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Battisti lucio
Lucio battisti - 1st album, 1969 (ltd. orange/black)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 sony music
cantautori
cantautori
ristampa del 2025, in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai nastri originali del disco, edizione limitata in vinile arancione e nera con effetto marmorizzato, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Italia dalla Ricordi nel marzo del 1969 prima di ''Emozioni''. Il primo album, registrato nel 1969 con l'orchestra di Gian Piero Reverberi e Mariano Detto, e con la partecipazione di musicisti come Demetrio Stratos, Maurizio Vandelli, Franz di Ciccio. Contiene dodici brani, tutti tranne uno frutto della gia' consolidata collaborazione compositiva tra Battisti e Mogol, tra cui una bellissima e delicata "29 settembre", dalle sonorita' acustiche, e "Nel cuore, nell'anima", gia' note nelle versioni degli Equipe 84, ed anche alcuni brani pubblicati da Battisti nei suoi primi singoli, come "Un'avventura", "Balla Linda" o ancora "Per una lira", quest' ultima qui pero' con un arrangiamento nuovo; interessante anche ''Non e' francesca'', che inizia come una scarna ballata acustica per poi fiorire in un arrangiamento orchestrale e rock dalle sottili sfumature psichedeliche. Questa la lista completa dei brani: Un' avventura, 29 settembre, La mia canzone per maria, Nel sole nel vento nel sorriso nel pianto, Uno in piu', Non e' francesca, Bella linda, Per una lira, Prigioniero del mondo, Io vivro', Nel cuore nell'anima, Il vento.
Battisti lucio
Masters - raccolta (ltd white)
Lp3 [edizione] nuovo stereo eu 1968 archivio del suono
cantautori
cantautori
edizione limitata in triplo vinile bianco trasparente 180 grammi, rimasterizzato dai nastri originali. Raccolta che contiene il meglio dei successi che vanno dal 1968 al 1985
Lato A
1) Un'avventura (3:08) Lucio Battisti
2) La collina dei ciliegi (4:55) Lucio Battisti
3) Io vivrò senza te (3:53) Lucio Battisti
4) Nel cuore, nell'anima (2:17) Lucio Battisti
5) Fiori rosa, fiori di pesco (3:16) Lucio Battisti
Lato B
1) Mi ritorni in mente (3:39) Lucio Battisti
2) Comunque bella (3:52) Lucio Battisti
3) 7 e 40 (3:32) Lucio Battisti
4) Emozioni (4:44) Lucio Battisti
5) Anna (4:37) Lucio Battisti
(2) Vinyl Longplay 33 1/3
Lato A
1) 29 settembre (3:28) Lucio Battisti
2) Due mondi (5:11) Lucio Battisti
3) La luce dell'est (6:15) Lucio Battisti
4) Il mio canto libero (5:08) Lucio Battisti
Lato B
1) Pensieri e parole (3:50) Lucio Battisti
2) Dieci ragazze (2:54) Lucio Battisti
3) Acqua azzurra, acqua chiara (3:36) Lucio Battisti
4) Il nostro caro angelo (4:11) Lucio Battisti
5) I giardini di marzo (5:32) Lucio Battisti
(3) Vinyl Longplay 33 1/3
Lato A
1) La canzone del sole (5:23) Lucio Battisti
2) Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi (4:34) Lucio Battisti
3) Le tre verità (4:50) Lucio Battisti
4) Amarsi un po' (5:04) Lucio Battisti
Lato B
1) E penso a te (4:13) Lucio Battisti
2) Ancora tu (4:43) Lucio Battisti
3) Una donna per amico (5:14) Lucio Battisti
4) Don Giovanni (3:38) Lucio Battisti
Battisti lucio
Una giornata uggiosa
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 sony / rca / numero uno
cantautori
cantautori
ristampa del 2017, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di inner sleeve. Pubblicato in Italia nel gennaio del 1980 dopo "Una donna per amico'' e prima di ''E gia' ''. Il tredicesimo album. Tutti i brani sono di Mogol-Battisti e prodotti da Geoff Westley. Registrato a Londra con musicisti inglesi, contiene i seguenti brani: "Il monolocale", "Arrivederci a questa sera", "Gelosa cara", "Orgoglio e dignita' ", "Una vita viva", "Amore mio di provincia", "Questo amore", "Perche' non sei una mela", "Una giornata uggiosa", "Con il nastro rosa". Album importante perche' segna la conclusione del lunghissimo sodalizio tra Lucio Battisti e Mogol, connubio che ha segnato in maniera fondamentale la storia della canzone italiana. Il disco vede composizioni molto condizionate dalla superproduzione di Westley, che utilizza moltisssimo sia le tastiere che i fiati, con le linee melodiche decisamente meno in rilievo che in passato. Lavoro meno spontaneo e piu' costruito del solito, anticipa, almeno nell' analisi a posteriori, gli anni della sperimentazione, del periodo '' bianco'' e dell' abbandono della melodia e delle storie d'amore.
Bauhaus
1979 demo recordings
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 s.b.s. records
punk new wave
punk new wave
Copertina senza barcode; realizzazione private press del 2020, questo album contiene dodici brani, preziosissimi e straordinari demos registrati dal vivo in studio durante il 1979 dalla storica dark band inglese, ed e' una sorta di versione ampliata del precedente "Weniger Ist Mehr", realizzato anche quello privatamente, rispetto al quale contiene due tracce in piu'. Aldila' dell' enorme valore storico ed artistico di queste registrazioni, e' curioso notare come alcuni dei brani proposti (ad esempio "Honeymoon croon", ufficialmente uscita nel 1983 in "Burning from the inside"), sarebbero stati registrati in studio nelle loro versioni note divero tempo dopo. Questa la lista completa dei brani: In The Night / A God In An Alcove / Dark Entries / Telegram Sam (cover dai T.Rex) / Nerves / Honeymoon Croon / Kamikazi Dive / Shows (Fragment) / My Baby / Ziggy Stardust (cover da David Bowie) / Hollow Hills / Spirit In The Sky (cover da Norman Greenbaum).
Bauhaus
bela session (+poster, red/black)
lpm [edizione] nuovo stereo usa 1979 leaving records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2021, in vinile rosso e nero, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di poster apribile in formato 50x70 cm., che riproduce non piu' la copertina originaria del 12" "Bela Lugosi's Dead", ma la bellissima locandina di un concerto della band, inner sleeve, etichetta nera con scritte bianche da un lato e in bianco e nero con logo del gruppo con profilo stilizzato dall' altro. Pubblicato per la prima volta nel novembre del 2018, questo imperdibile minialbum contiene sul primo lato la facciata A dello storico 12" d' esordio "Bela Lugosi' s Dead" della dark band inglese, uscito nel settembre del 1979 su Small Wonder, ovvero la lunghissima ed epocale title track, e presenta sul retro quattro tracce registrate nelle stesse sessions, il 26 gennaio del 1979, inedite del tutto o almeno in queste versioni: "Boys" sarebbe stata riregistrata qualche mese dopo ed inserita, in quella seconda versione, come b-side di "Bela Lugosi's Dead", lasciando inedita questa la versione qui' presente, meno secca e tagliente, forse, ma gia' notevolissima; straordinaria e' la presenza della splendida "Bite My Hip", riregistrata anni dopo e pubblicata con il titolo di "Lagartija Nick" nel 1983 come a-side di un celebre singolo del gruppo, mentre "Harry" e' presente nella stessa versione che sarebbe comparsa, solo nel febbraio del 1982, nel 12" "Kick In The Eye (Searching For Satori E.P.)". Infine, l' acerba "Some Faces", ancora vanata di punk e non priva di elementi pop, compare qui per la prima volta.
Bauhaus
bela session (+poster, ruby)
lpm [edizione] nuovo stereo usa 1979 leaving records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, in vinile rosso rubino ("ruby"), adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di poster apribile in formato 50x70 cm., che riproduce non piu' la copertina originaria del 12" "Bela Lugosi's Dead", ma la bellissima locandina di un concerto della band, inner sleeve. Pubblicato per la prima volta nel novembre del 2018, questo imperdibile minialbum contiene sul primo lato la facciata A dello storico 12" d' esordio "Bela Lugosi' s Dead" della dark band inglese, uscito nel settembre del 1979 su Small Wonder, ovvero la lunghissima ed epocale title track, e presenta sul retro quattro tracce registrate nelle stesse sessions, il 26 gennaio del 1979, inedite del tutto o almeno in queste versioni: "Boys" sarebbe stata riregistrata qualche mese dopo ed inserita, in quella seconda versione, come b-side di "Bela Lugosi's Dead", lasciando inedita questa la versione qui' presente, meno secca e tagliente, forse, ma gia' notevolissima; straordinaria e' la presenza della splendida "Bite My Hip", riregistrata anni dopo e pubblicata con il titolo di "Lagartija Nick" nel 1983 come a-side di un celebre singolo del gruppo, mentre "Harry" e' presente nella stessa versione che sarebbe comparsa, solo nel febbraio del 1982, nel 12" "Kick In The Eye (Searching For Satori E.P.)". Infine, l' acerba "Some Faces", ancora vanata di punk e non priva di elementi pop, compare qui per la prima volta.
Bauhaus
Burning from the inside
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1983 beggars banquet
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la seconda stampa inglese del 1988 (a dire il vero la prima dopo la versione picture ad essere stata pressata in Inghilterra, giacche' il vinile della prima stampa era pressato in Germania), con il marchio "Special Lowdown Low Price" sul fronte, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida e con barcode, etichetta argento, catalogo BBL45. Il quarto ed ultimo album in studio della fondamentale dark band inglese, uno dei capolavori assoluti degli anni '80. Uscito nel luglio del 1983 su Beggars Banquet in Gran Bretagna dove giunse al tredicesimo posto in classifica, e dalla A&M negli USA, il disco e' frutto di travagliate sessioni di registrazione, in parte effettuate senza il cantante Peter Murphy, costretto all' assenza da una lunga malattia. Proprio l' intraprendenza del resto del gruppo, che continua a lavorare all' album senza il suo carismatico leader, con il bassista David J ed il chitarrista Daniel Ash a dividersi le parti vocali di vari brani del disco, tesimonia da un lato l' enorme fiducia dei musicisti nei propri mezzi, dall' altro che l' esistenza del gruppo in quanto tale non ha piu' senso. In ogni caso, il risultato e' straordinario, e "Burning From The Inside", forse insieme al primo epocale "In The Flat Field", risulta essere il capolavoro definitivo dei Bauhaus; l' opera si giova dell' essere il frutto dell' ispirazione piu' dei singoli che dell' insieme del gruppo, anziche' esserne penalizzata, e sviluppa nel migliore dei modi le intuizioni del gia' sfaccettatissimo e caleidoscopico precedente "The Sky's Gone Out", straordinariamente in equilibrio tra oscurita' e squarci di luce, episodi tremendamente duri ed ossessivi e brani acustici ed introversi. Una promessa che i successivi progetti die musicisti solo in parte manterranno (Peter Murphy con i Dali's Car e poi da solo, Ash ed il batterista Kevin Haskins nei Tones on Tail, che in realta' avevano gia' pubblicato una manciata di singoli, cosi' come David J aveva gia' pubblicato delle cose per conto proprio, i Love and Rockets con Ash, David J e Haskins di nuovo insieme...). . I Bauhaus sono stati e sono tutt'oggi giustamente considerati come una delle band seminali e fondamentali degli anni ottanta capaci di creare una atipica alchimia dove si sono congiunte sonorita' glam-rock e punk, estremizzando nello stesso tempo tutte le allora contemporanee sonorit… wave, che dopo l'esplosione della rabbia punk, convergono verso introspettive e violente riflessioni crepuscolari. Nel 1979 i Joy Division pubblicano il loro primo album Unknown Pleasure , nello stesso anno i Bauhaus incidono il loro primo storico dodici pollici Bela Lugosi's Dead. I Bauhaus si formano a Northampton, alla fine del 1978 da Peter Murphy, Daniel Ash, David J. (Haskins) e Kevin Haskins. Inizialmente si facevano chiamare Bauhaus 1919, il loro primo concerto fu eseguito durante il New Years Eve 1978 al Wellingborough pub, a seguito del quale vennero scritturati dalla Small Wonder che pubblichera' il gia' citato Bela Lugosi's Dead, tra gli esordi piu' prorompenti della imminente nuova decade. Purtroppo il progetto Bauhaus si chiuse nel 1983, ma nel corso della loro breve parabola i quattro di Northampton sono riusciti a lasciarci magnifiche testimonianze di oscura bellezza, capaci di caratterizzare una intera decade ed imponendo il gruppo tra gli imprenscindibili interpreti degli anni ottanta.
Bauhaus
crackle - best of bauhaus (ruby vinyl)
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1979 beggars banquet
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile rosso rubino e rimasterizzata dalla fonti analogiche originali, realizzata nel 2018, in occasione del quarantennale dalla nascita del gruppo, doppio album con copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su Beggars Banquet. Pubblicato in versione vinilica per la prima volta nel gennaio del 2011, la raccolta pubblicata in cd gia' nel 1998. Contiene 16 brani, molti dei quali inediti su album, che ripercorrono il cammino della grande e sminale dark band inglese, dal '79 al 1983. "In the flat field" e "Double Dare" sono tratte dal primo album "In The Flat Field" (ottobre 1980), "Sanity Assassin" e' la inedita A-side del leggendario singolo pressato nel 1983 per il fan club in 325 copie, "The Passion of Lovers" e' il memorabile singolo uscito nel giugno del 1981, poi inclusa nel secondo album "Mask", "She's in Parties" su singolo nell' aprile del 1983 anticipo' invece il quarto ed ultimo album in studio "Burning From The Inside" (reunion escluse), "Kick In The Eye" nel marzo '81 anticipo' l' uscita del secondo album "Mask" ma e' qui' presente appunto nella versione apparsa su singolo, con un mixaggio diverso da quello dell' album, "Ziggy Stardust" e' la splendida cover di Bowie uscita su singolo nel settembre '82 e inedita su album, "Dark Entries" e' la facciata A del grande primo 7" della band, del gennaio del 1980, inedita su album, "Hollow Hills" e "Mask" sono tratte dal secondo album "Mask" (ottobre 1981), "Silent Hedges" e' tratta dal terzo album in studio "The sky's gone out" dell' ottobre 1982, la a dir poco leggendaria "Bela Lugosi's Dead" (originariamente 12" d'esordio per il gruppo nel settembre del 1979) e' qui' presente in un inedito (su album vinilico) "Tomb Raider Mix", che utilizza la base della versione live dell' album "Press the Eject and Give Me The Tape" con la parte vocale incisa invece in studio), "Terror Couple Kill Colonel" e' inedita su album, tratta da un 7"ep del giugno 1980, "Spirit" e' la perla inedita uscita su singolo nel giugno 1982, "Burning From The Inside" e' tratta dall' album omonimo del luglio '83, infine la pianistica "Crowds" e' lo splendido inedito, originariamente retro del singolo "Telegram Sam" (ottobre 1980).
Bauhaus
in the flat field
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 4ad
punk new wave
punk new wave
Ristampa pressocche' identica alla prima ormai rara tiratura su 4AD, in vinile 180 grammi, completa di inner sleeve con foto gruppo e testi. Il magnifico album d'esordio dei Bauhaus, uscito nell'ottobre del 1980 e giunto al 72esimo posto delle classifiche inglesi, non uscito negli USA, primo frutto maturo di una tra le formazioni fondamentali nate dall'impeto post-punk protagoniste della nascente dark-age anglosassone. Un disco epocale dove sonorita' palpitanti, ossessive e lancinanti, cupe senza speranza sono base per le corrosive parti vocali dello spiritatissimo Peter Murphy, vero fantasma da palcoscenico capace di materializzare gli incubi di una intera generazione. I Bauhaus sono stati e sono tutt'oggi giustamente considerati come una delle band seminali e fondamentali degli anni ottanta capaci di creare una atipica alchimia dove si sono congiunte sonorita' glam-rock e punk, estremizzando nello stesso tempo tutte le allora contemporanee sonorit. wave, che dopo l'esplosione della rabbia punk, convergono verso introspettive e violente riflessioni crepuscolari; la loro influenza su innumerevoli gruppi della scena contemporanea e sull'immaginario musicale di una intera generazione almeno, fu enorme, seconda solo forse a quella dei Joy Division, nell'ambito della stessa scena (nello stesso 1979 in cui i Joy Division pubblicano il loro primo album "Unknown Pleasure", i Bauhaus incidono il loro primo storico dodici pollici "Bela Lugosi's Dead"). I Bauhaus si formano a Northampton, alla fine del 1978 da Peter Murphy, Daniel Ash, David J. (Haskins) e Kevin Haskins. Inizialmente si facevano chiamare Bauhaus 1919, il loro primo concerto fu eseguito durante il New Years Eve 1978 al Wellingborough pub, a seguito del quale vennero scritturati dalla Small Wonder che pubblichera' il gia' citato Bela Lugosi's Dead, tra gli esordi piu' prorompenti della imminente nuova decade. Purtroppo il progetto Bauhaus si chiuse nel 1983, ma nel corso della loro breve parabola i quattro di Northampton sono riusciti a lasciarci magnifiche testimonianze di oscura bellezza, capaci di caratterizzare una intera decade ed imponendo il gruppo tra gli imprescindibili interpreti degli anni ottanta.
Bauhaus
in the flat field (eu)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 4ad / private
punk new wave
punk new wave
Ristampa private press, in vinile pesante, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura su 4AD, completa di inner sleeve con foto gruppo e testi, e con l' originaria etichetta azzurra e bianca 4AD. Il magnifico album d'esordio dei Bauhaus, uscito nell'ottobre del 1980 e giunto al 72esimo posto delle classifiche inglesi, non uscito negli USA, primo frutto maturo di una tra le formazioni fondamentali nate dall'impeto post-punk protagoniste della nascente dark-age anglosassone. Un disco epocale dove sonorita' palpitanti, ossessive e lancinanti, cupe senza speranza sono base per le corrosive parti vocali dello spiritatissimo Peter Murphy, vero fantasma da palcoscenico capace di materializzare gli incubi di una intera generazione. I Bauhaus sono stati e sono tutt'oggi giustamente considerati come una delle band seminali e fondamentali degli anni ottanta capaci di creare una atipica alchimia dove si sono congiunte sonorita' glam-rock e punk, estremizzando nello stesso tempo tutte le allora contemporanee sonorit. wave, che dopo l'esplosione della rabbia punk, convergono verso introspettive e violente riflessioni crepuscolari; la loro influenza su innumerevoli gruppi della scena contemporanea e sull'immaginario musicale di una intera generazione almeno, fu enorme, seconda solo forse a quella dei Joy Division, nell'ambito della stessa scena (nello stesso 1979 in cui i Joy Division pubblicano il loro primo album "Unknown Pleasure", i Bauhaus incidono il loro primo storico dodici pollici "Bela Lugosi's Dead"). I Bauhaus si formano a Northampton, alla fine del 1978 da Peter Murphy, Daniel Ash, David J. (Haskins) e Kevin Haskins. Inizialmente si facevano chiamare Bauhaus 1919, il loro primo concerto fu eseguito durante il New Years Eve 1978 al Wellingborough pub, a seguito del quale vennero scritturati dalla Small Wonder che pubblichera' il gia' citato Bela Lugosi's Dead, tra gli esordi piu' prorompenti della imminente nuova decade. Purtroppo il progetto Bauhaus si chiuse nel 1983, ma nel corso della loro breve parabola i quattro di Northampton sono riusciti a lasciarci magnifiche testimonianze di oscura bellezza, capaci di caratterizzare una intera decade ed imponendo il gruppo tra gli imprescindibili interpreti degli anni ottanta.
Bauhaus
live at tiffany's, glasgow, scotland june 27th, 1983
lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 planet claire
punk new wave
punk new wave
edizione limitata di 500 copie, in vinile rosa; pubblicato in questa veste nel 2022, questo album rende nuovamente disponibile la registrazione gia' pubblicata dalla East West nel 2015, ma senza copertina, qui invece presente, con dieci brani registrati (discretamente) dal vivo il 27 giugno del 1983, al Tiffany's di Glasgow, pochi giorni prima dell' uscita del loro quarto ed ultimo album in studio (salvo estemporanee ricorstituzioni di la' da venire), "Burning From The Inside", e poco prima dello scioglimento. Una splendida scaletta ed un bellissimo concerto, con brani da tutti i loro albums. Questa la lista completa: SIDE A: 1. Burning From The Inside 2. In Fear Of Fear 3. Terror Couple 4. Spy In The Cab SIDE B: 1. King Volcano 2. Passion Of Lovers 3. Slice Of Life 4. Heaven 5. Dancing 6. Hollow Hills.
Bauhaus
Mask
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 beggars banquet
punk new wave
punk new wave
include cd rimasterizzato. ristampa con copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su Beggars Banquet. Il secondo album dei Bauhaus, capolavoro numero due dello splendido gruppo inglese che traccio' le coordinate, insieme ai Joy Division, di tutto il dark sound inglese (e non solo). Uscito nell' ottobre del 1981 e giunto al 30esimo posto delle classifiche inglesi, non meno ossessivo e lancinante dell' album d' esordio, sorprese (ed ancora sorprende) per la novita' di influenze "altre", il funky tribale per "neri dentro" di molti episodi (tra cui l' hit "kick in the eye"), i ritmi tribali di "hair of the dog", la tetra e rabbrividente ''hollow hills'', senza dimenticare l' immensa "the passion of lovers" e la title track, con il suo finale quasi folk psichedelico, che chiude il disco anticipando molto dei dischi a venire. Mask e' il secondo magnifico capitolo dei Bauhaus, tra le formazioni fondamentali nate nell'impeto post-punk protagoniste della nascente dark-age anglosassone. Un disco epocale dove sonorita' palpitanti, ossessive e lancinanti, cupe senza speranza sono base per le corrosive parti vocali dello spiritatissimo Peter Murphy, vero fantasma da palcoscenico capace di materializzare i soavi incubi di una intera generazione. I Bauhaus sono stati e sono tutt'oggi giustamente considerati come una delle band seminali e fondamentali degli anni ottanta capaci di creare una atipica alchimia dove si sono congiunte sonorita' glam-rock e punk, estremizzando nello stesso tempo tutte le allora contemporanee sonorita' wave, che dopo l'esplosione della rabbia punk, convergono verso introspettive e violente riflessioni crepuscolari. Nel 1979 i Joy Division pubblicano il loro primo album Unknown Pleasure , nello stesso anno i Bauhaus incidono il loro primo storico dodici pollici Bela Lugosi's Dead. I Bauhaus si formano a Northampton, alla fine del 1978 da Peter Murphy, Daniel Ash, David J. (Haskins) e Kevin Haskins. Inizialmente si facevano chiamare Bauhaus 1919, il loro primo concerto fu eseguito durante il New Years Eve 1978 al Wellingborough pub, a seguito del quale vennero scritturati dalla Small Wonder che pubblichera' il gia' citato Bela Lugosi's Dead, tra gli esordi piu' prorompenti della imminente nuova decade. Purtroppo il progetto Bauhaus si chiuse nel 1983, ma nel corso della loro breve parabola i quattro di Northampton sono riusciti a lasciarci magnifiche testimonianze di oscura bellezza, capaci di caratterizzare una intera decade ed imponendo il gruppo tra i fondamentali interpreti degli anni ottanta.
Bauhaus
Swing The Heartache - The BBC Sessions
lp2 [edizione] originale stereo ita 1980 beggars banquet
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
La prima stampa italiana, con copertina lucida apribile con barcode, con etichette celesti, crema ed argento con scritte nere, catalogo ABMP2103. L'imperdibile doppio album uscito nel luglio del 1989 che raccoglie diciotto brani registrati in cinque diverse sessioni radiofoniche, effettuate negli studi della BBC di Londra tra l' 80 e l '83, due per John Peel, la prima delle quali del gennaio 1980, con primitive versioni di "A God In An Alcove, "Telegram Sam", "Double Dare" e "The Spy In The Cab", registrate poi nelle definitive versioni solo molti mesi dopo, e tre per David Jensen (ma la versione qui presente di ''Double dare'' venne in seguito preferita dal gruppo rispetto a quella successiva in studio, e venne quindi inserita nel primo album ''In the flat field''). Non una qualunque postilla postuma alla discografia della band, giacche' si tratta di registrazioni di qualita' sonora straordinaria, che catturano al meglio la verve dello splendido gruppo inglese che traccio' le coordinate, insieme ai Joy Division, di tutto il dark sound inglese (e non solo). Tra i brani l' inedita "Poison Pen" e molti altri comunque non presenti sugli album del gruppo. Ecco comunque la lista completa dei brani: A God In An Alcove / Telegram Sam / Double Dare / The Spy In The Cab (John Peel Session trasmessa il 3 gennaio 1980); In The Flat Field / St. Vitus Dance / In Fear Of Fear / Poison Pen (registrate per David Jensen); Party Of The First Part / Departure / The Three Shadows Part II (John Peel Session trasmessa il 12 aprile 1982); Silent Hedges / Swing The Heartache / Third Uncle / Ziggy Stardust (David Jensen Session, trasmessa l' 1 luglio 1982); Terror Couple Kill Colonel / Night Time / She's In Parties (David Jensen Session, registrata il 17 febbraio 1983).
Baustelle
Amen (ltd reissue yellow)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2008 atlantic
indie 2000
indie 2000
ristampa limitata numerata in doppio vinile giallo 180 grammi, rimasterizzata dai nastri originali. "Amen", pubblicato originariamente nel 2008, è il quarto disco in studio della band toscana, definito da Bianconi come un "disco sulla civiltà occidentale moderna. Una civiltà che ai miei occhi fa schifo. E che forse proprio per questo spinge chi la canta con occhio critico, cinico e cattivo a guardare per reazione (o disperazione?) verso l'alto, verso un altro, verso un altrove. Spinge ad alzare la testa dal fango. Volenti o nolenti, credenti o miscredenti, apocalittici o integrati." (intervista a Rockit, febbraio 2008).
In occasione del decennale la band pubblica l'album per la prima volta in formato vinile : quarto ma secondo disco per un major, "Amen" è la prova maturità del gruppo, che arriva al grande pubblico con il suo pop raffinato, in bilico tra rimandi alla canzone cantautoriale italiana e francese.
I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma". Seguono i dischi "I Mistici dell'Occidente"(2010) e "Fantasma"(2013). Dopo il monumentale "Fantasma" (2013) i Baustelle pubblicano "L'amore e la violenza" (2017), disco definito da Bianconi "oscenamente pop". In chiave postmoderna si ritorna al synth pop de il "Sussidario illustrato della giovinezza" (2000) e de "La moda del lento"(2003), di citazione in citazione: il titolo - "L'amore e la violenza" - richiama alla mente "L'Amour et La Violence" di Sébastien Tellier; il primo singolo, "Amanda Lear", racconta una "storia di common people" , con sonorità alla Pulp, citando Amanda Lear e l'epoca dei vinili ("I wanna be Amanda Lear/ il tempo di un LP/ il lato A, il lato B"); "Basso e Batteria" riprende il giro introduttivo della sigla di Sandokan e il gruppo dichiara ironicamente di voler essere "gli Oliver Onions del Duemila"; "Eurofestival", incrocio tra la "Let's stick together" (interpretata a suo tempo da Bryan Ferry) e Battiatismi vari, è un cut up di contrasti (che vanno e vengono) in un "mondo di amore e violenza"; "La Musica Sinfonica" (che in fase di scrittura si chiamava "Rondò Valentino") è l'incontro/scontro tra il Rondò Veneziano e "Comprami" di Viola Valentino; "Ragazzina" ricorda, invece, "Uomini persi" di Claudio Baglioni. Dodici tracce (quelle del disco), quindi, che sono un bignami della musica leggera italiana anni settanta e ottanta. Nel Marzo 2018 esce un secondo volume de "L'amore e la violenza", definito dalla band "un disco di canzoni sui rapporti puri"
Baustelle
El galactico (mint green vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 2025 bmg
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile verde di 2500 copie numerato a mano sul retro. copertina apribile, inner sleeve. Il decimo album in studio (escludendo la colonna sonora) che giunge nel venticinquesimo anno di età della band toscana. Disco che si muove tra atmosfere solari di sapore sixties west-coastiani, con la solida vena cantautoriale dal sapore decadente che contraddistingue la scrittura di Bianconi e soci.
I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma".
Baustelle
I mistici dell'occidente (ltd reissue)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 2010 warner
indie 2000
indie 2000
ristampa limitata e numerata del 2023 in vinile colorato. copertina apribile. Lp pubblicato dalla Warner nel 2010, dopo "Amen" e prima di "Fantasma", il quinto album del gruppo italiano. Prodotto dall'ingegnere irlandese Pat McCarthy (al lavoro tra gli altri con i R.E.M.), e' un lavoro piu' asciutto e maturo di "Amen", oltre che desisamente superiore, con sonorita' piu' definite, che fondono il pop con il rock cantautorale, presentando anche venature anni 80', synth-pop e alternative, i cui riferimenti rimandano a primo colpo a Morricone, Battiato e De Andre', evitando grossolani ammiccamenti al grande pubblico, di cui era infarcito "Amen" (eccetto forse in "L'estate enigmistica"), e riproponendo I Baustelle sui livelli dei primi lavori. Le melodie sono decadenti e orecchiabili allo stesso tempo con atmosfere, malinconiche e morriconiane. Prende il titolo da un libro scoperto per caso in una biblioteca esoterica, un'antologia di Elemire Zolla e sembra trattare temi moderni attraverso un'estetica e sensibilita' retro', a volte minimale ("Indaco" e "San Francesco"), cruda e reale ("la bambolina", "Groupies", "I mistici dell'occidente"), ed ironica ("L'estate enigmistica"). I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma".
Baustelle
L'amore e la violenza (ltd avorio)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2018 atlantic
indie 2000
indie 2000
Ristampa in vinile color avorio, edizione limitata numerata , vinile 180 grammi, copertina apribile, inner sleeves." Dopo il monumentale “Fantasma” (2013) i Baustelle pubblicano “L’amore e la violenza” (2017), disco definito da Bianconi “oscenamente pop”. In chiave postmoderna si ritorna al synth pop de il “Sussidario illustrato della giovinezza” (2000) e de “La moda del lento” (2003), di citazione in citazione: il titolo – “L’amore e la violenza” - richiama alla mente “L'Amour et La Violence” di Sébastien Tellier; il primo singolo, “Amanda Lear”, racconta una “storia di common people” , con sonorità alla Pulp, citando Amanda Lear e l’epoca dei vinili (“I wanna be Amanda Lear/ il tempo di un LP/ il lato A, il lato B”); “Basso e Batteria” riprende il giro introduttivo della sigla di Sandokan e il gruppo dichiara ironicamente di voler essere “gli Oliver Onions del Duemila"; “Eurofestival” , incrocio tra la “Let’s stick together” (interpretata a suo tempo da Bryan Ferry) e Battiatismi vari, è un cut up di contrasti (che vanno e vengono) in un “mondo di amore e violenza”; “La Musica Sinfonica” (che in fase di scrittura si chiamava “ Rondò Valentino”) è l’incontro/scontro tra il Rondò Veneziano e “Comprami” di Viola Valentino; “Ragazzina” ricorda, invece, “Uomini persi” di Claudio Baglioni. Dodici tracce (quelle del disco), quindi, che sono un bignami, ben prodotto, della musica leggera anni settanta e ottanta.
I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma".
Baustelle
La malavita (ltd fumé)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2005 Atlantic
indie 2000
indie 2000
ristampa limitata color fumé, numerata sul retro, vinile 180 gr., copertina apribile.Il terzo album delgruppo toscano, uscito originariamente come Cd nell'ottobre 2005, dopo "La moda del lento" (03), prima di "Amen" (08). Primo lavoro su major, registrato con un badget piu' cospicuo che permette l'utilizzo di un'orchestra sinfonica, e'stato prodotto da Carlo Ubaldo Rossi (Jovanotti, Subsonica e Caparezza). Si articola in 11 tracce in un mix fra canzone d'autore italiana e francese, colonne sonore stile film polizieschi anni settanta con arrangiamenti che contemplano sia un'orchestra sinfonica che lievi inserimenti elettronici. Colpiscono soprattutto le melodie ed i testi mai scontati in un disco stimolante, che ha rappresentato la consacrazione definitiva del gruppo toscano. I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma".
Baxter les
Space escapade
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
soundtracks
soundtracks
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla rara prima tiratura, ma con quattro bonus tracks: ''The poor people of paris'' (1956), ''Because of you'' (1951), ''Unchained melody'' (1955) e ''Sinner man'' (1956). Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Capitol negli USA, uno dei più apprezzati album della folta discografia baxteriana dell'epoca, ''Space escapade'' trasporta l'exotica nello spazio, come già indica la foto di copertina, fra bellezze aliene, strani cocktails, tute spaziali e razzi. La musica è un groviglio di pop orchestrale, ammalianti voci femminili ''wordless'', sonorità avvolgenti, sontuose ed hollywoodiane. Questa la scaletta: ''Shooting star'', ''Moonscape'', ''Mr. Robot'', ''The city'', ''A distant star'', ''The commuter'', ''Winds of sirius'', ''The other side of the moon'', ''Somewhere in space (a look back at heart)'', ''Earth light'', ''The lady is blue'', ''Saturday night on saturn''. Considerato uno dei padri dell'exotica, insieme a Martin Denny, il detroitiano Les Baxter (1922-1996) è stato un pioniere dell'uso del theremin, strumento entrato anche nell'universo rock, avendo realizzato con esso un influente album, ''Music out of the moon'', già nel 1948, lavoro che contribuì alla genesi dello space age pop; nel 1951 incise il suo album ''Ritual of the savage'', considerato uno dei più rilevanti lp di exotica, e collaborò come compositore, conduttore ed arrangiatore in alcune delle prime opere di Yma Sumac, come ''Voice of the xtabay'' (1950). Ha anche lavorato molto con le colonne sonore, componendone più di cento.
Bdrmm
Microtonic
Lp [edizione] nuovo stereo ger 2025 rock action
indie 2000
indie 2000
adesivo su cellophane, libretto.
"I bdrmm tornano a fare capolino con questo stupendo terzo disco dove la componente elettronica conquista sempre più spazio, con influenze downtempo, trip-hop ed ambient. Non mancano le schitarrate shoegaze e post-punk tipiche del gruppo, ma in questo nuovo lavoro confezionano un perfetto disco col quale rilassarsi ed ammirare queste prime giornate dal sapore primaverile." (note a cura di Alessio Cianchi, Sherwood Radio)
Quintetto inglese di Leeds e Hull guidato dalla voce e chitarra di Ryan Smith. propongono un rinnovato e vigoroso dream-pop con radici nella new-wave e shoegaze anni 80-90. Riferimenti che vanno dai Cure ai My Bloody Valentine e Ride per passare in alcuni episodi a sperimentazioni liquide che riportano a mente i Bark psychosis. Debuttano con "bedroom" album del 2020, seguito da "I don't know" (2023) e "microtonic" (2025)
Beach boys
endless summer (singles 1962/1966 - japanese version)
lp [edizione] originale stereo jap 1974 Capitol
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
La prima stampa giapponese, copia completa dell' originario obi, ancora intatto, con prezzo indicato di 2800 Yen, e dell' esclusivo inserto con testi in inglese e note in giapponese, copertina cartonata, etichetta arancione con logo marroncino in basso, catalogo ECS-90022. Questa edizione giapponese del disco (che a differenza di quella americana non conteneva alcun poster) contiene gli stessi 20 brani della versione americana, ma in un unico lp (quella americana e' doppia), la copertina non e' apribile e l' ordine dei brani e' in parte diverso. Pubblicato in Usa nel luglio del 1974 dopo "The beach boys in concert'' e prima di ''15 big ones'', giunto al numero 1 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel novembre dello stesso anno. Fu lavoro importantissimo, include i brani piu celebri del periodo surf, quello precedente a '' Pet Sounds'' e fu con questo album che, dopo anni di oblio, nel 1974 il gruppo fu riscoperto dal pubblico, facendo divenire l'LP disco di platino in USA. Ecco la scaletta di questa edizione giapponese: "Surfin safari" (singolo 11/62), "Surfer girl" (singolo, 7/63), "Catch a wave" (dall' album "Surfer Girl 7/63), "The warmth of the sun " (dall' album "Shut Down vol. 2", 7/64), "Surfin Usa" (singolo, 3/63), "California girls" (singolo, 8/65), "Girl don't tell me" (singolo, 2/66), "Help me Rhonda" (singolo, 5/65), "You're so good to me" (singolo, 4/66), "All summer long" (dall' album "All summer Long", 7/64), "Be true to your school" (singolo, 11/62), "Little deuce coupe" (singolo, 7/63), "In my room" (singolo, 11/63), "Shut down" (singolo, 3/63), "Fun fun fun" (singolo, 3/64), "I get around" (singolo, 6/64), "The girls on the beach" (dall' album "All Summer Long", 6/64), "Wendy" (singolo, 10/64), "Let him run wild" (dall' album "Summer Days And Summer Nights", 7/65), "Don't worry about baby" (singolo, 6/64).
Beach boys
pet sounds (mono, 180 gr.)
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1966 capitol
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Ristampa del 2008, in vinile 180 grammi ed in mono, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inner sleeve in cartoncino semirigido che riproduce quella di cui erano fornite parte delle copie americane originali, con pubblicita' di altri albums della Capitol, su sfondo arancione, etichetta anche quella identica a quella originaria, nera con fascia esterna multicolore, catalogo T 2458, "Mastered By Capitol" inciso sul trail off dei due lati. Giunto al numero 10 delle classifiche Usa ed al numero 2 di quelle UK. L'undicesimo album. Registrato dal 12 Luglio 1965 alla fine dell'Aprile 1966. Generalmente considerato come il capolavoro dei Beach Boys ed uno dei piu' geniali albums degli anni '60, il gruppo raggiunge qui il proprio culmine creativo sia a livello di composizioni che nel lavoro di studio, utilizzando procedimenti innovativi che sovrappongono le tastiere ad orchestrazioni, in un clima assolutamente druggy e carico di misticismo che vedono un' onda indefinita costruita con chitarre effettate, campanelli di bicicletta, organi distorti, clavicembali, flauti, suoni casuali, abbaiare di cani, slide, percussioni fatte con latine di coca cola e quant' altro, i brani sono tra i piu' memorabili tra quelli scritti dal gruppo, in particolare eccezionali le melodie, ma anche i testi sono di gran lunga i loro piu' complessi e variegati, le voci di Brian e Carl Wilson sono qui tra le piu' ispirate e tecnicamente perfette della intera storia del rock, tra i brani che figurano in questo album "Wouldn't It Be Nice", "God Only Knows", "Caroline No", "Sloop John B", "You Still Believe in Me", "Don't Talk", "I Know There's an Answer", "I Just Wasn't Made for These Times". Passato alla storia come il trionfo del genio poliedrico di Brian Wilson piu' che come un album dei Beach Boys (la maggior parte dei brani sono in effetti suonati da session men e non dal gruppo), le melodie sono invece quelle classiche dei Beach Boys, anche se ora completamente trasfigurate, album che ebbe vendite piuttosto scarse in USA (il loro meno venduto in assoluto dal 1963), ma che ando' benissimo Inghilterra, diverra' una delle influenze piu' grandi per tutta la psychedelia che sboccera' nel 1967, specialmente per quella inglese, i Beatles, Donovan, i Kaleidoscope, devono moltissimo a queste sonorita'. Certamente uno degli albums piu' influenti e riusciti della storia della musica rock.
Beach boys
Pet sounds (stereo)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1966 capitol
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi nella versione stereofonica, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1966. Pubblicato in USA il 16 Maggio 1966 prima di "Smiley Smile" e dopo "Beach Boys Party ". Giunto al numero 10 delle classifiche USA ed al numero 2 di quelle UK. L'undicesimo album. Registrato dal 12 Luglio 1965 alla fine dell'Aprile 1966. Generalmente considerato come il capolavoro dei Beach Boys ed uno dei piu' geniali albums degli anni '60, il gruppo raggiunge qui il proprio culmine creativo sia a livello di composizioni che nel lavoro di studio, utilizzando procedimenti innovativi che sovrappongono le tastiere ad orchestrazioni, in un clima assolutamente druggy e carico di misticismo che vedono un' onda indefinita costruita con chitarre effettate, campanelli di bicicletta, organi distorti, clavicembali, flauti, suoni casuali, abbaiare di cani, slide, percussioni fatte con latine di coca cola e quant' altro, i brani sono tra i piu' memorabili tra quelli scritti dal gruppo, in particolare eccezionali le melodie, ma anche i testi sono di gran lunga i loro piu' complessi e variegati, le voci di Brian e Carl Wilson sono qui tra le piu' ispirate e tecnicamente perfette della intera storia del rock, tra i brani che figurano in questo album "Wouldn't It Be Nice", "God Only Knows", "Caroline No", "Sloop John B", "You Still Believe in Me", "Don't Talk", "I Know There's an Answer", "I Just Wasn't Made for These Times". Passato alla storia come il trionfo del genio poliedrico di Brian Wilson piu' che come un album dei Beach Boys (la maggior parte dei brani sono in effetti suonati da session men e non dal gruppo), le melodie sono invece quelle classiche dei Beach Boys, anche se ora completamente trasfigurate, album che ebbe vendite piuttosto scarse in USA (il loro meno venduto in assoluto dal 1963), ma che ando' benissimo Inghilterra, diverra' una delle influenze piu' grandi per tutta la psychedelia che sboccera' nel 1967, specialmente per quella inglese, i Beatles, Donovan, i Kaleidoscope, devono moltissimo a queste sonorita'. Certamente uno degli albums piu' influenti e riusciti della storia della musica rock.
Beach boys
Smiley smile
Lp [edizione] ristampa mono usa 1967 capitol
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa americana del 1980, in mono, copertina cartonata con barcode, etichetta verde con scritte e logo neri, catalogo N 16158. Pubblicato in Usa nel settembre del 1967 dopo ''Pet Sounds'' e prima di ''Wild Honey'', gunto al numero 27 delle classifiche Usa ed al numero 9 di quelle Uk. Il dodicesimo, splendido album. Pubblicato al posto dell' abbandonato leggendario progetto ''Smile'' che doveva espandere e potenziare le innovazioni di "Pet Sounds", "Smiley Smile" e' un lavoro totalmente diverso da ''Smile'' ed anche se alcuni dei brani sono in comune con quel progetto, la maggior parte di essi furono registrati dopo l' abbandono dell' operazione ''Smile''; molta parte del pubblico e della critica si aspettava all' epoca della pubblicazione un album sullo stile di "Sgt. Pepper" dei Beatles, ma "Smiley Smile" non ha pressoche' niente a che spartire con le sperimentazioni psichedeliche dei Beatles e vede il ruolo di Brian Wilson grandemente ridimensionato. "Wind Chimes," "Wonderful" e "Vegetables" sono i brani che piu' si avvicinano agli aromi della psichedelia, mentre sia la mini opera "Heroes and Villains" che il leggendario "Good Vibrations" sono risalenti , questi si, alle sessions di "Smile", e con la loro innovativa groove e la incredibile complessita' degli arrangiamenti sono oramai entrati nella storia della musica rock. Il genaile Van Dyke Parks e' coautore di diversi brani del disco, ed in particolare di "Heroes And Villains", "Vegatables", "Wonderful" (non accreditato inizialmente come coautore di questo brano) e "She's Goin' Bald", tutti brani che appunto avrebbero dovuto far parte del progettato album "Smile", ed il suo contributo negli straordinari arrangiamenti dell' album e' fondamentale (ed immediatamente riconoscibile), residuo dell' abortito progetto, poiche' Van Dyke Parks stesso si defilo' dal gruppo prima del completamento di "Smiley Smile" e non sia accredtitato se non come coautore di alcuni brani. Un disco che, pur rinunciando a parte delle ambizioni di "Smile", testimonia di un gruppo in stato di grazia, un lavoro che, ad ogni ascolto, rivela nuove preziose sfaccettature.
Beach fossils
Somersault
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2017 bayonet
indie 2000
indie 2000
adesivo su cellophane, copertina apribile, etichette custom. “Somersault” (2017) è il quarto disco dei Beach Fossils. Con questo nuovo lavoro il suono del gruppo diventa sempre più quello di un insieme. Già nell’album precedente alla scrittura dei brani partecipano anche il chitarrista Tommy Davidson. Questa volta, però, il dream pop di Payseur si apre a nuovi orizzonti sonori con l’aggiunta di una sezione di archi, tastiere e flauti e la partecipazione del rapper Cities Aviv.
Beach Fossils, nati nel 2009 da un’idea del chitarrista/cantante Dustin Payseur sono un gruppo dream pop. Nel giro di due anni Poseur, insieme al bassista John Pena (poi sostituito da Jack Doyle Smith, al chitarrista Christopher Burke (poi sostituito da Tommy Davidson) e al batterista Zachary Cole Smith, pubblica un disco omonimo e un EP, “What a Pleasure” (2011). Nel 2013e poi nel 2017 vengono poi altri due dischi – “Clash the truth” e “ Somersault” – con una nuova formazione : John Pena, abbandonato il gruppo, pubblica dischi nome Heavenly Beat e Zachary Cole Smith forma i DIIV.
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