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American dream
1969 rundgren demos
lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 out-sider
rock 60-70
rock 60-70
copertina in cartoncino pesante, senza barcode, download card ed inserto con note e foto. Pubblicato per la prima volta solo in cd nel 2021 dalla americana Distortions Records e quindi in vinile nel 2023 in queste edizione della Out-Sider, questo album contiene dieci brani del quintetto americano di Philadelphia, sette dei quali provenienti da demos registrati durante il 1969 con la produzione di Todd Rundgren, che poi produrra per la Ampex il loro unico album "American Dream" uscito nel bebbraio 1970 (in cui compariranno quattro di questi brani, in versioni ovviamente diverse, mentre gli altri tre brani rimarranno assolutamente inediti); a questi demos si aggiungono due inediti registrati nel 1970 dopo l' album di cui sopra, per un secondo lp che pero' non vedra' mai la luce, e una notevolissima "Big Brother" dei Finestuff, formazione dalle cui ceneri ebbero origine gli American Dream. autrice di un unico singolo nel 1967, di cui il brano era la facciata A, sospesa tra garage, e psichedelia. Il loro rock chitarristico li vedeva impegnati in brani ora dai sapori westcoastiani, con accenti vagamente country addirittura in "Frankford El", spesso con influenze psichedeliche, sia nelle tracce piu' serrate e graffianti, sia in quelle piu' pop (in territori vicini ai Nazz di Rundgren), con una groove quasi hard-rock che talora fa capolino. Del gruppo faceva parte anche Nick Jameson, poi in una delle formazioni della Paul Butterfield Blues Band.
Ammons gene
Soulful moods of
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1962 moodsville / de agostini
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
ristampa del 2013, in vinile 180 grammi, distribuita dalla De Agostini in Italia per la collana ''Jazz 33 giri'', copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura, con adesivo Siae metallizzato sul retro, label verde chiara con scritte e logo neri, catalogo MVST28. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Moodsville negli USA, inciso al Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 14 aprile del 1962, da Gene Ammons (sax tenore), Patti Bown (pianforte), George Duvivier (contrabbasso) ed Ed Shaughnessy (batteria). ''Jug'' si cimenta con otto standards in questi solchi, offrendo un set di languido jazz dai toni fortemente blues, che splende in particolare nelle eccellenti ballate come ''But beautiful'', davvero squisita. Questa la scaletta: ''Two different worlds'', ''But beautiful'', ''Skylark'', ''Three little words'', ''On the street of dreams'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Under a blanket of blue'', ''I'm glad There's You". Gene Ammons, nato a Chicago il 14 aprile del 1925 e morto il 23 luglio del 1974 sempre a Chicago, cresce con il boogie-woogie di suo padre Albert nel sangue, ben presto si dedico' allo studio di altri strumenti, diversi dal piano del padre, tra i quali predilesse il sax tenore. Suo maestro fu Walter Dyette, della celebre "DuSable High School" (insegnante, tra gli altri, anche di Nat King Cole e Ahmad Jamal), ma la sua vera fonte ispiratrice furono, senza dubbio, le morbide, liriche e rilassate sonorita' di Lester Young. Esordi' verso la fine della Seconda guerra mondiale, prima nella band di King Kolax, e in seguito nella sezione fiatistica della gloriosa band di Billy Eckstine che e' stata il trampolino di lancio di grandi musicisti come Parker, Gillespie e Davis. Musicista di difficile collocazione quanto di indubbia levatura, nella sua carriera ottenne un grande successo discografico. Definito dal critico J.E. Berendt come il piu' personale e potente, ricco e corposo, tra i sassofonisti provenienti dalla "scuola" di Lester Young. Ira Gitler defini' il suo sound "Grande come una casa, come un grande magazzino di quindici piani, e inoltre molto vocale". Si esprimeva agilmente e senza difficolta' sia nel lancinante e sguaiato stile "honkers" che nelle piu' seducenti e soffici "ballads". Dopo l'esperienza nella band di Eckstine, Ammons passa, in sostituzione di Stan Getz, nell'orchestra di Woody Herman, e negli anni Cinquanta diviene protagonista, con Dexter Gordon, di "battaglie musicali" e "cutting contest", per poi distinguersi alla guida di un brillante settetto in coabitazione con il sassofonista Sonny Stitt ed in importanti collaborazioni con svariati gruppi, partecipazioni ai piu' importanti festival e manifestazioni internazionali, il tutto arricchito da una vasta produzione discografica. La sua vita privata e artistica diviene pero' sempre piu' gravemente segnata dalle sofferenze legate al consumo di stupefacenti. Nel '58 viene arrestato e condannato a due anni di reclusione, e nel '62 tornera' in carcere fino al '69. I suoi lavori discografici pero' ottennero, mentre lui era in carcere, un grande successo e, dopo la definitiva uscita dalla cella di reclusione, Ammons riprese ad esibirsi dal vivo, partecipando anche ad incisioni discografiche di Mingus, Adderley, Coltrane, Farmer e della sua "guida spirituale" Lester Young. Incise anche numerosi dischi come "leader". Dara' poi vita ad una autentica "scuola" di tenoristi quali Johnny Griffin e Clifford Jordan e rivaleggiera' in popolarita' con l'altro irruento tenorista Von Freeman, insieme al quale sara' il piu' autorevole rappresentante dell'avanguardia nello sviluppo della scuola tenorile di Chicago.
Amon duul
psychedelic underground
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 ohr / breeze / cargo
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023, rimasterizzata dai master tapes originali analogici, copertina apribile, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Germania su Metronome. Si tratta del primo leggendario album del gruppo tedesco, uscito nel 1969 prima di ''Collapsing", ed uscito anche in America su Prophesy come "Amon Duul", con copertina diversa, cosi' come ulteriormente cambiata sara' la copertina della riedizione tedesca del 1973 con titolo "This Is Amon Duul". Gli Amon Duul facevano parte, come gli Amon Duul 2, della comune di Essen; i due gruppi si divisero in due tronconi diversi nel 1968, a causa delle differenze ideologiche, piu' interessati al lato politico e multimediale, gli Amon Duul 1 pubblicarono 4 albums fino al 1974; la loro era, specialmente in questa prima fase, una musica senza compromessi, molto rituale, a base di percussioni, chitarre, suoni e rumori, influenzatissima dalle droghe, che si svolgeva in un clima anarcoide e largamente improvvisato. I loro albums sono testimonianze spettacolari della cultura anarchica ed underground europea e, seppur di difficile ascolto, hanno lasciato una traccia indelebile nella musica tedesca degli anni '70.
Amon duul
psychedelic underground (minnelied)
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1969 brain
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
rara ristampa tedesca del 1980, la seconda delle tre realizzate con copertina e titoli esclusivi, del rarissimo album originariamente uscito nel 1969 su Metronome con il titolo "Psychedelic Underground"; copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento sul retro) non apribile, lucida fronte e retro, senza barcode, etichetta nera ed argento, catalogo 0040.149. Si tratta del primo leggendario album del gruppo tedesco, uscito nel 1969 prima di ''Collapsing", ed uscito anche in America su Prophesy come "Amon Duul", con copertina diversa, cosi' come ulteriormente cambiata sara' la copertina della riedizione tedesca del 1973 con titolo "This Is Amon Duul". Gli Amon Duul facevano parte, come gli Amon Duul 2, della comune di Essen; i due gruppi si divisero in due tronconi diversi nel 1968, a causa delle differenze ideologiche, piu' interessati al lato politico e multimediale, gli Amon Duul 1 pubblicarono 4 albums fino al 1974; la loro era, specialmente in questa prima fase, una musica senza compromessi, molto rituale, a base di percussioni, chitarre, suoni e rumori, influenzatissima dalle droghe, che si svolgeva in un clima anarcoide e largamente improvvisato. I loro albums sono testimonianze spettacolari della cultura anarchica ed underground europea e, seppur di difficile ascolto, hanno lasciato una traccia indelebile nella musica tedesca degli anni '70.
Ampex |colombia|
ampex
lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 munster
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2021 (la prima ristampa in assoluto in vinile di questo disco), copertina senza codice a barre pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, inserto con note biografiche. Originariamente pubblicato nel 1967 dalla Discos Fuentes in Colombia, il secondo dei due album, successivo a "Coleccion inferno a go-go" (1966), di questa storica garage beat band colombiana che includeva nella sua formazione Jaime "Patron" Rodriguez (poi nel gruppo progressivo Siglo Cero), Oscar Lasprilla (anche con un altra importante beat band colombiana, Los Speakers, e presto con i Time Machine, autori di un ep nello stesso 1967, poi emigrato in Spagna dove entrò a far parte dei famosi Los Brincos) e Yamel Uribe (anch'egli poi nei Time Machine). Gli Ampex avevano fatto breccia fra il pubblico giovanile e sulla nuova scena pop colombiana nel 1966, con l'ep "La bicicleta" e con il loro primo album, entrambi incisi per la Estudio 15, ed erano ricercati anche come musicisti di sessione e dal vivo per altri artisti; la musica beat a cui erano dediti stava ormai passando di moda nel 1967, e prima di sciogliersi incisero questo ultimo lp per la Fuentes, etichetta principalmente legata a sonorità più latine e tropicali, ma aperta anche al rock. "The ampex" è essenzialmente un disco di covers dei principali gruppi di lingua anglosassone, interpretate per lo più in lingua spagnola, Rolling Stones ("Paint it black"), Byrds ("Mr tambourine man", brano di Dylan ma qui ispirato appunto alla versione byrdsiana, "So you want to be a rock'n'roll star"), Easybeats, Yardbirds ("Over, under, sideways, down"), Lovin' Spoonful e Wailers, e suonate con competenza e con un gradevole beat in equilibrio melodia e ruvida energia.
Ana y jaime
Dire' a mi gente
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 munster
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre, inserto con foto a colori e note a cura del collezionista e DJ messicano Carlos Icaza (aka Tropicaza, della Dublab/Worldwide FM). Ristampa del 2022 ad opera della Munster, la prima in assoluto in vinile e pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Discos in Colombia, questo è il primo album, precedente "Este viento" (1970), del duo colombiano, composto a Ana e Jaime Valecia Aristizabal, sorella e fratello colombiani, all'epoca delle incisioni giovanissimi; i due avrebbero continuato a pubblicare dischi nel corso dei decenni successivi. "Diré a mi gente" è considerato un classico del pop colombiano degli anni '60, una deliziosa sintesi fra pop melodico, canzone di protesta folkeggiante e garage rock inacidito dal fuzz. Un'opera grezza ed acerba, espressione di ad un tempo di rabbia e dolcezza adolescenziale, accostata a Pablus Gallinazo, Elia y Elizabeth ed il duo post Los Yetis di Norma y Dario. La voce femminile di Ana, che canta in spagnolo, si esprime con candore e convinzione, sembrano a volte più matura della sua giovanissima età, a volte rivelandola invece nella sua delicatezza, supportata da un sound diretto, senza molti fronzoli, in spiccano le chitarre fuzz, occasionale organetto e chitarra acustica latineggiante. Fra i pezzi da citare la piccola magia di rock latino di "Jerusalem".
Andersen Eric
'bout changes & things
Lp [edizione] originale mono usa 1966 vanguard
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa americana in mono, copia con giusto assai lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina cartonata semilucida sul fronte, che riporta sul retro i dati sia della versione mono che di quella stereo dell' album, etichetta marrone/dorata con cavaliere bianco in basso, catalogo VRS-9206, "28-4/66" inciso sul trail off dei due lati. Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 50 dischi piu' importanti del folk americano. Pubblicato in Usa nel giugno del 1966 prima di " 'Bout changes & things take 2" (che ne sara' la versione rivisitata in chiave elettrica) e dopo "Today is the highway", non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album. Lavoro che lo fara' conoscere dalla critica e lo vedra' inserirsi in un ruolo prominente nella scena dei songwriters americani, e' anche l' episodio in cui per primo trovera' quell' equilibrio tra scrittura e esecuzione che lo caratterizzera' nel futuro. Contiene alcuni dei suoi brani piu' celebri in assoluto, come "Violets of Dawn", "Thirsty Boots", "Close the Door Lightly When You Go" (poi coverizzata da Fairport Convention e dai Dillards), oltre alle belle versioni di "That's Alright Mama" di Arthur Crudup e "Champion At Keepin' Them Rollin' " di Ewan MacColl. Lo stile e' ancora debitore di Dylan, ma le atmosfere sono assai piu' romantiche, sognanti e solitarie. Registrato con interventi della moglie Debbie Green alla seconda chitarra ed Harvey Brooks al basso, ad accompagnare in alcuni brani Andersen alla voce, chitarra ed armonica, in uno stile molto vicino al Folk New Yorkese gia' '' old fashioned'' per il 1966 , era gia' esploso il folk rock elettrico e la prima psichedelia si affacciava. Fu proprio per questo completamente reinciso in una nuove versione, molto piu' elettrica e riarrangiata, ma contenente le stesse esatte 12 canzoni, che uscira' come terzo album l' anno successivo con il titolo '' 'Bout Changes & Things Take Two ''. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Andersen Eric
avalanche
lp [edizione] originale stereo ita 1968 Warner Bros
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa italiana, copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte, flipback su due lati sul retro, etichetta color vinaccia ed argento, catalogo WLS1748, "DR" a destra, senza marchio ne' timbro Siae (la Siae subentrera' nel 1970), data sul trail off "12/9/68". Pubblicato nell' agosto del 1968, dopo "More Hits from Tin Can Alley" e prima di "A country dream", non entrato nelle classifiche Usa, non pubblicato all' epoca in Uk, il sesto album, il primo lavoro di Andersen per la Warner Bros, dopo gli anni della Vanguard. Il cambio di etichetta non condiziono' la musica di Andersen e non lo rese piu' commerciale: "Avalanche" e' un album diverso e floreale, con momenti contrastanti, da un lato vi e' il paragone con Dylan, come in "It's Comin' o "It Won't Be Long", ma dall' altro emerge l' anima piu' country-rock e folk-rock, vicina talora a Donovan, sognante e incantata. I musicisti che suonano nell' album sono Chuck Rainey, Bruce Langhorne, J.D. Maness, Eric Gale e Lee Crabtree, che lo spingono verso territori piu' vicini al rock su "Think About It" o "So Hard to Fall". Un album perfettamente riuscito di gentile e introspettivo folk-rock. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Andersen Eric
today is the highway
Lp [edizione] originale mono usa 1965 vanguard
[vinile] Very good [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] excellent rock 60-70
Prima rara stampa americana in mono, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina cartonata semilucida sul fronte, che riporta sul retro i dati sia della versione mono che di quella stereo dell' album, etichetta marrone/dorata con cavaliere bianco in basso, catalogo VRS-9157, "28-4/66" inciso sul trail off dei due lati.
Pubblicato in Usa nel marzo del 1965 prima di '' 'Bout changes 'n' things'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk (dove usci' su etichetta Fontana). Il primo album, che vede Andersen alle prese con lo stile folk classico che vedra' proprio in questo 1965 passare la palma di ''luogo che conta'' del movimento dal Greenwich Village di New York al quartiere di Soho a Londra. Lavoro composto da brani originali, con la eccezione della cover di "Baby Please Don't Go", fu registrato con la sola chitarra acustica, armonica e voce, in solitario con un piccolo aiuto della moglie Debby Green alla seconda chitarra (in due brani). Musicalmente ricorda, come tutti i dischi del genere fino a questo periodo, il primo Bob Dylan, quello di "Freewheelin' ", ma la musica di Eric Andersen contiene gia' elementi assai personali, piu' sognanti ed introspettivi, diciamo piu' affini a "Girl from the North Country" che a quelli caratteristici della ''radical protest song''. Lavoro costruito, come si comprende dal titolo, sulla mitologia americana del viaggio, memore di Woddy Guthrie prima e di Tom Paxton poi, contiene molti brani splendidi (tutti originali tranne la bella versione di "Baby Please Don't Go"), ma uno in particolare, "Looking Glass," e' davvero straordinario. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Andrews julie
Don't go in the lion's cage tonight
Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1962 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
Copia ancora incellophanata, seconda stampa USA in stereo della seconda meta' degli anni '60, copertina cartonata, label rossa con scritta "360 Sound Stereo" in bianco in basso e senza ''nonbreakable'' (scritta eliminata alla fine del 1966), scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, catalogo CS8686. Pubblicato nel 1962 dalla Columbia negli USA, questo album vede la cantante inglese cimentarsi con un set di brani provenienti dal vaudeville e dal music hall di fine '800 ed inzio '900, spaziando fra ballate sentimentali, canzoni comiche e spassose, arrangiate con uno stile pop orchestrale dal sapore anteguerra. Questa la scaletta: ''I don't care'', ''The honeysuckle and the bee'', ''Mother was a lady'', ''Who threw the overalls in mistress murphy's chowder?'', ''Everybody's doin' it now'', ''Waiting at the church'', ''Don't go in the lion's cage tonight'', ''Burlington bertie from bow'', ''Alexander's ragtime band'', ''By the light of the silvery moon'', ''Smarty'', ''She is more to be pitied than censured''. Celebre attrice inglese nata nel 1935, Julie Andrews fu al vertice della sua carriera una stella sia del teatro Broadway che del cinema di Hollywood, durante gli anni '60; famosissimi i suoi ruoli in film come ''Mary Poppins'' e ''The sound of music''. Parallelamente alla carriera sul palco del teatro musicale e sui set del cinema, la Andrews ha condotto anche quella di cantante, incidendo dischi a partire dagli anni '50.
Angel pavement
Socialising with angel pavement (+7")
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 morgan blue town
rock 60-70
rock 60-70
edizione in vinile 180 grammi, corredata di 7" bonus contenente due brani inediti, inner sleeve con note. Pubblicata nel 2019, questa raccolta contiene dodici dei quindici brani dell' ormai raro album realizzato nel 2003 dalla Tenth Planet in 1000 copie, ma compensa la loro mancanza con due inediti: "Hey Grandma" e "Madison Blues". Si tratta, in gran parte, di brani che avrebbero dovuto far parte di un album, che avrebbe dovuto essere stato pubblicato nel 1970, ma che rimase inedito. Dai due singoli del gruppo, realizzati nel 1969 e nel 1970, sono riprese le due b-side: "Green Mello Hill" e "When Will I See June Again". Il gruppo inglese, noto per i suoi due singoli (usciti nel 1969 e nel 1970) a base di popsike vicino ai Left Banke ed agli Zombies, melodico e sbarazzino ma non privo di una patina autunnale tipicamente inglese. Provenienti da York, vedevano fra le proprie fila Danny Beckerman, membro anche dei Fortes Mentum e piu' tardi nei Pussy. Questa la scaletta:
"The Man In The Shop On The Corner", "Time Is Upon Us", "Napoleon", "Socialising", "Jennifer", "When Will I See June Again", "Water Woman", "Little Old Man", "Green Mello Hill", "Genevieve", "Maybe Tomorrow", "I'm Moving On". Contenute nel singolo: "Hey Grandma", "Madison Blues"
Animals
Animal tracks ep (rsd 2016)
10" [edizione] nuovo mono usa 1966 abkco
rock 60-70
rock 60-70
EDIZIONE LIMITATA DI 3000 COPIE, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DEL 16 APRILE 2016, ristampa in formato 10" del raro ep originariamente pubblicato in formato 7" nel 1965 dalla Columbia in Inghilterra (ed in Australia). Contiene quattro brani, inclusi anche nell' omonimo album pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1965: "How You've Changed" di Chuck Berry, "I Believe To My Soul" di Ray Charles, "Let the Good Times Roll" di Shirley & Lee e "Worried Life Blues" di Major Merriweather.
Animals
animalisms (uk version - blue vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1966 secret records
rock 60-70
rock 60-70
ristampa rimasterizzata, in vinile 180 grammi, edizione limitata in vinile blu, fornita di esclusiva inner sleeve, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Decca. Pubblicato in Uk nel maggio del 1966 dopo ''Animal tracks'' giunse al numero 4 delle classifiche inglesi, fu pubblicato in Usa come ''Animalization'', con titolo, copertina0 e brani diversi, nell' agosto dello stesso anno, e giunse al numero 20 delle classifiche americane. Sicuramente il loro album inglese piu' raro e difficile da trovare, e' l' ultimo lavoro dello storico gruppo di Eric Burdon, che volera' poi a San Francisco per iniziare una nuova vita ed una nuova carriera musicale. Il disco e' anche il primo senza Alan Price, nonche' l' unico uscito per la Decca in Uk. Vi si respira gia' un clima pre psichedelico, misto al r'n'b' degli inizi, il che fa di questo disco, a partire dalla copertina, il ''Rubber soul'' della band di Newcastle. Gli animals agirono in un biennio, 1964-1966 in cui i gruppi erano maggiormente concentrati sui 45 giri che sugli albums, e' solo in questo unico lavoro per la decca che riuscirono a comporre un lp vero e proprio, con una base di brani autonomi scritti perlopiu' da Eric Burdon e Dave Rowberry. questa operazione dette coraggio ed entusiasmo al gruppo, la voce e' qui la migliore in assoluto tra quelle registrate da burdon con gli animals, ed il suono della band e' eccezionalmente potente e tirato ma anche assai originale. "Outcast," "Maudie," "You're on My Mind," "Clapping," "That's All I Am to You," "Squeeze Her - Tease Her," "I Put a Spell on You," "She'll Return It,"e "Gin House Blues" sono tutti tra i piu' grandi classici mai registrati dagli animals, la cover di "Sweet Little Sixteen,"di Chuck Berry e' la piu' riuscita versione del brano mai effettuata, ed e' davvero un peccato che questo sia l'ultimo lp del gruppo, ma gli orientamenti musicali dei membri, oramai diversi, uniti alle tensioni interne che avevano fatto si che John Steel venisse sostituito da Barry Jenkins alla batteria durante le registrazioni di questo lavoro, porteranno anche al volontario allontanamento di eric burdon che volera' in usa per l'apertura di un nuovo ed altrettanto interessante capitolo. un grande album che coglie gli animals al picco della loro carriera e proprio nel momento in cui la loro musica stava finalmente sbocciando anche a livello compositivo.
Animals
animals on tour
Lp [edizione] originale mono usa 1965 mgm
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
la prima rara stampa americana in mono, copertina (con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento) cartonata, ancora fornita della originaria busta interna della Mgm, etichetta nera con logo multicolore, nella versione con catalogo (E4281) a destra. Pubblicato in Usa nel febbraio del 1965, non pubblicato in Inghilterra, e giunto al 99esimo posto delle classifiche americane, prima di "Animal Tracks" e dopo "Animals", il secondo album della discografia americana. Questo disco corrisponde in parte all' inglese "Animal tracks" (da non confondere con l'omonimo americano che è una raccolta), ma, rispetto a quello, ha 4 pezzi diversi. L' ultimo lavoro con il tastierista Alan Price, fortissimamente influenzato dalla musica nera e dal r'n'b, sostenuto da quella che da molti e' considerata la piu' bella voce del rock inglese, quella di Eric Burdon, contiene brani quali ''Mess around", le covers da John Lee Hooker "Boom Boom" e "Dimples", ed ancora "Hallelujah, I Love Her So" di Ray Charles, "She Said Yeah" di Bo Diddley, "Mess Around", "Bright Lights Big City", e' certamente uno degli ultimi classici del british r'n'b' della prima meta' dei '60. Inglesi di Newcastle guidati da Eric Burdon, sono stati il piu' importante gruppo bianco di R & B della prima meta' degli anni '60. Stanco delle pressioni e delle imposizioni del produttore Mickie Most ed alla ricerca di nuovi orizzonti musicali, Burdon nel '66 lascio' la band e l' Europa, rifondando gli Animals in California con nuovi musicisti e scrivendo alcune pagine fondamentali della psichedelia "americana" (vedi Burdon & the Animals). Le discografie americana ed inglese della band presentano enormi differenze.
Considerato dalla critica Usa, unico paese dove questo lavoro venne pubblicato, come il capolavoro assoluto della band, "Animalism" ( da non confondere con l'album inglese "Animalisms", o con l' americano "Animalization") , fu pubblicato quando il gruppo si era oramai sciolto e per questo non fu mai promosso e molto mal distribuito, fu registrato perlopiu' durante la primavera e l'estate del 1966 da una formazione che vedeva Eric Burdon, Hilton Valentine, Chas Chandler, Dave Rowberry e Barry Jenkins, ed e' da considerare a tutti gli effetti come il testamento del gruppo. Parte di Animalism fu registrato a Los Angeles con la collaborazione di Frank Zappa, che arrangia e suona su "All Night Long," , tra gli altri episodi degni di nota la riedizione di Sam Cooke "Shake" quella di B.B. King "Rock Me Baby" , la piu' bella cover di un brano di Chicago blues mai registrata dal gruppo,ovvero "Smokestack Lightning" e la splendida "Hit the Road, Jack", a detta dello stesso Burdon la miglior versione di un branio di Ray Charles mai registrata. Un LP maestoso ed immancabile, che illustra il passaggio del gruppo dal R'N'B' verso un suono nuovo e non ancora perfettamente a fuoco, ma che purtroppo non trovera' seguito se non nei superlativi albums a nome Eric Burdon and the Animals'' pubblicato sempre in Usa dal 1967 al 1968.
Animals
Bbc saturday club '65... and more
Lp [edizione] nuovo mono uk 1964 rhythm & blues
rock 60-70
rock 60-70
Copertina flipback su due lati sul retro e senza codice a barre, label nera con scritte bianche e rosse, logo Rhythm and Blues rosso, blu e bianco in alto, catalogo R&B43. Pubblicato nel 2019 dalla Rhythm & Blues, questo album compila, in mono, sedici registrazioni radiofoniche e televisive degli Animals, effettuate in Europa e negli Stati Uniti nel 1964 e nel 1965. Era la prima incarnazione degli Animals, quella più legata al blues ed allo r'n'b: qui il gruppo è ancora dedito a suonare principalmente blues e r'n'b con il consueto carisma del frontman Burdon. Questa la scaletta: SIDE 1: 1. Mess Around (BBC Saturday Club, 2/2/65) 2. What Am I Living For (BBC Saturday Club, 6/4/65) 3. See See Rider (BBC Saturday Club, 6/4/65) 4. I Got To Find My Baby (BBC Saturday Club, 6/4/65) 5. Bring It On Home To Me (BBC Saturday Club, 6/4/65) 6. We've Gotta Get Out Of This Place (BBC Saturday Club, 6/7/65) 7. It's My Life (BBC Saturday Club, 6/11/65) 8. Don't Let Me Be Misunderstood (BBC Gadzooks, 5/4/65) SIDE 2: 1. Boom Boom (BBC Gadzooks, 5/4/65) 2. What Am I Living For (BBC Gadzooks, 5/4/65) 3. Talkin' 'Bout You (Granada TV A Whole Lotta Shakin', 19/3/64) 4. Shout (Granada TV A Whole Lotta Shakin', 19/3/64) 5. Around & Around (Granada TV A Whole Lotta Shakin', 19/3/64) 6. We've Gotta Get Out Of This Place (BBC Joe Loss Show, 5/11/65) 7. I'm Gonna Change The World (BBC Joe Loss Show, 5/11/65) 8. Lucille (BBC Joe Loss Show, 5/11/65). Formatisi a Newcastle-Upon-Tyne nel 1963, gli Animals ebbero due distinte fasi di attività, quella del 1963-1966 in Inghilterra, e quella del 1966-1968 negli Stati Uniti. Si trattava essenzialmente di due gruppi diversi, con il solo cantante Eric Burdon a fare da trait d'union: gli Animals inglesi erano un gruppo dedito ad un beat fortemente marchiato dal blues e dallo r'n'b, autori un classico immortale come la loro versione del traditional ''House of the rising sun'' ma anche di tante altre perle che li collocarono fra gli alfieri del rock inglese della prima metà degli anni '60; quelli ''americani'' ebbero origine dal trasferimento di Burdon in California, dove il cantante si immerse nella ricca e visionaria scena rock psichedelica di Los Angeles e soprattutto San Francisco, incidendo con i New Animals (o anche chiamati Eric Burdon and the Animals in questa seconda incarnazione) alcuni eccellenti brani di acid rock e di pop rock celebrativo della controcultura psichedelica.
Animals
Complete animals
lp3 [edizione] nuovo mono eu 1964 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
vinile triplo da 180 grammi per audiofili, copertina apribile lucida all'esterno e liscia all'interno. Ristampa del 2014 ad opera della Music On Vinyl, pressoche' identica alla prima tiratura ma con i brani distribuiti su tre vinili invece che su due. Originariamente pubblicato nel 1990 dalla EMI, questo triplo album compila tutti i brani (ben quarantuno!) registrati dagli Animals con il produttore Mickey Most (inclusi alcuni inediti fino al 1990), durante il biennio 1964/1965, gli anni in cui gli Animals erano uno dei gruppi leader del r'n'b britannico, include tutti i 45 compresi nel lasso di tempo che va dal periodo precedente il primo album, ''Animals'', del 1964 al periodo seguente il secondo, ''Animal Tracks'', del 1965. Uno dei migliori gruppi nel suo genere nel suo momento migliore. Questa la scaletta: ''Boom boom'' (1964), ''Talkin' bout you (full version)'' (1964), ''Blue feeling'' (inedito fino al 1990), ''Dimples'' (1964), ''Baby let me take you home'' (1964), ''Gonna send you back to walker'' (1964), ''Baby what's wrong'' (inedito fino al 1990), ''The house of the rising sun'' (1964), ''F-E-E-L'' (inedito fino al 1990), ''I'm mad again'' (1964), ''The right time'' (1964), ''Around and around'' (1965), ''I'm in love again'' (1964), ''Bury my body'' (1964), ''She said yeah'' (1964), ''I'm crying'' (1964), ''Take it easy'' (1964), ''The story of bo diddley'' (1964), ''The girl can't help it'' (1964), ''I've been around'' (1964), ''Memphis tennessee'' (1964), ''Don't let me be misunderstood'' (1964), ''Club-a-gogo'' (1965), ''Roadrunner'' (1965), ''Hallelujah I love her so'' (1965), ''Don't want much'' (inedito fino al 1990), ''I believe to my soul'' (1965), ''Let the good times roll'' (1965), ''Mess around'' (1965), ''How you've changed'' (1965), ''I ain't got you'' (1965), ''Roberta'' (1965), ''Bright lights big city'' (1965), ''Worried life blues'' (1965), ''Bring it on home to me'' (1965), ''For miss caulker'' (1965), ''I can't believe it'' (1965), ''We've gotta get out of this place'' (1965), ''It's my life'' (1965), ''I'm gonna change the world'' (1965), ''New year radio spot''.
Animals
Five animals don't stop no show
Lp [edizione] nuovo mono uk 1965 rhythm & blues
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre, label nera con scritte bianche e logo Rhythm & Blues marrone sopra il foro centrale, ed in alto logo piu' piccolo a forma di nota musicale marrone, bianco ed azzurro, scritta ''made in gt. britain'' in basso, catalogo R&B13. Pubblicato nel 2017 dalla Rhythm & Blues, questo album compila, in mono, quattordici registrazioni radiofoniche, televisive e live in concerto degli Animals, effettuate in Europa e negli Stati Uniti nel 1966 (tranne l'ultimo brano, risalente al tardo 1965). La prima incarnazione degli Animals, quella piu' legata al blues ed allo r'n'b, era ormai agli sgoccioli: Alan Price se n'era gia' andato, mentre John Steele avrebbe lasciato il gruppo a febbraio del 1966 (e' presente qui solo nei brani sulla prima facciata), sostituito da Barry Jenkins, il quale avrebbe poi seguito Eric Burdon nell'avventura psichedelica dei New Animals di li' a poco. Qui il gruppo pero' e' ancora dedito a suonare principalmente blues e r'n'b con il consueto carisma del frontman Burdon. Questa la scaletta: ''Inside looking out'', ''Sweet little sixteen'', ''In the wee wee hours'', ''Maudie'', ''She'll return it'', ''John steel interview'', ''One monkey don't stop no show'' (brani tratti da sessioni radiofoniche dell'inizio del 1966); ''Shake'', ''Don't bring me down'', ''Inside looking out'' (US TV, marzo 1966); ''That's all I am to you'', ''One monkey don't stop no show'', ''It's my life'' (dal vivo allo Olimpia di Parigi, 16/3/66); ''Work song'' (registrazione live televisiva, ottobre 1965). Formatisi a Newcastle-Upon-Tyne nel 1963, gli Animals ebbero due distinte fasi di attivita', quella del 1963-1966 in Inghilterra, e quella del 1966-1968 negli Stati Uniti. Si trattava essenzialmente di due gruppi diversi, con il solo cantante Eric Burdon a fare da trait d'union: gli Animals inglesi erano un gruppo dedito ad un beat fortemente marchiato dal blues e dallo r'n'b, autori un classico immortale come la loro versione del traditional ''House of the rising sun'' ma anche di tante altre perle che li collocarono fra gli alfieri del rock inglese della prima meta' degli anni '60; quelli ''americani'' ebbero origine dal trasferimento di Burdon in California, dove il cantante si immerse nella ricca e visionaria scena rock psichedelica di Los Angeles e soprattutto San Francisco, incidendo con i New Animals (o anche chiamati Eric Burdon and the Animals in questa seconda incarnazione) alcuni eccellenti brani di acid rock e di pop rock celebrativo della controcultura psichedelica.
Animals
From london to frisco
Lp [edizione] originale stereo usa 1963 ocean sound
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro, senza costola e senza barcode, con ''made in USA'' sul retro in basso, label neutra bianca. Pubblicazione privata che documenta la storia della grande band inglese in modo insolito rispetto alle tipiche raccolte di hits: ''From London to Frisco'' infatti contiene registrazioni di audizioni, apparizioni televisive europee ed americane e brani dal vivo in concerto che coprono gran parte delle prime due e piu' importanti fasi di attivita' del gruppo, quella del 1963-1966 in Inghilterra, e quella del 1966-1968 negli Stati Uniti. Si trattava essenzialmente di due gruppi diversi, con il solo cantante Eric Burdon a fare da trait d'union: gli Animals inglesi erano un gruppo dedito ad un beat fortemente marchiato dal blues e dallo r'n'b, autori un classico immortale come la loro versione del traditional ''House of the rising sun'' ma anche di tante altre perle che li collocarono fra gli alfieri del rock inglese della prima meta' degli anni '60; quelli ''americani'' ebbero origine dal trasferimento di Burdon in California, dove il cantante si immerse nella ricca e visionaria scena rock psichedelica di Los Angeles e soprattutto San Francisco, incidendo con i New Animals (o anche chiamati Eric Burdon and the Animals in questa seconda incarnazione) alcuni eccellenti brani di acid rock e di pop rock celebrativo della controcultura psichedelica. Qualta' sonora complessivamente piu' che discreta. Questa la scaletta: ''Big boss man'' (1963 Decca audition tape), ''You pretty thing'' (1963 Decca Audition tape), ''Baby please don't go'' (Hullabaloo show), ''Inside looking out?'' (Ed Sullivan Show, 22/2/1966), ''We've gotta get out of this place'' (Ed Sullivan Show, 22/2/1966), ''Tobacco road'' (German TV 1966), ''Road runner'' (German TV 1966), ''Yes I'm experienced'' (live Stockholm 18/1/68), ''San franciscan nights'' (live Stockholm 18/1/68), ''Monterey'' (live Stockholm 18/1/68), ''Oaint it black'' (live Stockholm 18/1/68).
Animals
Greatest hits (fun records)
Lp [edizione] originale stereo fra 1964 fun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa francese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label grigia con scritte nere e logo Fun multicolore su figure geometriche in alto, marchio SACEM a sinistra, catalogo FUNLP9045 sulla copertina, FUN9045 sull' etichetta. Pubblicata negli anni '80 dalla Fun in Francia, questa bella raccolta compila dodici classici brani della prima fase della storia della band inglese di Newcastle, pubblicati originariamente durante il biennio 1964/1965, gli anni in cui gli Animals erano uno dei gruppi leader del r'n'b britannico. Uno dei migliori gruppi nel suo genere nel suo momento migliore. Questa la scaletta: ''The house of the rising sun'' (1964), ''I'm crying'' (1964), ''Boom boom'' (1964), ''I'm mad again'' (1964), ''Bright lights big city'' (1965), ''We've gotta get out of this place'' (1965), ''Bring it on home to me'' (1965), ''The story of bo diddley'' (1964), ''How you've changed'' (1965), ''Roadrunner'' (1965), ''Worried life blues'' (1965), ''It's my life'' (1965). Formatisi a Newcastle-Upon-Tyne nel 1963, gli Animals ebbero due distinte fasi di attivita', quella del 1963-1966 in Inghilterra, e quella del 1966-1968 negli Stati Uniti. Si trattava essenzialmente di due gruppi diversi, con il solo cantante Eric Burdon a fare da trait d'union: gli Animals inglesi erano un gruppo dedito ad un beat fortemente marchiato dal blues e dallo r'n'b, autori un classico immortale come la loro versione del traditional ''House of the rising sun'' ma anche di tante altre perle che li collocarono fra gli alfieri del rock inglese della prima meta' degli anni '60; quelli ''americani'' ebbero origine dal trasferimento di Burdon in California, dove il cantante si immerse nella ricca e visionaria scena rock psichedelica di Los Angeles e soprattutto San Francisco, incidendo con i New Animals (o anche chiamati Eric Burdon and the Animals in questa seconda incarnazione) alcuni eccellenti brani di acid rock e di pop rock celebrativo della controcultura psichedelica.
Animals
With sonny boy williamson (aka newcastle-on-tyne, december 1963)
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1963 decal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa inglese del 1988 su Decal, con copertina e titolo cambiati, copertina lucida fronte retro con barcode, label bianca e grigia con scritte nere e logo Decal nero e bianco in alto, catalogo LIK45, scritta ''made in EEC'' su retro copertina e label, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Originariamente pubblicato nel 1972 in Francia dalla Byg con il titolo di ''Faces & places vol. 2'', e quindi nel 1976 in Gran Bretagna dalla Charly con il titolo di ''Newcastle-on-Tyne, december 1963), questo album compila straordinarie perfomances registrate nel dicembre del 1963 dalla beat / r'n'b band inglese fronteggiata da Eric Burdon con uno dei piu noti ed influenti personaggi della storia del blues, Sonny Boy Williamson II (1899-1965), musicista originario del Mississippi che attraverso' varie stagioni del blues, suonando nel delta con Robert Johnson ed Elmore James, partecipando al blues di Chicago e suonando negli ultimi anni con Animals e Jimmy Page in Inghilterra, dove era considerato quasi una star. Williamson giro' l'Europa in tour nel 1963, trattenendosi anche in Gran Bretagna dove suono' insieme a gruppi fondamentali nel panorama beat e r'n'b inglese quali gli Animals, gli Yardbirds e lo Spencer Davis Group, insegnando qualche trucco del mestiere ai giovani musicisti di Albione, che pur dovettero sottostare al suo carattere burbero, ma generoso. Gli Animals, in quel dicembre del 1963 a Newcastle, erano una band giovane ed ancora poco conosciuta al di fuori della scena locale, e Giorgio Gomelski immortalo' su nastro i frutti del loro incontro sul palco con Williamson. Questa la scaletta: ''Sonny's slow talk'', ''Pontiac blues'', ''My babe'', ''I don't care no more'', ''Baby don't you worry'', ''Nightime is the right time'', ''I'm gonna put you down'', ''Fattening frogs for snakes'', ''Nobody but you'', ''Bye bye, sonny, bye bye'', ''Coda''.
Animals (eric burdon with new animals)
Live in the sixties
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1966 london calling
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a duemila copie numerate sul retro copertina in basso, vinile doppio da 180 grammi di colore arancio, copertina apribile, label custom a colori, catalogo LC2LPC5012. Pubblicato nel 2018 dalla London Calling, questo album contiene registrazioni radiofoniche dal vivo effettuate fra il novembre del 1966 ed il dicembre del 1967 dalla seconda incarnazione degli Animals. Sciolti gli Animals nel '66, il cantante britannico Eric Burdon, attratto dalla nuova scena californiana, attraversò l'Atlantico. Dopo un primo LP registrato con session men reclutati per l'occasione, fondò, sempre con musicisti inglesi, i New Animals (ci passarono, tra gli altri, Zoot Money ed Andy Summers), che furono tra i massimi interpreti del "flower power" e che Burdon stesso sciolse dopo la realizzazione del progetto piu' ambizioso: il doppio "Love is", per esplorare con i War territori assolutamente diversi, piu' vicini al funk, negli anni '70. Questa raccolta compila sessioni radiofoniche e televisive europee ed americane, che documentano la visione psichedelica di Burdon e del suo gruppo, che pero' non rinuncio' del tutto alle radici r'n'b. Questa la scaletta: ''See see rider'' (TV francese, 1966); ''The same thing'', ''Interview – Paint it black'', ''Jailhouse rock'', ''Lawdy miss clawdy'' (Radio BBC, UK, 11/66); ''Roadrunner'', ''See see rider'', ''Tobacco road'' (TV tedesca, Brema, 12/66); ''Tobacco road (frammento)'' (TV francese, 1967); ''If I were a carpenter'', ''A love like yours'', ''Connection'', ''McCulloch's blues'', ''Shake, rattle & roll'', ''When I was young'' (Radio BBC, UK, 28/1/67); ''See see rider'', ''A love like yours'', ''Shake, rattle & roll'' (TV tedesca, Brema, 2/67); ''See see rider'', ''When I was young'' (Mike Douglas TV Show, Cleveland, USA, 21/2/67); ''San franciscan nights'', ''When I was young – interview'' (US TV Shebang, Hollywood, 24/6/67); ''San franciscan nights'', ''All night long'', ''Good times'', ''Interview – I get so excited'', ''Yes, I am experienced'' (Radio BBC, UK, 8/67); ''Hey gyp'' (Woburn Abbey Festival, 27/8/67); ''It's all meat'' (Radio BBC, UK, 11/67); ''Anything'', ''Monterey'' (Radio BBC, UK, 21/12/67); ''Hey gyp'' (Olympia Exhibition Hall, Londra, 22/12/67).
Antoine
Antoine
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1968 disques vogue / jolly
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2013, in vinile 180 grammi, ormai fuori catalogo, copertina lucida pressoche' identica alla prima tiratura, etichetta rosa e bianca con logo nero e bianco, catalogo LPJ5085; si tratta della versione definitiva del disco, uscita all' inizio del 1968, con il brano "La Tramontana", da poco uscito su singolo, ed assente nella prima versione del disco, risalente all' ottobre del 1967. Originariamente pubblicato nel 1967 dalla Disques Vogue solo in Italia, si tratta di una pubblicazione riservata al nostro paese, nella quale Antoine interpreta in lingua italiana dodici brani del suo repertorio, fra cui i successi ''Cannella'', ''Pietre'' e ''Le divagazioni d'Antoine''; legato all'Italia, Antoine partecipo' anche ad alcune edizioni del festival di Sanremo. Queste canzoni, caratterizzate da un cantato italiano con chiaro accento francese, sono spesso episodi di tipico pop giovanile di meta' anni '60, ma troviamo anche delicate e magiche ballate acustiche alla Donovan come ''La felicita''' e ''Senti, cocca mia'', e puri episodi beat quali ''Un'altra strada'' e ''Una caso di follia''. Questa la scaletta: ''Cannella'', ''La felicita''', ''Le divagazioni d'antoine'', ''Cade qualche fiocco di neve'', ''Un'altra strada'', ''Un caso di follia'', ''Titina, titina'', ''Pietre'', ''L'alienazione'', ''Senti, cocca mia'', ''Io voglio andare in guerra'', ''La tramontana''. Nato in Madagascar e di origini italiane, il cantante francese Antoine (vero nome Pierre-Antoine Muraccioli) fu autore negli anni '60 di popolari canzoni di pop melodico ma anche, agli esordi, di un energico garage beat; fu popolare anche in Italia, dove partecipo' piu' volte al festival di Sanremo. Dagli anni '70 si dedica invece ai viaggi in barca ed alla fotografia, percorrendo lunghe e talvolta solitarie regate oceaniche.
Antorchas
Antorchas (1966-68)
Lp [edizione] nuovo stereo mex 1966 orfeon
rock 60-70
rock 60-70
Copertina lucida a busta senza codice a barre, inserto formato 11'' in carta lucida a colori con note, inserto formato 10'' in cartoncino lucido con foto a colori, label nera con scritte gialle. Pubblicata nel 2006 dalla Orfeon, questa raccolta contiene tredici brani del gruppo beat messicano, compresi i quattro del loro unico ep del 1966, oltre a nove brani incisi fra il 1966 ed il 1968 e rimasti finora inediti. Beat duro con influenze inglesi, testimoniate da cover di Who e Yardbirds, si alternano con episodi vicini al garage psichedelico americano. Questa la scaletta dei brani, tutti inediti tranne quelli che specificano la presenza nell'ep: ''la antorcha'', ''Opus 14 interior 12'', ''Tu me ensenaste'', ''Dime'', ''Shake'' (dall'ep del 1966), ''Un poquito mas'' (dall'ep del 1966), ''Substitute'', ''Anoche fue'' (dall'ep del 1966), ''Nunca te he amado mas'', ''No lo hagas'' (dall'ep del 1966), ''Sabia'', ''El soldado'', ''Confesion''. Formatisi a Citta' del Messico nel 1965, i Las Antorchas erano inzialmente noti come Broken Souls. Autori di un vivace beat mescolato con il garage psichedelico, riuscirono a pubblicare un ep nel 1966 ed incisero ulteriori brani per un album che pero' non venne mai pubblicato. Alcuni anni dopo, l'abbandono del cantante e chitarrista Fernando Mercado e la scarsa fortuna commerciale portano i restanti membri del gruppo a cambiare nome in Antorcha, autori di un controverso album nel 1971 dal titolo ''Anarquismo'', che alternava parti parlate sull'anarchia a brani hard psych del gruppo, la cui vendita come pure il possesso vennero proibiti in Messico.
Appel karel
Musique barbare
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 sub rosa
rock 60-70
rock 60-70
Vinile pesante, copertina apribile. Ristampa del 2016 ad opera della Sub Rosa, con copertina esclusiva. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla WVB in Olanda, il rarissimo album di Karel Appel (1921-2006), importante artista d'avanguardia olandese del XX secolo, fra i fondatori del movimento COBRA dopo la fine della seconda guerra mondiale ed attivo come scultore, pittore e poeta. Questo ''Musique barbare'' e' invece un progetto musicale che fu concepito da Appel come sonorizzazione per un documentario su di lui; l'album e' considerato un caposaldo della musica concreta e, attraverso tre brani strumentali, offre un onirico e organico ''patchwork'' sonico in cui svisate di piano ed organo convivono con rumori ricavati da molteplici percussioni e con manipolazioni di nastri a diverse velocita', il tutto editato a mo' di suite. Una musica fatta di sconquassi, fughe e pause, che sembra preannunciare fra le altre cose le sperimentazioni piu' astratte dello Zappa degli anni '60 e che, nell'ultimo brano ''Le cavalier blanc'', si addentra pionieristicamente in territori psichedelici, anche se al di fuori di un contesto rock.
Apryl Fool
Apryl Fool (ltd. color vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 survival research
rock 60-70
rock 60-70
edizione limitata in vinile colorato, ristampa con copertina non apribile, a differenza della prima estremamente rara tiratura uscita su Columbia in Giappone, senza barcode. L' unico bizzarro album degli Apryl Fool, uno dei primi gruppi psichedelici giapponesi, e' considerato da molti una delle opere fondamentali del genere prodotte nella terra del sol levante. Il gruppo, formato da ex membri dei Floral e dei Burns, suona qui una lenta e stralunata psichedelia frammista ad episodi piu' tipicamente rock blues. I latrati, gli ululati e le chitarre fuzz di "April Blues" ricordano a volte le stranezze di "After bathing at Baxter's" dei Jefferson Airplane, mentre i ritmi lenti, le voci filtrate, le tastiere funeree e la struttura a mini suite di "The lost mother land" e di "Tomorrow's Child" riportano a certi episodi piu' rock dei primi Pink Floyd senza Barrett, cos come al suono di gruppi minori di fine anni '60, in particolare i Tea Company ed i Kaleydoscope messicani. Le probabili radici blues del gruppo affiorano in superficie nel resto del disco, sebbene siano talvolta alterate dal suono acido della Frisco degli anni '60 e dalla Londra piu' stralunata del dopo '67.
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