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Ayler albert
vibrations (ghosts)
lp [edizione] nuovo stereo ger 1964 freedom / org
jazz
jazz
Ristampa del 2017, in vinile per audiofili pressato nei prestigiosi stabilimenti tedeschi Pallas, copertina pressoche' identica alla seconda versione di questo disco, intitolata "Vibrations", mentre la primissima tiratura era uscita con titolo "Ghosts" in Danimarca su etichetta Debut. Pubblicato dopo "My name is Albert Ayler" e prima di "Spirits", l' album del geniale sassofonista tenore di colore, originariamente uscito in Danimarca con il titolo "Ghosts" su etichetta Debut (virtualmente impossibile la prima stampa ormai), poi ristampato con innumerevoli versioni diverse di copertina e tilolo. Registrati a Copenhagen il 14 settembre del 1964, con un gruppo strepitoso con Don Cherry alla tromba "tascabile", Gary Peacock al contrabasso e Sunny Murray alla batteria (quest' ultimo con lui sin da quando entrambi suonavano nel Cecyl Taylor Quartet), i brani "Ghosts" (presente in due versioni), "Children", "Holy Spirit", "Vibrations" e "Mothers", sei composizioni originali, nelle quali Ayler sviluppa complesse ed avventurose trame sonore partendo spesso da semplici melodie, tra massime testimonianze del miglior periodo creativo di colui che e' stato tra i massimi e piu' influenti esponenti del free jazz. Musica dalla liberta' formale ed estetica, che si rifa' consapevolmente alla improvvisazione ed alle tonalita' tipiche della musica afroamericana delle origini, costantemente rivolta alla rivisitazione della musica religiosa del gospel, dello spiritual ma, soprattutto, del primo rhythm 'n' blues sul quale Ayler si era formato (a differenza di gran parte dei suoi colleghi le cui radici musicali affondavano nel bebop). La musica di Ayler si esprime attraverso un amore sviscerato per le origini e le radici afro, per le strutture poliritmiche, per la riappropriazione del puro elemento ritmico, divenendo cosi' un percorso a ritroso nella storia della cultura afroamericana, espressa in una versione moderna, dinamica, concettuale della nuova realta' dei neri. "Il jazz appartiene ad un'altra era, a un altro tempo e a un altro luogo. Noi suoniamo free music. C'Š la musica e ci sono gli esseri umani, e questo Š tutto. Io non suono jazz. Mia madre non ha messo al mondo un musicista di jazz ma un essere umano. E questo Š ci• che io suono: musica umana".
Ayler albert trio
spiritual unity
Lp [edizione] nuovo mono usa 1964 esp disk
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, in mono, copertina pressoché identica a quella pressata dalla etichetta di culto newyorkese Esp, con la particolarita' del disegno sul fronte in nero e le scritte in rosso. Registrato a New York il 10 luglio dello 1964 in cui l' album venne pubblicato, si tratta di uno dei 600 albums che la rivista Blow Up ha inserito tra quelli fondamentali della musica del '900, definito punk prima del punk, registrato con Gary Peacock al contrabbasso e Sunny Murray alla batteria, contiene tre brani, "Ghosts", "Spirit" e "The wizard", dominati dal lancinante sassofono di Albert Ayler, sono un'incredibile testimonianza di come il jazz fosse incommensurabilmente piu' avanti dell'allora nascente musica rock. "Il jazz appartiene ad un'altra era, a un altro tempo e a un altro luogo. Noi suoniamo free music. C'e' la musica e ci sono gli esseri umani, e questo e' tutto. Io non suono jazz. Mia madre non ha messo al mondo un musicista di jazz ma un essere umano. E questo e' cio' che io suono: musica umana". Musica dalla liberta' formale ed estetica, che si rifa' consapevolmente alla improvvisazione ed alle tonalita' tipiche della musica afroamericana delle origini, costantemente rivolta alla rivisitazione della musica religiosa del gospel, dello spiritual ma, soprattutto, del primo rhythm 'n' blues sul quale Ayler si era formato (a differenza di gran parte dei suoi colleghi le cui radici musicali affondavano nel bebop). La musica di Ayler si esprime attraverso un amore sviscerato per le origini e le radici afro, per le strutture poliritmiche, per la riappropriazione del puro elemento ritmico, divenendo cosi' un percorso a ritroso nella storia della cultura afroamericana, espressa in una versione moderna, dinamica, concettuale della nuova realta' dei neri.
Aznavour charles
Aznavour italiano volume 2
Lp [edizione] originale mono ita 1963 barclay
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
prima stampa italiana, in mono, copia che presenta un modesto restauro con nastro adesivo trasparente ed una minuscola abrasione di circa mezzo centimetro di lato sul retro copertina, oltre ad una piccola sigla scritta a penna biro, e con lievissimi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano leggerissimi rumori di fondo in alcuni punti del disco, copertina cartonata lucida sul fronte e liscia sul retro, dove è stampata l'originaria indicazione del prezzo di 2.700 lire più tasse, label con ''deep groove'' azzurra ed arancione sfumata, scritte nere, logo Barclay nero in alto, con logo BIEM senza riquadro a destra, senza logo ne' timbro Siae (subentrera' nel 1970), senza data sul trail off, catalogo BLP9023. Pubblicato nel 1963 dalla Barclay in Italia, questo è uno dei primi della folta schiera di album incisi da Aznavour in lingua italiana, per un pubblico che lo amò non poco; Charles risponde cantando con voce limpida e carica della sua caratteristica enfasi romantica e sensibile, canzoni scritte in gran parte dal paroliere Giorgio Calabrese, oltre a due di Mogol ed una di Sergio Bardotti. Questa la scaletta: "Se tu mi porti", "Ne deduco che t'amo", "Aspetto te", "La mamma", "E tu strafai", "Questa giovinezza", "Dopo l'amore", "Vivere con te", "Meglio per te se piangi", "Maledetto piano", "Ti lasci andare", "Se non avessi più". Celeberrimo cantante francese di origini armene, Charles Aznavour, nato nel 1924 e scomparso nel 2018, è stato uno dei più famosi cantanti europei. Venne scoperto attorno alla metà degli anni '40 dalla grande Edith Piaf, che lo portò con sé in tour in Francia e negli Stati Uniti, nel 1946. Rinomato per la sua peculiare voce tenorile e per le sue canzoni dai temi sentimentali.
Aznavour charles
Time is now
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 dol
world
world
Vinile da 180 grammi. Ristampa del 2017 ad opera della Dol, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1962 dalla Mercury negli USA, uscito anche nel Regno Unito con il titolo di ''Charles Aznavour sings (pour vous, mesdames)'', questo e' uno dei primi album per il mercato anglosassono del celebre interprete franco-armeno. Con l'eccezione del brano ''The comedians'' e di un breve passaggio di ''Two guitars'' (cantato in lingua armena), tutte le canzoni sono cantate in lingua inglese. Le atmosfere della chanson francofona di cui Aznavour era gia' un maestro di prima grandezza sono qui trasposte per il pubblico americano ed inglese, ma senza snaturarsi, come mostrano splendide ballate quali ''Tomorrow is my turn'' e ''The time is now''. Questa la scaletta: ''You've let yourself go'', ''Two guitars'', ''You've got to learn'', ''The boss is dead'', ''March of the angels'', ''The comedians'', ''The time is now'', ''The travelin' man'', ''Tomorrow is my turn'', ''Like strangers'', ''Sarah'', ''The bellringer''. Celeberrimo cantante francese di origini armene, Charles Aznavour, nato nel 1924 e scomparso nel 2018, e' uno dei piu' famosi cantanti europei. Venne scoperto attorno alla meta' degli anni '40 dalla grande Edith Piaf, che lo porto' con se' in tour in Francia e negli Stati Uniti, nel 1946. Rinomato per la sua peculiare voce tenore e per le sue canzoni dai temi sentimentali.
Bacalov luis
La strega in amore ost
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1966 CAM Sugar / Decca
soundtracks
soundtracks
Label custom rossa e nera con ritratto di Rosanna Schiaffino su di una facciata, scaletta dei brani sull'altra, catalogo CS004. Per la prima volta disponibile grazie a questa edizione del 2021 ad opera della CAM Sugar / Decca, restaurata e rimasterizzata dai master originali, e con artwork e lettering di Luca Barcellona, la colonna sonora del film "La strega in amore" (1966), diretto da Damiano Damiani, non era mai stata pubblicata prima di questa edizione. Le musiche furono composte da Luis Bacalov, il quale si avvalse della deliziosa voce in stile scat di Nora Orlandi in tre brani. La colonna sonora, largamente strumentale, fonde un jazz leggero e svolazzante, con frequente impiego di flauto, e sfumature easy listening e vagamente esotiche. Questa la scaletta: "La Strega In Amore – Titoli", "Aura (Danza Erotica)", "Due Donne Un Enigma", "Consuelo (Danza Voodoo)", "Seduzione Diabolica", "Danza Greca", "Bruciata Viva", "Seduzione Diabolica #2", "Seduzione Diabolica #3", "Seduzione Diabolica #4", "Consuelo (Danza Voodoo) #2". Compositore di origini argentine, Luis Enriquez Bacalov (1933-2017) è stato a lungo un acclamato autore di musiche per il cinema in Europa, ma negli Stati Uniti ha raggiunto la fama solo dopo aver ricevuto l'oscar per la colonna sonora de ''Il postino'' di Michael Radford. Stabilitosi in Italia alla fine degli anni '50, inizialmente lavora con successo anche come arrangiatore per cantanti pop italiani come Claudio Villa, Milva e Gianni Morandi. Ha pubblicato dischi sia come Luis Enriquez che come Luis Bacalov.
Bacharach burt
Butch cassidy and the sundance kid ost
Lp [edizione] originale stereo ger 1969 A&M
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina (con leggeri segni di usura) laminata sul fronte, label marrone con logo A&M Records arancio e nero in riquadro bianco a sinistra, marchio GEMA in riquadro a desta e "ST 33" in due cerchi sotto di esso, catalogo 80701IT. Pubblicata nel 1969 dalla A&M nel Regno Unito e negli USA, la colonna sonora del film western "Butch Cassidy and the Sundance Kid", diretto da George Roy Hill ed interpretato da Paul Newman, Robert Redford e Katharine Ross. Le musiche furono composte da Burt Bacharach, e la colonna sonora contiene famosamente la celeberrima canzone "Raindrops keep fallin' on my head", cantata da B.J. Thomas, un brano pop che contrasta con lo stile del resto del disco, più orchestrale e venato di jazz latino, bossa nova e vaudeville, e nel quale sono state evidenziate dalla critica anche influenze morriconiane in alcuni episodi quali "Come touch the sun" e "South american getaway" (con le sue parti vocali scat / wordless). Bacharach costruisce una musica elegante dal tocco leggero e sottilmente malinconico; nonostante la sua natura di colonna sonora, rimane uno degli album più apprezzati del compositore americano. Questa la scaletta: "The Sundance Kid", "Raindrops Keep Fallin' On My Head (B.J. Thomas Vocal)", "Not Goin' Home Anymore", "South American Getaway", "Raindrops Keep Fallin' On My Head (Instrumental)", "On A Bicycle Built For Joy (B.J. Thomas Vocal)", "Come Touch The Sun", "The Old Fun City (N.Y. Sequence)", "Not Goin' Home Anymore Reprise". Burt Bacharach è stato uno dei pilastri della musica degli anni '60, compositore i cui arrangiamenti, raffinatissimi e molto originali, uniti a liriche sempre interessanti e mai scontate, ne hanno fatto un vero monumento del periodo, e che scelse, volutamente, di rappresentare la faccia ''per bene'' dell'America, negli anni difficili della contestazione e delle marce contro la guerra in Vietnam, non tanto perché approvasse la politica USA ma perché, come nel caso di altri artisti, si rifiutò sempre di mescolare la musica con il sociale. La sua opera è stata molto rivalutata recentemente, ed i suoi brani, originalissimi, sono oggi in assoluta sintonia con la moderna musica pop lounge e easytronica europea di Stereolab e Air.
Bacharach burt
Hit maker! (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo mono eu 1965 elemental music
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa del 2018 ad opera della Elemental Music, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1965 dalla London / Kapp nel Regno Unito, il primo delizioso album di Bacharach, precedente "Reach out" (1967, escludendo le colonne sonore), fu inciso a Londra con un cast di talenti locali che includeva gli ubiqui Jimmy Page e John Paul Jones, Big Jim Sullivan, membri della Ted Heath Band e le voci, non accreditate, delle Breakaways, trio vocale femminile britannico. La scaletta è composta da interpretazioni, di classici brani composti da Bacharach insieme al collaboratore Hal David, ma non è lui che canta, bensì ricopre il ruolo di produttore e direttore musicale, creando nuovi arrangiamenti per questi gioiellini di pop melodico orchestrato, che ebbero un notevole successo nel Regno Unito, portandovi il 33 giri nella top ten, e ottenendovi una grande hit con il singolo "Trains and boats and planes". Qui di seguito la scaletta. Side A: 1. DON’T MAKE ME OVER 2. WALK ON BY 3. DON’T GO BREAKING MY HEART 4. BLUE ON BLUE 5. THE LAST ONE TO BE LOVED 6. (THERE’S) ALWAYS SOMETHING THERE TO REMIND ME; Side B: 1. 24 HOURS FROM TULSA 2. TRAINS AND BOATS AND PLANES 3. WIVES AND LOVERS 4. SATURDAY SUNSHINE 5. A HOUSE IS NOT A HOME 6. ANYONE WHO HAD A HEART. Burt Bacharach è stato uno dei pilastri della musica degli anni '60, compositore i cui arrangiamenti, raffinatissimi e molto originali, uniti a liriche sempre interessanti e mai scontate, ne hanno fatto un vero monumento del periodo, e che scelse, volutamente, di rappresentare la faccia ''per bene'' dell'America, negli anni difficili della contestazione e delle marce contro la guerra in Vietnam, non tanto perché approvasse la politica USA ma perché, come nel caso di altri artisti, si rifiutò sempre di mescolare la musica con il sociale. La sua opera è stata molto rivalutata recentemente, ed i suoi brani, originalissimi, sono oggi in assoluta sintonia con la moderna musica pop lounge e easytronica europea di Stereolab e Air.
Bacharach burt
Reach out
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 A&M / elemental
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa limitata in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1967 dalla A&M nel Regno Unito e negli USA, questo album uscì fra due colonne sonore composte da Bacharach, "After the fox" (1966) e "Casino royale" (1967); senza considerare le sue colonne sonore, si tratta del secondo album solista dell'artista statunitense. "Reach out" rivela l'anima jazz di Bacharach ed il suo gusto per gli arrangiamenti da big band sposati alla canzone pop, il tutto immerso in atmosfere leggere e solari, grazie a melodie delicate e zuccherine che carezzano l'udito con gentilezza. Un disco puramente pop, in larga parte strumentale, lontanissmo dalle visioni psichedeliche e rock blues che andavano per la maggiore in quel 1967, ma il cui ascolto rivela come un gruppo come i Love fosse così suggestionato dalla musica di Bacharach all'epoca di "Forever changes". Burt Bacharach è stato uno dei pilastri della musica degli anni '60, compositore i cui arrangiamenti, raffinatissimi e molto originali, uniti a liriche sempre interessanti e mai scontate, ne hanno fatto un vero monumento del periodo, e che scelse, volutamente, di rappresentare la faccia ''per bene'' dell'America, negli anni difficili della contestazione e delle marce contro la guerra in Vietnam, non tanto perché approvasse la politica USA ma perché, come nel caso di altri artisti, si rifiutò sempre di mescolare la musica con il sociale. La sua opera è stata molto rivalutata recentemente, ed i suoi brani, originalissimi, sono oggi in assoluta sintonia con la moderna musica pop lounge e easytronica europea di Stereolab e Air.
Bachs
out of the bachs
lp [edizione] nuovo mono eu 1968 out-sider
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2015, copertina senza barcode, pressocche' identica alla prima straordinariamenta rara tiratura pressata pare in 150 copie su Roto Records (etichetta fantomatica creata per l' occasione dallo stesso gruppo), ed oggi venduta a svariate migliaia di dollari nell' ambito delle solite aste private riservate alla ristretta cerchia di collezionisti di mega-rarita', ma corredata di inserto esclusivo con note e foto. Questo unico lavoro della garage band di Chicago non e' pero' un album leggendario solo per la sua rarita', ma anche per la sua straordinaria bellezza, che ne fa uno degli albums di culto del panorama garage mondiale dell' epoca. Attiva dal 1965, la band era guidata dal bassista e cantante Black Allison e dal chitarrista John Peterman, che in breve tempo affiancarono alle usuali covers nel repertorio del gruppo una gran quantita' di brani originali, divenendo nel frattempo una delle piu' stimate bands della ricca scena di Chicago. Vicini ad un contratto discografico con la Chess, giunsero nel '68 alla decisione di sciogliersi, non prima pero' di aver registrato un album che contenesse la testimonianza della loro esistenza. Registrato in modo approssimativo in pochi giorni in uno studio che mai prima aveva ospitato un gruppo rock, l' album contiene cionondimeno 12 autentiche, grezze gemme, tutte composte da Allison e Peterman, che alternano o mettono insieme splendidamente beat, garage, folk rock ed occasionali screziature psichedeliche, ed evidenziano una vena compositiva assolutamente non comune, che certo eleva enormemente il gruppo dal marasma di bands che, in un contesto analogo, realizzarono in quegli anni degli albums del tutto o quasi autoprodotti, come questo che pero' dice inequivocabilmente di un gruppo che avrebbe meritato bel altri traguardi. Brani come l' iniziale, travolgente "You're Mine", la trasognata e malinconica "Free Fall", l' appassionata "My Independence Day", l' acid punk di "Minister To A Mind Diseased", la superba e psichedelica "Tables Of Grass Fields", il garage beat fulminante di "Show Me That You Want To Go Home" impongono come un dovere l' ascolto ripetuto di questo disco, che cresce ascolto dopo ascolto rivelando finalmente tutta la sua bellezza, rispetto alla quale i limiti tecnici di registrazione possono persino essere considerati funzionali, come un eccessivo uso dell' eco che in realta' conferisce alla musica del gruppo un gusto vagamente arcano.
Badfinger
At the bbc
Lp [edizione] nuovo mono uk 1969 rhythm & blues
rock 60-70
rock 60-70
Copertina flipback su due lati sul retro e senza codice a barre, catalogo R&B84. Pubblicato nel 2022 dalla Rhythm & Blues, questo album compila, in mono, sedici registrazioni tratte da sessioni radiofoniche per la BBC ed un paio di brani registrati invece per il programma televisivo tedesco Beat Club. La prima facciata contiene sessioni risalenti al 1969, effettuate quando i quattro ragazzi inglesi si facevano ancora chiamare The Iveys, mentre la seconda facciata contiene registrazioni del 1970, quando ormai avevano assunto la sigla definitiva Badfinger. La qualità di registrazione è complessivamente molto buona, con l'eccezione dei brani "Birthday" e "Nobody", per i quali non era disponibile una fonte di alta qualità. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1 - The Iveys, BBC Sessions 1969: 1. Maybe Tomorrow (11/3/69) 2. Drive My Car (11/3/69) 3. Just One Look (11/3/69) 4. When Will I Be Loved (11/3/69) 5. The Way You Do The Things You Do (11/3/69) 6. Respect (20/1/69) 7. Birthday (31/7/69) 8. Nobody (31/7/69); SIDE 2 - Badfinger, BBC & Beat Club Sessions 1970: 1. Come And Get It (29/1/70) 2. Come And Get It (19/1/70) 3. Rock Of All Ages (19/1/70) 4. Midnight Sun (19/1/70) 5. I Can't Take It (1/6/70), 6. Believe Me (1/6/70) 7. Come And Get It (Beat Club, 28/2/70) 8. Rock Of All Ages (Beat Club, 28/2/70). Ingaggiati dalla Apple quando ancora si chiamavano Iveys (formati nel 1961) e facevano base a Liverpool, incisero un album di discreto successo con quella prima denominazione prima di cambiare nome e divenire, con qualche aggiustamento nella formazione, Badfinger, nel 1968. Si proponevano come i nuovi Beatles, e le loro semplici melodie li portarono ad un successo notevole fra la fine degli anni '60 ed i primi '70, e poi ad un pregevole album, il sesto ''Wish you were here'', quando ormai il pubblico li stava abbandonando; il chitarrista, cantante e compositore Peter Ham, vero leader della band, si suicido' impiccandosi nell'aprile del 1975, segnando la fine della band, che si sarebbe riformato brevemente alla fine del decennio.
Baez joan
any day now
Lp2 [edizione] originale stereo ita 1968 Vanguard
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, prima bella stampa italiana, copertina cartonata, laminata fronte e retro, etichetta con "small deep groove", color senape con cavaliere bianco in basso, catalogo SVAL33.011, con "D.R." (Diritti Riservati) a sinistra, senza marchio ne' timbro Siae (che subentreranno di li' a poco), con data sul trail off dei quattro lato "10/3/1969". Pubblicato in Usa nel dicembre del 1968 dopo ''Baptism'' e prima di ''David's album'', giunto al numero 30 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel gennaio del 1969. Ottavo album in studio della folksinger americana, "Any Day Now" e' un lavoro composto esclusivamente da composizioni di Bob Dylan, passato alla storia della musica americana per la presenza dell'ecezionale interpretazione di "Love Is Just a Four-Letter Word." fu registrato con un cast di 18 musicisti ed e' considerato come uno dei capolavori della folksinger americana che da qui un addio ideale al suo primo periodo artistico. ecco la lista dei brani, lo ricordiamo, tutti composti da Dylan -love Minus Zero/No Limit , North Country Blues, You Ain't Going Nowhere, Drifter's Escape, I Pity the Poor Immigrant, Tears of Rage, Sad Eyed Lady of the Lowlands, Love Is Just a Four-Letter Word, I Dreamed I Saw St. Augustine, The Walls of Redwing, Dear Landlord, One Too Many Mornings, I Shall Be Released, Boots of Spanish Leather, Walkin' Down the Line, The Restless Farewell.
Baez joan
First 10 years
LP2 [edizione] originale stereo uk 1960 vanguard
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Doppio album, prima stampa inglese del 1971, copertina (con leggeri segni di usura) apribile laminata all'esterno, con distribuzione RCA sul retro, label oro / marrone con scritte nere, scritta ''recordings for the connoisseur'' bianca lungo il bordo, logo Vanguard nero in alto e piccolo disegno di cavaliere bianco in basso, senza distribuzione né logo Pye, catalogo VSD6560/1. Pubblicata dalla Vanguard nel 1970 negli USA, dove giunse al 73esimo posto in classifica, e nel 1971 nel Regno Unito, dove arrivò alla 41esima posizione, questa antologia documenta i primi dieci anni di attività discografica su Vanguard (1960-1970) della cantautrice americana, attraverso una scaletta di ventitrè splendidi brani tratti dai suoi dischi dell'epoca, che evidenzia sia la sua capacità di interpretare covers di moderni brani di autori come Dylan, Phil ochs e persino Donovan ed i Rolling Stones, che quella di misurarsi con grande personalità con i traditionals del folk nordamericano. Una valida introduzione per chi volesse addentrarsi per la prima volta nella vasta discografia di una delle più importanti interpreti del cantautorato folk statunitense degli anni '60. Questa la scaletta: "Ghetto", "If I Were A Carpenter", "Silver Dagger", "Love Is Just A Four Letter Word", "There But For Fortune", "Will The Circle Be Unbroken", "John Riley", "You Ain't Goin' Nowhere", "Mary Hamilton", "Carry It On", "Manhã De Carnaval", "If I Knew", "With God On Our Side", "Don't Think Twice It's Alright", "Geordie", "Te Ador", "Green, Green Grass Of Home", "No Expectations", "Sweet Sir Galahad", "Turquoise", "Farewell Angelina", "London/Old Welsh Song", "A Hard Rain's A-Gonna Fall". Newyorkese trapiantata in California, e' sempre stata impegnatissima, nella musica e nella vita, a portare avanti i suoi ideali di pacifismo e non violenza. Esordi' nel '59 al festival di Newport che le procuro' il contratto con la Vanguard e, nel '63, incontro' l' altro grande protagonista della musica di protesta, Bob Dylan, con cui intraprese per qualche anno un intenso rapporto sentimentale e musicale. Il suo periodo migliore venne suggellato dall' apparizione al festival di Woodstock, nel '69. Abbiamo qui preso in considerazione il periodo artisticamente migliore e piu' importante della Baez, quello dei dischi pubblicti (antologie escluse) per la Vanguard, ma la cantante e' stata attivissima, con buon successo, anche nei decenni successivi.
Baez joan
in concert part 2 (italian version)
Lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1963 Vanguard
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Seconda stampa italiana del 1968, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte e sul retro, etichetta con "small deep groove", color senape con cavaliere bianco in basso, con "Biem - DP. - D.R." a sinistra sul lato A e "D.P. - D.R." sul lato B, senza marchio Siae stampato ne' timbro Siae (la Siae subentrera' nel 1970), data "31-5-68" sul trail off dei due lati, catalogo SVAL 33.044. Questa versione italiana del disco, cosi' come quella realizzata in altir paesi, differisce rispetto a quella americana e canadese sia per la copertina che per parte della scaletta del disco: e' assente la cover da Bob Dylan di "With God on Our SIde"; ma sono presenti i brani "Rambler / Gambler" e "Railroad Bill"; li' assenti. E' Bob Dylan a fornire le note sul retro-copertina, producendosi in "una delle sue migliori incursioni nella poesia pura" (citiamo testualmente il commento di un grande esperto in materie "dylaniane"). Pubblicato in USA nel dicembre del 1963 dopo '' Jan Baez In Concert'' , giunto al numero 7 delle classifiche USA ed al numero 8 di quelle UK dove usci' nel maggio del 1964. Il quarto album. Come il suo predecessore, Joan Baez in Concert, Pt. 1, questo live album fu un successo di classifica notevole, registrato live non molto dopo Joan Baez in Concert, Pt. 1, vede la Baez accompagnata soltanto dalla chitarra acustica, nelle fase in cui il suo repertorio si evolve dal puro traditional folk ad un repertorio che vede brani nello stile cantautoriale al momento in grande ascesa che vedeva la prominenza della figura del giovane Bob Dylan, In Concert, Pt. 2 vede le prime due covers della Baez di Dylan, "With God on Our Side" (presente nella versione nordamericana del disco) e "Don't Think Twice, It's All Right", ma anche il classico country "Long Black Veil," da Derroll Adams "Portland Town," l'inno del movimento dei diritti civili "We Shall Overcome" e la bossa nova di Luiz Bonfa "Manha de Carnaval". Rimangono ancora tuttavia alcuni puri traditional, come "Once I Had a Sweetheart"e "Jackaroe". Certamente uno degli albums piu' rilevanti della sua carriera e dell'intero folk movement Newyorkese.
Baez joan
Joan baez (1)
Lp [edizione] originale mono ita 1960 amodeo
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa italiana, su etichetta Amodeo (poi ristampato su Vanguard), copia con diversi segni di invecchiamento riscontrabili all' ascolto (sebbene il vinile appaia in belle condizioni), copertina cartonata e laminata sul fronte e sul retro, etichetta nera ed argento, catalogo AVRS9113. Incluso nella ormai famosa lista del libro "1000 Recordings To Hear Before You Die" di Tom Moon. Pubblicato in Usa nel novembre del 1960 prima di '' Joan Baez 2 '', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle uk. Il primo album. Lavoro che venne visto (allora come oggi)come una vera e propria rivelazione ed un punto di svolta nella musica Folk Americana all'epoca della sua pubblicazione, il debutto di Joan Baez e' quello che meglio illustra la nascita del movimento del folk revival , il folk Americano vedeva prima dell'uscita di questo LP la predominanza di nomi quali quelli del Kingston Trio e Easy Riders, e tra le nuove leve gli Highwaymen ed i Weavers, mentre per cio' che riguarda la presenza femminile ci si limitava alle '' storiche'' Ronnie Gilbert e Malvina Reynolds, allora entrambe piu' che sessantenni. Joan Baez era nel 1960 diciannovenne , aveva una voce che venne definita '' paradisiaca'', uno stile moderno puro ed asciutto, ed in questo debutto presenta un set di brani rivoluzionari ma allo stesso tempo scelti perlopiu' tra i tradizionali, tra di essi spicca una splendida versione di "House of the Rising Sun", accompagnata musicalmente dal solo Fred Hellerman dei Weavers e da un paio di coriste, la Baez alla chitarra e voce definisce qui come detto il nuovo folk revival, tra i brani moltissimi quelli poi divenuti celeberrimi nelle sue ed altrui versioni, "East Virginia" "Mary Hamilton" e soprattutto "Silver Dagger." divenuta negli anni una sorta di simbolo del suo primo periodo. Certamente un album dall'importanza storica enorme, e che predata, oltre ad influenzarlo enormemente, dalla scrittura alla scelta delle covers, di almeno due anni il debutto di Dylan ( Marzo 1962 ).
Baez joan
joan baez in italy
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1969 vanguard / orizzonte
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
ristampa italiana di fine anni '70, con copertina cambiata rispetto alla prima tiratura, nella versione con foto in bianco e nero in basso a destra su sfondo marroncino, con riquadro in alto a sinistra tipico delle uscite della linea economica Orizzonte, e logo "Orizzonte" sul retro, etichetta Vanguard giallo/senape, catalogo ORL8078, data sul trail off dei due lati "16-3-78", timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Italia ed Australia nel 1969, quindi anche in Germania nel 1970 (pero' come doppio album), non uscito ne' in Usa ne' in Uk, contiene quindici brani registrati dal vivo al Teatro Lirico di Milano il 29 maggio del 1967, ad eccezione del brano "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" (versione del celebre successo di Gianni Morandi), registrato a Vienna il 2 giugno del 1967, ed inserito per volere della stessa Baez, come dedica al pubblico italiano. Questi i brani inclusi:
Farewel Angelina (di Bob Dylan) / Oh! Freedom (traditional) / Yesterday (dei Beatles) / Blowin' In The Wind (di Bob Dylan) / There But For Fortune (Phil Ochs) / Kumbaya (traditional) / A City Called Heaven (traditional) / Saigon Bridge / It's All Over Now, Baby Blue (Dylan) / Where Have All The Flowers Gone (Seeger) / God's On Our Side (Dylan) / (We Want Our) Freedom Now (traditional) / We Shall Overcome (Seeger) / Dona Dona (Zeitlin, Secunda, Secunda) / C'Era Un Ragazzo Che Come Me Amava I Beatles E I Rolling Stones (successo di Gianni Morandi).
Bailey's nervous kats
Nervous kats
Lp [edizione] nuovo stereo can 1965 numero group
blues rnr coun
blues rnr coun
Copertina cartonata senza codice a barre, adesivo "made in Canada" sul retro dell'incellophanatura. Ristampa del 2023 ad opera della Numero Group, la prima in assoluto e pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1965 dalla Emma negli USA, l'unico leggendario album dei Bailey's Nervous Kats, misconosciuto gruppo di culto originato nel 1957 nella Contea di Shasta nella California settentrionale, distante dalle metropoli del florido Stato wescoastiano. Il gruppo era attivo dai tardi anni '50 e suonava un mix di rock'n'roll e surf strumentale, e persino tracce di exotica e r'n'b comparivano nella loro musica, che includeva anche brani cantati. Furono abbastanza popolari a livello locale, lontano dai centri nevralgici della cruciale scena musicale californiana di Los Angeles e San Francisco, e pubblicarono una manciata di singoli per piccole etichette fra il 1959 ed il 1961, ed anche un EP strumentale uscito su Ikon nel 1964, con un sound secco e nervoso ed il coraggio di interpretare soprattutto brani di propria composizione, piuttosto che covers, e questo loro unico album uscì quando ormai l'avventura della band era agli sgoccioli. Più tardi, sul finire degli anni '60, il chitarrista e cantante Bob Smith si sarebbe trasferito nella California meridionale ed avrebbe formato i Keystone Cops, ricordati dai cronisti come un gruppo bubblegum psichedelico.
Baker chet
Chet is back
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina lucida a busta senza codice a barre, inserto con note e foto in bianco e nero formato lp. Ristampa su Music on Vinyl dell'album originariamente pubblicato in Italia dalla RCA. Inciso a Roma il 5 gennaio del 1962 da un sestetto composto da Chet Baker (tromba), Bobby Jaspar (sax tenore, flauto), Amadeo Tommasi (pianoforte), Rene Thomas (chitarra), Benoit Quesrin (contrabbasso) e Daniel Humair (batteria), questo lavoro apprezzato per quanto forse non fra i piu' noti nella discografia di Baker, lo vede all'opera con un ensemble di jazzisti europei, fra cui lo stimato sassofonista Bobby Jaspar, cimentarsi con un jazz fa cool e bop, in cui si alternano struggenti e notturne ballate con pezzi piu' agili e leggeri nell'atmosfera. Questa la scaletta: ''Well you needn't'', ''These foolish things'', ''Barbados'', ''Star eyes'', ''Over the rainbow'', ''Pent up house'', ''Ballata in forma di blues'', ''Blues in the closet''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baldry long john
Filthy mcnasty (rsd 2018)
7" [edizione] nuovo mono uk 1965 1960s
rock 60-70
rock 60-70
Pubblicazione realizzata per il RECORD STORE DAY DEL 21 APRILE 2018, in mono, copertina flipback su due lati sul retro, catalogo REP021. Pubblicato nel 2018 dalla 1960s, questo ep contiene quattro brani registrati nel marzo del 1965 per una trasmissione radiofonica, da Long John Baldry accompagnato dagli Hoochie Coochie Men, qui nella loro incarnazione finale senza più il giovane Rod Stewart in formazione. Quattro brani, cover di brani blues e jazz: ''Filthy mcnasty'' (scritta da Horace Silver), ''Backwater blues'' (Bessie Smith), ''St. James infirmary'' (un traditional) e ''Money's getting cheaper'' (di Jimmy Witherspoon). Long John Baldry (1940-2005) è stato un importante esponente nella storia del Britsh blues. Attivo come cantante dalla fine degli anni '50, nel 1961 fronteggiava gli Alexis Korner Blues Incorporated, e pochi anni dopo fu nei Cyril Davies All Stars, poi ribattezzati The Hoochie Coochie Men da Bladry dopo la scomparsa di Davies nel 1964; nel gruppo cantava anche un giovane Rod Stewart. Baldry formò nel 1965 gli Steampacket, e poi i Bluesology, nei quali suonava un certo Red Dwight (poi noto come Elton John). La fine degli anni '60 lo vide mettere da parte il blues per cimentarsi con un pop di facile ascolto, che gli fruttò alcuni successi di classifica, ma nei primi anni '70 tornò al blues e al rock blues. Ha lavorato attraverso i decenni anche nel cinema, principalmente come voice actor.
Baldry long john, steampacket & hoochie coochie men
Bbc broadcasts 1965-66
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1965 rhythm & blues
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre, catalogo R&B122. Pubblicata nel 2023 dalla Rhythm & Blues, questa antologia compila sedici tracce tratte dalle registrazioni radiofoniche effettuate per la BBC fra il 1965 ed il 1966 da due importanti gruppi fronteggiati dal cantante Long John Baldry: gli Steampackect, blues, r'n'b e soul, e gli Hoochie Coochie Men, di impronta jazz / blues, dopo la fine dell'esperienza con i grandi Rhythm and Blues All Stars dello sfortunato Cyril Davies: dopo la morte di quest'ultimo, Baldry aveva preso le redini del gruppo, trasformandoli negli Hoochie Coochie Men ed accogliendo in formazione nuovi membri, fra cui un giovane Rod Stewart. Scioltisi dopo un album gli Hoochie Coochie Men, Baldry formò gli Steampacket, con i talenti di Stewart, Julie Driscoll e Brian Auger, i quali tuttavia non pubblicarono alcunché nel corso della loro breve avventura, rendendo le registrazioni compilate in questo disco una preziosa testimonianza. Questa la scaletta: Steampacket, "It's All Right", "How Long Will It Last", "In The Midnight Hour", "Going To A Go Go", "The Drifter", "I Didn't Want To Have To Do It", "Everything's Gonna Be Alright"; Brian Auger & the Trinity, "She's a woman"; Steampacket, "(We're Gonna) Jump For Joy", "Lord, Remember Me"; Hoochie Coochie Men, "Speak Your Piece", "I'm On To You Baby", "Turn On Your Lovelight", "Five Long Years", "Gee Baby, Ain't I Good To You", "Stormy Monday". Long John Baldry (1940-2005) è stato un importante esponente nella storia del Britsh blues. Attivo come cantante dalla fine degli anni '50, nel 1961 fronteggiava gli Alexis Korner Blues Incorporated, e pochi anni dopo fu nei Cyril Davies All Stars, poi ribattezzati The Hoochie Coochie Men da Bladry dopo la scomparsa di Davies nel 1964; nel gruppo cantava anche un giovane Rod Stewart. Baldry formò nel 1965 gli Steampacket, e poi i Bluesology, nei quali suonava un certo Red Dwight (poi noto come Elton John). La fine degli anni '60 lo vide mettere da parte il blues per cimentarsi con un pop di facile ascolto, che gli fruttò alcuni successi di classifica, ma nei primi anni '70 tornò al blues e al rock blues. Ha lavorato attraverso i decenni anche nel cinema, principalmente come doppiatore.
Ballard hank
you can't keep a good man down
lp [edizione] nuovo stereo usa 1968 polydor
soul funky disco
soul funky disco
ristampa copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Da non confondersi con l' omonima raccolta (con copertina pressoche' identica) pubblicata dalla Soul Brother Records nel 2008, il terzo magnifico album a tutti gli effetti solista, prodotto da James Brown e pubblicato per la King nel 1968, dopo "24 Hit Tunes" (1966) e prima di "Hangin' With Hank" (1976), dall' ex leader dei Royals e dei Midnighters. Una delle massime testimonianze del talento straordinario di uno dei grandissimi della musica nera sin dagli anni '50, capace dopo i suoi grandi trascorsi tra doo-wop, r'n'b e quant'altro (sua la "The Twist" che un anno dopo la sua versione, riproposta da Chubby Checker nel 1960, fu un immenso successo iniziando un vero e proprio sotto-filone del r'n'roll), di riciclarsi e trovare modo di esprimersi ancora su grandissimi livelli nel corso di una proficua collaborazione con James Brown, nel periodo in cui quest' ultimo con i JB's creava una vera e propria "factory" di innumerevoli artisti e musicisti all' insegna di uno straordinario deep funk il cui marchio di fabbrica e' immediatamente riconoscibile. Ecco la lista completa dei brani: How You Gonna Get Respect (Part 1) / Terdrops On Your Letter / You're So Sexy / Funky Soul Train / Slip Away / Which Way Should I Turn / With Your Sweet Lovin' Self / Are You Lonely For Me Baby / Thrill On The Hill / Woman Is Man's Best Friend / Unwind Yourself / Come On Wit' It.
Balletto di bronzo
il re del castello (ltd. violet vinyl, rsd 2022)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 sony
rock 60-70
rock 60-70
RISTAMPA IN EDIZIONE LIMITATA, IN VINILE VIOLA PESANTE 180 GRAMMI, PRESSATA IN 500 COPIE NUMERATE SUL RETROCOPERTINA, IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 202; copertina pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura uscita su Raro! Records nel 1990. Questo disco contiene sette brani inediti registrati dal gruppo rock progressive napoletano tra il 1969 e 1970, prima dell' album "Sirio 2222", in cui solo uno di questi brani, "Neve Calda", sara' ripreso. Questa la lista dei brani contenuti: "Accidenti", "Il re del castello Instrumental", "Neve calda", "Accidenti - Versione Spagnola", "Eternita' - Versione Spagnola", "Neve Calda - Vesione Spagnola" e "Si Mama Mama - Versione Spagnola". Il Balletto Di Bronzo si forma a Napoli alla fine degli anni '60, inizialmente con il nome di Battitori Selvaggi, e comincia ad esibirsi nelle basi NATO della zona. Il gruppo pubblica due singoli ed il primo album fra il 1969 ed il 1970, seguendo un approccio ancora vicino al pop ed all'acid rock, con derive hard ed accenni al progressivo. Il 1971 vede l'ingresso in formazione di Gianni Leone e di Vito Manzari, mentre il gruppo si sposta sul rock progressivo dominato dalle tastiere; l'anno successivo esce il secondo lp ''Ys'', considerato da alcuni uno dei capolavori del prog italiano. Il gruppo si sciolse nel 1973 dopo aver pubblicato l'ultimo singolo ''La tua casa comoda''.
Balona celio
Tema de batman
7" [edizione] nuovo mono eu 1968 munster
rock 60-70
rock 60-70
Singolo in formato 7", copertina rigida con sagomatura centrale sul retro e senza codice a barre, label con foro centrale largo. Ristampa del 2022 ad opera della Munster, la prima in assoluto e con copertina esclusiva, del molto raro singolo del musicista brasiliano Celio Balona, originariamente pubblicato nel 1968 dalla Bemol in Brasile. "Tema de batman" è un delirante episodio di pop psichedelico sperimentale, che fonde effetti psichedelici e bizzarre parti vocali con la celeberrima melodia della colonna sonora del telefilm "Batman" degli anni '60; sulla B-side ascoltiamo lo stumentale "Tema de onibus", brano fra jazz pop con tanti di sezione ottoni e beat velatamente psichedelico con un gustoso organo ed una ritmica sostenuta e ballabile.
Banco del mutuo soccorso
Donna plautilla (ltd. numbered 180 gr. coloured vinyl - rsd 2023)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 sony
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 500 copie numerate sul retro copertina in basso, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DEL 22 APRILE 2023, vinile da 180 grammi di colore rosso, copertina apribile. Ristampa del 2023 ad opera della Sony, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla rivista Raro, in una tiratura limitata a 2500 copie (di cui 500 in vinile trasparente e le altre in binile nero), questo è lo storico album che contiene alcune delle prime incisioni del Banco, risalenti al 1969 circa; la formazione non è ancora quella classica ed è qui composta da Vittorio Nocenzi (organo, voce), Gianni Nocenzi (pianoforte), Claudio Falco (chitarra, cori), Fabrizio Falco (basso, cori) e Franco Pontecorvi (batteria). Il gruppo, pur mancando di futuri membri chiave, fra cui il cantante Di Giacomo, arrivato nel 1971, mostra già in queste registrazioni alcune qualità che lo pongono in parte oltre i limiti del beat e della canzone pop italiana degli anni '60: questi caratteri, pur presenti, convivono con interessanti arrangiamenti elettroacustici che in alcuni episodi rivelano già tratti embrionali del progressive rock ed una tecnica più raffinata della media, ed interessanti parti di organo e pianoforte. Questa la scaletta: "Ed Io Canto", "Cantico", "Piazza Dell'oro (Eh, Eh)", "Mille Poesie", "Un Giorno Di Sole", "Un Uomo Solo", "Bla, Bla, Bla", "E Luce Fù", "Mille Poesie (Seconda Versione)", "Donna Plautilla". Uno dei piu' importanti gruppi del rock progressivo italiano, il Banco Del Mutuo Soccorso si forma a Roma nel 1969, ed esordiscono su album nel 1972 con il leggendario album eponimo che ha la copertina a forma di salvadanaio, considerato uno dei piu' rilevanti lp di rock progressivo italiano; la loro carriera proseguira' nel quarant'anni successivi con numerosi dischi e costante entusiasmo. Il loro grande cantante Francesco Di Giacomo scompare in un incidente stradale nel 2014.
Band
music from big pink (2lp)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1968 capitol / universal
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2018, rimasterizzata e con gli stessi brani dell' edizione originaria distribuiti su due vinili, che girano a 45 giri, per una migliore qualita' di ascolto, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima tiratura. Pubblicato in Usa il primo agosto del 1968 prima di ''The Band'', giunto al numero 30 delle clasifiche Usa e non entrato in quelle Uk, il primo album, uno dei lavori storici del rock americano. Registrato dalla band di Toronto dopo gli anni passati insieme a Bob Dylan, fu un debutto attesissimo sia dalla critica che dal pubblico, l'opera e' un originalissimo mix tra improvvisazione e maniacali arrangiamenti, costruito sull'organo e le partiture chitarristiche di Robbie Rbertson, assai peculiari, a supportare la voce di Richard Manuel, con testi sono basati sulla vita rurale, l' amicizia ed i valori spirituali. Album ''roots'' che predata la musica americana del decennio sucessivo, ma anche carico di enfasi e potenza repressa, necessita di piu' di un ascolto per coglierne il significato; contiene uno dei migliori brani mai incisi dal gruppo, ''The weight'', che entro' in classifica nel 1968. E' considerato dalla critica, come detto, un ascolto fondamentale che ha arricchito in maniera sostanziale l'evoluzione della musica rock americana.
Bar-kays
soul finger (180 gr.)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
ristampa del 2020, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, Pubblicato dalla Volt in USa nel 1967, il primo bellissimo album del grande gruppo strumentale, l' unico della storica formazione originale, quella che, attiva dal '66 con il nome orima di River Arrows e poi di Imperials, fu notata da Otis Redding, che la vide suonare presso il barbiere proprio accanto agli studi della Stax/Volt. Redding li "arruolo'" immediatamente, ed in breve i Bar-Keys si aggiunsero ai Booker T. & The Mg's ed ai Mar-Keys come "houseband" dell' etichetta, registrando nello spazio di pochi mesi in studio con molti dei piu' grandi artisti di quella scuderia. Trovarono anche pero' modo di incidere un singolo, l' eccitante "Soul Finger", che ottenne un grande successo nelle classifiche non solo r&b ma anche "pop", e dopo un secondo singolo di minor riscontro e questo eccitante album d'esordio la band parti' nell' inverno del 1967 per accompagnare Otis Redding per una sua tournee, trovando con lui la morte il 10 dicembre, precipitato l' aereo in un lago vicino Madison, Winsconsin. "Soul Finger" e' uno dei classici del suono tra soul e r&b che anticipo' l' esplosione della musica funky, versione aggiornata della musica dei migliori Booker T. & the Mg's (a proposito, proprio di Booker T. sono le note sul retrocopertina), caratterizzato da un suono essenziale ma assolutamente scintillante, dove spesso e' in risalto la notevole tastiera di Ronnie Caldwell, con brani di grande efficacia, tra cui i due magnifici brani del primo singolo "Soul Finger" e "Knucklehead", composta da Steve Cropper e Booker T. e caratterizzata da una bellissima armonica, la rilassata "With A Child's Heart", il potenziale hit di "Bar-Kays Boogaloo", la riuscitissima "Theme From Hell's Angels", o ancora "Don't Do That", retro del secondo singolo del gruppo, o "I Want Someone", che sara' il retro di un singolo uscito poco dopo la tragica fine dei musicisti. Gli unici due superstiti della prima formazione, il bassista James Alexander, che aveva perso il volo, ed il trombettista Ben Cauley, rimisero insieme il gruppo molto presto con nuovi musicisti, con risultati sorprendenti e buon successo, pubblicando un buon numero di albums nei decenni a venire.
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