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Bianchi maurizio & land use
tse-k (handmade sleeve, signed!)
lpm [edizione] originale stereo ita 2007 smallvoices
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa, con l' originaria copertina sostituita dallo stesso artista da una COPERTINA ESCLUSIVA REALIZZATA A MANO, con un collage di foto su una copertina neutra bianca, ed AUTOGRAFATA SU UNO DEI DUE LATI DA MAURIZIO BIANCHI STESSO, etichetta nera con scritte bianche e amaranto, catalogo SVV011. Uscito nel 2007 in esclusiva per l' etichetta italiana Small Voices, questo minialbum contiene due lunghe ed atmosferiche composizioni ("Prinp" e "Neuronal Loss") concepite durante il 2005 dal musicista e compositore Maurizio Bianchi insieme con il progetto olandese Land Use, specializzati nella sperimentazione sull' utilizzo di drones. Assente dalle scene per qualche tempo, Bianchi ha ultimamente dato vari segnali di rinnovata vitalita' artistica, questo "Tse-K" lo conferma ancora in grado di proseguire il suo percorso artistico lontano dalla banalita'. I suoi lavori trovano ispirazione nelle sperimentazioni di musica contreta che sin da inizio secolo anno rappresentato la frangia piu' estremista della ricerca musicale intenta a scandalizzare e raggiungere le sfaccettature piu' sfumate e nascoste della psiche umana. Il progetto MB contemporaneo e vicino alle sperimentazioni dei Whitehouse, Throbbing Gristle e Nocturnal Emission, ma con eguali analogie a Kluster o Tangerine Dream, oggi gode di una fama mondiale ed i suoi lavori sono tra le opere maggiormente ricercate dai collezionisti di musica concreta, sperimentale e di ricerca.
Biffy clyro
Ellipsis
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2016 warner bros
indie 2000
indie 2000
“Ellipsis” (2016), settimo album dei Biffy Clyro, esce a tre anni di distanza da “Opposites” (2013), doppio concept album. Ecco, “Ellipsis” è un lavoro più lineare: nel senso che è una raccolta di canzoni, undici per la precisione. Dopo il grande successo di pubblico (che continua da anni) il gruppo di Kilmarnock continua a proporre la sua formula magica: alternative rock radiofonico datato anni duemila. Anche se per certi aspetti, in questo nuovo disco, il trio cerca di dare ai propri brani nuove sfumature: le venature country di “Small Wishes”, od ancora quelle elettroniche di “Re-arrange” e post-hardcore di “On a Bang”. Trio scozzese, proveniente da Kilmarnock, villaggio situato nei pressi di Glasgow, tra emo core e indie rock, con una base musicale potente e compatta, dagli influssi grunge e metal, ed un cantato di tipo melodico ed atmosferico, occasionalmente la band allenta la tensione dei brani concedendosi aperture strumentali di tipo acustico, con influenze verso i Metallica e i Rush e riferimenti a, Soundgarden, Lighting Bolt. Hanno debuttato nel 2002 con "Blackened sky", cui succedono "The vertigo of bliss" nel 2003, "Infinity land" nel 2004, "Puzzle" nel 2007, "Only revolution" nel 2009, "Opposites" nel 2013 e “Ellipsis” nel 2016.
Big boys
frat cars ep
7"ep [edizione] nuovo stereo eu 1980 big boys
punk new wave
punk new wave
ristampa limitata in 500 copie come da adesivo posto sul retro della busta di plastica trasparente esterna, pressocche' identica alla rarissima prima tiratura autoprodotta, copertina senza barcode, ripiegata in due attorno al disco, etichetta completamente bianca, foro al centro largo. Lo storico 7" ep d' esordio della leggendaria hardcore punk band texana, con quattro brani ("Frat Cars, "Heartbeat", "Movies" e "Influence") gia' assolutamente indicativi di quello che il gruppo produrra' negli anni a venire; hardcore punk ricco di elementi intriganti che rendevano il gruppo sin da questo primo tassello della sua discografia davvero originale ed atipico, con una componente melodica che qua' e la' emergeva, un approccio libero di rifarsi ad influenze svariate, come il funk (un funk "altro" imparentato con i Gang of 4 ed altri gruppi post punk inglesi) o il jazz. La prima seminale band di Tim Kerr, poi anche nei Poison 13 e nei Jack o' Fire, oltre che titolare della T/K, una delle etichette piu' attive dei '90 in ambito garage punk blues. Paragonabili forse solo ai Minutemen, i Big Boys furono capaci di raccogliere l' eredita' del primo punk rock americano non solo spingendo sul pedale dell' acceleratore (sufficientemente abbassato, comunque, da poterli includere nella nascente scena hardcore) ma anche aprendosi a mille influenze diverse ed imprevedibili, dal funk al jazz, che fanno della loro produzione (due albums in studio, uno dal vivo a meta' con i Dicks, molti singoli e partecipazioni a raccolte, oltre a varie pubblicazioni postume) una delle piu' stimolanti ed influenti di tutta la scena americana dell' epoca.
Big brother & the holding co.
live at the carousel ballroom 1968
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1968 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile, ricca di foto e note all' interno, etichetta "custom", adesivo di presentazione sulla busta esterna. Uscito nel 2012, contiene quattrodici brani, di cui 13 registrati dal vivo il 23 giugno 1968 al Carousel Ballroom di San Francisco, e l' ultimo registrato sempre dal vivo il 22 giugno dello stesso anno. Certamente piu' grezza di quella di "Cheap Thrills", la registrazione rende comunque splendidamente giustizia alla grandezza on stage del gruppo guidato da Janis Joplin, con molti dei grandi classici del gruppo. Il suono del gruppo e' potente e selvaggio, ma anche totalmente immerso nelle atmosfere della psichedelia imperante, capace di mettere insieme tracce di R&B e partiture di chitarra distorte e fuzz, degne dei Quicksilver talora, con brani originali e straordinarie covers reinventate, con la voce della Joplin straordinariamente viscerale ed emozionante. Ecco la lista dei brani inclusi: A1 Combination Of The Two A2 I Need A Man To Leave A3 Flower In The Sun A4 Light Is Faster Than Sound B1 Summertime B2 Catch Me Daddy B3 It's A Deal B4 Call On Me C1 Jam - I'm Mad (Mad Man Blues) C2 Piece Of My Heart C3 Coo Coo D1 Ball & Chain D2 Down On Me D3 Call On Me.
Big brother & the holding co.
live at the grande ballroom, detroit, michigan, march 2, 1968 (RSD 2024)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1968 columbia / legacy / sony
rock 60-70
rock 60-70
EDIZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL BLACK FRIDAY RECORD STORE DAY DEL NOVEMBRE 2024, adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeve. Pubblicato per la prima volta ufficialmente in occasione del Black Friday Record Store Day del 29 novembre 2024, questo album contiene, per la prima volta pubblicata ufficialmente, l' intera registrazione (di straordinaria quelita' sonora) del concerto effettuato dalla grande cantante texana con la sua prima band, i Big Brother, il 2 marzo del 1968 al Grande Ballroom di Detroit, Michigan, un' ulteriore, imperdibile testimonianza della grandezza on stage del gruppo guidato da Janis Joplin, tra il primo album "Big Brother & the Holding Company" ed il secondo epocale "Cheap Thrills", che uscira' nell' agosto dello stesso 1968, Il suono del gruppo e' potente e selvaggio, ma anche totalmente immerso nelle atmosfere della psichedelia imperante, capace di mettere insieme tracce di R&B e partiture di chitarra distorte e fuzz, degne dei Quicksilver talora, con brani originali e straordinarie covers reinventate, con la voce della Joplin straordinariamente viscerale ed emozionante. Ecco la lista dei brani inclusi: "Catch Me Daddy", "Magic of Love", "Coo Coo", "Piece of My Heart", "Combination Of The Two", "Down On Me", "All is Loneliness" e "Ball & Chain".
Big country
The crossing (blue textured sleeve)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 mercury / umc
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2023, copertina pressoche' identca alla prima tiratura, con l' originario effetto textured in rilievo, nella sua versione in colore blu, e corredata di inner sleeve con testi. Uscito in Inghilterra nel giugno del 1983, giunto al terzo posto delle classifiche inglesi ed al 18esimo di quelle americane (in Usa uscira' nel luglio dello stesso anno), pubblicato prima di "Steeltown", il primo e migliore album del politicizzatissimo gruppo scozzese formato da Stuart Adamson dopo la sua fuoriuscita dagli Skids. Prodotto da Steve Lillywhite, uscito in Inghilterra nel giugno del 1983 ed in America il mese successivo, e' un album dal grande impatto e di notevole originalita', tra anthemico rock chitarristico e tradizione folk, con un particolarissimo uso della chitarra elettrica che spesso ricorda il suono delle cornamuse scozzesi, tanto da far coniare per loro il termine "bagpipe guitar". Un disco forse datato, ma in cui continua a colpire la forza di alcuni episodi, come i singoli "Harvest Home" e soprattutto "In a Big Country" e "Fields of Fire", che spinsero l' album fino al terzo posto delle classifiche inglesi (fu anche 18esimo negli Stati Uniti). L' album fu solo il primo tassello di un successo che arrise a lungo alla band, e che sara' ancora piu' grande gia' dal successivo "Steeltown", che chiudera' il loro miglior periodo.
Big mama thornton
Sassy mama! (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1975 Vanguard
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa con copertina pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1975 dalla Vanguard negli USA ed in Europa, uno degli ultimi album della grande cantante afroamericana. Prodotto da Ed Bland, proveniente dal South Side di Chicago, inciso ai Vanguard 23rd studios di New York da Big Mama (voce) con Paul Griffin (tastiere), Jimmy Johnson (batteria), Buddy Lucas (sax tenore), Wilbur Bascomb (basso), Cornell Dupree (chitarra) e Ronnie Miller (chitarra in "Big mama's new love"), "Sassy mama!" trasporta il vibrante blues della cantante nel cuore del sound degli anni '70: musicalmente non lontano da quello dei Blues Brothers, ma più inclinato verso il blues elettrico che verso il soul, e con la voce di una grandissima interprete femminile alla guida, ora profonda e dolente, ora graffiante ed ancora potente. Questa la scaletta: "Rolling stone", "Lost city", "Mr. Cool", "Big mama's new love", "Private number", "Sassy mama", "Everybody's happy (but me)". Proveniente da Montgomery, Alabama, la cantante blues Big Mama Thornton (1926-1984) era in possesso di una voce potente ed impositiva, che rifletteva un temperamento forte e scontroso; sebbene non goda di grandissima fama, e' stata una artista in certo modo seminale per la storia del rock, in quanto il suo unico grande successo, ''Hound dog'' (composto da Leiber e Stoller, e da lei registrato nell' agosto del 1952 e pubblicato nel febbraio del 1953), venne poi interpretato nel 1956 da Elvis Presley in chiave rock'n'roll fruttando un successo ancora piu' ampio; piu' tardi, fra i brani classici interpretati da Janis Joplin figurera' anche ''Ball and chain'', un'altra composizione di Big Mama che nella versione originale godette di buon successo.
Big scenic nowhere (fu manchu, yawning man)
Lavender blues
12" [edizione] nuovo stereo eu 2020 heavy psych sounds
indie 2000
indie 2000
ep uscito dopo il debutto, Vision beyond horizon, tre brani di " suono pastoso e psichedelico, con un pizzico di space rock e una matrice di suoni desertici, oltre ad alcuni passaggi progressivi e riff hard rock vecchia scuola".
La band in questo episodio, guidata da Bob Balch dei Fu Manchu e dai membri principali Gary Arce degli Yawning Man e Tony Reed dei Mos Generator, comprende Per Wiberg (Opeth, Spiritual Beggars) al sintetizzatore e al piano, Daniel Mongrain (Voivod) alla chitarra e Chris Goss dei Masters Of Reality. Musicalmente un'incontro nel deserto Mojave della California di differenti stili dallo stoner-rock al più classico heavy rock, sulla falsariga delle desert sessions.
Big scenic nowhere (fu manchu, yawning man)
Long morrow
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 heavy psych sounds
indie 2000
indie 2000
Il secondo album del supergruppo. progetto di Gary Arce dei Yawning Man e Bob Balch dei Fu Manchu, comprendente inoltre Tony Reed (Mos Generator), Mario Lalli (Fatso Jetson, Yawning Man), Per Wiberg (Spiritual Beggars), Bill Stinson (Yawning Man), Nick Oliveri (Mondo Generator, ex-Kyuss), Lisa Alley e Ian Graham (entrambi dei The Well), Alain Johannes (Them Crooked Vultures, Chris Cornell, Eleven), Mario Lalli, Kylen Reed. Musicalmente un'incontro nel deserto Mojave della California di differenti stili dallo stoner-rock al più classico heavy rock, sulla falsariga delle desert sessions.
Big scenic nowhere (fu manchu, yawning man)
Vision beyond horizon
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 heavy psych sounds
indie 2000
indie 2000
vinile nero. copertina apribile. Il debutto del supergruppo, progetto di Gary Arce dei Yawning Man e Bob Balch dei Fu Manchu, comprendente inoltre Tony Reed (Mos Generator), Mario Lalli (Fatso Jetson, Yawning Man), Per Wiberg (Spiritual Beggars), Bill Stinson (Yawning Man), Nick Oliveri (Mondo Generator, ex-Kyuss), Lisa Alley e Ian Graham (entrambi dei The Well), Alain Johannes (Them Crooked Vultures, Chris Cornell, Eleven), Mario Lalli, Kylen Reed. Musicalmente un'incontro nel deserto Mojave della California di differenti stili dallo stoner-rock al più classico heavy rock, sulla falsariga delle desert sessions.
Big star
n.1 record (ltd. blue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 klimt
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2024, in vinile 140 grammi di colore blu, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara stampa uscita su Ardent. Il primo album del gruppo di Memphis guidato dall' ex Box Tops Alex Chilton, qui ancora con Chris Bell in formazione, pubblicato in America nel maggio del 1972 prima di "Radio City", non entrato nelle classifiche americane ne' in quelle inglesi (in Uk uscira' solo nel settembre del 1978). Come fatto notare da un influente critico Americano, il problema con le opere che hanno influenzato l'arte sucessiva e' che probabilmente l'ascoltatore gia' conosce cio' che tale influenza ha prodotto e quindi gran parte della sorpresa dovuta alle innovazioni dell'originale viene perduta all'ascolto a posteriori; e' questo il caso di questa leggendaria opera , ascoltata dai piu' decenni dopo la sua originaria pubblicazione, all'epoca della quale vendette poche centinaia di copie, ed il cui ascolto oggi ricorda in maniera talora evidente Tom Petty & the Heartbreakers ed i R.E.M., solo per citarne alcuni dei tanti che invece a dischi come questo hanno largamente attinto. Le caratteristiche che rendono questo "N.1 Record" cosi' seminale vanno ricercate nelle differenze della musca e dei suoni che caratterizzavano la musica rock nel 1972, cosi' lontana da cio' che proponevano i Big Star i quali (ad eccezione forse dei Badfinger e dei Raspberries almeno in America) erano in epoca di pieno progressive o di glam rock decadente l' unica band a proporre e rinnovare il classico pop soul, arrichendolo di intricate melodie e sopraffine armonie vocali, elementi beatlesiani, folk rock, e non senza un tocco di psichedelia, secondo una ricetta a cui attingeranno in tanti negli anni a venire, primi tra tutti forse gli Sneakers che avrebbero originato i DB's, quindi il piu' raffinato power pop di fine decennio, e poi negli anni '80 innumerevoli artisti e gruppi, sovente ottenendo riscontri e successo che certo i Big Star non hanno mai nemmeno sfiorato negli anni della loro attivita', anche se raramente hanno raggiunto la frerschezza, l'ispirazione e la concretezza stilistica di questo leggendario lavoro, che al di la' delle considerazioni storico-stilistiche, rimane una straordinaria testimonianza dello spirito piu' popolare e al tempo innovativo della musica rock del decennio. Due dischi spledidi seguirono questo esordio; significativo che il terzo, registrato nel '74, abbia visto la luce solo nel '78, immediatamente considerato uno dei dischi piu' belli della storia del rock da gran parte della critica. Poco dopo la pubblicazione del disco Chris Bell, talentuosissimo artista in perenne fuga da se stesso, rimase ucciso in un incidente stradale, mentre Chilton aveva gia' iniziato una carriera solista e di produttore ricca di capitoli memorabili, sebbene sempre lontanissima dal successo che aveva avuto, ancora adolescente, con i Box Tops.
Big star
sister lovers - 3rd
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1978 pvc / private
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa private presso, copertina senza barcode pressoche' identica alla seconda versione del disco, uscita con il titolo "Sister Lovers" e copertina rinnovata su PVC nel 1985, dopo la prima rarissima edizione sempre su Pvc del 1978, intitolata semplicemente "3rd". Uscito nel luglio del 1978 su PVC in Usa ed in Inghilterra su Aura con titolo "The Third Album" ed alcuni brani cambiati, dopo "No. 1 Record" e "Radio City", non entrato nelle classifiche ne' in Usa ne' in Uk, il terzo leggendario album. Indicato immancabilmente e comprensibilmente come uno dei dischi piu' belli della storia del rock, "3rd" e' un magnifico e sfortunato capolavoro, registrato nel 1975, con il gruppo di Memphis ormai allo sbando, e pubblicato solo nel 1978, lo stesso anno della morte di Chris Bell che aveva condiviso nel primo album ed in parte del secondo la guida della band con Alex Chilton, gia' adolescente prodigio di straordinario successo con i Box Tops nei '60's. Un disco da isola deserta, giustamente assurto negli anni ad oggeto di culto, sebbene con clamoroso ritardo. Se i primi due lavori, belli non poco, dei Big Star avevano creato una commistione straordinaria tra soul e pop bianco di matrice beatlesiana, qui sembra di sentire i migliori Velvet Underground alle pree con il soul (valga per mille parole la cover inenarrabile di "Femme Fatale"), per un risultato difficilmente immaginabile dove cio' che emerge e' infine una sensibilita' artistica ed interpretativa personalissima ed una musica intensa fino alllo struggimento, in classici senza tempo come "Holocaust" e "Kangaroo", da lasciare senza fiato. Molti sono i debiti del rock con Alex Chilton, negli anni a venire impegnato come solista e produttore (i Cramps, tra le sue scoperte), sempre lontano dalle prime pagine delle riviste....
Big thief
Capacity (reissue eco-colour)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2017 4ad
indie 2000
indie 2000
Ristampa del 2025 da parte della 4ad su vinile colorato e copertina apribile, adesivo su cellophane. Big Thief, quartetto newyorkese con all’attivo quattro dischi, “Masterpiece” (2016) , “Capacity” (2017), "u.f.o.f." e "two hands" (2019). La proposta musicale della band, capitanata da Adrianne Lenker si caratterizza per la capacità di mettere sullo stesso piano l’intimismo cantautoriale, folk e melodie chitarristiche da gruppo rock.
“Capacity” (2017), secondo album dei newyorkesi Big Thief - pubblicato a un anno distanza dal disco d’esordio “Masterpiece” (2016) – riprende la cifra stilistica del debutto e la rende più matura e convincente : Adrianne Lenker è l’autrice di una serie di brani toccanti, dal forte impatto emozionale.
Biglietto per l'inferno
Biglietto per l'inferno (white vinyl, 50th anniversary ed.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 ams
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, IN VINILE BIANCO, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura del 1974, corredata di inserto con note, foto e testi. Nati nel 1972 a Lecco, dalle ceneri di Gee e Mako Sharks, Un Biglietto per l'Inferno sono tuttora considerati uno dei piu' influenti gruppi prog italiani di sempre, nonostante la produzione di un solo LP, questo album omonimo del 1974. Il gruppo ebbe un'intensa attivita' dal vivo, che creo' un suono potente guidato dalle doppie tastiere di Banfi e Cossa e dalla chitarra solista di Mainetti, con interventi di flauto del cantante Claudio Canali. L'album e' reputato da molti un capolavoro, il suo suono di derivazione hard rock e' impreziosito al punto giusto da tastiere e flauto, e i testi sono forti e d'effetto. I cinque lunghi brani sono tutti molto belli, due tra di essi, Una strana regina e Confessione vennero anche pubblicati su 45 giri, il secondo dei due in versione strumentale, con lo stesso disegno di copertina dell'album, la foto, ormai classica, del cantante Claudio Canali mentre salta, opera di Caesar Monti. Un secondo album venne registrato ed era pronto per essere stampato, con la produzione di Eugenio Finardi come pure un singolo tratto dall'LP, ed il gruppo aveva anche ricevuto un'offerta di produzione da Klaus Schulze, ma la fine della casa discografica Trident porto' il Biglietto per l'Inferno a sciogliersi dopo alcuni concerti in Italia e Svizzera alla fine del 1975.
Bionic boogie (gregg diamond)
Bionic boogie
Lp [edizione] originale stereo ita 1977 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
Prima stampa italiana, copertina con leggeri segni di invecchiamento, label rossa con scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, logo Polydor bianco e nero in alto, catalogo 2391 322, data sul trail off del lato B 30/01/78, timbro SIAE del secondo tipo, in uso tra il '75 ed il '78/79, con marchio SIAE che ancora ne occupa l'intero cerchio centrale. Pubblicato nel 1977 dalla Polydor nel Regno Unito e negli USA, il primo album dei Bionic Boogie, precedente "Hot butterfly" (1978). L'album si apre con le due più grandi hits del gruppo, "Dance little dreamer" e "Risky changes", entrambe giunte in vetta alla classifica statunitense dei singoli dance, la prima in mid tempo, la seconda più dinamica e spinta nel groove, entrambe condite da arrangiamenti di archi dal sapore mondano e sensuale, "Risky changes" anche percorsa da una trama pianistica che sembra preannunciare certe melodie fatte proprie dalla house music dieci anni dopo. Questa la scaletta: "Dance Little Dreamer", "Risky Changes", "Don't Lose That Number (Mumbo Jumbo)", "Boogie Boo", "We Must Believe In Magic", "Stop The Music", "Feel Like Dancing", "Big West". Originario della Pennsylvania, il multistrumentista, compositore e produttore americano Gregg Diamond (1949-1999) è ricordato per la sua attività sulla scena disco music dei tardi anni '70. Fece parte nei primi anni '70 del gruppo rock Five Dollar Shoes, autori di un eponimo album nel 1972, poi alcuni anni dopo formò i Bionic Boogie, apprezzato gruppo di musica disco che pubblicò una manciata di album e numerosi singoli fra il 1977 ed il 1979, ottenendo un importante successo nel 1978 con il singolo ''Dance little dreamer'', giunto in vetta alla classifica dance americana. Un altro brano importante dei Bionic Boogie è ''Hot butterfly'' (1978), in cui canta Luther Vandross, e che sarà poi coverizzato da più artisti. Diamond pubblicò anche un paio di album solisti nello stesso periodo, sempre in stile disco.
Bjork
debut
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1993 one little indian
indie 90
indie 90
Ristampa con copertina pressocche' identica a quella della prima tiratura, con apertura in alto. Pubblicato nel luglio del 1993 dalla One Little Indian in Gran Bretagna, dove giunse al terzo posto in classifica, e dalla Elektra negli USA, dove arrivo' al 61ø posto in classifica, ''Debut'' e' il secondo album solista di Bjork, uscito dopo il lontano ''Bjork'' (1977, inciso a soli dodici anni) e prima di ''Post'' (1995). ''Debut'' puo' considerarsi il primo vero album solista di Bjork, vista la sua giovanissima eta' all'epoca dell'eponimo album del 1977. Considerato da molti il suo disco piu' bello, ''Debut'' consiste in un raffinato e sognante pop, che passa dalla rarefatta e languida atmosfera di ''Venus as a boy'', con i suoi arrangiamenti di archi e l'originale sezione ritmica, alla miscela di dance e pop in ''There's more to life than this'', per arrivare alla ballata ''Like someone in love'', dove il caldo canto di Bjork e' accompagnato dall'arpa. Gli arrangiamenti eclettici e mai invadenti mettono in risalto la voce della cantante, che sembra a tratti indossare i panni delle classiche cantanti blues e jazz di altre epoche, in chiave piu' moderna. Il disco, che vede la collaborazione di Nellee Hopper (produttore di Soul II Soul e Massive Attack) e di Talvin Singh, fu un grande successo di critica e di pubblico, apprezzato sia dal pubblico indie che da quello della dance elettronica.
Bjork
Homogenic
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1997 one little indian
indie 90
indie 90
Ristampa, inner sleeve, copertina con apertura sul lato superiore. Pubblicato nel settembre del 1997 dalla One Little Indian in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto in classifica, e dalla Elektra negli USA, dove arrivo' al 28ø posto in classifica, ''Homogenic'' e' il terzo album di Bjork, uscito dopo ''Post'' (1995) e prima della colonna sonora ''Selmasongs'' (2000). Considerato dalla critica uno dei migliori album della celebre artista islandese, ''Homogenic'' e' un disco dalle tinte scure, carico di sofferenza interiore e di tensione emotiva, a dispetto delle sonorita' distese e dei ritmi lenti dei brani, che sono comunque immersi in un'atmosfera glaciale ed oscura, facendo da contrappunto agli squarci emotivi della voce di Bjork. Un album introspettivo ed atmosferico, che si distanzia dalle tendenze dance e pop di alcuni dei suoi lavori precedenti pur senza abbandonarle del tutto, arricchito da accompagnamenti di archi, con ritmi ipnotici e suggestivi tappeti di tastiere. Considerato dalla critica uno dei suoi dischi piu' avventurosi ed una delle sue performance piu' intense dal punto di vista vocale, ''Homogenic'' mostro' un lato diverso dell'immagine e della musica di Bjork, lontano da quello quasi fiabesco espresso nei lavori precedenti.
Bjork
post
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1995 one little indian
indie 90
indie 90
Ristampa in vinile 180 grammi, inner con i testi, etichette custom, pressoche' identica alla prima tiratura del 1995. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1995 dopo ''Debut'' e prima di ''Homogenic'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numero 32 di quelle Usa. Il secondo album. Pubblicato dopo che le pressioni e le aspettative in seguito al celeberrimo debutto erano oramai altissime, il secondo lavoro di Bj”rk supera nel risultato e nelle intenzioni l' electronic pop del primo LP, l'album mostra sfaccettature finora inedite, dall' industrial di "Army of Me", alla fiaba moderma di "Isobel", la produzione e gli arrangiamenti sono opera del ''vecchio'' Nellee Hooper, affiancato inoltre da nomi quali Graham Massey degli 808 State, Howie B. e Tricky, che aiutano ad incorporare pulsioni orchestral/elettroniche/trip-hop nella musica di Bjork, vedi "Hyperballad", che ricorda addirittura Aphex Twin. Tra i brani piu' sorprendenti e riusciti "Enjoy", "Possibly Maybe", "It's Oh So Quiet" o la quasi orchestrale "You've Been Flirting Again", bellissima poi la ipnotica e sperimentale "Headphones". Questo album dimostra come il lavoro di Bjork sia sempre stato in continuo cambiamento ed alla ricerca di un contesto piu' complesso e futuribile, caratteristica che verra' sviluppata nel futuro in maniera totale e continua.
Bjork
Vespertine
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2001 one little indian
indie 90
indie 90
Ristampa con copertina apribile, vinile pesante. Album del 2001 dell'artista islandese, uscito a quattro anni di distanza dal precedente 'homogenic', e dopo l'interpretazione del ruolo di Selma nel film/musical di Lars Von Trier 'dancing in the dark' e la composizione della relativa colonna sonora 'selmasongs', rappresenta una specie di summa del suo percorso artistico, in cui si ravvisano sia tracce del primo periodo, 'debut' e 'post', cosi' come sonorita' e temi gia' sentiti in 'homogenic' e 'selmasongs'. la gestazione dell'album, come riportato dalla stessa Bjork, e' avvenuta in solitudine nella sua casa, con il supporto tecnico di un laptop, e l'intento di comporre una musica dal carattere sereno e quieto, in cui la voce, che raramente si innalza al di sopra del sussurro, la base ritmica, quasi un'imitazione delle pulsazioni del battitto del cuore e del respiro, e gli arrangiamenti delicati costituiscono un insieme intimo, fragile ed ipnotico. registrato con la collaborazione di Matmos.
Bjork brant - trio - (kyuss)
Once upon a time in the desert (ltd cactus)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 duna
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile viola di 200 copie. descrizione della label: Brant Bjork (Kyuss, Fu Manchu) ha trascorso oltre un quarto di secolo nell'epicentro del rock desertico californiano. Insieme a Mario Lalli (Yawning Man, Fatso Jetson, Desert Sessions) al basso e Ryan Gut, ex membro della Brant Bjork Band, alla batteria, ha registrato "Once Upon A Time In The Desert", un album di rock'n'roll desertico organico con un groove fluido.
Ex batterista di Kyuss (dei quali è co-fondatore) e Fu manchu, proprietario dell'etichetta El camino, poi ribattezzata Duna, pubblica il suo primo album solista "Jamalanta" nel 99; Influenzato dal classico rock'n'roll e dall'hard rock degli anni '70, partecipa anche alle celebri "Desert sessions" di Josh Homme, nella primissima formazione dei Queens of stonage e suona nei Mondo Generator in "Cocaine rodeo" (2000). Un ulteriore progetto sono i Brant Bjork and The Bros, che esordiscono nel 2005 con "Saved by magic" e proseguono nel 2007 con "Somera sol". Nel 2013 Bjork partecipa alla reunion dei Kyuss, realizzando il doppio "Peace", con John Garcia, piu 'Nick Olivieri (nei Kyuss dal 92) e il chitarrista Bruno Fevery (sostituto di Homme nei Kyuss Lives).
Black country, new road
Forever howlong
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 ninja tune
indie 2000
indie 2000
doppio vinile 140 grammi riciclato, copertina apribile, adesivo su cellophane. Il terzo album in studio, vede la band proseguire la ricerca stilistica, dopo l’abbandono dell’ex frontman Isaac Wood, tra art-rock e folk, con vari membri che si alternano alla voce. Note a seguire
Black country, new road
Forever howlong (ltd)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 ninja tune
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in doppio vinile 140 grammi riciclato blu, copertina esclusiva apribile, adesivo su cellophane. Il terzo album in studio, vede la band proseguire la ricerca stilistica, dopo l’abbandono dell’ex frontman Isaac Wood, tra art-rock e folk, con vari membri che si alternano alla voce. Note a seguire
Un ensemble di sette musicisti nato nel 2018 dalle ceneri dei nervous conditions, che contiene voce, doppia chitarra, basso, batteria, sassofono, violino e tastiere, per una musica trans-genere che parte da composizioni strumentali di post-math-rock con riferimenti a Tortoise, June of 44, Karate o Slint ma che viene arricchito da variabili free-jazz e klezmer.
Black doldrums
In limerence (clear blue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 fuzz club
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile celeste. adesivo su busta esterna. Presentazione a cura della label:
In Limerence” è il secondo album del trio londinese Black Doldrums. Descritto da Uncut come “una feroce combinazione di post-punk, riverbero, drone e melodia”, il loro post-punk gotico e lunatico è qui al massimo della sua purezza e dell'atmosfera. Co-prodotto da Theo Verney (English Teacher, TRAAMS, Egyptian Blue), il disco uscirà il 18 ottobre 2024 per Fuzz Club. Alla ricerca di un suono più pulito e diretto che catturasse comunque l'intensità vorticosa dei loro spettacoli dal vivo, le familiari influenze darkwave e shoegaze dei Black Doldrums sono qui contrapposte a momenti “goth-pop” ventilati e scintillanti.
Black elephant
The fall of the gods (splatter)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 small stone
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile splatter. Note a cura della label: Heavy blues, check... fuzz, check... psichedelico, check! A 14 anni di esistenza, gli italiani Black Elephant tornano con un album mostruoso intitolato "The Fall Of The Gods". Stiamo parlando di materiale da album dell'anno! È così bello. Nel 2018 la band ha scatenato "Cosmic Blues", un vero classico underground. Nel 2020 la band ha prodotto "Seven Swords" a tema giapponese. Il DNA condiviso tra questi due album è molto semplice: entrambi sono raccolte di groove pesanti classici, che scelgono il meglio che gli anni '70, '90 e '10 avevano da offrire in riff da far sciogliere il viso. "The Fall Of The Gods" continua la tradizione dei loro due precedenti gioielli sonori e porta davvero le cose a un livello più pesante, sia in senso figurato che letterale. È presente un'ampia gamma di dinamiche (mi vengono in mente All Them Witches). Accenni di Hendrix si fondono con momenti di shoegaze anni '90 (pensate all'album 'A Storm In Heaven' dei Verve), e poi si dirige verso una lunga autostrada nel deserto che farebbe sentire a casa Brant Bjork. I pedali fuzz predicano, il cielo si spacca e i riff si infrangono. Il mondo sta finendo comunque. Tanto vale divertirsi un po'.
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1999 Touch & go
indie 90
indie 90
Contiene un inserto; etichetta custom bianca e nera con scritte rosse. Il secondo affascinante album del trio di San Diego, uscito dopo "1" e prima di "3". Uno dei capolavori del gruppo, fatto di canzoni struggenti e coinvolgenti, secondo capitolo in cui il clima asciutto e desolato del primo disco, incentrato su un tipo di cantautorato sofferto e malinconico, grazie ad una formazione allargata, si arricchisce di atmosfere retro' che comprendono i suoni della fisarmonica e degli strumenti a fiato. I Black Heart Procession vengono fondati dal cantante P. Jenkins e dal tastierista T. Nathaniel nel 1997 come progetto collaterale ai Three Mile Pilot, che poi abbandonano definitivamente, ingaggiando il batterista M. Rubalcaba in pianta stabile, tra i gruppi migliori della seconda meta' dei '90, impossibile non rimanere invischiati nelle atmosfere indefinibili e sospese delle loro oscure e sofferte ballate elettrico acustiche, che portano l'impronta di autori quali Nick Cave e Tom Waits, filtrata attraverso una formazione piu' indie rock.
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