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Velvet underground
white light / white heat (+3 tracks)
Lp [edizione] nuovo mono eu 1967 vinyl lovers
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del '67, in cartoncino liscio senza barcode, con teschio visibile in controluce in basso a sinistra, ma con piccolo logo "Vinyl Lovers" in alto, senza codice a barre sul retro; tre brani aggiunti in questa edizione a quelli originari ("Stephanie Says", "Temptation Inside Your Heart" e "Hey Mr. Rain", registrate nell' ultima session in studio con John Cale in formazione, nel febbraio del 1968). Il secondo album, uscito dopo ''Velvet Underground & Nico'' e prima di ''The Velvet Underground", pubblicato negli Usa nel dicembre del 1967 e giunto al 199esimo posto della classifica americana, non entrato invece nella classifica inglese dove usci' nel giugno del 1968. Registrato in un unica session nel settembre del 1967, con un suono scarno, quasi proto punk, notturno e metropolitano, quasi improvvisando, senza piu' la musa ispiratrice Nico ed Andy Warhol, contiene brani assolutamente devastanti, tra cui le leggendarie ''Sister ray'', di 17 minuti, e 'White light white heat''. Opera per alcuni anche superiore, nella sua perversa carica (auto)distruttiva, al primo album, sara' influenza determinante per tutta la scena newyorkese del CBGB's della seconda meta' degli anni '70, certamente un esempio incredibile ed inarrivabile di come la musica, nel secolo trascorso, sia stata lo specchio fedele delle pulsioni e tensioni sociali ed artistiche, qui mirabilmente rappresentate nella raffigurazione sonora delle fredde e dure strade di New York, dove imperava l' eroina e non l' Lsd, lontanissime, non solo geograficamente, dalla assolata, ricca e psychedelica california degli studenti con i vestiti a fiori di Berkeley, all' epoca ancora in piena estate dell'amore. Un capolavoro colossale.
Velvett fogg
velvett fogg (censored sleeve + 1 track)
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1969 akarma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2006, in vinile 180 grammi, arricchita della presenza del brano "Telstar 69" (originariamente facciata A del primo singolo del gruppo, uscito su Pye nel 1968), copertina cartonata, pressoche' identica a quella della prima rarissima tiratura uscita in Uk su Pye, ma con l' immagine sul fronte spostata un po' in basso per non lasciare vedere i seni nudi delle due donne fotografate insieme ai componenti del gruppo, con barcode ed indirizzo web della Cometrecords sul retro, etichetta multicolorata con santone su un lato, ed in bianco e nero sull' altro, con sito web ed e-mail della Cometrecords, catalogo AK377. Un album dallo status leggendario, passato alla storia anche per la copertina, davvero provocatoria per l' epoca, in cui si facevano notare due fanciulle con i seni scoperti e dai corpi dipinti. Le note del retrocopertina sono state scritte da John Peel; la band suonava un ispirato mix, tipico del passaggio tra gli anni '60 ed i '70, di psichedelia e progressive con organo e chitarra elettrica in primo piano, il sound underground ed originale uniti alle melodie psichedeliche, ha reso questo lavoro uno tra i piu' ricercati dell' intero periodo. Il gruppo si sciolse nel 1969 e l' organista Frank Wilson ed il cantante Paul Eastment formarono altre due leggendarie formazioni, ovvero i Warhorse ed i Ghost.
Velvett fogg
velvett fogg (ltd. green / white marbled)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023 in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA DI 750 COPIE, NUMERATE SUL RETRO, IN VINILE VERDE E BIANCO CON EFFETTO MARMORIZZATO, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in Uk su Pye. Un album dallo status leggendario, passato alla storia anche per la copertina, davvero provocatoria per l' epoca, in cui si facevano notare due fanciulle con i seni scoperti e dai corpi dipinti. Le note del retrocopertina sono state scritte da John Peel; la band suonava un ispirato mix, tipico del passaggio tra gli anni '60 ed i '70, di psichedelia e progressive con organo e chitarra elettrica in primo piano, il sound underground ed originale uniti alle melodie psichedeliche, ha reso questo lavoro uno tra i piu' ricercati dell' intero periodo. Il gruppo si sciolse nel 1969 e l' organista Frank Wilson ed il cantante Paul Eastment formarono altre due leggendarie formazioni, ovvero i Warhorse ed i Ghost.
Ventures
blue sunset (japan only - red vinyl)
Lp [edizione] originale stereo jap 1966 liberty
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa, realizzata esclusivamente in Giappone nel 1967, in VINILE ROSSO, copertina lucida, flipback su due lati sul retro (delicatissima e qui in splendide condizioni), con prezzo indicato di 2000 Yen sul retro in basso, etichetta nera ed argento, catalogo LP-8056. Si tratta della versione giapponese, uscita nel 1967, dell' album altrove uscito con titolo "Wild Things!", con titolo cambiato (non il fronte della copertina) ed alcuni brani diversi rispetto alle altre versioni del disco: al posto dei brani "Fuzzy and Wild", "The Pied Piper" e "How Now Wild Cow" sono presenti i brani "Blue Sunset" (gia' uscita su singolo in Giappone nel 1966, inedita altrimenti su album), "Arabesque" (singolo del 1966, inedito su album) e "Comin' Home Baby" (b-side di un singolo del 1965, inedita su album). Pubblicato in USA nel settembre del 1966 dopo "Go with the Ventures" e prima di "Guitar Freakout", giunto al numero 33 delle classifiche americane, "Wild Things!" e' il ventitreesimo album in studio (!!!), in soli sei anni, per la grande band strumentale americana. Nel suo inconfondibile stile paragonabile a quello degli Shadows in Inghilterra, stile che ara stato largamente anticipatore della musica surf, il disco propone 12 brani, divisi tra originali della band e covers, e si segnala per essere forse il loro disco piu' "garagey", come evidente nel notevole trittico "Wild Trip", "Wild Child" e "Wild Thing" (riuscitissima cover del classico dei Troggs per una volta non completamente strumentale), dove la chitarra fuzz e' in grande risalto. Un disco, come quasi sempre quelli della band, straordinariamente godibile. Gruppo strumentale americano attivo per oltre 25 anni, con un suono lineare e pulito sullo stile degli Shadows inglesi con riproposizioni strumentali di brani classici del momento, popolarissimi finanche in giappone dove vendono oltre 40 milioni di copie.nel 1972 ricevono un premio speciale dall'industria discografica americana per le vendite di oltre un milione di copie per ogni album pubblicato.
Ventures
Ventures play telstar, the lonely bull
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 waxtime
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa del 2016 ad opera della WaxTime, pressoche' identica alla prima tiratura, ma con due bonus tracks (''Road runner'', posta alla fine della prima facciata, e ''Movin' & groovin''', posta alla fine della seconda). Originariamente pubblicato nel dicembre del 1962 dalla Dolton negli USA, dove giunse all'ottavo posto in classifica, il nono album, successivo a ''Going to the ventures dance party'' (1962) e precedente ''Surfing'' (1963). Uno dei loro album di maggior successo, con la loro versione della celebre ''Telstar'' dei Tornados ed una splendida interpretazione di ''Apache'', ''Play Telstar...'' e' considerato dalla critica come uno dei punti piu' alti della loro discografia degli anni '60, ed offre un classicissimo surf strumentale attraverso un set di cover di brani famosi degli anni '50 e dei primi '60, all'insegna di un surf pop dal suono pulito, solare e rassicurante, e spesso venato di sonorita' latine. Questa la scaletta: ''Telstar'', ''The lonely bull'', ''Mexico'', ''Calcutta'', ''Apache'', ''Never on sunday'', ''Tequila'', ''Green onions'', ''Percolator'', ''Red river rock'', ''Let there be drums'', ''Last night''. Grande band strumentale americana di Seattle, i Ventures sono stati un prolificissimo gruppo, che nella sua lunga carriera ha ottenuto molti successi. Il loro periodo d'oro dal punto di vista artistico furono gli anni '60, durante i quali elaborarono un inconfondibile stile, paragonabile a quello degli Shadows in Inghilterra, che all'alba del decennio fu capace di anticipare la musica surf a venire. Gli Shadows, con un suono lineare e pulito, e con un repertorio che includeva personali cover strumentali di brani classici del momento, furono popolarissimi finanche in Giappone, dove hanno venduto decine di milioni di copie dei loro dischi. Nel 1972 ricevettero un premio speciale dall'industria discografica americana per aver venduto oltre un milione di copie di ogni album pubblicato.
Ventures
Wild things
Lp [edizione] originale mono usa 1966 dolton
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, prima rara stampa americana in mono, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) cartonata, etichetta nera e blu, con "deep groove", con "A Division of Liberty..." in basso, catalogo BLP-2047. Pubblicato in USA nel settembre del 1966 dopo "Go with the Ventures" e prima di "Guitar Freakout", giunto al numero 33 delle classifiche americane, "Wild Things!" e' il ventitreesimo album in studio (!!!), in soli sei anni, per la grande band strumentale americana. Nel suo inconfondibile stile paragonabile a quello degli Shadows in Inghilterra, stile che ara stato largamente anticipatore della musica surf, il disco propone 12 brani, divisi tra originali della band e covers, e si segnala per essere forse il loro disco piu' "garagey", come evidente nel notevole trittico "Wild Trip", "Wild Child" e "Wild Thing" (riuscitissima cover del classico dei Troggs per una volta non completamente strumentale), dove la chitarra fuzz e' in grande risalto. Un disco, come quasi sempre quelli della band, straordinariamente godibile. Gruppo strumentale americano attivo per oltre 25 anni, con un suono lineare e pulito sullo stile degli Shadows inglesi con riproposizioni strumentali di brani classici del momento, popolarissimi finanche in giappone dove vendono oltre 40 milioni di copie.nel 1972 ricevono un premio speciale dall'industria discografica americana per le vendite di oltre un milione di copie per ogni album pubblicato.
"Wild Things!", con titolo cambiato (non il fronte della copertina) ed alcuni brani diversi rispetto alle altre versioni del disco: al posto dei brani "Fuzzy and Wild", "The Pied Piper" e "How Now Wild Cow" sono presenti i brani "Blue Sunset" (gia' uscita su singolo in Giappone nel 1966, inedita altrimenti su album), "Arabesque" (singolo del 1966, inedito su album) e "Comin' Home Baby" (b-side di un singolo del 1965, inedita su album).
Vera billy & judy clay
Storybook children
Lp [edizione] originale stereo usa 1967 atlantic
[vinile] Very good [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] Very good [copertina] Very good soul funky disco
Bella copia con leggeri segni di usura sulla copertina e con lievissimi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche sottile rumore di fondo all'ascolto, prima stampa USA, copertina cartonata, etichetta verde e blu con banda bianca centrale e con scritta "Atlantic" in orizzontale sotto il ''fan'' logo di destra, scritta ''stereo'' bianca in alto e scritte nere altrove, catalogo SD8174. Pubblicato nel 1967 dalla Atlantic, l'unico album pubblicato dalla coppia composta dal cantante e paroliere newyorchese Billy Vera (autore di ''Mean old world'' di Ricky Nelson e di ''Make me belong to you'' di Barbara Lewis) e dalla cantante afroamericana originaria della Carolina del Nord Judy Clay, nata Lee, gia' membro del gruppo gospel The Drinkard Singers nei tardi anni '50, ed autrice di svariati singoli solisti nel decennio successivo. Vera e Clay sono ricordati soprattutto per essere stati il primo duo multietnico della storia del soul ad incidere un disco, questo album ''Storybook children'', che fu un discreto successo con il suo soul dagli influssi sudisti ma alleggerito dalle marcate inflessioni pop, e con la voce della Clay fra i punti di forza; circa meta' dei brani furono scritti da Vera con il produttore Chip Taylor, gli altri sono cover di autori come Bobby Womack (''We're in love''), Sam Cooke (''Bring it on home to me'') o Dann Peen / Chips Moman (''Do roght woman – do right man''). Il duo si divise poco dopo; Clay ebbe in seguito un discreto successo in coppia con William Bell con il singolo ''Private number'' (1968, su Stax) e con il singolo solista ''Greatest love'' (1970, su Atlantic), mentre Vera formo' i Beaters a Los Angeles.
Vermandere willem
Liedjes van de westhoek
Lp [edizione] seconda stampa stereo bel 1968 decca
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Bella copia con lievi segni di invecchiamento ed una scritta a pennarello blu sul retro copertina, seconda stampa belga, di poco successiva alla prima tiratura e con artwork di copertina identico ad essa, ma catalogo cambiato e leggermente piu' alto, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, etichetta blu con scritte e logo argento, logo Decca ''boxed'' in un rettangolo in alto, logo BIEM in riquadro a destra, senza logo SABAM catalogo 790/193.464-X. Pubblicato nel 1968 dalla Decca in Belgio, il primo album, precedente ''Langs de schreve'' (1969). Album caratterizzato da arrangiamenti acustici scarni ed essenziali, basati su chitarra e flauto, che accompagnano il canto gentile di Vermandere, e' un disco dalle atmosfere autunnali e delicate, che appare sospeso fra canzone d'autore e folk, cantato in lingua natia. Figura importante nella cultura popolare belga della seconda meta' del '900, Willem Vermandere, nato nel 1940, e' non solo un prolifico cantautore e musicista folk, ma anche artista visuale, scrittore e cabarettista, gia' negli anni '60 uno dei piu' popolari artisti delle Fiandre Occidentali, zona del paese da cui proviene.
Vettes
Rev-up
Lp [edizione] nuovo mono usa 1964 modern harmonic
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre. Ristampa del 2018 ad opera della Modern Harmonic, tratta dai master originali, in mono, e pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel gennaio del 1964 dalla MGM negli USA, l'unico album di questo gruppo di studio, al quale sono anche accreditati un paio di singoli. Ispirato dalla potenza e dall'esuberanza del mondo degli hot rod, auto d'epoca potenziate e customizzate in modo estremamente pittoresco, un'estetica che quindi va a braccetto con il rock'n'roll. L'album fu inciso da un gruppo di musicisti destinati ad diventare leggendar musicisti di studio e session men, fra cui Steve Douglas (sax, arrangiamenti), Bruce Johnston (voce, tastiere, produzione), Hal Blaine (batteria), Glen Campbell (chitarra), Tommy Tedesco (chitarra), Leon Russell (tastiere), Ray Pohlman (basso), Jay Migliori (sax) e Terry Melcher (produzione). Fra ululati di lupi e rumori di motori rombanti, brani di svagato e solare rock'n'roll dai tocchi surf come in ''Little ford ragtop'' (pare di essere in un film di Russ Meyer...), una ''Devil driver's theme'' che da sola vale il prezzo del biglietto, strumentale lento e sulfureo dominato da una chitarra distorta dal vibrato e dal fuzz in modo sublime, sopra una semplice melodia di piano e chitarra acustica, un pezzo che non sfigurerebbe in una colonna sonora tarantiniana, una relativamente scatenata ''Chevey Scarfer'', in cui brilla soprattutto l'assolo di chitarra fra un rombo di motore e l'altro, il mid tempo della strumentale ''Voodoo green part I'', in cui l'organetto sembra preannunciare quello doorsiano di Ray Manzarek, e ''Superstock vette'' con le sue atmosfere alla ''Faster pussycat! Kill! Kill!''.
Vinson eddie "clean head"
Back door blues
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1961 doxy
jazz
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina lucida a busta senza codice a barre. Ristampa del 2013 ad opera della Doxy, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1965 dalla Riverside, inciso in due sessioni, a Chicago il 19 settembre del 1961 ed a New York il 14 febbraio del 1962, con formazione composta da Eddie Cleanhead Vinson (voce, sax alto), Nat Adderley (cornetta), Cannonball Adderley (sax alto), Joe Zawinul (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Louis Hayes (batteria). ''Back door blues'' e' un album che mostra il lato piu' jazz del cantante Eddie Vinson, che qui si cimenta, insieme ad un gruppo di jazzisti di prim'ordine, con un set di brani intrisi di blues quanto di jazz melodico. Questa la scaletta: ''Bright lights, big city'', ''This time'', ''Hold it!'', ''Arriving soon'', ''Kidney stew'', ''Person to person'', ''Back door blues'', ''Just a dream'', ''Audrey'', ''Vinsonology'', ''Cannonizing''. Soprannominato ''Cleanhead'' per la mancanza di capelli dovuta ad un incidente in gioventu', Eddie Vinson (1917-1988) e' stato un apprezzato alto sassofonista e cantante, dotato di una voce molto potente, il cui stile oscilla fra jazz e blues. In gioventu' suona nel circuito delle big band e si esibisce anche con il bluesman Big Bill Bronzy. Dopo la seconda guerra mondiale forma la sua prima big band e fra il 1952 ed il 1953 un giovane John Coltrane suona in uno dei suoi ensemble; Vinson intanto scrive due brani che Miles Davis rendera' classici, ''Tune up'' e ''Four''. Nel 1961 suona con Cannonball Adderley e nei decenni successivi prosegue la sua carriera fra blues e jazz.
Volonte' eraldo
My point of view
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1963 rearward
jazz
jazz
Ristampa del 2011, copertina pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato dalla Durium nel 1963, inciso negli Studi Durium di Milano fra il maggio ed il novembre del 1963, con formazione composta da Eraldo Volonte' (sax tenore), Renato Sellani (pianoforte), Giorgio Azzolini (contrabbasso) e Lionello Bionda (batteria). Il secondo album da band leader per Volonte' e' un lavoro di bop jazz molto caldo ed espressivo, che in brani come ''Summertime'' e ''Some other blues'' vede il sassofono del leader toccare punte di intensita' vicine al John Coltrane dei tardi anni '50 (il secondo dei due brani citati e' peraltro una composizione di Trane), mentre nella splendida ballata ''You're a weaver of dreams'' troviamo ottimi spunti lirici. Questa la scaletta: ''Summertime'', ''On green dolphy street'', ''You are a weaver of dreams'', ''So what'', ''Some other blues''. Sassofonista jazz milanese, Eraldo Volonte' (1918-2003) si accosta al jazz giovanissimo e debutta nel 1940; nel decennio successivo mette insieme un trio con Gil Cuppini e Giampiero Boneschi ed alla fine degli anni '50 fonda un suo quintetto. Ha lavorato anche come sessionman ed ha collaborato con il grande Giorgio Gaslini.
Von ronnie
A Misteriosa Luta De Reino
Lp [edizione] nuovo mono bra 1969 disco renovacao
rock 60-70
rock 60-70
titolo completo: A Misteriosa Luta De Reino De Parassempre Contra O Imperio De Nucamais. Ristampa pressoche' identica alla prima rarissima edizione pubblicata in Brasile su Polydor nel 1969. Ristampato in vinile per la prima volta, edizione mono limitata a 500 copie e completa di inserto con i testi non presente nella edizione originale. Uscito in Brasile dopo ''Ronnie von 3 '' e prima di ''Minha maquina voadora'', il quarto album. La seconda parte della trilogia del leggendario musicista Brasiliano Ronnie Von, contiene 12 brani di psichedelia pop con arrangiamenti originalissimi ed una scrittura che per innovazione e raffinatezza e' tra le piu' celebrate dell'intera scena, la musica vede l'utilizzo di strumenti quali violini, chitarra al contrario, effetti psychedelici, basso, fiati, organo e pianoforte, lavoro innovativo sotto ogni punto di vista e diversissimo da ogni altro lp's pubblicato nel periodo, vede un alternanza di brani dallo spirito sperimentale, pop, tropicalia. Certamente uno dei piu' interessanti ed inaspettati reperti dell'underground del sudamerica.
Wailers
livewire (1965-1967)
lp [edizione] nuovo stereo usa 1965 norton
rock 60-70
rock 60-70
bella raccolta uscita per la prima volta nel 1998, copertina ricca di note sul retro. Sedici brani della seminale band americana formatasi a Tacoma, Washington, sul finire degli anni '50, influenza fondamentale per tutta la scena garage del cosiddetto "northwest punk" e non solo; due brani sono demos inediti, gli altri, pescano nella produzione del gruppo del periodo che va dal 1965 al 1967, tratti dai rarissimi 45 giri o dagli albums della band, con brani leggendari come 'Out Of Our Tree', 'Hang Up' o 'Livewire'. Evoluti dallo strumentale di "Tall Cool One" al torrido rock and roll dei primi anni 60', erano l' attrazione dello Spanish Castle tra Seattle e Tacoma, dove il gruppo plasmo' il suo sound, primigenio esempio di garage americano, influenza determinante per tutta la scena del Northwest, Kingsmen, Paul Rever & the Raiders e Sonics tra gli altri. Questa la lista completa dei brani: Out Of Our Tree / Mercy Mercy / You Weren’t Using Your Head / Dirty Robber / Hang Up / The Wailer / I Got Me / Bama Lama Bama Loo / Livewire / You Weren’t Using Your Head #2 / It’s You Alone / I’m Down / Back To You / Little Sister / Hang Up / Baby Don’t Do It
Walflower complextion
Walflower complextion
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1966 vinilisssimo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, ristampa in MONO del 2017 ad opera della Vinilisssimo, con artwork pressoché identico a quello della rarissima prima tiratura, vinile da 180 grammi, copertina senza barcode, catalogo MR-SSS551. Originariamente pubblicato nel 1966 dalla Daro International in Colombia, il primo dei due rarissimi album degli Walflower Complextion, gruppo composto da cinque giovanissimi statunitensi figli di diplomatici di stanza in Colombia, e studenti di scuola superiore a Bogotà. Ottenuto un contratto con la Daro, dettero alle stampe questo primo album, proponendo covers, in particolare ben quattro dei Rolling Stones, ma anche alcuni pezzi originali: evidentemente la "british invasion" era arrivata anche in America latina nel 1966/67, ed il gruppo è capace di ipnotizzare con una bella versione di "Empty heart" dalle chitarre tremolanti e proto-psichedeliche, ma anche composizioni proprie come "Blue bells", delizioso strumentale garage surfeggiante, e "Chris's B's", dalle inclinazioni surf e blueseggianti al tempo stesso, meritano una menzione. Il gruppo era orientato verso una interpretazione melodica del garage beat, ma mantenendo un approccio mai sdolcinato, bensì circolare ed ipnotizzante. Pubblicarono un altro album di lì a poco, e si esibirono anche per la televisione colombiana, ma si sciolsero presto, già nel giugno del 1967.
Walker brothers
images
Lp [edizione] originale mono uk 1967 Philips
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
Prima rara stampa Inglese in mono, copertina laminata sul fronte e flipback su tre lati sul retro, etichetta liscia nera e argento con griglia. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1967 dopo ''Portrait'', giunto al numero 6 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa. Il terzo album, prima della momentanea separazione (il successivo "No Regrets" arrivera' solo nle '75). L' ultimo disco del decennio del gruppo e' un mix tra pop/rock e blue-eyed soul con le consuete covers di matrice rock, ma vi si iniziano a sentire anche le partiture che porteranno ai maestosi lavori solisti di Scott Walker, tra i brani "Orpheus" , "Genevieve" , "Experience" la cover di Michel Legrand "Once Upon a Summertime", "I Will Wait for You", la bella composizione di John Walker "I Can't Let It Happen to You". .
Walker gary and the rain
Album no 1
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1968 private press
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Rara ristampa degli anni '80, copertina (con lievi segni di invecchiamento) esclusiva senza barcode (l' immagine della originaria rarissima tiratura, sul fronte, ma in tinta azzurra e bianca), etichetta gialla con scritte nere, catalogo 1004; rispetto alla scaletta originaria manca il brano "Spooky", ma sono presenti due brani in piu': "You Don't Love Me" e "GEt It Right", provenienti da un raro singolo solista di Gary Walker uscito su Cbs nel 1966. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Philips solo in Giappone, uno dei piu' rari e ricercati album di culto del rock anni '60, l'unico lp dei Gary Walker and the Rain e' anche una vera gemma freakbeat. L'americano Gary Walker, gia' membro degli Walker Brothers fino al 1967, era stato in precedenza in una delle prime formazioni degli Standells sotto il nome di Gary Leeds. Stabilitosi a Londra, mise insieme i Rain con Paul Crane, ex chitarrista dei Cryin' Shames, e Joey Molland, ex chitarrista dei Masterminds. Pubblicarono alcuni singoli fra pop e psichedelia nel periodo 1966-68, alcuni dei quali molto apprezzati dagli appassionati, ma soprattutto questo unico splendido album, uno dei piu' belli del freakbeat, che annovera un classico assoluto del genere come l'acida ''Magazine woman'' come anche la spledida psichedelia di ''If you don't come back'', oltre a massicce dosi di fuzz presenti nelle aggressive ''Doctor doctor'' e ''Francis''; non mancano alcuni episodi piu' melodici e delicati, vicini al popsike. Il gruppo si sciolse nel maggio del 1969; Molland fu poi nei Badfinger.
Walker jerry jeff
Five years gone (ltd. numbered 180 gr. gold vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 750 copie in vinile da 180 grammi di colore oro, numerate sul retro copertina, completa di inserto di quattro pagine. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla ATCO negli USA, dove non entrò in classifica, non uscito negli USA, il terzo album solista, successivo a "Driftin' way of life" (1969) e precedente "Bein' free" (1970). Ricordato come uno dei più insoliti album emersi dal panorama country di fine anni '60, "Five years gone" era un lavoro moderno ed a tratti visionario per gli standard della musica country: prendendo spunto non solo da esso, ma anche dal folk e dal folk rock, come dal cantautorato della nuova generazione americana degli anni '60, Walker adotta addirittura occasionali tinte psichedeliche per colorare suoi brani. Più Dylan che Nashville, ha detto la critica, e non senza ragione, anche per i testi, che sono più criptici e meno scontati rispetto al country mainstream, "Five years gone" fu tuttavia inciso con strumentisti di prim'ordine della scena nashvilliana, quali Hargus "Pig" Robbins, Weldon Myrick e Charlie McCoy (quest'ultimo collaborò anche con lo stesso Dylan nella seconda metà degli anni '60). Un disco assolutamente non commerciale, che ebbe ben poca fortuna presso il pubblico country all'epoca, ma che merita senza dubbio una riscoperta per il suo valore artistico. Questa la scaletta: "Help Me Now", "Blues In Your Mind", "Seasons Change", "About Her Eyes", "Janet Says", "A Dead Men Got No Dreams", "Tracks Run Through The City", "Happiness Is A Good Place To Visit But It Was So Sad In Fayetteville", "Courage Of Love", "A Letter Sung To Friends", "Mr. Bojangles", "Born To Sing A Dancin' Song". Nato nel 1942 ad Oneonta, New York, il cantante e chitarrista Jerry Jeff Walker è tuttavia associato al movimento outlaw country fiorito in Texas negli anni '70; dopo aver fatto parte della band folk rock / psichedelica Circus Maximus, autori di due album fra il 1967 ed il 1968, Walker si trasferì nel 1971 ad Austin, centro vitale di quella scena, che che sarebbe diventato la sua casa. Il suo primo album solista risale al 1968, "Mr. Bojangles", che contiene l'ominimo brano di sua scrittura, destinato a diventare uno dei suoi pezzi più famosi e coverizzati. La sua discografia si fa molto copiosa negli anni '70, durante i quali dà pieno sfogo alla sua musa folk e country, realizzando opere acclamate sia per le sue qualità compositive che per la sua bravura nell'interpretare canzoni di altri autori; in quegli anni Walker diventerà uno degli artisti simbolo del "cosmic cowboy", legato al versante più "progressivo" e creativo della musica country. La sua discografia, che è ancora in crescita nei primi decenni del XXI secolo, è ormai sterminata, quando nel 2020 muore vttima di un cancro.
Walker peter
second poem to karmela
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1968 light in the attic
rock 60-70
rock 60-70
Titolo completo "Second Poem To Karmela Or Gypsies Are Important". Bella ristampa rimasterizzata dai master tapes originali, copertina cartonata per l' occasione apribile senza barcode, obi di presentazione, corredata di booklet di 12 pagine. Uscito originariamente su Vanguard, dopo il primo "Rainy Day Raga" del 1966, il secondo e per lunghissimo tempo anche ultimo album (un album di registrazioni effettuate nel 1970 vedra' la luce solo nel 2009, con l' artista nel frattempo tornato ad incidere del nuovo materiale). Come gia' l' esordio, anche questo secondo lavoro ne rivela il talento, proteso ad una ricerca musicale che intinge nel folk e nel blues americani la musica indiana (o viceversa), con ipnotici ed evocativi ragas strumentali ed acustici, con Walker che suona la chitarra ed i due strumenti a corda principali della musica indiana, il sarod ed il sitar, accompagnato da pochi altri preziosi interventi, con il flauto suonato da Jim Pepper, violino, tabla, percussioni, e nell' ultimo brano "Mixture" anche un organo, in dieci brani originali, autenticamente immersi nello spirito piu' puro della stagione psichedelica appena iniziata, ma altrettanto autenticamente intenti a dare forma e vita nuova ad elementi attinti dalla tradizione muiscale americana, in una ricerca che accomuna Walker ad altri grandi (e piu' noti) chitarristi come John Fahey o Sandy Bull. Musicista poco conosciuto ma considerato leggendario ed influente sullo sviluppo delle musiche che fondono rock, folk blues e raga indiano, Peter Walker, originario di Boston, era nella seconda meta' degli anni '60 in contatto con la scena del Greenwich Village di New York, stringendo amicizia con musicisti come Sandy Bull e Karen Dalton. Sperimentatore nell'integrazione fra musica indiana e musica americana, studio' con Ravi Shankar e con Ali Akbar Khan, oltre a realizzare musica per le sedute di sperimentazione lisergica di Timothy Leary. Pubblico' due album negli anni '60, ''Rainy day raga'' (1966) e ''Second poem to Karmela or gypsies are important'' (1968); successivamente si appassiona alla chitarra flamenco e ne approfondisce lo studio anche in Spagna, e torna a pubblicare album con ''A raga for Peter Walker'' (2006).
Walker scott
scott 2
lp [edizione] nuovo stereo usa 1968 4 men with beards
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, pressocche' identica alla prima tiratura, del secondo album solista, pubblicato nel marzo del 1968 dalla Philips in Inghilterra e dalla Smash in America, e giunto al primo posto della classifica inglese. L' enigmatico artista cresciuto a Los Angeles, California, appena reduce dal primo scioglimento dei Walker Brothers, ne riesce a superare addirittura il successo con questo disco che fu di gran lunga il suo piu' venduto, ennesimo prezioso tassello di una storia artistica che sara' condotta sempre all' insegna di una ricerca espressiva vocale e musicale straordinariamente particolare, che con il tempo si arricchira' di capitoli sempre piu' arditi e coraggiosi (e sempre piu' lontani dal successo che ancora qui era incondizionato). La sua splendida voce, a tratti baritonale, carezzevole e profonda, offre anche qui una serie di interpretazioni indimenticabili, in un "mood" come sempre capace di alternare luci e zone d' ombra, in un trionfo di perfetti arrangiamenti orchestrali, spaziando da interpretazioni di brani tra gli altri di Jacques Brel ("Jackie", "Next", The Girls and the Dogs"), Tim Hardin (una delicata "Black Sheep Boy"), Burt Bacharach ("Windows Of the World") ad originali di grande suggestione ed intensita' come soprattutto "The Girls From the Streets", la splendida "Plastic Palace People" e "The Bridge"Such a Small Love" (ed e' proprio in questi brani che si intravedono molti degli elementi dei dischi a venire. Poco piu' di un anno dopo il terzo "Scott 3" non ripetera' il successo straordinario di questo album. Con il vero nome di Scott Engel aveva realizzato i suoi primi singoli tra il '58 ed il '59, prima di entrare nei Dalton Brothers, dalle cui ceneri nacquero i Walker Brothers, con cui ottenne grande successo soprattutto in Inghilterra tra il '65 ed il '67, preferendo poi dedicarsi ad una carriera solista inizialmente trionfale, e poi sempre piu' volutamente alla ricerca di sperimentare strade espressive nuove e spesso difficili, scelte che lo allontaneranno inesorabilmente dal grande pubblico, autore di una discografia che si fara' sempre piu' parca di realizzazioni ma sempre piu' straordinaria per il coraggio dimostrato da un' artista unico, sempre piu' circondato dall' affetto della critica e dei musicisti delle venture generazioni, fonte di ispirazione per artisti quali Alex Chilton e Jeff Buckley, definito dalla critica ''the Pop Star That Time Forgot''.
Walker scott
scott 4 (180 gr.)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 mercury / universal
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Il quarto album dell' enigmatico artista (r.i.p.) cresciuto a Los Angeles, California, uscito nel novembre del '69. Dopo il successo di "Scott 3", risalente a qualche mese prima, questo disco fu l' inizio di una nuova carriera per l' ex Walker Brothers, in un percorso di ricerca artistica avaro, inevitabilmente, di soddisfazioni commerciali: la sua splendida voce, a tratti baritonale, carezzevole e profonda, offre qui una serie di interpretazioni indimenticabili, molti brani sono dotati di una intensita' struggente ed a tratti dolorosa che lascio' spiazzato il pubblico che aveva seguito sino a quel momento l' artista, ed episodi spettrali come "Angel of Ashes", "Boy Child", "Duchess" o "Rhymes of Goddes", insieme a brani di eguale bellezza ma stemperata tensione come "Hero Of The War", "The Old Man's Back Again", "Get Behind Me". Un disco splendido, vero e proprio "ponte" tra la musica di questo personaggio nel decennio che si andava concludendo e le sue realizzazioni a venire. Con il vero nome di Scott Engel aveva realizzato i suoi primi singoli tra il '58 ed il '59, prima di entrare nei Dalton Brothers, dalle cui ceneri nacquero i Walker Brothers, con cui ottenne grande successo soprattutto in Inghilterra tra il '65 ed il '67, preferendo poi dedicarsi ad una carriera solista inizialmente trionfale, e poi sempre piu' volutamente alla ricerca di sperimentare strade espressive nuove e spesso difficili, scelte che lo allontaneranno inesorabilmente dal grande pubblico, autore di una discografia che si fara' sempre piu' parca di realizzazioni ma sempre piu' straordinaria per il coraggio dimostrato da un' artista unico, sempre piu' circondato dall' affetto della critica e dei musicisti delle venture generazioni, fonte di ispirazione per artisti quali Alex Chilton e Jeff Buckley, definito dalla critica ''the Pop Star That Time Forgot''.
Walker t. bone
Bluesway sessions - "stormy monday blues" + "funky town"
LP2 [edizione] ristampa stereo eec 1967 charly r&b
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
Doppio album, l' originale stampa, pressata esclusivamente in Europa, copertina apribile con barcode con note a cura di Norman Darwen all'interno, label grigia argento con parte nera in alto, logo Charly R&B bianco e nero in alto, catalogo CDX31. Pubblicato nel 1988 dalla Charly R&B in Europa, questo doppio lp è una riedizione di due album usciti separatamente su Bluesway nel 1968 ed incisi fra il 1966 ed il 1967: si tratta di "Funky town", i cui brani sono qui posti nell'originario ordine sulle prime due facciate, e di "Stormy monday blues", la cui scaletta è riprodotta esattamente sulla terza e sulla quarta facciata. Sono due album passati relativamente innosservati dal pubblico, e non amatissimi dai puristi del blues: sono lavori "contaminati" da influssi funk e r'n'b, incisi in un periodo in cui Walker, ormai un veterano che aveva poco o nulla da dimostrare, si mostrava artisticamente altalenante. Qui la sua maestria con la chitarra ed il suo cantato alcolico ma potentemente magnetico sono comunque in bella evidenza, spinte da un groove ritmico vivace e propulsivo, anche se non sempre puramente blues. Chitarrista blues enormemente influente sulle generazioni successive alla seconda guerra mondiale, T-Bone Walker (1910-1975) nasce in Texas e cresce nel ghetto nero di Dallas con la madre poverissima; nella sua casa vengono spesso Leadbelly e Blind Lemon Jefferson e da loro impara a suonare. Walker fu profondamente influenzato anche dalla musica di Lonnie Johnson e Scrapper Blackwell, ma soprattutto da quella del suo cantante prediletto, Leroy Carr, il cui stile vocale e pianistico, misurato e drammatico, lascerà profonde tracce sulla sua musica e sul suo modo di cantare. La sua prima registrazione è del '29, quei due famosi brani, "Trinity River Blues" e "Wichita Falls Blues", esempio dello stile tipico del country blues di allora. Spostatosi in California e impegnato con l'orchestra di Jimmy Lunceford, nel '35 adotta la chitarra elettrica. In pratica domina tutta la scena musicale della West Coast degli anni '40. Risale al '47 il suo più grande successo commerciale, uno dei brani più intensi ed espressivi della storia del blues, "Call It Stormy Monday"; qualcuno ha scritto che il blues contemporaneo prende avvio con questo pezzo che, per la prima volta, utilizza una introduzione chitarristica in apertura del brano. Muore nel '75, lasciando una discografia che conta centinaia di canzoni, molte delle quali famosissime e riprese da numerosissimi musicisti.
Walker t. bone
Truth
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1968 brunswick
blues rnr coun
blues rnr coun
ristampa con copertina senza codice a barre, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla MCA nel Regno Unito e dalla Brunswick negli USA, questo album contiene undici brani di Texas blues elettrico, tutti composti da un assoluto maestro del genere, con uno stile rilassato e composto, praticamente senza tempo. Questa la scaletta: ''Treat your daddy well'', ''You ought to know better'', ''Let your hair down baby'', ''Old time used to be'', ''You don't love me and I don't care'', ''It ain't no right in you'', ''I ain't your fool no more'', ''Don't let your heartache catch you crying'', ''I don't be jiving'', ''Hate to see you go'', ''Takes alot of know-how''. Chitarrista blues enormemente influente sulle generazioni successive alla seconda guerra mondiale, T-Bone Walker (1910-1975) nasce in Texas e cresce nel ghetto nero di Dallas con la madre poverissima; nella sua casa vengono spesso Leadbelly e Blind Lemon Jefferson e da loro impara a suonare. Walker fu profondamente influenzato anche dalla musica di Lonnie Johnson e Scrapper Blackwell, ma soprattutto da quella del suo cantante prediletto, Leroy Carr, il cui stile vocale e pianistico, misurato e drammatico, lascerà profonde tracce sulla sua musica e sul suo modo di cantare. La sua prima registrazione è del '29, quei due famosi brani, "Trinity River Blues" e "Wichita Falls Blues", esempio dello stile tipico del country blues di allora. Spostatosi in California e impegnato con l'orchestra di Jimmy Lunceford, nel '35 adotta la chitarra elettrica. In pratica domina tutta la scena musicale della West Coast degli anni '40. Risale al '47 il suo più grande successo commerciale, uno dei brani più intensi ed espressivi della storia del blues, "Call It Stormy Monday"; qualcuno ha scritto che il blues contemporaneo prende avvio con questo pezzo che, per la prima volta, utilizza una introduzione chitarristica in apertura del brano. Muore nel '75, lasciando una discografia che conta centinaia di canzoni, molte delle quali famosissime e riprese da numerosissimi musicisti.
Walkers, los
Walking up con los walkers (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo mono arg 1969 noseso
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 300 copie, copertina senza codice a barre, completa di cartolina e di inserto di quattro pagine con foto e note a cura del giornalista Victor Tapia. Ristampa del 2022 ad opera dell'argentina Noseso, tratta dai master MONO originali appositamentre restaurati e rimasterizzati da Gustavo Gauvry, e pressoché identica alla molto rara prima stampa argentina. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Music Hall in Argentina e dalla Antar in Uruguay, il terzo ed ultimo album degli argentini Los Walkers, già autori nel 1967 del primo eponimo lp e nel 1968 del secondo "Nosotros los walkers", oltre che di una decina di 7" usciti fra il 1967 ed il 1970. Uno dei lavori leggendari del beat argentino, "Walking up con los walkers" è un lavoro più maturo ed originale per la band, che nei suoi primi due lp e 45 giri aveva proposto soprattutto covers, di autori che andavano dai Rolling Stones ad Astor Piazzolla: qui invece presentano un set di dodici brani propri, mettendo insieme le sonorità pre-psichedeliche inglesi del 1965/66 con influssi di "Sgt. Pepper" dei Beatles e dei Kinks del 1967/68. Un disco non pienamente psichedelico quindi, anche se troviamo qua e là alcuni spunti del genere, in particolare nel ricorrente uso del fuzz; forte è la suggestione di accostarlo soprattutto ai sopracitati Kinks di "Something else" e di "Village green preservation act", parimenti ai Beatles di metà anni '60 (fase "Paperback writer", "Rubber soul", "Rain"), sia nelle sonorità che nelle deliziose e gentili armonie vocali a più voci.
Walton wade
Blues of wade walton - shake 'em on down
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 honey pie
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa del 2022 ad opera della Honey Pie, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Bluesville negli USA, il raro e storico album di Wade Walton, registrato nel 1962 a Bergenfield, New Jersey, con Rudy Van Gelder, il grande ingegnere del suono famoso per il suo lavoro con la musica jazz. Nato nel Mississippi, Wade Walton (1923-2000) è stato un bluesman del profondo Sud, che cominciò la sua carriera esibendosi in giro con i "minstrel shows" da ragazzo, e formò negli anni '40 i Kings Of Rhythm con un certo Ike Turner. Per vivere, Walton lavorava anche come barbiere, ed il suo negozio di Clarksdale era un ritrovo musicale molto importante per la cittadina del Mississippi; Paul Barber effettuò alcune registrazioni della musica di Walton proprio nel suo negozio di barbiere. Oltre a cantare e suonare l'armonica e la chitarra, Walton suonava anche la coramella, strumento di lavoro per i barbieri, come se fosse uno strumento musicale; questo album è un prezioso documento del suo blues rurale profondamente radicato nella tradizione del Delta, non privo di una vena giocosa in alcuni episodi, ma pur sempre pervaso dall'anima scura del blues, dolente e solitaria. Riscoperto come molti altri grandi bluesmen nei primi anni '60, Walton divenne una istituzione cittadina di Clarksdale, comparendo in alcuni dcoumentari sul blues, oltre a fare da cicerone ad appassionati di blues in visita, e si esibiva regolarmente al Sunflower River Blues and Gospel Festival. Questa la scaletta: "Big Fat Mamma", "Choo Choo De Shoo Shoo" (con Memphis Mango alla chitarra), "Short Hair Woman", "Forty-Four", "Kansas City Blues", "Rock Me, Mamma", "Blues, Stay Away From Me", "Parchman Farm", "Big Six", "Shake 'Em On Down".
Warhol andy
Andy warhol's index book - complete!!!
LPBOX [edizione] originale usa 1967 random house books
[vinile] Excellent [copertina] Excellent libro/riviste
[vinile] Excellent [copertina] Excellent libro/riviste
Uno degli oggetti piu' straordinari che la Rockbottom abbia mai proposto, E CHE PER L' OCCASIONE SARA' ACQUISTABILE SOLO DIRETTAMENTE IN NEGOZIO, PREVIA VISIONE, l' originale, prima edizione (dicembre 1967) del magnifico e leggendario book realizzato da Andy Warhol, manifesto eccezionale della Factory di Andy Warhol, quella che diede vita ad una ristretta ma preziosa filmografia e al primo seminale album dei Velvet Underground, copia bellissima e assultamente completa di tutti i suoi inserti, pop-up (tutti intatti) e del Flexi Disc (ancora da staccare!!!). L' unico segno tangibile dei quasi 60 anni dalla sua pubblicazione e' che, come di consueto, il palloncino progettato per scoppiare all'apertura del libro è andato a incollare le due pagine che lo contenevano. Copertina rigida, con parte frontale con effetto olografico "3d". Come gia' accennato, sono presenti tutti i pop-up e gli oggetti inseriti: il castello (integro), la fisarmonica (integra), l'aeroplano (integro), il disco the Chelsea Girls e la relativa molla (ancora contenuti in una bustina plastificata ancora da aprire!), un dodecaedro figurato attaccato al suo nastro (tutto ancora una volta perfettamente intatto!), il flexy-disc di Lou Reed (incredibile a dirsi, ancora attaccato alla sua pagina e da staccare!!!), una fotografia ripiegata di Warhol con naso multicolore (intatto), la lattina di pomodoro Hunts pup-up (in perfette condizioni), gli otto tagliandini traforati incollati nella pagina con la scritta For a big surprise!!! e il palloncino che, come in tutte le copie conservate negli anni, ha creato una incollatura delle due pagine in cui era disposto; ogni pagina, inotre, propone magnifiche fotografie in bianco e nero che rappresentano l' istantanea insostituibile dell' atmosfera che caratterizzava la Factory warholiana. Andy Warhol inizio' ad immaginare quest' opera all'inizio del 1967; con l' aiuto di Billy Name, prese vita un vero e proprio libro-oggetto. Il contenuto sono fotografie della Factory e dei suoi artisti, con il testo di una intervista all'inizio e alla fine in cui Warhol riesce a non dire nulla. Sparsi tra le pagine si trovano gli oggetti sopracitati, tra cui un flexidisk con l'immagine di Lou Reed e Nico mentre stanno registrando, un naso fustellato (che era il profilo di Bob Dylan), un castello medievale in cui dietro le finestre compaiono gli abitanti: Warhol, i Velvet, ecc. Un' opera straordinaria, esposta nei musei, e normalmente venduta attraverso case d' asta riservate alle opere d' arte.
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