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Fruits of passion
All i ever wanted + 2
12" [edizione] originale stereo ita 1985 siren / virgin
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", copia con leggeri segni di invecchiamento su copertina e vinile, prima stampa italiana su Siren / Virgin, copertina in cartoncino sottile semilucido e senza barcode, con vinile estraibile dall'alto, label bianca con parti arancio su di una facciata ed a colori invertiti sull'altra, catalogo VINX83, data sul trail off 18/2/85. Pubblicato nel 1985 dalla Siren nel Regno Unito, il primo singolo di questo gruppo britannico composto dalla cantante Sharon Dunleavy con Stephen Alexander, David Fullerton e Glenn Gibbons. Furono autori di un solo eponimo album nel 1986 e di una manciata di singoli fra il 1985 ed il 1986, fra cui questo ''All I ever wanted''. La versione 12'' del singolo contiene sulla A-side "All I ever wanted'', brano poi riproposto in una versione leggermente diversa e più prodotta sul loro sopracitato album, e sulla B-side due tracce inedite su lp, "Ambition" e "Loves coming at you" (quest'ultima assente anche dalla versione 7" del singolo). La title track è uno sbarazzino e vivace episodio che intreccia le influenze dei new romantics con un tocco alla Smiths (ma senza le malinconie morrisseyane) ed una chiara vena pop, "Ambition" è più lenta ed ombrosa, infine "Loves coming at you" è un episodio più energico e sorprendentemente rock'n'roll.
Fruits of passion
Kiss me now + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 siren
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, prima stampa inglese, copertina in cartoncino sottile con barcode e sagomatura sul lato di apertura, label bianca con parti arancio su di una facciata ed a colori invertiti sull'altra, scritte nere, logo Siren nero a destra, catalogo SIREN19-12, scritta ''townhouse'' incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel 1986 dalla Siren nel Regno Unito, uno dei singoli tratti dall'unico eponimo album dello stesso anno di questo gruppo britannico composto dalla cantante Sharon Dunleavy con Stephen Alexander, David Fullerton e Glenn Gibbons. Furono autori anche di una manciata di singoli fra il 1985 ed il 1986, fra cui questo ''Kiss me now''. La versione 12'' del singolo contiene sulla A-side una versione ''extended'' di ''Kiss me now'', molto piu' lunga di quella inserita sull'album, e sulla B-side la versione del 7'' dello stesso brano e ''A place in the heart'', inedita su lp. La title track, prodotta do Jon Kelly, e' un romantico brano in mid tempo, dalle sonorita' squisitamente pop, influenzato dai new romantics.
Future sound of london
Dead cities (reissue)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1996 virgin
indie 90
indie 90
Ristampa in doppio lp 180 grammi, coupon per download, copertina apribile, con inner sleeves. nati a manchester (uk) come humanoid per merito di G. Cobain e B. Dougans, autori del capolavoro acid house''stakker humanoid'', si riformano a londra con il nuovo nome, duo di elettronica tra i piu' influenti del regno unito insieme a Orb,Aphex twin, Orbital ed Autechre. fondono nella loro musica tendenzialmente ambient techno influenze di eno, pink floyd, corrieri cosmici, psychedelia. Questo album, il loro quarto uscito il 29 ottobre 96, rimane il loro ultimo della decade e trova il gruppo ancora ad aprire nuove strade nel loro suono, che rispetto ai precedenti albums si scurisce e diventa piu' duro in una sorta di futuristica colonna sonora di citta' decadute. etichette custom fotografiche e nere con scritte bianche, rosse e azzurre.
Future sound of london
Papua nuova guinea (remixes)
lpm [edizione] nuovo stereo uk 1991 earth beat
indie 90
indie 90
ep contenente 7 versioni del brano, ristampa di uno dei maggiori successi della band, uscito originariamente nel 1991 per la Jumpin' & Pumpin, con samples di Lisa Gerrard (cantante dei dead can dance) mischiati a loops di James Brown e piani echeggiati. 3 versioni comprese in questa edizione: dali mix, dumb child of Q mix, qube mix. Duo di Manchester formato da G.Cobain e B. Dougans, due techno freak con la mania per i computer, i sintetizzatori, le tastiere e la musica elettronica. nell'88 formano gli Stakker, che incidono l'hit single Humanoid: e' un brano considerato uno degli episodi che hanno fondato l'hardcore techno. quindi con la sigla Future sound of London debuttano con questo Accelerator, album ancora legato all'house techno in voga ad inizio 90 ma con accenni del suono ambient-destrutturalizzato che li rendera' famosi negli anni seguenti. etichetta custom
Gallery of mites (monster magnet)
Bugs on the bluefish
Lp [edizione] originale stereo ger 2003 i used to fuck people like you in prison
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
Copia ancora incellophanata, ma con una leggera piegatura sull'angolo inferiore destro della copertina, prima stampa vinilica, pressata solo in Germania, copertina con barcode 1277018898519, inner sleeve con foto e crediti, label verde e bianca senza scritte su di una facciata, verde e nera con grande logo I Used To Fuck People Like You In Prison sull'altra, catalogo PRISON985-1. Pubblicato nell'aprile del 2003 dalla Meteorcity negli USA e dalla I Used To Fuck People Like You In Prison in Europa, l'unico album di questo supergruppo americano, nato da un'idea di Jon Kleiman, batterista dei Monster Magnet, e Tim Cronin, collaboratore luci / video di lungo corso ed originario cantante dello stesso gruppo. Un progetto di studio, Gallery Of Mites è frutto dello sforzo congiunto di dieci musicisti, in gran parte provenienti dalla scena stoner del New Jersey: accanto ai due sopracitati promotori, ci sono infatti Ed Mundell (Atomic Bitchwax, Monster Magnet), Phil Caivano (Monster Magnet, Blitzpeer), Tommy Southlard (Solace, Goodspeed), Stu Gollin (Halfway To Gone), Mike Schweigert (Lord Sterling), Joe Calandra (Monster Magnet), Jim Bagliano (Lord Sterling) e Duane Hutter (Black Nasa); infine compare anche il cantante ex Kyuss John Garcia, che presta la sua voce al brano "100 days". Sorprendentemente, la musica di "Bugs on the bluefish" non rientra quasi per niente nell'ambito dello stoner rock / metal, bensì è un dirompente conglomerato di protopunk detroitiano (MC5 e Stooges), hard rock sporco degno dei Rolling Stones più incattiviti, e tanto garage rock duro. Inevitabile il richiamo ai tardi anni '60 ed ai primi '70 quindi, con un travolgente sound stradaiolo e molto rock'n'roll, chitarre acide e distorte da wah wah e fuzz accanto ad organo dal sound vintage, un lavoro nel suo genere notevolissimo che merita una riscoperta.
Gang of four
content
Lp [edizione] nuovo stereo uk 2011 gronland
punk new wave
punk new wave
Copertina apribile, allegata versione in Cd dell' album, etichetta "custom" in bianco e nero, inner sleeve con testi. A distanza di quasi sei anni dal precedente "Return the gift" (2005), l' ottavo album in studio della fondamentale band di Leeds, guidata dai soliti Andy Gill e Jon King. Secondo molti il miglior album del gruppo, piu' volte ricomparso dal nulla dopo lunghi periodi di "letargo", dai tempi dei primi due lavori, il seminale e straordinario capolavoro "Entertainment" ed il secondo "Solid Gold". Questo "Content" riesce la' dove molti album del gruppo (dopo i due albums) avevano fallito, ovvero essere realmente e non goffamente al passo con i tempi; facile, visto che negli ultimi anni la lista dei gruppi anche talora di grande successo che si e' ispirata alla loro musica e' cresciuta a dismisura. Certo il ruolo di "questi" Gang Of Four non puo' essere paragonabile a quello della band che aveva indicato alcune delle strade piu' straordinarie di tutto il post punk inglese, ma l' album puo' considerarsi riuscito e convincente in gran parte dei suoi episodi, ed aggiorna la musica di un tempo al nuovo millennio, meno urticante e piu' potabile, sempre segnata da geometrie compositive brillanti, spesso asimmetriche, con chitarre secche e nervose cosi' come i ritmi, velatamente funk.
Gang of four
Entertainment!
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 parlophone
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile pesante, copertina pressocche' identica alla prima rara tiratura su Emi, completa di inner sleeve con testi. Il primo storico e straordinario album della fondamentale band inglese di Leeds apertamente schierata su posizioni politiche di sinistra e attiva dal '77, gia' autrice del pionieristico ep d' esordio "Damaged Goods" nel '78. "Entertainment!" e' tra i dischi piu' belli ed importanti di tutto il post punk britannico, una esplosione di suoni taglienti ed al vetriolo con geometrie asimmetriche mutuate dal funk, ovvero il punk che si fa "altro", influenzando molta della new wave a venire e non solo. Un disco potente ed innovativo, capace di sorprendere ancora oggi, con la forza di un impatto musicale devastante e di una serie di brani straordinari e geniali. Il secondo ancora ottimo "Solid Gold" rendera' efficacemente pou' accessibile il messaggio, poi numerosi cambiamenti di formazione indeboliranno la loro musica nei successivi lavori, fino allo scoglimento nel 1984 (prima di alcune ricostituzioni). Il bassista Dave Allen, uscito dal gruppo nell' '81, formo' gli Shriekback, autori di un paio di sottovalutati dischi prima di cercare la via della commercialita' anche loro. "Entertainment!", comunque, resta un capolavoro straordinario.
Gang of four
hard
lp [edizione] originale stereo uk 1983 emi
[vinile] excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina lucida, etichetta grigia, rossa, gialla e azzurra, inner sleeve in cartoncino con testi ed artwork, con angoli stondati e sagomatura sul lato dell' apertura per l' estrazione del disco., catalogo EMC 1652191. Uscito nel settembre del 1983, dopo "Songs of the free" e prima del live "At the Mall", il quarto ed ultimo album in studio (prima di varie ricostituzioni) della fondamentale band di Leeds, apertamente schierata su posizioni marxiste. Continuano i cambiamenti nella formazione che gia' nel precedente album "Songs of the Free" aveva registrato l' abbandono dell' originario bassista Dave Allen (che formo' gli Shriekback); va via anche la sua sostituta Sarah Lee, ed anche il batterista abbandona il gruppo prima dell' inizio delle registrazioni del disco, che in compenso si avvale, oltre che di una nuova sezione ritmica, anche di un buon numero di cantanti e/o coristi/e. Se gia' la mancanza di Allen aveva smussato le asperita' della musica del gruppo, ora non vi e' davvero piu' traccia alcuna del geniale ed urticante "funk mutante" che aveva reso i primi straordinari dischi del gruppo (gli albums "Entertainment" e "Solid Gold") tra le opere piu' importanti oltre che affascinanti di tutto il post punk inglese. Ne vennero tratti i singoli "Is It Love" e "Silver Lining", quest' ultimo tra i pochi momenti da salvare di un album che e' piu' vicino all' ormai vetusta scena elettropo che alla musica che aveva caratterizzato la band nei suoi primi anni di attivita'.
Gang of four
songs of the free
lp [edizione] originale stereo hol 1982 emi
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
l' originale stampa europea, pressata in Olanda, copertina lucida senza barcode (copia distribuita in Italia con adesivo Siae sul retro), completa di inner sleeve con testi ed artwork, etichetta crema con logo rosso in basso, catalogo 1A 064-64792; pubblicato nel maggio 1982,, dopo "SOlid Gold" e prima di "Hard", il terzo album della fondamentale band di Leeds, apertamente schierata su posizioni marxiste. Registrato dopo l' abbandono dell' originario bassista Dave Allen (che formo' gli Shriekback), sostituito qui da Sarah Lee, gia' con Jane Aire ed anche con Robert Fripp, pubblicato nel maggio del 1982 a distanza di pochi giorni dal singolo "I Love A Man in a Uniform" (piu' tardi ne venne tratto per la pubblicazione su 45giri anche il brano "Call Me Up"), il disco segna un forte cambiamento di rotta nella musica del gruppo rispetto ai precedenti "Entertainment" e "Solid Gold", e pur mantenendo le influenze funky da sempre marchio di fabbrica della sua musica, ne smussa ulteriormente le spigolosita', senza pero' grandi concessioni ad un approccio piu' "pop", ma piuttosto limitandosi a coltivare un suono piu' accessibile, con il risultato di produrre un "ibrido" che all' epoca lascio' scontenti un po' tutti, ma certo non privo di buone frecce al suo arco. Dopo altri cambiamenti di formazione usci' il successivo album "Hard", prima dello scoglimento del gruppo e di varie ricostituzioni negli anni.
Gangloff mike (black twig p.)
Poplar hollow
Lp [edizione] nuovo stereo uk 2013 blackest rainbow
indie 2000
indie 2000
Edizione a tiratura limitata a 500 copie, in vinile 180 grammi verde e rosso, copertina senza codice a barre, completa di coupon per il download digitale, etichetta custom multicolorata su di un lato, nera con scritte rosse sull'altro, Lp pubblicato dalla Blackest Rainbow nell'ottobre 2013, dopo "A thereadbare threnody" (04), prima della collaborazione con Steve Gunn, "Melodies for a savage fix" (nov. 13), il secondo album per il violinista, fondatore nel 1993 dei Pelt, attivo in altre bands come Spiral Joy Band, Keyhole, e negli anno 2000 nei Black Twig Pickers. Questo "Poplar hollow" e' costituito esclusivamente da fiddle e banjo, con la voce di Gangloff che compare in "Waiting on my ride back from town", mostrando uno stile che ricorda Eugene Chadbourne. Gangloff continua a dimostrare il suo virtuosismo ai due strumenti, in pezzi che rimandano alla ricerca della tradizione bluegrass e Appalachi, ricerca gia' avviata piu' organicamente con i Black Twig Pickers, anche se, fra i solchi, compaiono anche riferimenti piu' sperimentali che evocano i Pelt ("Cat mountain"). Mike Gangloff e' un importante violinista, recentemente attivo nei Black Twig Pickers, la cui la line-up comprende oltre a Gangloff, Nathan Bowles (precedentemente membri dei Pelt, gruppo sperimentale dei 90) e Isak Howell, interscambiabili fra chitarre, violini, banjo, percussioni e armoniche a bocca, ai quali si e' recentemente aggiunta la violinista Sally Morgan, la quale si occupa anche della voce e del fiddle, 'flat-foot dancing' (sorta di tempo battuto con i piedi a terra) e 'square dance calling''.
Gaughan dick (boys of the laugh, 5 hand reel)
Call it freedom
Lp [edizione] originale stereo uk 1988 celtic music
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa inglese, copertina semilucida con barcode, inner sleeve con testi, artwork e sagomatura sul lato di apertura, label gialla e nera con scritte nere, catalogo CM041. Pubblicato nel 1988 dalla Celtic Music nel Regno Unito, l'ottavo album in studio, successivo a "True and Bold songs of the Scottish miners" (1986) e precedente "Sail on" (1996). Inciso ad Edimburgo e prodotto dallo stesso Gaughan, l'album si apre con la sfrenata danza celtica strumentale "Bulmer's fancy / The silver spire", ma già con "Shipwreck" rivela una vena più riflessiva, molto vicina al folk rock cantautorale britannico degli anni '70, con pezzi elettrici che si alternano a belle ballate acustiche. Accanto ai molti episodi composti da Gaughan, troviamo un nutrito drappello di covers di Phil Ochs ("When I'm gone"), Iain McDonald dei Battlefield Band ed Ossian ("Seven good soldiers"), Si Kahn ("What you do with what you've got") e Woody Guthrie ("Ludlow massacre"). Uno dei maggiori interpreti del folk e della musica celtica scozzese, Dick Gaughan nasce come Richard Peter nel 1948, inizia a suonare la chitarra a sei anni e pubblica il primo album, "No More Forever", nel 1972. Gaughan entra poi nel celeberrimo gruppo folk-rock dei Boys of the Lough, incidendo l'omonimo lp del 1973, ma torna alla carriera solista nel 1976 con ''Kist o Gold''. Nostalgico della formula del gruppo, forma i Five Hand Reel e fa uscire un altro omonimo lp nello stesso anno, quindi nei due anni successivi Gaughan pubblica altri quattro lavori, due solisti (nel 1977 "Copper and Brass" e nel 1978 "Gaughan") e due con i Five Hand Reel (nel 1977 "For A' That" e nel 1978 "Earl o' Moray"). Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 si dedica alla critica e scrive sull'influente rivista Folk Review, diviene anche attore e recita nella compagnia 7:84 Theatre Company; dopo tre anni di assenza dagli studi, Gaughan pubblica nel 1981 "Handful of Earth". "A Different Kind of Love Song" segue nel 1983, e nel 1985 esce "Live in Edinburgh"; "True and Bold songs of the Scottish miners" apparirà un anno più tardi, seguito nel 1988 da "Call It Freedom"; formerà poi un nuovo gruppo, i Clan Alba, che si scioglieranno però subito dopo l'uscita del loro primo album nel 1995, quindi il nuovo lavoro solista "Sail On" uscirà nel 1996, seguito poi nel 1998 da "Redwood Cathedral".
Gaughan dick (boys of the laugh, 5 hand reel)
Handful of earth
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1981 6 spices
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2009 ad opera della 6 Spices, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1981, corredata di inserto testi, catalogo 6S229002. Originariamente pubblicato dalla Topic in Gran Bretagna, ''Handful of earth'' e' il quinto album solista di Dick Gaughan, uscito dopo ''Gaughan'' (1978) e prima di ''A different kind of love song'' (1983). Uno dei lavori piu' apprezzati di Gaughan, questo disco usci' in piena epoca tactheriana, e si caratterizza per l'utilizzo della musica tradizionale britannica in chiave di critica sociale e di protesta, attualizzando i temi di ingiustizie sociali e della poverta' che si possono ritrovare nella musica folk delle isole britanniche. Il tutto e' musicato essenzialmente dal canto di Gaughan e dalla chitarra acustica, e riporta ai fasti del folk e del folk rock di Albione dei quindici anni precedenti, con le sue atmosfere autunnali e le sonorita' austere. Dick Gaughan nasce come Richard Peter a Glasgow nel 1948, inizia a suonare la chitarra a sei anni e, dopo alcune esperienze musicali (tra cui una militanza in un gruppo da cui avranno origine i 5 Hand Reel) pubblica il primo album, "No More Forever", nel 1972, dando inizio ad una importante attivita' solista che si alternera' a quella prima con il folk-rock dei Boys of the Lough (presente nel primo album del 1973 di quel gruppo) e poi dei 5 Hand Reel, molto attivo anche sul fronte delle collaborazioni. Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 si dedica anche alla critica e scrive sull' influente Folk Review magazine, diviene anche attore e recita nella compagnia 7:84 Theatre Company; dopo tre anni di assenza dall' incisione, Gaughan pubblica nel 1981 l' album "Handful of Earth", proseguendo poi sia da solo che con gli effimeri Clan Alba, che si sciolgono subito dopo l'uscita del loro unico album nel 1995.
Gaughan dick (boys of the laugh, 5 hand reel)
No More Forever
lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1972 trailer
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
seconda comunque rara stampa inglese, etichetta gialla con logo e scritte nere, sul retro "Marketed and Distributed under licence by Transatlantic". Registrato nel luglio del 1971 e prodotto da Bill Leader, fondatore dell' etichetta Trailer, a cui Gaughan era stato introdotto dai fratelli Robin e Barry Dransfield, pubblicato in Inghilterra nel 1972 prima di ''Kist o' Gold'', il primo bellissimo album. Composto da personali ed intense interpretazioni di brani perlopiu' tradizionali, alcuni riarrangiati con l' aiuto di Ali Bain, poi con lui anche nei Boys of the Lough, "No More Forever" e' considerato uno dei capolavori del folk scozzese, l' esordio solista di uno dei maggiori interpreti del folk e della musica celtica scozzese. Dick Gaughan nasce come Richard Peter a Glasgow nel 1948, inizia a suonare la chitarra a sei anni e, dopo alcune esperienze musicali (tra cui una militanza in un gruppo da cui avranno origine i 5 Hand Reel) pubblica il primo album, "No More Forever", nel 1972, dando inizio ad una importante attivita' solista che si alternera' a quella prima con il folk-rock dei Boys of the Lough (presente nel primo album del 1973 di quel gruppo) e poi dei 5 Hand Reel, molto attivo anche sul fronte delle collaborazioni. Tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 si dedica anche alla critica e scrive sull' influente Folk Review magazine, diviene anche attore e recita nella compagnia 7:84 Theatre Company; dopo tre anni di assenza dall' incisione, Gaughan pubblica nel 1981 l' album "Handful of Earth", proseguendo poi sia da solo che con gli effimeri Clan Alba, che si sciolgono subito dopo l'uscita del loro unico album nel 1995.
Geldof bob (boomtown rats)
Deep in the heart of nowhere
Lp [edizione] originale stereo ita 1986 mercury
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) apribile semilucida e senza barcode, inner sleeve con testi ed artwork, label nera con logo Mercury rosso, nero e oro in alto, catalogo 830 607 1. Pubblicato nel novembre del 1986 dalla Mercury Regno Unito, dove giunse al 79esimo posto in classifica, e dalla Atlantic negli USA, dove arrivò alla 130esima posizione, il primo album solista di Bob Geldof, precedente "The vegetarians of love" (1990). Prodotto da Rupert Hine, e realizzato dopo gli sforzi compiuti da Geldof per l'organizzazione del Live Aid, il cantante irlandese ingaggia i talenti di illustri colleghi come Brian Setzer (Stray Cats), Midge Ure (Ultravox) ed Eric Clapton (alla chitarra in "August was a heavy month" e "Love like a rocket") per la registrazione di "Deep in the heart of nowhere". L'album è un lavoro di classico pop rock melodico, impreziosito dalla classe degli strumentisti coinvolti; da segnalare il brano "This is the word calling", con le bellissime parti corali affidate a tre cantanti di livello come Alison Moyet, Annie Lennox e Maria McKee. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Geldof bob (boomtown rats)
The happy club
Lp [edizione] originale stereo hol 1992 Vertigo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta liscia con testi e foto in bianco e nero, label Vertigo ''swirl'' su di una facciata, bianca con scritte nere e piccolo logo Vertigo in alto sull'altra, catalogo 512 896-1. Pubblicato nel 1992 dalla Vertigo, ''The happy club'' e' il terzo album solista di Bob Geldof, uscito dopo ''The vegetarians of love'' (1990) e prima di ''Sex, age & death'' (2001). Il cantante irlandese si produce qui in uno dei suoi lavori piu' apprezzati, con un pop rock chitarristico fluido ed accattivante che non rinuncia a qualche puntata nel folk rock e che mostra una passione per il soul. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Geldof bob (boomtown rats)
The vegetarians of love
Lp [edizione] originale stereo hol 1990 phonogram/mercury
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con testi e foto, label verde con scritte argento, catalogo 846250-1. Pubblicato nel febbraio del 1990 dalla Phonogram/Mercury in Inghilterra e dalla Atlantic in America, e giunto al 21esimo posto delle classifiche inglesi, il secondo album solista di Bob Geldof, uscito dopo ''Deep in the heart of nowhere'' (1986) e prima di ''The happy club'' (1992). Il musicista irlandese realizza qui un lavoro in larga parte basato su di un classico pop rock, con venature folk in acuni episodi caratterizzati da accompagnamenti di fisarmonica ed influenzati non poco dai Waterboys o dei Pogues. Registrato con l' altro ex Boomtown rats Pete Briquette al basso ed alle tastiere, tra gli altri, l' album ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico britannico (ne vennero tratti i singoli "The Great Song of Indifference", "Love or something" e "A Gospel Song") e gode della stima della critica. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Geldof bob (boomtown rats)
The vegetarians of love
Lp [edizione] originale stereo hol 1990 phonogram/mercury
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con testi e foto, label verde con scritte argento, catalogo 846250-1. Pubblicato nel febbraio del 1990 dalla Phonogram/Mercury in Inghilterra e dalla Atlantic in America, e giunto al 21esimo posto delle classifiche inglesi, il secondo album solista di Bob Geldof, uscito dopo ''Deep in the heart of nowhere'' (1986) e prima di ''The happy club'' (1992). Il musicista irlandese realizza qui un lavoro in larga parte basato su di un classico pop rock, con venature folk in acuni episodi caratterizzati da accompagnamenti di fisarmonica ed influenzati non poco dai Waterboys o dei Pogues. Registrato con l' altro ex Boomtown rats Pete Briquette al basso ed alle tastiere, tra gli altri, l' album ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico britannico (ne vennero tratti i singoli "The Great Song of Indifference", "Love or something" e "A Gospel Song") e gode della stima della critica. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Geldof bob (boomtown rats)
The vegetarians of love
Lp [edizione] originale stereo eu 1990 phonogram/mercury
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
la prima stampa europea, copia con lievi segni di invecchiamento, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta liscia con testi, foto in bianco e nero e sagomatura sul lato di apertura, label verde con scritte argento, catalogo 846250-1. Pubblicato nel febbraio del 1990 dalla Phonogram/Mercury in Inghilterra e dalla Atlantic in America, e giunto al 21esimo posto delle classifiche inglesi, il secondo album solista di Bob Geldof, uscito dopo ''Deep in the heart of nowhere'' (1986) e prima di ''The happy club'' (1992). Il musicista irlandese realizza qui un lavoro in larga parte basato su di un classico pop rock, con venature folk in acuni episodi caratterizzati da accompagnamenti di fisarmonica ed influenzati non poco dai Waterboys o dei Pogues. Registrato con l' altro ex Boomtown rats Pete Briquette al basso ed alle tastiere, tra gli altri, l' album ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico britannico (ne vennero tratti i singoli "The Great Song of Indifference", "Love or something" e "A Gospel Song") e gode della stima della critica. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Geldof bob (boomtown rats)
The vegetarians of love
Lp [edizione] originale stereo ita 1990 mercury
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa italiana, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta con testi e foto, label nera con scritte bianche e logo Mercury rosso, nero e giallo sopra il foro centrale, catalogo 846250-1. Pubblicato nel febbraio del 1990 dalla Phonogram/Mercury in Inghilterra e dalla Atlantic in America, e giunto al 21esimo posto delle classifiche inglesi, il secondo album solista di Bob Geldof, uscito dopo ''Deep in the heart of nowhere'' (1986) e prima di ''The happy club'' (1992). Il musicista irlandese realizza qui un lavoro in larga parte basato su di un classico pop rock, con venature folk in acuni episodi caratterizzati da accompagnamenti di fisarmonica ed influenzati non poco dai Waterboys o dei Pogues. Registrato con l' altro ex Boomtown rats Pete Briquette al basso ed alle tastiere, tra gli altri, l' album ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico britannico (ne vennero tratti i singoli "The Great Song of Indifference", "Love or something" e "A Gospel Song") e gode della stima della critica. Celeberrima rock star e figura pubblica che non ha bisogno di presentazioni, Bob Geldof avvio' la sua carriera come solista a meta' anni '80, con la fine dei suoi Boomtown Rats, gruppo fra pop e post punk attivo da meta' anni '70. Il suo primo lp solista fu ''Deep in the heart of nowhere'' (1986), ma e' con il successivo ''The vegetarians of love'' (1990) che ottenne il plauso della critica; il terzo ''the happy club'' (1992) gode anch'esso di buona considerazione, ma Geldof, preso da altri impegni come quello nel sociale, ritorna con un nuovo lp solo nel 2001, quando esce ''Sex, age & death''.
Ghost dance (sisters of mercy)
Heart full of soul + 2
12'' [edizione] originale stereo uk 1986 karbon
[vinile] Excellent [copertina] Fair punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Fair punk new wave
Ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento e "86" scritto a pennarello in alto a destra sul fronte) senza costola, senza barcode e con sagomatura sul lato di apertura, label blu scura con parti e scritte argentate e logo Karbon argentato in alto su di una facciata, catalogo KAR 606-T, groove message ''behind the door - c Marx 1984 what door?! Callaghan c 1986'' sul lato A e ''for Brian + Noddy - speeding into a new sunrise - jarrybutz's long lost object'' sul lato B. Pubblicato nel dicembre del 1986 dalla Karbon in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, ''Heart full of soul'' e' il terzo 12'' dei Ghost Dance, uscito dopo ''The grip of love'' (1986) e prima di ''A word to the wise'' (1987). Contiene tre brani, poi inseriti nell'album ''Gathering dust'' (1987, in effetti una raccolta dei primi singoli): la personale e riuscita cover di ''Heart full of soul'' degli Yardbirds, quella davvero inattesa di ''Can the can'', hit di Suzie Quatro, e ''Radar love'' addirittura dal repertorio dei Golden Earrings (!!!), in cui il gruppo inglese propone un sound piu' rock che gotico, con chitarre aggressive e potenti, senza perdere del tutto l'aura oscura dei primi singoli. Formatisi a Leeds nel 1985, i Ghost Dance erano costituiti da membri di altre band: Gary Marx proveniva dai Sisters Of Mercy, Anne-Marie Novak dagli Skeletal Family ed Etch dai Citron Girls; i tre erano inizialmente accompagnati da una drum machine, soprannominata Pandora, non a caso come i primi Sisters Of Mercy, dai quali i Ghost Dance prendevano i toni gotici ed oscuri ma con un approccio meno estremo e piu' melodico, contaminato dal dance pop meno commerciale. Esordirono nel 1986 con l'ep ''River of no return'', seguito da altri singoli, una raccolta (''Gathering dust'', 1987) e finalmente il primo album ''Stop the world'', uscito nel 1989, un anno prima dello scioglimento, quando Etch si uni' ai rivali Mission.
Ghost dance (sisters of mercy)
Heart full of soul + 2
12'' [edizione] originale stereo uk 1986 karbon
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina in cartoncino sottile liscio fronte retro, senza costola, senza barcode e con sagomatura sul lato di apertura, label blu scura con parti e scritte argentate e logo Karbon argentato in alto su di una facciata, catalogo KAR 606-T, groove message ''behind the door - c Marx 1984 what door?! Callaghan c 1986'' sul lato A e ''for Brian + Noddy - speeding into a new sunrise - jarrybutz's long lost object'' sul lato B. Pubblicato nel dicembre del 1986 dalla Karbon in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, ''Heart full of soul'' e' il terzo 12'' dei Ghost Dance, uscito dopo ''The grip of love'' (1986) e prima di ''A word to the wise'' (1987). Contiene tre brani, poi inseriti nell'album ''Gathering dust'' (1987, in effetti una raccolta dei primi singoli): la personale e riuscita cover di ''Heart full of soul'' degli Yardbirds, quella davvero inattesa di ''Can the can'', hit di Suzie Quatro, e ''Radar love'' addirittura dal repertorio dei Golden Earrings (!!!), in cui il gruppo inglese propone un sound piu' rock che gotico, con chitarre aggressive e potenti, senza perdere del tutto l'aura oscura dei primi singoli. Formatisi a Leeds nel 1985, i Ghost Dance erano costituiti da membri di altre band: Gary Marx proveniva dai Sisters Of Mercy, Anne-Marie Novak dagli Skeletal Family ed Etch dai Citron Girls; i tre erano inizialmente accompagnati da una drum machine, soprannominata Pandora, non a caso come i primi Sisters Of Mercy, dai quali i Ghost Dance prendevano i toni gotici ed oscuri ma con un approccio meno estremo e piu' melodico, contaminato dal dance pop meno commerciale. Esordirono nel 1986 con l'ep ''River of no return'', seguito da altri singoli, una raccolta (''Gathering dust'', 1987) e finalmente il primo album ''Stop the world'', uscito nel 1989, un anno prima dello scioglimento, quando Etch si uni' ai rivali Mission.
Ghosts of dance
Walking through gardens
LP [edizione] nuovo stereo usa 1981 dark entries
punk new wave
punk new wave
Copertina senza barcode, inserto con foto, testi e note a cura di Pete Heaton, label azzurra, catalogo DE-248. Pubblicata nel 2019 dalla Dark Entries, questa raccolta compila i due brani dell'unico singolo, uscito nel 1982, ed altri nove incisi fra il 1981 ed il 1983 e finora inediti su vinile (furono pubblicati inizialmente in cd nel 1996), di questa misconosciuta band inglese formatasi nel 1981 nel Devon settentrionale. Composti da Yvette Norris (voce), Kevin Maynard (batteria), Daryl Hunt (basso), Mark Butcher (tastiere) e Pete Heaton (chitarra), i Ghosts Of Dance presero il nome dalla canzone ''Ghosts'' dei Japan, e definivano la loro proposta come ''musica trance vocale'': le loro erano canzoni che intrecciavano indie pop sottilmente malinconico e synth pop sognante e fluttuante, inoltre la circolarità delle loro melodie, la voce femminile delicata e composta ed il loro impiego dell'elettronica fanno curiosamente pensare agli Stereolab più melodici, ma con un taglio pop wave e senza risvolti psichedelici
Glands of external secretion
Reverse atheism
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2011 bufms
indie 90
indie 90
Vinile doppio, copertina a busta senza codice a barre, grande poster apribile a colori, label rosa sfumata con disegno di uccello bianco e catalogo del disco in bianco come unica scritta, catalogo BUFMS32, groove message ''the bgi disappointment of 1843 or 1844'' sul lato A, ''the peasants are revolting'' sul lato B, ''silence=contempt'' sul lato C e ''idee fixe'' sul lato D, busta di plastica trasparente con adesivo di presentazione del disco. Pubblicato nel 2011 dalla BUFMS, il terzo album (collaborazioni escluse) del progetto di Barbara Manning, successivo a ''Meat receiving'' (2009). Progetto attivo da meta' anni '90 (il primo lp sotto questa sigla usci' nel 1995, ''Northern exposure will be right back''), in questa realizzazione Glands Of External Secretion vede Barbara Manning in compagnia di Bruce Russell (Dead C), Patricia Rowland (Vomit Launch), Scott Simons (Eat Skull) e molti altri, cimentarsi con una serie di cover (di artisit diversi come XTC, Hank Williams, Birthday Party, Edgar Winter...), praticamente irriconoscibili, decostruite in un magma sonoro di elettronica, rumorismo, dialoghi, vicino ad una concezione sperimentale del rock. Gia' membro di 28th Day, World Of Pooh e SF Seals, Barbara Manning e' uno dei personaggi piu' scandalosamente ignorati (nonostante le lodi sperticate della critica e dei colleghi musicisti) della musica americana degli ultimi 20 anni: tutta la sua esemplare discografia solista rappresenta uno dei pochi punti di vera continuita' tra la scena degli anni '80 e quella sviluppatasi sul finire dei '90, tra paisley, folk rock e radici variamente rivisitate, uno dei filoni piu' interessanti dell' indie rock degli ultimi anni.
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1973 akarma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2000, in vinile 180 grammi, copertina esclusiva, cartonata apribile, con effetto textured in rilievo e senza barcode, dell' unico album pubblicato a nome Glory nel 1973 dal gruppo americano di Cleveland, Ohio, gia' autore tra il 1969 ed il 1971 di due albums a nome Damnation of Adam Blessig ed uno a nome semplicemente Damnation. Scaricato dalla United Artists, il gruppo, cambiata la ragione sociale ma mantenuta la stessa line-up (con il cantante indicato non piu' come Adam Blessig ma con il vero nome Bill Constable), pubblico' questo nuovo album per la piccola Avalanche, etichetta della Pennsylvania. L' album segna un parziale ritorno alle sonorita' chitarristiche dei primi due lavori dei Damnation of Adam Blessig, tra hard rock, dalle venature talora quasi southern, e roots. Tra i brani, particolarmente riuscita "Hot Momma". Il batterista Bill Schwark era stato gia' negli Alarm Clocks.
Gnawa music of marrakesh
Night spirit masters (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1990 zehra
world
world
Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina senza barcode. Ristampa del 2022 ad opera della Zehra, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1990 dalla Axiom negli USA, questo affascinante album prodotto da Bill Laswell e Richard Horowitz fu registrato nella Medina di Marrakesh in Marocco con un gruppo di musicisti locali gnawa, un popolo dell'africa occidentale dall'antica storia, una parte dei quali migrarono in Marocco secoli fa. Gli gnawa sono rinomati, oltre che per i loro rituali di guarigione da mali psichici e punture di scorpioni, per la loro musica e le loro danze, che sembrano avere legami sia con il misticismo islamico che con la cultura animista precedente. La loro musica, suonata con strumenti a corda e varie percussioni, e' fortementi ipnotica e circolare, volta ad ottenere uno stato di trance, ed e' collegata con i loro rituali religiosi e di guarigione. La musica degli gnawa fu raramente ascoltata fuori del Marocco prima dell'uscita di questo album, uno dei primi lavori a diffondere in Occidente questa tradizione ancestrale. Questi i brani presenti: "Baba L'Rouami", "Mimoun Mamrba", "Tramin", "Chabako", "Moulay Abdellah Ben Hassaine / Moulay Brahim", "Toura Toura Tour Kelilah", "Baniya", "Jillala", "Said Fafy Drum Solo", "Toura Toura Tour Kelilah 2", "Hamouda".
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