Hai cercato:   --- Titoli trovati: : 28853
 
Pag.: oggetti:
 
ordina per
aiuto su ricerche
Pag.: oggetti:
Winter johnny Step back
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2014  megaforce 
rock 60-70
label custom fotografica a colori con particolari dello artwork di copertina, catalogo MEGA2167LP inciso sul trail off. Pubblicato nel settembre del 2014 dalla Megaforce, il ventireesimo album in studio, successivo a ''Roots'' (2011). Uscito gia' postumo, dopo la morte del grande chitarrista texano avvenuta il 16 luglio del 2014, e' un lavoro basato principalmente sull'interpretazione di brani standard di grandi bluesmen del passato, cosi' come era stato per il precedente ''Roots''. Winter torna alle radici, pur suonando un potente e sanguigno blues elettrico, insieme ad un cast di ospiti stellari che suonano con lui (in genere in un brano ciascuno), fra cui Eric Clapton, Dr. John, Joe Bonamassa, Ben Harper e Brian Setzer. Questa la scaletta: ''Unchain my heart'', ''Can't hold out (talk to me baby)'', ''Don't want no woman'', ''Killing floor'', ''Who do you love'', ''Okie dokie stomp'', ''Where can you be'', ''Sweet sixteen'', ''Death letter'', ''My babe'', ''Long tall sally'', ''Mojo hand'', ''Blue monday''.
Euro
19,00
codice 2071851
scheda
Winter johnny Winter of '88
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1988  mca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label con sullo sfondo cielo azzurro, nuvole ed arcobaleno, scritte nere, logo MCA Records blu/viola sopra il foro centrale, logo GEMA/BIEM a sinistra, catalogo 255 932-1. Pubblicato nel 1988 dalla MCA, il quattordicesimo album in studio, successivo a "Third degree" (1986) e precedente "Let me in" (1991). Dopo la sua trilogia di album per la Alligator usciti fra il 1984 ed il 1986, che lo avevano visto proporre un blues elettrico molto radicato nella tradizione chicagoana, in particolare influenzato da Muddy Waters, senza fronzoli e senza concessioni pop o ricerca di hit da classifica, risultando in lavori genuini che, pur non inventando niente di nuovo, offrivano un solido blues elettrico suonato da un grande chitarrista, Johnny Winter con questo "Winter of '88" ritorna su una major dopo otto anni, affidandosi alla produzione di Terry Manning (che suona anche le tastiere), e propone un sound più prodotto e forse più indirizzato ad un pubblico generalista che ad uno strettamente blues. Lo stile tuttavia è ancora saldamente ancorato al classico rock blues, muscolare, pulsante, e soprattutto con eccellenti parti di chitarra elettrica; la scaletta è composta in gran parte da cover e da alcuni pezzi scritti per Winter da Jerry Lynn Williams, il quale collaborò in questa veste anche con Eric Clapton. Questa la scaletta: "Close to me", "Rain", "Stranger blues", "Ain't that just like a woman", "World of contradictions", "Lightning", "Looking for trouble", "Show me", "Anything for your love", "Look away".
Euro
18,00
codice 333446
scheda
Winter Johnny woodstock experience (woodstock sunday august 17,1969)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  music on vinyl 
rock 60-70
doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, etichetta crema e celeste custom, inserto in cartoncino con note e foto. Pubblicato per la prima volta ufficialmente in vinile in questa edizione, nel maggio 2018, gia' uscito in cd nel 2009, presenta l' intero set suonato durante il celeberrimo festival di Woodstock, il 17 agosto del 1969, dal grande chitarrista e bluesman texano (r.i.p.), a poche settimane dall' uscita del suo primo album ufficiale "Johnny Winter" (maggio 1969). Un torrido set di heavy blues chitarristico, con il fratello Edgar presente in buona parte dei brani, ed una scaletta che vede versioni (non di rado protratte per oltre 10 minuti) di: A1 Mama, Talk To Your Daughter A2 Leland Mississippi Blues A3 Mean Town Blues B You Done Lost Your Good Thing Now C1 I Can't Stand It (con Edgar Winter) C2 Tobacco Road (con Edgar Winter) D1 Tell The Truth (con Edgar Winter) D2 Johnny B. Goode.
Euro
31,00
codice 2105799
scheda
Winterhawk Revival (ltd. black vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  high roller 
rock 60-70
Edizione limitata a 400 copie in vinile nero, copertina senza codice a barre, completa di poster a colori e di inserto con note e foto. Ristampa del 2022 (la seconda su questa label, dopo quella del 2021), ad opera della High Roller, masterizzata per il vinile da Patrick W. Engel nel 2020 e pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Lambda, il primo ed a lungo unico album degli Winterhawk, precedente "Wind from the sun" (1992, uscito originariamente solo su cassetta). Un piccolo tesoro nascosto nella pancia del Midwest americnao, "Revival" è un trascinante lavoro di hard rock in cui confluiscono sia influenze rock'n'roll, blues e dello hard rock classico degli anni '70, con occasionali sfumature prog e Southern rock. Gli Winterhawk optano per un sound diretto, compatto e con pochi fronzoli, spinto da un groove dinamico e ballabile, con un cantato che si situa a metà fra lo hard del decennio precedente e il metal melodico di quello nuovo (con più di un eco di Robert Plant, ma anche con il tocco teatrale delle nuove voci metal britanniche ed americane emergenti negli anni '80), ma soprattutto con la buona vena e la qualità tecnica del chitarrista Macarus, nel cui stile la critica ha ravvisato affinità con "guitar heroes" come Randy Rhoads e Steve Morse: pur capace di potenti riffs e di elettrizzante hard rock'n'roll, Macarus brilla anche nei più rari momenti melodici e riflessivi. Gli Winterhawk sono un nome sconosciuto ai più, un gruppo di culto hard rock partorito dal Midwest americano nei tardi anni '70, e guidato dal virtuoso chitarrista Jordan Macarus, la cui musica rimane da decenni confinata ad un ristretto pubblico di appassionati e di cultori del genere. Furono formati nel 1977 a Chicago da Macarus con il cantante e bassista Doug Brown, il chitarrista ritmico Dan Searight ed il batterista Steve Tsoukatos, facendosi apprezzare sulla scena locale aprendo i concerti di gruppi ben più famosi come Budgie e Steppenwolf. Dopo una pausa delle attività di alcuni anni per motivi di studio, Macarus rimise insieme il gruppo all'inizio degli '80, con la vecchia conoscenza Brown e con il nuovo batterista Scott Benes, incidendo nel dicembre del 1981 il loro primo album in studio "Revival", disco che ebbe scarsissima circolazione e promozione, diventando così un raro oggetto di culto e di collezionismo con trascorrere degli anni, ma apprezzato assai nei circoli dei conoscitori dello hard rock. Macarus riattiverà il gruppo ancora nei primi anni '90, pubblicando nel 1992 la cassetta "Wind from the sun" (poi ristampata in cd nel 2003) e più tardi dando alle stampe il suo primo disco solista "Balancing act".
Euro
23,00
codice 3514870
scheda
Winwood steve Refugees of the heart
lp [edizione] originale  stereo  ita  1990  virgin 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
L' originale stampa italiana, copertina in cartoncino lucido fronte retro completa di inner sleeve con testi, etichetta verde azzurra con logo e scritte nere, catalogo V2650, data sul trail off dei due lati "23-10-90". Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1990 dopo ''Roll with it'' (1988) e prima di "Junction seven'' (1997), giunto al numero 26 delle classifiche Uk ed al numero 27 di quelle Usa, il sesto album solista del musicista inglese (ex Spencer Davis Group, Traffic e Blind Faith). Lavoro di pop raffinato venato di musica nera nella classica linea della carriera solista del musicista Inglese, "Refugees of the Heart" e' simile nello stile a "Talking Back to the Night"; i testi sono scritti da Will Jennings e vi suona tra gli altri l' ex-Traffic Jim Capaldi. Tra i brani "One and Only Man," in testa alle classifiche Billboard in America; la collaborazione con Capaldi aprira' alla reunion del 1994 dei Traffic. Il brillante tastierista e cantante britannico Steve Winwood milito' negli anni '60 e nei primi anni '70, lasciandovi indubbiamente il segno, in gruppi come Spencer Davis Group, Powerhouse, Traffic e Blind Faith; rimane senz'altro un simbolo dell'epoca d'oro del rock dei Sessanta e dei Settanta, durante la quale fu indubbiamente un protagonista del rock, prima ragazzo prodigio nel gruppo r'n'b Spencer Davis Group, quindi membro fondatore dei seminali Traffic, fra psichedelia e progressive.
Euro
16,00
codice 45736
scheda
Winwood steve talking back to the night
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1982  island 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
l' originale stampa americana, copia promozionale con timbro dorato promozionale in basso, con adesivo "Contains the Hit Song Still In The Game" sulla copertina, completa di inner sleeve con testi, etichetta viola con grattacieli, catalogo ILPS9777. Pubblicato in Usa nel luglio del 1982 dopo '' Arc of a diver'' (1980) e prima di "Back in the high life'' (1986), giunto al numero 28 delle classifiche USA ed al numero 6 di quelle UK dove usci' nell' agosto dello steso anno, il terzo album solista del grande musicista inglese (ex Spencer Davis Group, Traffic e Blind Faith). Dopo il relativo insuccesso del primo lp "Steve Winwood" e il notevole riconoscimento per il secondo "Arc of a Diver", il musicista torna sulle scene con questa terza uscita; il singolo dell' album "Valerie" giunge al numero 70 in U.S. A, al 51 in UK, e ricorda da vicino ''While you See A Change'' (dall' album precedente), sullo stesso stile il resto dell' opera, tra cui il maggiore successo a 45 giri "Still in the Game" (in Usa al Numero 47). Il brillante tastierista e cantante britannico Steve Winwood milito' negli anni '60 e nei primi anni '70, lasciandovi indubbiamente il segno, in gruppi come Spencer Davis Group, Powerhouse, Traffic e Blind Faith; rimane senz'altro un simbolo dell'epoca d'oro del rock dei Sessanta e dei Settanta, durante la quale fu indubbiamente un protagonista del rock, prima ragazzo prodigio nel gruppo r'n'b Spencer Davis Group, quindi membro fondatore dei seminali Traffic, fra psichedelia e progressive.
Euro
19,00
codice 50963
scheda
Wipers Follow blind (ltd. silver vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  music on vinyl 
punk new wave
RISTAMPA LIMITATA IN 750 COPIE NUMERATE SUL RETROCOPERTINA, IN VINILE ARGENTATO, ristampa del 2019, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura. Pubblicato nel dicembre del 1987 dalla Enigma negli USA, non uscito all'epoca in Gran Bretagna, questo e' il quinto album in studio della grande band di Portland, Oregon, guidata da Greg Sage (gia' nel '69 con i Beauregarde), che aveva esordito su album nel 1980 con il grezzo "Is This Real", giungendo quindi alla realizzazione dei capolavori "Youth of America" (agghiacciante e cupissimo, opera unica nella discografia della band e del rock degli ultimi decenni) ed "Over the Edge", tra l' 82 e l' 83; dopo il suo primo album solista "Straight Ahead" (1985) Sage aveva rimesso in piedi il gruppo per l' ancora ottimo "Land of the Lost" nel 1986, confermando con questo "Follow blind" la tendenza ad un suono piu' meditato, lontano perlopiu' dalla aggressivita' dei primi dischi e sempre piu' proteso verso brani ipnotici dove la tensione si fa sempre piu' sotterranea e latente, continuando pero' a rendere vibrante ed appassionante la musica del gruppo, percorsa da un lirismo intriso di malinconia come sempre assai personale. Un anno dopo sara' il turno del successivo "Circle", mentre si avvicina nel frattempo l' esplosione del grunge che trovera' proprio nei Wipers un adelle sue riconosciute influenze, amatissimi da tanti dei protagonisti della nuova scena di Seattle (i Nirvana stessi parteciperanno ad un album tributo a loro dedicato).
Euro
25,00
codice 3022577
scheda
Wipers wipers tour 1984 (pink vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1984  jackpot 
punk new wave
Ristampa, in edizione limitata in vinile rosa, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura vinilica, dell' album originariamente uscito solo in cassetta nel 1984, poi edito per la prima volta in vinile nel 1985 dalla Enigma (in Europa con titolo "Live", in Usa senza alcun titolo). Registrato dal vivo (molto buona la qualita' sonora) tra il febbraio ed il marzo del 1984, dopo il terzo album in studio "Over The Edge", e' un sunto efficacissimo del primo periodo creativo del grande gruppo di Portland, Oregon, con undici brani dei quali tre provenienti dal primo album "Is This Real?" del 1979, due dall' oscuro capolavoro "Youth Of America" del 1981, tre da "Over the Edge" del 1983 e tre preziosi inediti. Questa la lista completa dei brani: "Pushing the Extreme", "Messenger", "Moon Rider", "Doom Town", "Think About It", "Potential Suicide", "D-7", "Now Is the Time", "Tell Me", "Window Shop for Love", "Youth of America". Autori di alcuni tra gli albums piu' personali ed affascinanti di tutta la prima meta' degli anni '80, comprensibilmente divenuti sempre piu' con il trascorrere degli anni un vero e proprio gruppo di culto, i Wipers offrono in queste scarne ma efficacissime esecuzioni un saggio significativo della loro musica cupa e tagliente, tra episodi aggressivi e compatti ed altri dilatati ed anche assai articolati (come la sempre magnifica "Youth Of America" che chiude il disco), con la solita essenziale formula chitarra, basso e batteria saldamente sorretta dal talento visionario ed oscuro di Greg Sage, vero poeta "maledetto" dell' underground americano di tutto il decennio, personalita' artistica straordinariamente affascinante e sorprendente. Il disco segno' l' inizio del rapporto con la Enigma, che tramite la sua sottoetichetta Restless pubblichera' il successivo "Land Of The Lost" l' anno successivo. Una delle band piu' importanti e seminali dell' underground americano degli anni '80, un oscuro e straordinario capolavoro da parte di una band mai troppo valutata, influenza riconosciuta dai Sonic Youth, idolatrati dai Nirvana che parteciperanno ad un album tributo a loro dedicato.
Euro
29,00
codice 3026268
scheda
Wir (wire) The first letter
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1991  mute 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima rara stampa inglese, copertina costituita da foglio di carta ripiegata con artwork e note, oltreche' sagomatura al centro, e da copertina in cartoncino bianco neutro, sagomato al centro e con adesivo con barcode, titolo e nome gruppo incollato su di un lato, label bianca con scritte nere, catalogo STUMM87, groove message ''i-ingedwards...'' sul lato A e ''...in the bath'' sul lato B, scritta ''MPO'' incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nell'ottobre del 1991 dalla Mute, l'album uscito a nome Wir, sigla momentaneamente usata dagli Wire dopo la provvisoria fuoriuscita di Robert Gotobed, che aveva ridotto a tre i membri originari della formazione. Uscito dopo ''Manscape'', pubblicato nel 1990 a nome Wire, questo ''The first letter'' mette in risalto le partiture strumentali, che in parte conservano il sound spigoloso e modernista dei primi storici lp, in parte sembra avvicinarsi a sonorita' di confine fra rock ed elettronica, con alcuni brani che riecheggiano gli sviluppi della scena baggy o di quella crossover fra rock e house, seppure con toni piu' notturni e la sempre forte personalita' dello storico gruppo. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
28,00
codice 319146
scheda
Wire 10:20
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2020  pink flag 
punk new wave
copertina ruvida, inner sleeve con note; uscito nel giugno del 2020, a pochi mesi di distanza dall ' ultimo vero album in studio "Mind Hive", questo "10:20" include otto brani registrati in parte nel 2010 (con i membri fondatori Colin Newman, Graham Lewis e Robert Gatobed Grey accompagnati da Margaret Fielder dei Laika e Matthew Simms, anche negli It Hugs Back, gruppo della scuderia 4Ad, appena entrato nella line up) ed in parte per l' occasione (con Newman, Lewis, Gatobed e Simms). Tra i brani il singolo "Small Black Reptile", nuova versione riarrangiata di un vecchio brano dall' album del 1990 "Manscape". Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
23,00
codice 2118384
scheda
Wire 154 (2018 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  pink flag 
punk new wave
Ristampa ufficiale del 2018, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve. Il terzo magnifico album della seminale band inglese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome, Graham Lewis e B.C. Gilbert. Uscito nel settembre del 1979 e giunto al 39esimo posto della classifica inglese, e' un disco meno irruento e piu' ipnotico ed implosivo dei due lavori precedenti "Pink Flag" e "Chairs Missing", gelido ed alieno, straordinario ed ancora una volta geniale punto di arrivo della straordinaria parabola artistica della band, che presto si sciolse prima di varie peraltro fruttuose reunion nei decenni successivi (ma il vero seguito del disco e' il bellissimo e purtroppo misconosciuto "A-Z" uscito nel 1980 a nome Colin Newman, ed in realta' concepito come il quarto album del gruppo, e registrato con tre quarti della formazione degli Wire). Uno dei capolavori di uno dei progetti piu' originali ed innovativi della scena inglese della fine degli anni '70, capace, centrifugando Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, di una musica geniale, tesa e tagliente ma per solito piu' implosiva che esplosiva, che ha tracciato molte delle coordinate della new wave a venire. Gli Wire, nati alla scuola d'arte un anno prima dell'avvento del Punk (1976), esordiscono con Pink Flag, uno dei dischi piu' importanti del punk britannico e allo stesso tempo uno dei piu' inusuali e moderni, avanti coi tempi come poche volte capita di sentire riguardo a un album d'esordio. A piccoli sprazzi, nell'arco di un minuto o due, gli Wire compongono un tipo di brano deviante, che trascende dalla furente immediatezza punk, e nasconde sempre un lato oscuro, non istantaneamente decifrabile, come se la necessita' di rivolta ed emancipazione si trasformi in un desiderio di intimismo, senza che cio' cancelli del tutto le tematiche sonore della generazione del '77 inglese. Un intimismo che non si rivela ancora in un incupimento dei suoni, ma viene espresso semmai dalla labirinticita' del brano, che nonostante la sua corta durata stupisce per incoerenza, sorprende l'ascoltatore nel non concedergli mai cio' che si aspetterebbe, creando un senso di incapacita' ad essere afferrato. Ogni brano e' tanto frenetico e breve quanto ricco di sfumature, non termina mai la struttura canonica solo accennata, eppure si concede quasi sempre variazioni su tema. Vale tanto per i pezzi piu' dilungati come "Reuters" o "Pink Flag", quanto per gli innumerevoli frammenti, come le varie "Three girl rumba", "It's so obvious", e la quasi integrita' dei 21 episodi che compongono il disco. L'incompiutezza e' anch'essa una componente fondamentale dei primi Wire, e fa parte di quello stesso intento destabilizzante per cui niente arriva mai nel momento in cui te lo aspetti. Cosi ogni pezzo finisce laddove ti aspetteresti che abbia ancora molto da dire, ed e' come se ogni volta la melodia portante, ridotta al minimo dell'espressione concedibile, sia fondamentalmente qualcosa di trascurabile, meno importante della distorsione formale a cui costantemente viene sottoposto il pezzo. Per questo nella musica, prima che nei testi, gli Wire si dimostrarono i primi cantori ad anticipare la disillusione che segui' l'entusiasmo del '77. Il mondo che scaturisce dalla loro musica e' un mondo senza punti di riferimento, dove la violenza sonora e' una rabbia bianca disillusa piu' che anarchica, gia' post-moderna e proiettata verso il successivo decennio, piuttosto che legata al passato. Pink Flag forse non e' definibile capolavoro per quanto la sua frenesia lo rende eccessivamente, anche se volutamente frammentario, nonostante cio' rappresenta una di quelle intuizioni cosi forti da influenzare un'intera era a venire, la New Wave britannica, e da non suonare inattuale neanche a quasi 30 anni di distanza alla sua uscita.
Euro
22,00
codice 2115092
scheda
Wire Ahead + 3
12" [edizione] originale  stereo  uk  1986  mute 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, con indirizzo sul retro "429 Harrow Road", etichetta grigia con parti oro e bianche, catalogo 12MUTE57, il 12" uscito nel marzo del 1987, e giunto al secondo posto delle classifiche indipendenti inglesi, poco prima dell' ottimo "Ideal copy", che segnera' il ritorno, nella stessa formazione originale, della band inglese, a distanza di otto anni dal precedente terzo album "154". La title track, in versione leggermente diversa, sara' presente su "Ideal Copy", affascinate connubio di melodia e sotterranea tensione, gli altri tre brani sono registrati dal vivo al Metropol di Berlino il 19 ottobre del 1986: l' atipica "Ambulance Chasers", la splendida, oscura e tesissima "Feed Me" e "Vivid Riot of Red", addirittura accappella. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
13,00
codice 247252
scheda
Wire chairs missing (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1978  4 men with beards 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve, del magnifico secondo album della seminale band inglese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome Graham Lewis e B.C. Gilbert, prodotto da Mike Thorne che diventa di fatto membro aggiunto del gruppo suonando le tastiere e contribuendo agli arrangiamenti. Teso e tagliente come il primo "Pink Flag", ma anche ipnotico e carico di sotterranea tensione come l' implosivo successivo "154", e' forse il capolavoro assoluto della band. La vena graffiante e corrosiva ereditata dal punk vi e' certo presente, ma vengono qui approfondite ulteriormente le influenze che sin dagli inizi la band aveva manifestato, dalla psichedelia ai Roxy Music, con una vena sperimentale a tratti vicina a quella di certi gruppi tedeschi dei primi anni '70 ma una straripante personalita' e la capacita' di dar vita ad un sound unico e stupefacente ancora oggi, assai complesso nelle sue tessiture
Euro
26,00
codice 3023631
scheda
Wire chairs missing (2018 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  pink flag 
punk new wave
Ristampa ufficiale del 2018, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve, del magnifico secondo album della seminale band inglese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome Graham Lewis e B.C. Gilbert, prodotto da Mike Thorne che diventa di fatto membro aggiunto del gruppo suonando le tastiere e contribuendo agli arrangiamenti. Teso e tagliente come il primo "Pink Flag", ma anche ipnotico e carico di sotterranea tensione come l' implosivo successivo "154", e' forse il capolavoro assoluto della band. La vena graffiante e corrosiva ereditata dal punk vi e' certo presente, ma vengono qui approfondite ulteriormente le influenze che sin dagli inizi la band aveva manifestato, dalla psichedelia ai Roxy Music, con una vena sperimentale a tratti vicina a quella di certi gruppi tedeschi dei primi anni '70 ma una straripante personalita' e la capacita' di dar vita ad un sound unico e stupefacente ancora oggi, assai complesso nelle sue tessiture e nei suoi intrecci, ma anche essenziale. Molti sono i brani indimenticabili, a partire dall' iniziale rabbrividente "Practice Make Perfect", e poi "French Film Blurred", delicata eppure carica di tensione, il geniale "proto elettropop" della brevissima "Another the Letter", l' atmosferica "Marooned", l' aggressiva "Sand in my Joints", che rimanda ai loro inizi piu' punk, la magnifica "Mercy", nel suo straordinario alternarsi di atmosfere ipnotiche e furiose esplosioni di elettricita', il semplicissimo e geniale 60's pop di "Outdoor Miner", uno dei due singoli tratti dal disco con l' incredibile "I Am the Fly", l' ostica "I Feel Mysterious Today", la aggressiva "Too Late". Uno dei dischi piu' belli ed importanti dell' era punk wave inglese. Gli Wire, nati alla scuola d'arte un anno prima dell'avvento del Punk (1976), esordiscono con Pink Flag, uno dei dischi piu' importanti del punk britannico e allo stesso tempo uno dei piu' inusuali e moderni, avanti coi tempi come poche volte capita di sentire riguardo a un album d'esordio. A piccoli sprazzi, nell'arco di un minuto o due, gli Wire compongono un tipo di brano deviante, che trascende dalla furente immediatezza punk, e nasconde sempre un lato oscuro, non istantaneamente decifrabile, come se la necessita' di rivolta ed emancipazione si trasformi in un desiderio di intimismo, senza che cio' cancelli del tutto le tematiche sonore della generazione del '77 inglese. Un intimismo che non si rivela ancora in un incupimento dei suoni, ma viene espresso semmai dalla labirinticita' del brano, che nonostante la sua corta durata stupisce per incoerenza, sorprende l'ascoltatore nel non concedergli mai cio' che si aspetterebbe, creando un senso di incapacita' ad essere afferrato. Ogni brano e' tanto frenetico e breve quanto ricco di sfumature, non termina mai la struttura canonica solo accennata, eppure si concede quasi sempre variazioni su tema. Vale tanto per i pezzi piu' dilungati come "Reuters" o "Pink Flag", quanto per gli innumerevoli frammenti, come le varie "Three girl rumba", "It's so obvious", e la quasi integrita' dei 21 episodi che compongono il disco. L'incompiutezza e' anch'essa una componente fondamentale dei primi Wire, e fa parte di quello stesso intento destabilizzante per cui niente arriva mai nel momento in cui te lo aspetti. Cosi ogni pezzo finisce laddove ti aspetteresti che abbia ancora molto da dire, ed e' come se ogni volta la melodia portante, ridotta al minimo dell'espressione concedibile, sia fondamentalmente qualcosa di trascurabile, meno importante della distorsione formale a cui costantemente viene sottoposto il pezzo. Per questo nella musica, prima che nei testi, gli Wire si dimostrarono i primi cantori ad anticipare la disillusione che segui' l'entusiasmo del '77. Il mondo che scaturisce dalla loro musica e' un mondo senza punti di riferimento, dove la violenza sonora e' una rabbia bianca disillusa piu' che anarchica, gia' post-moderna e proiettata verso il successivo decennio, piuttosto che legata al passato. Pink Flag forse non e' definibile capolavoro per quanto la sua frenesia lo rende eccessivamente, anche se volutamente frammentario, nonostante cio' rappresenta una di quelle intuizioni cosi forti da influenzare un'intera era a venire, la New Wave britannica, e da non suonare inattuale neanche a quasi 30 anni di distanza alla sua uscita.
Euro
22,00
codice 2114304
scheda
Wire Crazy about love
12'' [edizione] originale  stereo  uk  1979  rough trade 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale rara stampa inglese, nella versione con copertina rossa con "X" verde, senza barcode, etichetta bianca con scritte in color nero, catalogo RTT123. Pubblicato solo nel marzo del 1983 e giunto al 28esimo posto delle classifiche indipendenti inglesi, contiene tre brani registrati durante il 1979 per la BBC, e chiude idealmente il primo straordinario periodo di attivita' del gruppo, con i suoi componenti all' epoca impegnati in mille progetti e collaborazioni, ma presto riformatosi come sara' piu' volte negli anni. Contiene i brani "Crazy About Love" lunghissima, oscura ed impalpabile, "Second Lenght", vibrante e serrata, ricorda in una chiave piu' cibernetica le prime incisioni della band, e "Catapult", ai limiti della musica industriale; l' ennesima fondamentale testimonianza della geniale alchimia degli Wire, capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, della cui scena furono tra i protagonisti; una musica geniale, tesa e tagliente ma piu' implosiva che esplosiva, che traccera' molte delle coordinate della new wave a venire, e con i due altrettanto geniali lavori successivi, e' considerato tra i dischi piu' influenti degli anni ottanta capace di lasciare le proprie impronte anche nelle decadi successive.
Euro
26,00
codice 249359
scheda
Wire Document and eyewitness
lp2 [edizione] nuovo  stereo  uk  1981  pinkflag 
punk new wave
ristampa del 2014 rimasterizzata, copertina per l' occasione apribile (non lo era la prima rara tiratura su Rough Trade). Pubblicato nel luglio del 1981 dalla Rough Trade in Gran Bretagna dove giunse al terzo posto nella classifica indipendente, il raro doppio album, CONTENENTE INEDITI, splendido testamento del seminale gruppo londinese. Nei due dischi sono contenuti estratti dall'ultimo concerto del gruppo all' Electric Ballroom di Londra il 29 Febbraio del 1980 e dai concerti tenuti al Notre Dame Hall di Londra il 19 Luglio 1979 ed a Montreaux, Canada il 9 Marzzo del 1979. Document And Eyewitness sara' ultima testimonianza postuma del gruppo ad opera della Rough Trade, prima della successiva seconda parabola artististica della band, operazione, all'epoca ritenuta da alcuni discutibile, ma certo non priva di un innegabile valore documentaristico capace di testimoniare la deviante potenza degli Wire durante le loro esibizioni. In effetti il loro "normale" show vedeva uno strano gruppo scordato, patafisico e rumorista molto piu' che su disco, ma comunque curiosamente freddo, metronomico, piu' attento a rispettare il tempo che la partitura. I loro cavalli di battaglia Go Ahead, 2 People in a Room, Heartbeat, brevi schegge impazzite, sembrano come filtrati da un'aura di tecnologica e cacofonica freddezza che ne aumenta a dismisura un vago senso di disturbata alienazione. Molti gli inediti, a testimonianza delle numerose frecce al suo arco che aveva questa formazione, e che da sole valgono l'acquisto del disco. Cuore del disco e' indubbiamente il loro ultimo concerto all'Electric Ballroom che occupa buona parte del supporto, una vera e propria performance multimediale, certamente piu' simile al cabaret dadaista che ad un concerto di post-punk. Il gruppo suonava dietro ad un lenzuolo di 6 metri per 12 che veniva portato in giro per il palco. Occasionalmente il "maestro di cerimonie", il loro manager Mick Collins, cercava di presentare le canzoni in modo umoristico, scatenando l'ira del pubblico presente. Ogni tanto faceva capolino una capra dotata di lampade, chiamata Jimmy, portando luce all'intera band, oppure due uomini con pastoia venivano "pascolati" da una prorompente fanciulla, che nel frattempo si portava dietro un razzo gonfiabile, o Colin si copriva con un velo nero oppure lottava con un cappotto di cuoio o con una stufa a gas, mentre i suoni piu' angoscianti e psichedelici del momento invadevano un'audience a dir poco perplessa. I brani erano quasi tutti inediti (tranne 12XU, peraltro solo un frammento cui sono stati costretti "a furor di popolo") purtroppo, insieme alla non eccellente qualita' delle registrazioni, non consente una comprensione corretta del livello "musicale" della serata che proseguiva fra urla disarticolate e cavalcate scomposte, fra suoni psico-tecnologici ed improvvise, nere tetraggini. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato piuttosto dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
28,00
codice 2052496
scheda
Wire Document and eyewitness (gatefold sleeve)
lp2 [edizione] ristampa  stereo  uk  1981  pinkflag 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
ristampa del 2014 rimasterizzata, copertina per l' occasione apribile (non lo era la prima rara tiratura su Rough Trade), con foto del gruppo all' interno, catalogo PF21LP. Pubblicato nel luglio del 1981 dalla Rough Trade in Gran Bretagna dove giunse al terzo posto nella classifica indipendente, il raro doppio album, CONTENENTE INEDITI, splendido testamento del seminale gruppo londinese. Nei due dischi sono contenuti estratti dall'ultimo concerto del gruppo all' Electric Ballroom di Londra il 29 Febbraio del 1980 e dai concerti tenuti al Notre Dame Hall di Londra il 19 Luglio 1979 ed a Montreaux, Canada il 9 Marzzo del 1979. Document And Eyewitness sara' ultima testimonianza postuma del gruppo ad opera della Rough Trade, prima della successiva seconda parabola artististica della band, operazione, all'epoca ritenuta da alcuni discutibile, ma certo non priva di un innegabile valore documentaristico capace di testimoniare la deviante potenza degli Wire durante le loro esibizioni. In effetti il loro "normale" show vedeva uno strano gruppo scordato, patafisico e rumorista molto piu' che su disco, ma comunque curiosamente freddo, metronomico, piu' attento a rispettare il tempo che la partitura. I loro cavalli di battaglia Go Ahead, 2 People in a Room, Heartbeat, brevi schegge impazzite, sembrano come filtrati da un'aura di tecnologica e cacofonica freddezza che ne aumenta a dismisura un vago senso di disturbata alienazione. Molti gli inediti, a testimonianza delle numerose frecce al suo arco che aveva questa formazione, e che da sole valgono l'acquisto del disco. Cuore del disco e' indubbiamente il loro ultimo concerto all'Electric Ballroom che occupa buona parte del supporto, una vera e propria performance multimediale, certamente piu' simile al cabaret dadaista che ad un concerto di post-punk. Il gruppo suonava dietro ad un lenzuolo di 6 metri per 12 che veniva portato in giro per il palco. Occasionalmente il "maestro di cerimonie", il loro manager Mick Collins, cercava di presentare le canzoni in modo umoristico, scatenando l'ira del pubblico presente. Ogni tanto faceva capolino una capra dotata di lampade, chiamata Jimmy, portando luce all'intera band, oppure due uomini con pastoia venivano "pascolati" da una prorompente fanciulla, che nel frattempo si portava dietro un razzo gonfiabile, o Colin si copriva con un velo nero oppure lottava con un cappotto di cuoio o con una stufa a gas, mentre i suoni piu' angoscianti e psichedelici del momento invadevano un'audience a dir poco perplessa. I brani erano quasi tutti inediti (tranne 12XU, peraltro solo un frammento cui sono stati costretti "a furor di popolo") purtroppo, insieme alla non eccellente qualita' delle registrazioni, non consente una comprensione corretta del livello "musicale" della serata che proseguiva fra urla disarticolate e cavalcate scomposte, fra suoni psico-tecnologici ed improvvise, nere tetraggini. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato piuttosto dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
23,00
codice 249845
scheda
Wire Kidney bingos + 3
12"ep [edizione] originale  stereo  uk  1988  mute 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode ed indirizzo "429 Harrow road..." sul retro, label verde e bianca con scritte nere e logo Mute in alto, catalogo 12MUTE67, scritta ''damonT'' incisa sul trail off di entrambi i lati, ''the exchange'' su quello del lato A e ''jonz'' su quello del lato B. Pubbicato nel marzo del 1988 dalla Mute in Gran Bretagna, dove giunse all'ottavo posto nella classifica indipendente, e dalla Restless negli USA, questo ep segui' il quarto album in studio ''The ideal copy'' (1987) e precedette il quinto ''A bell is a cup...'' (1988). Contiene quattro brani: la piacevole pop song ''Kidney bongos'', in una versione di poco piu' lunga rispetto a quella inserita in ''A bell isa a cup...'', la breve ''Pieta (la piccola)'', altrimenti inedita, ed i brani dal vivo ''Over theirs'' e ''Drill'', che mostrano un lato ben piu' cupo e spigoloso della musica del gruppo, in versioni ovviamente inedite altrove. La title track mostra un approccio piu' melodico e rassicurante rispetto agli spigolosi esordi degli anni '70, ma ''Pieta'' ed i due brani dal vivo, registrati nel dicembre del 1987, dimostrano che gli Wire avevano ancora voglia di sperimentare come in passato. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
16,00
codice 313363
scheda
Wire nocturnal koreans
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2016  pink flag 
punk new wave
copertina con barcode sul retro 5024545743012, inner sleeve, etichette metallizzate in tinte diverse sui due lati. Uscito nell' aprile del 2016, ad un anno di distanza dal precedente "Wire", il quindicesimo album in studio (otto brani per una durata di meno di mezz' ora lo fanno comunque indicare da alcuni come un minialbum) della storica band inglese. Il gruppo, qui con formazione composta dai membri fondatori Colin Newman, Graham Lewis e Robert Gatobed Grey, accompagnati come gia' nel disco precedente da Matt Sims (anche negli It Hugs Back, gruppo della scuderia 4Ad), da' vita ad un' opera forse piu' immediata rispetto a gran parte dei lavori precedenti, ma particolarmente ispirata, a tratti vicina alle migliori realizzazioni del secondo corso artistico del gruppo (seconda meta' degli anni '80), con una manciata di brani dalle atmosfere dilatate ed atmosferiche ad affiancare altri brani che propongono un sound piu' vicino ai Wire "classici". Un lavoro come sempre affascinante e segnato dall' indiscutibile persaonalita' artistica del gruppo. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
21,00
codice 2113709
scheda
Wire not about to die - studio demos 1977-1978
lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1977  pink flag 
punk new wave
Per la prima volta stampato ufficialmente, in questa edizione dell' aprile 2022, corredata di inner sleeve, l' imperdibile album gia' realizzato come stampa privata gia' nei primi anni '80 su Amnesia Records (edizione ormai molto rara, di cui viene ripresa qui la grafica, sebbene virata in tinta grigia), con ben diciotto preziose tracce inedite (del tutto o almeno in queste versioni) del seminale gruppo londinese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome Graham Lewis e B.C. Gilbert, solo in parte comparse poi nel 1995 nel cd ufficiale "Behind The Curtain (Early Versions 1977 & 78)". Si tratta dei demos registrati tra il 1977 ed il 1978 per il secondo album "Chairs Missing" ed il terzo "154". Davvero omperdibile per chi voglia ulteriormente approfondire la conoscenza di uno dei progetti piu' originali ed innovativi della scena inglese della fine degli anni '70, capace, centrifugando Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, di una musica geniale, tesa e tagliente ma per solito piu' implosiva che esplosiva, che ha tracciato molte delle coordinate della new wave a venire. Questa la lista completa dei brani: "Oh No Not So [Save The Bullet]", "Culture Vultures", "It's the Motive A4 Love Ain't Polite", "French Film [Blurred]", "Underwater Experiences" e "Stalemate" sono registrate durante il dicembre del 1977; "Options R", "Indirect Enquiries v1", "Chairs Missing [Used To]" e "Being Sucked In Again" sono registrate durante l' aprile del 1978, "Ignorance No Plea [I Should Have Known Better]", "Once Is Enough", "The Other Window", "Stepping Off Too Quick [Not About To Die]", "On Returning", "Former Airline" e "Two People In A Room" sono registrate durante il dicembre del 1978.
Euro
27,00
codice 3029176
scheda
Wire Peel sessions (18/1/1978)
12" [edizione] originale  stereo  uk  1978  strange fruit 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 12", prima rara stampa inglese, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) "textured" fronte retro senza barcode, edizione limitata "Special Metallic Finish Limited Edition Sleeve", come indicato sul retro, label grigia, nera e bianca, catalogo SFPS041, nella versione con "MT. B.J." e "MT. cts WEMBLEY" inciso sul trail off dei rispettivi lati. Pubblicato nel novembre del 1987 dalla Strange Fruit in Gran Bretagna, dove giunse al 18esimo posto nella classifica indipendente, il 12'' che contiene la prima favolosa Peel Sessiona registrata per la BBC inglese dal gruppo londinese il 18 gennaio del 1978. Troviamo qui magnifiche versioni registrate "live in studio" di "106 Beats That", dal primo album, "Practice Makes Perfect" (la tensione che si taglia con un coltello) ed "I'm the Fly", entrambe poi incluse, in versioni molto diverse, nel secondo lp, e di "Culture Vultures" per la prima volta su vinile. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
35,00
codice 255121
scheda
Wire Pink flag (2018 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  pink flag 
punk new wave
Ristampa ufficiale del 2018, in vinile pesante, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Harvest, e corredata di inner sleeve. Il primo album del seminale gruppo londinese di Colin Newman, Robert Gatobed ed i due futuri Dome, Graham Lewis e B.C. Gilbert. Uscito nel Novemrbre del 1977 dopo un primo sette pollici EP, i cui tre brani sono peraltro inclusi, non entrato nella classifica inglese, e' prima fondamentale testimonianza della geniale alchimia degli Wire capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk, della cui scena furono tra i protagonisti; una musica geniale, tesa e tagliente ma piu' implosiva che esplosiva, che traccera' molte delle coordinate della new wave a venire, e con i due altrettanto geniali lavori successivi, e' considerato tra i dischi piu' influenti degli anni ottanta capace di lasciare le proprie impronte anche nelle decadi successive. Ventuno brani a tutt' oggi stupefacenti, atmosfere plumbee tra le quali si fa strada di tanto in tanto qualche raggio di sole (il talento "pop" della band fa capolino qua' e la'), molti brani che saranno ricordati come dei classici della band e della scena inglese dell' epoca, come Three Girl Rhumba, Pink Flag, Strange e soprattutto l' indimenticabile 12XU. Gli Wire, nati alla scuola d'arte un anno prima dell'avvento del Punk (1976), esordiscono con Pink Flag, uno dei dischi piu' importanti del punk britannico e allo stesso tempo uno dei piu' inusuali e moderni, avanti coi tempi come poche volte capita di sentire riguardo a un album d'esordio. A piccoli sprazzi, nell'arco di un minuto o due, gli Wire compongono un tipo di brano deviante, che trascende dalla furente immediatezza punk, e nasconde sempre un lato oscuro, non istantaneamente decifrabile, come se la necessita' di rivolta ed emancipazione si trasformi in un desiderio di intimismo, senza che cio' cancelli del tutto le tematiche sonore della generazione del '77 inglese. Un intimismo che non si rivela ancora in un incupimento dei suoni, ma viene espresso semmai dalla labirinticita' del brano, che nonostante la sua corta durata stupisce per incoerenza, sorprende l'ascoltatore nel non concedergli mai cio' che si aspetterebbe, creando un senso di incapacita' ad essere afferrato. Ogni brano e' tanto frenetico e breve quanto ricco di sfumature, non termina mai la struttura canonica solo accennata, eppure si concede quasi sempre variazioni su tema. Vale tanto per i pezzi piu' dilungati come "Reuters" o "Pink Flag", quanto per gli innumerevoli frammenti, come le varie "Three girl rumba", "It's so obvious", e la quasi integrita' dei 21 episodi che compongono il disco. L'incompiutezza e' anch'essa una componente fondamentale dei primi Wire, e fa parte di quello stesso intento destabilizzante per cui niente arriva mai nel momento in cui te lo aspetti. Cosi ogni pezzo finisce laddove ti aspetteresti che abbia ancora molto da dire, ed e' come se ogni volta la melodia portante, ridotta al minimo dell'espressione concedibile, sia fondamentalmente qualcosa di trascurabile, meno importante della distorsione formale a cui costantemente viene sottoposto il pezzo. Per questo nella musica, prima che nei testi, gli Wire si dimostrarono i primi cantori ad anticipare la disillusione che segui' l'entusiasmo del '77. Il mondo che scaturisce dalla loro musica e' un mondo senza punti di riferimento, dove la violenza sonora e' una rabbia bianca disillusa piu' che anarchica, gia' post-moderna e proiettata verso il successivo decennio, piuttosto che legata al passato. Pink Flag forse non e' definibile capolavoro per quanto la sua frenesia lo rende eccessivamente, anche se volutamente frammentario, nonostante cio' rappresenta una di quelle intuizioni cosi forti da influenzare un'intera era a venire, la New Wave britannica, e da non suonare inattuale neanche a quasi 30 anni di distanza alla sua uscita.
Euro
22,00
codice 2115093
scheda
Wire silver / lead
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2017  pink flag 
punk new wave
copertina ruvida con barcode sul retro 5024545773316, etichetta grigia con scritte bianche e nere da un lato, nera con scritte grigie e bianche dall' altro. Uscito nel marzo 2017, a mno di un anno di distanza dal precedente "Nocturnal koreans", il sedicesimo album in studio della storica band inglese. Il gruppo, in una ormai consolidata line up con i membri fondatori Colin Newman, Graham Lewis e Robert Gatobed Grey, accompagnati come gia' nel disco precedente da Matt Sims (anche negli It Hugs Back, gruppo della scuderia 4Ad), da' vita ad un' opera come sempre interessante, confermando in questo nuovo corso un' attitudine piu' immediata rispetto a gran parte dei lavori del passato, a tratti vicina alle migliori realizzazioni del secondo corso artistico del gruppo (seconda meta' degli anni '80), ma con brani mediamente piu' distesi, dilatati ed atmosferici, come sempre marchiati dall' indiscutibile personalita' artistica del gruppo. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
21,00
codice 2068774
scheda
Wire wire
lp [edizione] nuovo  stereo  uk  2015  pink flag 
punk new wave
Album in vinile pesante, copertina con barcode sul retro 5024545712216, inner sleeve, etichetta "custom" nera ed argento da un lato, argento dall' altro. Uscito nell' aprile del 2015, a distanza di due anni dal precedente "Change Become Us", il quattordicesimo album in studio della storica band inglese. Il gruppo, qui con formazione composta dai membri fondatori Colin Newman, Graham Lewis e Robert Gatobed Grey, accompagnati come gia' nel disco precedente da Matt Sims (anche negli It Hugs Back, gruppo della scuderia 4Ad) propone con "Wire" un lavoro piu' omogeneo del precedente, ma altrettanto brillante nel suo proporre una ricetta musicale certo non rivoluzionaria come quella dei primi seminali dischi del periodo 1977-79, ma come sempre affascinante e segnata dall' indiscutibile persaonalita' artistica del gruppo, che emerge anche nel piu' apparentemente banale dei brani; disco piu' che mai di "canzoni", sebbene non rinunci a qualche familiare spigolosita' ne' a momenti piu' atmosferici, ispirato ed efficace, benissimo accolto dalla critica, rappresenta un nuovo prezioso tassello di una discografia da esplorare anche aldila' dei primi capolavori. Gli Wire sono stati tra i principali ed essenziali protagonisti della stagione a cavallo tra il punk 77ino ed il post punk inglese, grazie alla loro geniale alchimia capace di far confluire in una unica formula Bowie ed i Roxy Music, la psichedelia ed il punk. Si formano a Londra nell'ottobre del 1976 da Colin Newman, Bruce Gilbert, Graham Lewis e Robert Gotobed, tutti provenienti dall'art school, ma senza alcuna istruzione musicale. Fin dai loro esordi il loro sound conservava del punk-rock soltanto la concisione, e un pizzico dell'isteria, ma il gruppo aveva poco in comune con le arringhe nichiliste dei Sex Pistols, affascinato dagli esperimenti di decostruzione sonora portati avanti da Brian Eno e dall'estetica alternativa dei Velvet Underground; furono capaci di inconsuete digressioni verso territori inesplorati riuscendo ad imporsi tra i gruppi fondamentali di fine anni settanta e poi tornando periodicamente ad incidere insieme negli anni a venire, mettendo a frutto l' esperienza di infinite collaborazioni e degli innumerevoli progetti a cui nel frattempo non hanno mai smesso di lavorare.
Euro
25,00
codice 2053762
scheda
Wire train Between two words
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1985  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina lucida e senza barcode, completa di inserto con foto e testi, label rossa con logo CBS bianco in alto, catalogo CBS26670. Pubblicato nel 1985 dalla CBS in Gran Bretagna e dalla Columbia negli USA, il secondo album, uscito dopo ''In a chamber'' (1984) e prima di ''Ten women'' (1987). Si tratta di un album meno frenetico e piu' atmosferico rispetto all'esordio, con brani sognanti e talvolta lenti e rarefatti, in piu' occasioni dinamici e svolazzanti, che hanno suscitato accostamenti con i Church da parte di alcuni critici, mentre il brano ''Last perfect thing'', piu' esuberante, sembra preannunciare il sound dell'album successivo. Troviamo anche una cover piuttosto persanale di ''With god on our side'' di Bob Dylan, qui intitolata ''God on our side''. Formatisi a San Francisco nel 1983, inizialmente con il nome di Renegades, gli Wire Train nacquero su impulso dei due parolieri Kurt Herr e Kevin Hunter. Accasatisi presso la label 415, pubblicarono il primo album ''In a chamber'' nel 1984, suscitando positive reazioni in California con la loro new wave chitarristica. Il successivo ''Between two words'' (1985) venne inciso a Vienna e fu l'ultimo con Kurt Herr in formazione, che abbandono' poco dopo il gruppo per dedicarsi a porgetti solisti. ''Ten women'', inciso a Londra, usci' nel 1987, mentre in quel periodo il gruppo suonava in tour con Alarm, Bangles e Waterboys. La band ritorno' nel 1990 con il quarto album, senza titolo, che segno' un mutamento stilistico verso il pop rock, seguito dal quinto lp ''No soul no strain'' (1992), con echi del Madchester sound. Si sciolsero intorno al 1993. Un loro brano, ''I will not fall'', fu inserito nella colonna sonora del film ''Point break'', con Keanu Reeves e Patrick Swayze.
Euro
16,00
codice 250556
scheda

Page: 1122 of 1155


Pag.: oggetti: