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West coast pop art experimental band vol. 3 - a child's guide to good and evil (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa del 2021, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Reprise. Pubblicato dalla Reprise in Usa nel 1968, dopo "Vol.2" e prima di "Where is my daddy ?", il quarto album. E' l' episodio piu' vicino al rock californiano della fine degli anni 60 dell' intera loro produzione, ma con un tocco di stranezza ed originalita', memore della psichedelia del secondo e del terzo album, che e' spesso mancante nei gruppi del periodo. Il leader della band, Bob Markley, non si adagia certo su di una musica di routine, basta ascoltare la provocante e radicale 'Anniversary of World War III', interamente silenziosa, piu' vicina ad un episodio di John Cage che ad un comune album di rock and roll della L.A. del 1968, o la bellissima melanconica ballata 'Eighteen Is Over the Hill', dal testo oscuro e profetico. Formati dai fratelli Harris e Michael Lloyd nel 1964 quando erano ancora studenti all' Hollywood Professional School; Shaun e Danny erano i figli del conosciutissimo compositore classico Roy Harris, mentre Michael era una sorta di picolo genio, gia' al lavoro con i New Dimensions. Iniziano con il nome di The Laughing Wind, e registrano un 45 per la Tower Records ("Good To Be Around"/"Don't Take Very Much To See Tomorrow"). La formazione si allarga per i primi concerti, includendo John Ware p Hal Blaine e Jimmy Gordon mentre Bob Markley, allora gia' 30enne, viene inserito nella band su consiglio di Kim Fowley ma, come da sua stessa ammissione, Markley non era in grado di cantare ne' tantomeno suonare alcuno strumento, quindi quale fosse in questo periodo il suo ruolo nel gruppo rimane un mistero. La West Coast Pop Art Experimental Band era il primo gruppo di Los Angeles ad avere un light show oltre ad essere una delle principali attrazioni dell' Underground citatdino, con le Mothers Of Invention che aprivano come gruppo di supporto i loro concerti. I fratelli Dan Harris e Shawn Harris furono anche nei California Spectrum autori di alcuni 45 giri (talora con la partecipazione dell' altro WCPAEB Michael Lloyd), poi Shawn pubblichera' anche un lavoro solista nel 73 per la Capitol. La discografia piu' ricca e' pero' quella del talentuosissimo Michael Lloyd, che interrompera' periodicamente la sua partecipazione al progetto West Coast Pop Art Experimental Band per conflitti creativi con Markley, partecipando al progetto Fire Escape nel '67, pubblicando nel 68 un album con gli October Country per la Epic ed uno splendido album con gli Smoke per la Sidewalk, diversi lavori con la studio band Rubber Band per la GRT, partecipando in varia misura a lavori di St. John Green, American Revolution, A.B. Skhy e Grains Of Sand, spesso anche come arrangiatore e sovente in coppia con Kim Fowley.
Euro
31,00
codice 2116376
scheda
Westbrook mike concert band Marching song vol. 1
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1969  deram 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
prima molto rara stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) laminata sul fronte e liscia sul retro, con buco stereo-mono sul retro, pressata da Clout & Baker, ancora corredata della originaria inner sleeve della Decca/Deram bianca ed azzurra "stereo", etichetta bianca e rossa con scritte lungo la circonferenza in alto, senza logo "r" accanto al logo Deram, catalogo SML1047. Pubblicato nel 1969 dalla Deram nel Regno Unito, contemporaneamente al secondo volume (che ha numero di catalogo immediatamente superiore), questo è il primo volume della doppia opera "Marching song", accreditata alla Mike Westbrook Marching Band, è un'ambiziosa opera di jazz per big band sul tema della guerra e della vita del soldato: l'ensemble sembra voler trasporre in note musicali le atmosfere, le speranze, le nevrosi di una nazione in guerra, dall'entusiasmo (dalle venature sottilmente sinistre espresse dalle lievi dissonanze) di "Hooray!", alla confusione ed all'incertezza di chi si trova in mezzo ad un conflitto di "Other world", ma anche la apparente e lirica calma della pianistica "Landscape". Ispirato da Duke Ellington, William Blake e Kurt Weill, il jazzista inglese Mike Westbrook è uno dei maggiori esponenti nell'ambito delle big band del Regno Unito durante gli anni '60 e '70. Suona anche jazz rock all'inizio degli anni '70 con i Solid Gold Cadillac, tornando poi al jazz orchestrale e cimentandosi sovente con musiche per opere teatrali.
Euro
100,00
codice 331554
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  rus  1968  audio clarity 
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2020 ad opera della Audio Clarity, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Deram nel Regno Unito, il secondo album della Mike Westbrook Concert Band, successivo a "Celebration" (1967) e precedente il primo capitolo del dittico "Marching song" (1969). Inciso il 7 ed il 9 agosto del 1968 da Mike Westbrook (pianoforte), John Surman (sax baritono), Mike Osborne (sax alto), Bernie Living (sax alto), Nisar Ahmed Khan (sax tenore), Dave Holdsworth (tromba, flicorno), Malcolm Griffiths (trombone), Paul Rutherford (trombone), Harry Miller (contrabbasso) ed Alan Jackson (batteria). "Release" combina la vitalità festante e la coralità di molto jazz per big band con l'individualità del bop e del post bop, generando una scoppiettante dialettica fra improvvisazioni di gruppo e soliste fra i robusti assoli di trombone di Rutheford e Griffiths, il solido groove ritmico elaborato da Alan Jackson e Harry Miller (quest'ultimo poi con i Brotherhood Of Breath del sudafricano Chris McGregor), i ricami vivaci, talora al confine fra melodia e dissonanza, degli ottoni. Questa la scaletta: "The few (I)", "For ever and a day", "Lover man", "We salute you!", "The few (II)", "Folk song (I)", "Flying home", "Sugar", "Take me back (I)", "Rosie", "Who's who", "Gee baby, ain't I good to you?", "Can't get it out of my mind", "The girl from ipanema", "Folk song (II)", "Take me back (II)". Ispirato da Duke Ellington, William Blake e Kurt Weill, il jazzista inglese Mike Westbrook è uno dei maggiori esponenti nell'ambito delle big band del Regno Unito durante gli anni '60 e '70. Suona anche jazz rock all'inizio degli anni '70 con i Solid Gold Cadillac, tornando poi al jazz orchestrale e cimentandosi sovente con musiche per opere teatrali.
Euro
13,00
codice 2119114
scheda
Whatt four our love should last forever / you better stop your messin' around
7" [edizione] nuovo  mono  usa  1966  e-s-p records 
rock 60-70
Singolo in formato 7", ristampa del primo grande singolo della garage band di San Bernandino, California, autrice tra il 1966 ed il 1967 di due singoli; questo primo, uscito nel dicembre del 1966, di gran lunga il migliore, con un piccolo classico sul lato A, "Our Love Should Last Forever", che certo risente dell' influenza dei migliori Yardbirds, tra potente ed indiavolato beat e venature proto-psichedeliche; sul retro la piacevole e vivace "You Better Stop Your Messin' Around".
Euro
11,00
codice 3035199
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  fontana / decca 
jazz
Vinile da 180 grammi pressato dalla tedesca Optimal Media, copertina lucida sul fronte e flipback su tre lati sul retro, senza codice a barre, inserto formato 12" con nuove note a cura di Tony Higgins. Ristampa del 2021 ad opera della Fontana / Decca, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Fontana nel Regno Unito, inciso nel marzo del 1968, "Windmill tilter" fu il primo album di Kenny Wheeler, accompagnato dall'orchestra di John Dankworth: l'organico era composto da Wheeler (compositore, flicorno), John Dankworth (sassofono), Dave Holland (contrabbasso), John Spooner (batteria), John McLaughlin (chitarra), Tristan Fry (percussioni), Alan Branscombe (pianoforte), Bob Cornford (pianoforte), Ray Swinfield (sax), Tony Coe (sax), Tony Roberts (sax), Chris Pyne (trombone), Michael Gibbs (trombone), Derek Watkins (tromba), Henry Shaw (tromba), Henry Lowther (tromba), Les Condon (tromba), Alf Reece (tuba) e Dick Hart (tuba). Una buona fetta del meglio della piccola ma talentuosissima scena jazz britannica prende parte alle lavorazioni di questo lavoro, in cui un raffinato e composto jazz per big band si incontra con un post bop sinuoso e sussurrante, talora malinconico e notturno, che sembra ispirato non poco da Miles Davis, manifestando allo stesso tempo anche dei tratti tipici del jazz inglese (il tocco delicato, un feeling cerebrale e composto che si ricollega, in spirito, alla musica classica), ma va sottolineata anche l'alta qualità dell'aspetto compositivo, curato da Wheeler. Questa la scaletta: "Preamble", "Don The Dreamer", "Sweet Dulcinea Blue", "Bachelor Sam", "Sancho", "The Cave Of Montesinos", "Propheticape", "Altisidora", "Don No More". Il trombettista canadese Kenny Wheeler, molto apprezzato per il lirismo che riesce ad esprimere con il suo strumento, e' un musicista eclettico che nel corso della sua carriera si e' trovato a proprio agio sia con il free jazz che con stili piu' quieti e melodici. Wheeler inizia a studiare la cornetta all'eta' di 12 anni a Toronto, si sposta in Inghilterra nel '52, dove lavora in molte big bands e diviene un eccellente solista di be-bop. Dalla meta' degli anni '60 viene attratto dalle forme piu' nuove di jazz e collabora con la John Steven's Spontaneous Music Ensemble, con il Tony Oxley's sextet, la Mike Gibbs Orchestra, la Globe Unity Orchestra,l' Anthony Braxton's Quartet e con gli Azimuth. Dal 1983 al 1987 e' anche insieme al Dave Holland Quintet.
Euro
29,00
codice 3516050
scheda
White eyes White eyes
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1969  numero group 
rock 60-70
Adesivo di presentazione del disco sul cellophane, allegato coupon per il download dell'album da internet, copertina cartonata a busta senza codice a barre, inserto con testi e note biografiche, label bianca con disegno di occhi in bianco e nero in alto e scritte nere, catalogo NUM1230. Finalmente pubblicato nel 2015 dalla Numero Group, l'unico e finora inedito album degli White Eyes, quintetto con voci maschili e femminili proveniente dal Missouri che incise come demo questi otto brani fra il 1969 ed il 1970. Sebbene avesse attirato l'interesse di Derek Sutton della Chrysalis, che li fece andare in tour con Ten Years After e Procol Harum, il gruppo rimase senza casa discografica e l'album rimase nel cassetto, mentre gli White Eyes trascorrevano la prima meta' degli anni '70 suonando dal vivo e subendo vari avvicedamenti nell'organico, prima di sciogliersi nel 1975. Incisi su quattro tracce, i brani di ''White eyes'' suonano gia' in uno stato avanzato di lavorazione e con piu' che buona qualita' sonora, permettendo di gustare un sound dalle influenze molto westcoastiane, attraverso due cover (una ''It's for you'' di Lennon/McCartney, scritta per Cilla Black, qui sapientemente in equilibrio fra pop ed acid rock, ed una vibrante ''I know you rider'') e sei originali, con arrangiamenti elettroacustici che richiamano gruppi come CS&N e Jefferson Airplane, grazie anche alle belle armonie vocali ed alla voce femminile di Cat Sherrell, mentre le sonorita' si mantengono sempre in equilibrio fra lo acid rock, ma senza troppe distorsioni o aggressivita', ed il pop rock, senza pero' cadere nel melenso o nel commerciale.
Euro
26,00
codice 3036296
scheda
White josh archive of folk music
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1968  everest 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
prima stampa americana, copertina cartonata, etichetta arancio con logo e scritte nere, della raccolta uscita nei primi anni '70, catalogo EVFS209 sull' etichetta, FS209 sulla copertina, con otto composizioni di Josh White (1914-1969), uno dei piu' importanti fra i musicisti afroamericani che cercarono di coniugare il blues ed il gospel con lo show business intorno alla meta' del XX secolo. Dotato di una solida formazione nell'ambito della musica religiosa afroamericana e di una voce profonda e sensuale, Josh White si sposto' a New York dal sud degli States, riuscendo a suonare in prestigiosi club e sale da concerto e costruendosi un nutrito seguito fra i membri della classe media afroamericana, con il suo accattivante mix di blues, gospel e musica commerciale di classe. Negli anni '40 fu attivo nel movimento per i diritti civili degli afroamericani, fatto che gli procuro' alcuni problemi ed una cattiva fama nell'establishment americano. Dagli anni '50 in poi si esibi' soprattutto negli ambienti del folk. La scaletta di questo album comprende i seguenti brani: "Bon bon's", "What I want from you", "Git along home Cindy", "So soon", "green corn", "Bury me high", "Evil hearted me" e "Go way from my window".
Euro
27,00
codice 16064
scheda
White josh josh white - archive of folk music
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1964  everest archive of 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
prima stampa usa, copertina cartonata, etichetta arancio con logo e scritte nere, della raccolta uscita nei primi anni '70, catalogo EVFS209 sull' etichetta, FS209 sulla copertina, con otto composizioni di Josh White (1914-1969), uno dei piu' importanti fra i musicisti afroamericani che cercarono di coniugare il blues ed il gospel con lo show business intorno alla meta' del XX secolo. Dotato di una solida formazione nell'ambito della musica religiosa afroamericana e di una voce profonda e sensuale, Josh White si sposto' a New York dal sud degli States, riuscendo a suonare in prestigiosi club e sale da concerto e costruendosi un nutrito seguito fra i membri della classe media afroamericana, con il suo accattivante mix di blues, gospel e musica commerciale di classe. Negli anni '40 fu attivo nel movimento per i diritti civili degli afroamericani, fatto che gli procuro' alcuni problemi ed una cattiva fama nell'establishment americano. Dagli anni '50 in poi si esibi' soprattutto negli ambienti del folk. La scaletta di questo album comprende i seguenti brani: "Bon bon's", "What I want from you", "Git along home Cindy", "So soon", "green corn", "Bury me high", "Evil hearted me" e "Go way from my window".
Euro
25,00
codice 24986
scheda
White josh / carl sandburg Josh white and carl sandburg
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1965  society 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good blues rnr coun
Copia con leggeri segni di usura sulla copertina e con una piccola scritta a penna sul retro in alto a destra, e con qualche lieve segno di invecchiamento sul vinile, che provoca alcuni leggeri rumori di fondo all'ascolto (una parte di essi dovuta anche alla qualita' sonora dei vecchi 78 da cui i brani qui contenuti furono tratti), prima stampa inglese, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, flipback su tre lati sul retro, label nera con scritte argento e logo Society argentato in alto a destra, logo MCPS in riquadro a sinistra, catalogo SOC988. Pubblicato nel 1965 dalla Society in Gran Bretagna, questo album compila sulla prima facciata cinque brani dell'eclettico bluesman Josh White, mentre sulla seconda trovano spazio altrettanti brani interpretati da Carl Sandburg (1878-1967), poeta e musicista folk americano il cui lavoro musicale fu un'influenza sul folk revival statunitense degli anni '50 e '60. Tutti brani tratti da rari e gracchianti 78 giri! Questa la scaletta: Josh White, ''Motherless children (part 1)'', ''Hard time blues'', ''Monday, tuesday, wednesday'', ''Prison road'', ''Motherless children (part 2)''; Carl Sandburg, ''Boll weevil song'', ''Careless love'', ''Woven spirituals'', ''Foggy foggy dew'', ''The gallows song''. Nato nella Carolina del Nord nel 1914, figlio di un pastore protestante, Josh White inizia a girovagare per le strade d'America con Blind Lemon Jefferson; il suo stile, a differenza degli altri bluesmen della sua generazione, incorpora influenze dalla musica tradizionale di tutto il mondo riunendole in un caleidoscopio sonoro di grande originalita'. E' stato citato da Jorma Kaukonen come una delle massime influenze della chitarra della San Francisco dei primi anni '60. Scompare nel 1969.
Euro
14,00
codice 327023
scheda
White lightning (litter) (under the screaming double) eagle
lp [edizione] originale  stereo  usa  1968  american sound 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
l' originale ormai molto rara tiratura, versione limitata in 260 copie, come indicato sul retro, copertina in bianco e nero senza barcode con apertura per il disco in alto, nella versione con parti "silkcreened" in blu sul fronte e sul retro, completa dell' originaria foto in carta lucida, etichetta crema con scritte e logo neri, catalogo AS1002. Uscito nel 1995, questo album pose finalmente luce sulla prima e piu' eccitante fase della storia della band formata nel settembre del 1968 a Minneapolis, Minnesota, dal chitarrista Litter Tom "Zip" Caplan, appena uscito dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine". Il gruppo si chiamava all' epoca White Lightning e con quella denominazione realizzo' purtroppo un solo bellissimo singolo, cambiando poi nome in Lightning. Il percorso del gruppo li vide passare dall' hard rock ancora influenzato dal garage punk e dalla psichedelia ad una musica sempre piu' proiettata verso il nuovo decennio, perdendo pero' almeno in parte l' efficacia e la personalita' delle prime incisioni come White Lightning, qui' splendidamente testimoniate da 10 brani inediti (non ci sono quindi i due episodi del singolo), tra cui vale citare una notevolissima "No Time For Love" di oltre 11 minuti che si avventura in territori vicini ai migliori Quicksilver, con un grande lavoro chitarristico. Questa band di Minneapolis, Minnesota, era guidata dal chitarrista Tom "Zip" Caplan; formati nel settembre del 1968 come White Lightning, poco dopo la fuoriuscita di Caplan dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine", avevano con quella denominazione pubblicato un bellissimo singolo ("William"/"Of Paupers and Poets"), oltre ad una buona quantita' di materiale rimasto a lungo inedito, fino alla pubblicazione nel 1995 del postumo "(Under the Screaming Double) Eagle". Dopo il cambiamento di nome in Lightning, registrarono in studio un album nel 1969 che rimase pero' inedito fino al 1996, quando venne pubblicato come "The Lost Studio Album", e finalmente il gruppo pubblico' il suo unico lp ufficiale nel 1970 per la Pickwick International, efficace testimonianza del loro ottimo hard rock chitarristico distorto. Il batterista Bernie Pershey (non presente nelle registrazioni effettuate come White Lightning) sara' presto nei Trilogy, autori di un album.
Euro
40,00
codice 262183
scheda
7" [edizione] originale  mono  usa  1968  american sound 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
ep in formato 7", contenente quattro brani; l' originale stampa, realizzata nel 1998 dalla etichetta americana American Sound Records, copertina con apertura in alto, senza barcode, etichetta custom celeste e rosso/marrone, foro al centro piccolo, catalogo AS-1007. Dopo l' ormai raro album "(Under the screaming double) Eagle", realizzato nel 2005, contenente registrazioni dei White Lightning, e dopo l' album "The lost studio album 1969" accreditato ai Lightning e pubblicato nel 1997, la American Sound Records continuo' con questo ep a scovare materiale di straordinario interesse del gruppo americano di Minneapolis, Minnesota, formato nel 1968 dal chitarrista Tom "Zip" Caplan, appena fuoriuscito dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine". Questo 7" contiene quattro brani registrati con la prima denominazione della band, White Lightning, denominazione con cui fu all' epoca pubblicato un solo bellissimo singolo nel 1968 su Hexagon (distribuito dalla Atco a livello nazionale nel 1969), i cui due brani, "Of Paupers and Poets" e "William", sono qui presenti (non erano stati inclusi nell' album "(Under the screaming double) Eagle"); ad essi si aggiunge "Bogged Down", gia' inclusa in quel disco, e l' altrimenti inedita "Eagle". Il percorso del gruppo li vide passare dall' hard rock ancora influenzato dal garage punk e dalla psichedelia ad una musica sempre piu' proiettata verso il nuovo decennio, perdendo pero' almeno in parte, dopo il cambiamento di nome in Lightning, l' efficacia e la personalita' delle prime incisioni come White Lightning, qui' splendidamente testimoniate. Questa band di Minneapolis, Minnesota, era guidata dal chitarrista Tom "Zip" Caplan; formati nel settembre del 1968 come White Lightning, poco dopo la fuoriuscita di Caplan dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine", avevano con quella denominazione pubblicato un bellissimo singolo ("William"/"Of Paupers and Poets"), oltre ad una buona quantita' di materiale rimasto a lungo inedito, fino alla pubblicazione nel 1995 del postumo "(Under the Screaming Double) Eagle". Dopo il cambiamento di nome in Lightning, registrarono in studio un album nel 1969 che rimase pero' inedito fino al 1996, quando venne pubblicato come "The Lost Studio Album", e finalmente il gruppo pubblico' il suo unico lp ufficiale nel 1970 per la Pickwick International, efficace testimonianza del loro ottimo hard rock chitarristico distorto. Il batterista Bernie Pershey (non presente nelle registrazioni effettuate come White Lightning) sara' presto nei Trilogy, autori di un album.
Euro
12,00
codice 256121
scheda
White lightning (litter) thunderbolts of fuzz
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1968  riding easy 
rock 60-70
copertina senza barcode. Pubblicato nell' agosto del 2022, questo album pone ulteriore luce sulla prima e piu' eccitante fase della storia della band formata nel settembre del 1968 a Minneapolis, Minnesota, dal chitarrista Litter Tom "Zip" Caplan, appena uscito dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine". Il gruppo si chiamava all' epoca White Lightning e con quella denominazione realizzo' purtroppo un solo bellissimo singolo, cambiando poi nome in Lightning. Il percorso del gruppo li vide passare dall' hard rock ancora influenzato dal garage punk e dalla psichedelia ad una musica sempre piu' proiettata verso il nuovo decennio, perdendo pero' almeno in parte l' efficacia e la personalita' delle prime incisioni come White Lightning, qui' splendidamente testimoniate da 11 brani in gran parte inediti (non ci sono quindi i due episodi del singolo, e solo tre sono i brani in comune con l' ormai raro album postumo "White Lightning" uscito su American Sound nel 1995 (un quarto brano e' presente nei due dischi, ma in versioni radicalmente diverse). Questa la lista completa dei brani inclusi: Prelude To Opus IV / Hideaway / Born Too Rich / When A Man Could Be Free / 1930 / Borrowed And Blue / They’ve Got The Time / Riders In The Sky / Fantasy Days / Before My Time. Questa band di Minneapolis, Minnesota, era guidata dal chitarrista Tom "Zip" Caplan; formati nel settembre del 1968 come White Lightning, poco dopo la fuoriuscita di Caplan dai grandissimi Litter nei quali aveva militato contribuendo ai magnifici loro due albums "Distortions" e "$ 100 Fine", avevano con quella denominazione pubblicato un bellissimo singolo ("William"/"Of Paupers and Poets"), oltre ad una buona quantita' di materiale rimasto a lungo inedito, fino alla pubblicazione nel 1995 del postumo "(Under the Screaming Double) Eagle". Dopo il cambiamento di nome in Lightning, registrarono in studio un album nel 1969 che rimase pero' inedito fino al 1996, quando venne pubblicato come "The Lost Studio Album", e finalmente il gruppo pubblico' il suo unico lp ufficiale nel 1970 per la Pickwick International, efficace testimonianza del loro ottimo hard rock chitarristico distorto. Il batterista Bernie Pershey (non presente nelle registrazioni effettuate come White Lightning) sara' presto nei Trilogy, autori di un album.
Euro
29,00
codice 2120594
scheda
White noise an electric storm
lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1969  island / private 
rock 60-70
ristampa pressoché identica alla prima tiratura su Island, copertina senza codice a barre, vinile pesante. Pubblicato in Uk nel settembre del 1969 prima di '' White noise 2 '', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa dove usci' nel 1975, il primo album. Magnifico e misconosciuto capolavoro uscito originariamente in uk nel 1969 su Island, unico vero album di un progetto poi resuscitato piu' volte David Vorhaus, figlio di un regista finito nelle "liste nere" del maccartismo e "fuggito" in Inghilterra; lui era pero' solo una delle due menti dei White Noise insieme con Delia Derbyshire, da anni impegnata musicista e sperimentatrice di "electronic music", attivissima nell' ambito del cinema e della tv (gia' autrice della colonna sonora, nel '63, di "Doctor Who"). Non eseguirono mai concerti e mai rilasciarono interviste, e questo aiuta a spiegare come possa essere stato ignorato cosi' a lungo questo incredibile disco, esatto punto di incontro tra gli United States of America con la delicata sensibilita' del Van Dyke Parks di "Song Cycle", davvero magnifico nel suo mettere insieme un' attitudine decisamente psichedelica con una vena sperimentale brillantissima, aiutata dall' uso del primo avveniristico sintetizzatore portatile, l' EMS VCS3. Una delle bands piu' originali di tutto il decennio inglese, incredibilmente sottovaluti. Percussioni, voci e processori elettronici, brani dalla strutture aperte ed imprevedibili, vicini per attitudine anche a certa musica tedesca, ma anche straordinariamente moderni tanto da ricordare in maniera impressionante anche moderni gruppi quali Stereolab o Broadcast.
Euro
25,00
codice 2107858
scheda
White tony joe black and white
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressocche' identica alla prima tiratura uscita su Monument nel 1968. Uscito prima del secondo "Continued", l' esordio del cantautore americano della Louisiana, disco curiosamente diviso tra una prima facciata di brani originali ed una seconda di covers. Registrato a Nashville e prodotto da Billy Swan, l' album contiene tra gli altri brani il singolo "Polk Salad Annie", che ebbe un notevole e graduale successo, partito dal Texas. L' album e' un efficacissimo viaggio nella tradizione musicale americana del sud, ricco di influenze blues, country e la musica Cajun della Louisiana, crogiuolo di per se' di musiche e tradizioni diverse. Definito come "one of the best swamp-folk-soul-funk of the era", un autentico gioiellino, caratterizzato anche dalla bella e profonda voce di Tony Joe White. Tra i brani della seconda facciata, le covers di "Whos Making Love" di Johnny Taylor e "Little Green Apples" di O.C. Smith, oltre alla gia' citata "Polk Salad Annie" e ad un' altro eccellente originale, "Soul Francisco". Proveniente da Goodwill in Louisiana da una famiglia di origini parzialmente cherokee, Tony Jow White e' forse piu' ricordato come compositore che come cantante, grazie a brani come ''Rainy day in Georgia'' e ''Willie and Laura Mae Jones'', fra gli altri, interpretati da vari musicisti. E' tuttavia anche un cantante solista, in possesso di una voce molto maschia che si districava fra pop, soul e country. Il suo primo album ''Black and white'' risale al 1969, primo espisodio di una discografia che prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo.
Euro
31,00
codice 2131231
scheda
Whitney marva (james brown) Live and lowdown at the apollo
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1969  polydor 
soul funky disco
Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla King negli USA, poco dopo il primo album in studio "It's my thing" (1969), e decenni prima del secondo "I am what I am" (2006), questo è il primo album dal vivo della grande cantante. Prodotto da James Brown e registrato in un tempio della musica afroamericana come lo Apollo Theatre con il supporto di una stellare formazione funk e r'n'b composta da storici collaboratori dello stesso Brown, "Live and lowdown" è un esplosivo set di torrido funk e r'n'b ad alta intensità, sostenuto da un groove tipicamente browniano, su cui la voce potente e carismatica della Whitney dà una performance trascinante, con un canto quasi a metà strada fra James Brown ed Aretha Franklin. Questa la scaletta: "Things got to get better (part 1)", "Thing got to get better (part 2)", "Foolish fool", "It's my thing", "I made a mistake (because it's only you) – part 1", "I made a mistake (because it's only you) – part 2", "Respect", "A talk with James Brown / You got to have a job (part 1) / You got to have a job (part 2)". Originaria di Kansas City, la cantante afroamericana Marva Whitney (1944-2012) pubblicò come solista un unico album in studio "It's my thing" (1969), giacché il precedente album "I Sing Soul", approntato nel 1968 non era stato pubblicato, ed il successivo disco sara' registrato dal vivo ("Live and lowdown at the Apollo", anch'esso uscito nel 1969). La Whitney, già voce femminile solista del gruppo dei Revue di James Brown nell'intero arco della sua permanenza nella band del "Godfather of Soul" (il quale produsse "It's my thing", oltre a figurare come compositore in parte degli episodi), tra il 1967 ed il 1969, subito prima che i Revue fossero soppiantati da quelli che divennero i JB's, con Lynn Collins voce solista al suo posto. Grandissimo il suono che la accompagnava, essendo la band di supporto la stessa dei dischi di Brown e la stessa che aveva dato vita ad una autentica rivoluzione copernicana nell' ambito della musica nera creando in sostanza il funky e definendone i canoni per gli anni a venire, grandissima la voce e la statura interpretativa dell Whitney, cantante energica e spesso graffiante non meno di Brown, capace di esaltarsi in episodi indiavolati e torridi ma efficacissima anche in scintillanti r'n'b. Nel 2006 inciderà con un gruppo funk giapponese, gli Osaka Monaurail, un secondo album in studio, "I am what I am".
Euro
25,00
codice 2127883
scheda
Who A quick one (half-speed remastering)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1966  polydor / universal 
rock 60-70
ristampa del 2022, in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema "half-speed mastering" presso i prestigiosi Abbey Road Studios, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Uk su Reaction, con fascetta di presentazione ripiegata attorno alla costola. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1966 dopo ''My generation'' e prima di ''Who sell out'', giunto al numero 4 delle classifiche Uk ed al numero 67 di quelle Usa dove usci' nel maggio del 1967 con titolo ''Happy Jack'', il secondo album. Prodotto da Kit Lambert, vede rispetto alla prima uscita l'inserimento di brani piu' complessi sia nell'arrangiamento che nei testi, non venne bene accolto all'epoca dell'uscita dalla critica inglese, per poi essere rivalutato nel decennio successivo e comparire nella lista degli albums fondamentali di New Musical Express. Le maggiori differenze rispetto al primo album si possono riscontrare nel fatto che ora le composizioni sono opera di tutti e quattro i membri, anche se Pete Townshend fa anche in questo caso, la parte del leone, inoltre se My Generation e' pura adrenalina, questo album e' molto piu' complesso sia negli arrangiamenti che nelle melodie, fatto questo reso particolarmente evidente nella mini-opera, "A Quick One While He's Away", ovviamente permangono alcune delle follie che hanno reso celebre il gruppo, vedi Keith Moon nello strumentale "Cobwebs and Strange", ma il lato pop mod della canzone e' decisamente in grande spolvero e nelle mani di Townshend, che scrive capolavori senza tempo quali "Run Run Run" e "So Sad About Us", John Entwistle si rivela un ottimo compositore anch'egli, con "Whiskey Man" e soprattutto con la leggendaria "Boris the Spider".
Euro
37,00
codice 2126353
scheda
Who Back at the fillmore - new york broadcast 1969
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  parachute 
rock 60-70
Vinile doppio, copertina apribile, label custom fotografica in bianco e nero. Pubblicato nel 2024 dalla Parachute, questo album contiene registrazioni tratte dal concerto dato dagli Who al Fillmore East di New York il 22 ottobre del 1969, durante il tour dell'album "Tommy". Il gruppo si esibì nella leggendaria sala da concerti per sei serate consecutive, fra il 20 ed il 25 ottobre, abbinando l'immane potenza dei suoi concerti, che sarebbe pochi mesi dopo sfociata del devastante "Live at Leeds", con il flusso tematico della rock opera Tommy, di qui sono presenti alcuni brani, accanto a cavalli di battaglia del repertorio live degli Who dell'epoca come "Heaven and hell", "I can't explain" e "Fortune teller". Questa la scaletta completa: "Jerry Pomplini Introduction", "Heaven And Hell", "I Can't Explain", "Fortune Teller", "Young Man Blues", "Overture", "It's A Boy", "1921", "Amazing Journey", "Sparks", "Eyesight To The Blind", "We're Not Gonna Take It", "Summertime Blues", "Shakin' All Over".
Euro
36,00
codice 3515862
scheda
Who bbc sessions
LP2 [edizione] nuovo  stereo  uk  1965  polydor 
rock 60-70
Doppio lp, inners con note e foto. Tra l'Aprile del 1965 e l'Aprile del 1970 gli Who registrarono una decina di sessions esclusive per la radio inglese BBC, la maggior parte di quelle storiche sessions compare ufficialmente qui per la prima volta. I brani inclusi sono, 'my generation' (radio 1 jingle), 'anyway, anyhow, anywhere', 'good loving', 'just you and me, darling', 'leaving here', 'my generation', 'the good's gone', 'la la la lies', 'substitute', 'man with money', 'dancing in the streets', 'disguises', 'I'm a boy', 'run run run', 'boris the spider', 'happy jack', 'see my way', 'pictures of lily', 'a quick one' (while he's away), 'substitute' (2), 'the seeker', 'I'm free', 'shakin' all over'/spoonful (medley), 'relay', 'long live rock', 'boris the spider (radio 1 jingle).
Euro
40,00
codice 2050059
scheda
Who Direct Hits (mono)
lp [edizione] originale  mono  uk  1968  Track 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good rock 60-70
Prima rara stampa inglese in mono, copia con qualche segno di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata sul fronte, pressata da "Ernest J.Day & Co", etichetta nera con logo e scritte argento, catalogo 612006, "M33" in un triangolo a destra. Pubblicato in Inghiltera nell' ottobre del 1968, non entrato nelle classifiche Uk, non pubblicato in Usa, questo album e' una raccolta che contiene 12 brani, molti dei quali tratti da singoli ed all' epoca inediti su album, relativi al periodo che va dal 1966 al 1968, ovvero quello compreso tra gli albums inglesi ''My Generation'' e ''The Who Sell Out''. Ecco la scaletta con le note: Bucket "T" (Ready Steady Who ep 11 / 66), I'm a boy (singolo 8 / 66), Pictures of Lily (singolo 4 / 67), Doctor! Doctor! (singolo 4 / 67), I can see for miles (singolo 10 / 67), Substitute (singolo 3/ 66), Happy Jack (singolo 3 / 67), The last time (singolo 7 / 67) , In the city (singolo 8 / 68), Call me lightning (singolo 3 / 68) , Mary Anne with the shaky hand (singolo 10/ 67), Dogs (singolo 6 / 68).
Euro
60,00
codice 243988
scheda
Who live in amsterdam 1969
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1969  1960s 
rock 60-70
copertina flipback su due lati sul retro; pubblicato nel gennaio del 2020, questo album contiene la prima parte dell' esibizione dal vivo effettuata dal gruppo inglese il 29 settembre del 1969 presso il Concertgebow di Amsterdam, Olanda, concerto trasmesso anche radiofonicamente e di notevole qualita' sonora, noto per essere tra le migliori testimonianze live mai registrate della storica band, che da qualche mese aveva pubblicato la sua leggendartia rock opera "Tommy". Questa la lista dei brani contenuti: SIDE 1: 1. Heaven And Hell 2. I Can't Explain 3. Fortune Teller 4. Tattoo 5. A Quick One While He's Away SIDE 2: 1. Substitute 2. Happy Jack 3. I'm A Boy 4. My Generation. La seconda parte del concerto sarebbe stata pubblicata nell' aprile dello stesso 2020 con il titolo "Tommy - Live in Amsterdam 1969".
Euro
25,00
codice 2092086
scheda
Who My generation
Lp [edizione] nuovo  mono  EU  1965  polydor 
rock 60-70
Ristampa ufficiale del 2015 in mono, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Uk su Brunswick. Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Euro
24,00
codice 3033523
scheda
Who My generation (half-speed mastering)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1965  brinswick / polydor / umc 
rock 60-70
Ristampa del 2022, in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema half-speed mastering presso i prestigiosi Abbey Road Studios, copertina (con obi di presentazione ripiegato attorno alla costola) pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Uk su Brunswick. Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Euro
29,00
codice 2132626
scheda
Who My generation (left side year)
Lp [edizione] originale  mono  uk  1965  brunswick 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copia con moderati segni di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata sul fronte, pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Euro
375,00
codice 245595
scheda
Who My generation (left side year)
Lp [edizione] originale  mono  uk  1965  brunswick 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copertina laminata sul fronte (con un nome scritto sul retro a penna biro, e giusto lievi segni di invecchiamento sul retro), pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Euro
500,00
codice 216832
scheda
Who My generation (left side year)
Lp [edizione] originale  mono  uk  1965  brunswick 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent rock 60-70
prima veramente molto rara stampa inglese, ovviamente in mono (l' album non fu all' epoca pubblicato in versione stereofonica, in Uk), copertina laminata sul fronte, pressata da "Robert Stace", etichetta nera con "Deep groove", con scritte e logo argento in alto, nella primissima e rarissima variazione che vede l' anno di uscita a sinistra e NON in basso, "tax code" M/T stampato a destra, trail off matrix "...1B" su entrambi i lati. L' epocale primo album "My Generation", pubblicato dalla band inglese in Inghilterra nel Dicembre del 1965, nel suo originario mix mono (originariamente l' album non usci' in Inghilterra in versione stereo). Pubblicato in Inghilterra nel Dicembre del 1965 prima di ''A Quick One'', giunto al numero 5 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa dove usci' con il titolo ''The Who sing my generation''. Il primo album. Considerato come uno dei debutti piu' riusciti di tutti i tempi ed uno dei 10 dischi piu' seminali della intera musica rock, e' un album esplosivo e l'esempio piu' riuscito in assoluto di mod/pop/post r'n'b mai registrato. All'epoca della sua uscita la ferocia delle chitarre e la potenza della base ritmica non avevano precedenti e letteralmente stravolsero gli ascoltatori, divenendo presto i nuovi standard per un disco rock, l'album e' basato sulla potenza e sull'energia, ma e' anche un primo esempio del nichilismo tipicamente britannico che portera' oltre 10 anni piu' tardi alla nascita del punk inglese, il gruppo e' qui una vera macchina da guerra, basata sulla chitarra di Pete Townshend con le sue distorsioni ed i suoi accordi sospesi ("My Generation" ed "Out in the Street") e sulla batteria di Keith Moon, ma non vi e' solo potenza nella groove della band, vi sono influenze R&B e soul che si possono ascoltare specie nelle due covers, non a caso tratte dal repertorio di James Brown e Bo Diddley, le melodie beatlesiane di "The Good's Gone", "Much Too Much", "La La La Lies" e "The Kids Are Alright", mentre anche dal punto di vista dei testi vi e' una vera rivoluzione, con la cruda ironia di "A Legal Matter", che fa da contrappunto a "The Ox", strumentale che con le sue distorsioni ed i suoi feedback a base di basso in saturazione cogliera' in pieno lo spirito rivoluzionario e metropolitano del 1965. Un album stratosferico e mai piu' superato, nemmeno dagli Who stessi, per convinzione potenza e pura energia. Certamente una delle opere cardine della intera musica del secolo passato.
Euro
750,00
codice 109998
scheda

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