1984 dalla Polydor in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto in classifica, uscito negli USA con il titolo di ''My ever changing moods'' (e con copertina ed alcuni brani diversi) su Geffen ed ivi giunto alla 56esima posizione, il primo vero album del gruppo di Paul Weller (gia' alla guida dei grandi Jam) e Mick Talbot, ex Merton Parkas e Dexys Midnight Runners, uscito dopo il mini "Introduction" e prima di "Our Favourite Shop", nal marzo 1984 in Inghilterra, dove giunse al secondo posto in classifica, e pubblicato in Usa con il titolo "My Ever Changing Moods". Un piccolo gioiello di "white soul", ricco di influenze jazz, che contiene tra gli altri brani la splendida "My Ever Changing Moods", un indimenticabile hit, e la non meno bella "You're The Best Thing". Certamente miglia e miglia distanti dalla media della effimera scena "cool" a cui vennero associati, bissarono con il successivo "Our Favorite Shop" prima di entrare nella crisi creativa che portera' alla decisione di Weller di intraprendere una brillante carriera solista. Ospiti Ben Watt e Tracey Thorn degli Everything But the Girl. Nella breve ma significativa avventura con gli Style Council, Paul Weller si e' rivelato abile nella sperimentazione di nuove soluzioni musicali, vicine a certo successivo acid-jazz, e nella rielaborazione di quel soul-pop erede della tradizione di Marvin Gaye. A soli tre mesi dallo scioglimento dei Jam, gruppo mod-punk capace di integrarsi perfettamente nella scena new wave britannica della fine degli anni Settanta, Paul Weller decide di fondare una nuova band, insieme all'amico Mick Talbot. In Inghilterra e' l'epoca del conservatorismo di Margaret Thatcher e dell'attuazione della sua politica di ristrutturazione economica. Nei suoi testi, Weller si erge a portavoce della protesta di un'intera generazione contro il governo di Londra, denunciando i principali mali della Gran Bretagna degli anni Ottanta, dal razzismo alla disoccupazione. Gli Style Council, comunque, rappresentano per Weller una vera e propria rivoluzione rispetto alla sua precedente esperienza. La nuova band, infatti, si discosta notevolmente dal sound dei Jam, per approdare a uno stile peculiare: una sorta di soul-jazz dal sapore antico e dal piglio romantico e fatalista. Nel 1983, al Liverpool Empire, si tiene il primo "Council Meeting", affollato da un pubblico che si aspetta un seguito degli Jam e una nuova ondata di "inni" mod. Weller li spiazza, presentandosi nei panni di un nuovo soul-man bianco, immerso in un clima da cabaret parigino. Il 1983 e' anche l'anno del primo album degli Style Council, Introducing The Style Council, che funge da "prefazione" alla carriera della band. Il primo singolo "Speak Like A Child" mostra ancora qualche legame con l'esperienza dei Jam, ma si avvicina sensibilmente a sonorita' di stampo Motown. L'altro singolo estratto, "Long Hot Summer", e' un brano dance, inframezzato da diversi spunti soul-jazz. Tuttavia, piu' che un'opera prima, Introducing The Style Council rappresenta una semplice introduzione (e il titolo ne e' la conferma) al successivo Cafe Bleu, il capolavoro della band. Cafe Bleu sembra quasi riflettere in musica il carattere mutevole e irrequieto di Paul Weller: spazia dal pop raffinato di "You're The Best Thing" (grande hit dell'anno) e "Headstart For Happiness" al "British jazz" di "Dropping Bombs On The Whitehouse", dal soul-folk di "Here's One That Got Away" al rap di "A Gospel". Atmosfere raffinate da night-club francese pervadono l'incantevole "Paris Match" (interpretata da Tracey Thorn degli Everything But The Girl), ma il brano piu' rappresentativo della raccolta e' probabilmente "My Ever Changing Moods", ballata per voce e pianoforte che vuole testimoniare il temperamento umorale di Weller (nonch‚ titolo dell'album nella versione americana).Con Cafe Bleu gli Style Council si guadagnano buoni riscontri di critica e (soprattutto) un buon successo di pubblico.
Sugarcubes (bjork)
12 - 11 (11x12" box)
12BOX [edizione] originale stereo uk 1989 one little indian
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Box di 11 dischi ep in formato 12", l' originale rara stampa inglese, limitata in sole 500 copie, copertina (con qualche segno di invecchiamento sul retro) in bartone rigido, con barcode, ogni disco contenuto in una relativa busta interna colorata, catalogo TP BOX 1. Uscito nel novembre del 1989, questo box include tutti i 12" pubblicati dalla band islandese di Bjork tra l' ottobre del 1987 (l' esordio "internazionale", con "Birthday") ed il settembre del 1989 (il primo singolo "Regina" tratto dal secondo album "Here Today, Tomorrow Next Week"), uno dei quali ("Deus - Remix") in realta' uscito in formato 10", e qui riproposto in quel medesimo formato, nonostante la sua inner sleeve sia nel solito formato 12"; un paio di questi 12" non erano usciti originariamente in Uk. Questo nel dettaglio il contenuto: 12•1 - "Birthday" (ottobre 1987): "Birthday", "Birthday (Icelandic)", "Cat (Icelandic)". 12•2 - "Coldsweat" (gennaio 1988): "Coldsweat", "Dragon" e "Traitor (Icelandic)". 12•3 - "Coldsweat (Remix)" (gennaio 1988): "Coldsweat (Remix), "Birthday (Original Demo Version)", "Dragon (Icelandic)", "Traitor (Icelandic)". 12•4 - "Deus" (aprile 1988): "Deus", "Luftgitar (12" Version)", "Organic Prankster". 12•5 - "Deus (Remix)" (aprile 1988), in formato 10": "Deus (Remix)", "Cowboy", "Organic Prankster", "Luftgitar". 12•6 - "Birthday" (agosto 1988): "Birthday", "F***ing In Rhythm & Sorrow (Live)", "Cowboy (Live)", "Coldsweat (Live)". 12•7 - "Birthday" (agosto 1988): "Birthday - Christmas Eve - Remix – The Jesus And Mary Chain", "Birthday - Christmas Day - Remix – The Jesus And Mary Chain", "Birthday - Christmas Present Remix – The Jesus And Mary Chain", "Petrol (Live)". 12•8 - "Coldsweat" (pubblicato originariamente solo in Usa): "Coldsweat (Meat Mix)", "Coldsweat (Instrumental)", "Birthday (Icelandic)", "Delicious Demon". 12•9 - "Motorcrash" (pubblicato originariamente solo in Usa e Germania): "Motorcrash", "Motorcrash (Live)", "Polo", "Blue Eyed Pop (2nd Mix)". 12•10 - "Regina" (settembre 1989): "Regina", "Hot Meat", "Regina (Icelandic)". 12•11 - "Regina" (settembre 1989): "Regina (Propellor Mix)", "Regina (Jet Mix)".
Il gruppo islandese di Bjork, gia' autrice di un album solista a soli 12 anni, e poi nei Tappi Tikarrass e nei Kukl, che nel 1986 erano divenuti Sugarcubes con l' aggiunta di due nuovi elementi nel gruppo, e' stato uno dei piu' osannati dalla critica inglese della fine degli anni '80, lanciando l'enorme talento dell' istrionica cantante. Lo stupefacente esordio di "Life's Too Good" (1988) suscito' un entusiasmo destato dall'originalissimo e delizioso pop dadaista del guppo, memore dei primi B52's; si sciolsero nel 1992, prima dell'esplosione della Bjork solista, uno dei personaggi piu' intriganti ed intelligenti della scena musicale degli ultimi venti anni.
Sugarcubes (bjork)
Life's too good (green cover)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1988 one little indian
punk new wave
punk new wave
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura su One Little Indian, con apertura per il disco posta in alto e nella sua versione con colore verde (l'album usci' contemporaneamente nelle versioni con copertina in color blu, gialla, rosa, arancio e nella piu' comune versione in verde), completa di inner sleeve. Uscito nell' aprile del 1988, e giunto al primo posto delle classifiche indipendenti inglesi, dove compari' per ben 22 settimane, "Life's Too Good" e' il primo dei tre albums del gruppo islandese di Bjork, gia' autrice di un album solista a soli 12 anni, e poi nei Tappi Tikarrass e nei Kukl, che nel 1986 divennero Sugarcubes con l' aggiunta di due nuovi elementi nel gruppo, che sara' uno dei piu' osannati dalla critica inglese della fine degli anni '80, lanciando l' enorme talento dell' istrionica cantante. Fu anticipato dai mirabolanti singoli "Birthday", "Cold Sweat" e "Deus", qui contenuti, che portarono l' originalissimo e delizioso pop dadaista, memore della lezione dei primi B52's del guppo in testa alle classifiche indipendenti inglesi, aprendo la strada al successo dell' album che giunse dopo il successo "indipendente" sino al 14esimo posto delle classifiche inglesi "ufficiali", risultato pressocche' bissato dai successivi "Here Today Tomorrow Next Week" e "Stick Around For Joy", prima dell' esplosione della carriera solista di uno dei personaggi piu' intriganti ed intelligenti della scena musicale degli ultimi venti anni.
Swans
the beggar
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2023 young god / mute
punk new wave
punk new wave
doppio album, adesivo di presentazione sul cellophane sul retro, copertina apribile in cartoncino grezzo, senza barcode e con parti in rilievo embossed sul fronte e sul retro, corredata di inserto, codice per il download digitale, catalogo YG67 STUMM489. Pubblicato nel giugno 2023, a distanza di quattro anni dal precedente "Leaving meaning." (2019), il sedicesimo album del gruppo americano guidato da Michael Gira. Descrizione completa a seguire.
Nati dalle ceneri dei Circus Mort, gli Swans si formano nel 1982 per volontà di Michael Gira, personaggio attivo sin dai primissimi anni ottanta, capace di mantenere intatto l'oscuro fascino evocativo delle sue realizzazioni, splendido e geniale incontro tra le atmosfere schizoidi e contorte della no-wave newyorchese ed una abrasiva vena sperimentale, associata a testi dove compaiono riferimenti al lato oscuro dell'esistenza, schizofrenia, paranoia. La musica degli Swans senza compromessi violenta e disturbante è stata definita dalla critica ''un martello pneumatico che distrugge i luoghi comuni della musica rock e della società americana". Anima del progetto è Michael Gira, in seguito animatore del progetto Angels of Light, al quale si uniranno Roli Mossiman, Norman Westburg, Harry Croby e Jonathan Kane; quest'ultimo abbandonerà il gruppo dopo la realizzazione dell'album di debutto "Filth", per unirsi agli Hood. In seguito al gruppo si unirà Jarboe, affascinante cantante e musicista che contrappone i suoi timbri acuti ed eterei alle timbriche oscure di Gira, caratterizzando una seconda fase della loro discografia protesa verso una armonizzazione musicale intenta a ricercare una pace interiore.
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